Le equazioni di Maxwell …costituiscono uno dei momenti più alti della fisica classica Le quattro equazioni di Maxwell dimostrano che l'elettricità, il magnetismo e la luce sono tutte manifestazioni del medesimo fenomeno: il campo elettromagnetico. Cavendish Laboratory di Cambridge, in Inghilterra. Nel 1870, l'idea di un laboratorio dedicato alla fisica sperimentale era considerata una innovazione. Il laboratorio venne aperto nel 1871, con James Clerk Maxwell (noto per aver determinato le equazioni dell'elettromagnetismo) http://www.aif.it/index.php?FISICI_3/fisico24.htm Elettromagnete. Nella bobina scorre corrente che aumenta. Aumenta anche il campo magnetico. Nell’anello si sviluppa una corrente indotta. Le forze che mettono in moto le cariche sono di natura non elettrostatica Il campo elettrico indotto Un campo magnetico variabile genera un campo elettrico. Le linee del campo elettrico indotto Il campo elettrico indotto ha linee di campo chiuse su se stesse poste in un piano perpendicolare al campo magnetico e con verso stabilito dalla legge di Lenz La circuitazione del campo elettrico indotto ( B) d( B) E ; oppure E t dt • Nel caso dell’elettrostatica (B nullo) e correnti continue (B costante)→Γ(E)=0 • Se B è variabile o i circuiti sono in movimento la corcuitazione del campo magnetico non è zero e. il campo elettrico indotto non è conservativo Equazioni dell’elettricità e del magnetismo, valide nel vuoto. B 0 B E t B i Q E Legge di Gauss 0 0 Asimmetrie: Manca inoltre un termine proporzionale alla rapidità con cui varia il campo elettrico Legge di Gauss Faraday Neumann E t Legge di Ampére Presenza di una corrente elettrica “i” Presenza di una carica elettrica e assenza di una corrente magnetica Assenza di carica magnetica Partendo da considerazioni di simmetrica James Clerk Maxwell aggiunse questo termine mancante. Non si tratta di una aggiunta formale, ma di una scoperta. Il termine mancante consente di prevedere l’esistenza delle onde elettromagnetiche. Per Ampére B 0i Carica di un condensatore La corrente di spostamento Maxwell aggiunge alla legge di Ampére un termine proporzionale alla rapidità con cui varia il campo elettrico E 0 0 t In questo modo la circuitazione lungo S3 ha lo stesso valore a quella lungo S1 e S2. Per continuità dovrà avere lo stesso valore anche in S4. E B 0 i 0 t Corrente di spostamento is La corrente di spostamento è uguale alla corrente che circola nei conduttori Q S E 0 La corrente di spostamento è uguale alla corrente che circola nei conduttori Q Q Q it Q it S' E 0 S' E S E is 0 0 Δt Δt 1 Q iΔt Q 1 0 0 Δt 0 0 Δt E iΔt 0 i L’aggiunta del termine rende simmetrici i campi elettrico e magnetico per quanto riguarda la loro variazione rispetto al tempo. def E iS 0 t Un campo magnetico variabile genera un campo elettrico (Legge di Faraday-Neumann) e un campo elettrico variabile genera un campo magnetico (termine aggiunto di Maxwell) Le linee dei due campi sono circolari e quindi la loro circuitazione non è nulla entrambi i campi indotti non sono conservativi Le equazioni di Maxwell Q E 0 B t 0 B i E B Q E i 0 0 E t Caso generale i 0 B E 0 B 0 0 0 E t Caso statico Le equazioni di Maxwell E ds s Q i 0 B E dl t B ds 0 s E B dl 0 i 0 t • Maxwell sistemò in una teoria unitaria tutte le leggi dei fenomeni elettrici e magnetici. • In questa teoria i due tipi di campi sono due aspetti di una stessa entità: il campo elettromagnetico. • L’ipotesi di Maxwell è rimasta teorica fino a quando non si è riusciti a verificarla sperimentalmente • Nel 1886 il fisico tedesco Heinrich Rudolph Hertz riuscì a eseguire un esperimento che evidenziò la presenza delle onde elettromangetiche La propagazione del campo elettromagnetico Consideriamo il movimento di una carica elettrica Q che si trova in P1 Il movimento di Q genera un campo elettrico variabile → che, a sua volta, genera un campo magnetico variabile in P2→ che, a sua volta, genera un campo elettrico indotto in P3 Onde elettromagnetiche Una carica elettrica accelerata (oscillante) genera campi magnetici variabili in grado di auto-sostenersi perturbazione elettromagnetica Maxwell dimostrò che la velocità con cui si propaga la perturbazione del campo elettromagnetico è la velocità della luce. La luce stessa è un’onda elettromagnetica di particolare frequenza. c 1 0 0 2,9979 108 m / s Lo spettro elettromagnetico Si chiama spettro elettromagnetico l’insieme delle frequenze delle onde elettromagnetiche. Le onde elettromagnetiche sono trasversali I campi E e B sono perpendicolari e proporzionali tra loro; inoltre sono perpendicolari alla direzione di propagazione dell’onda. L’onda elettromagnetica nello spazio L’onda elettromagnetica nel tempo In un punto fissato, i campi E e B oscillano in modo concorde, entrambi con frequenza f. Campo elettrico e magnetico sono perpendicolari tra loro e sono perpendicolari alla direzione di propagazione dell’onda. Sono proporzionali uno all’altro E=cB Le onde radio Le onde radio occupano la parte a bassa frequenza dello spettro, con lunghezze d’onda comprese tra 10 km e 10 cm. I segnali televisivi I segnali televisivi viaggiano su onde che hanno lunghezza d’onda dell’ordine del metro. Le microonde La lunghezza d’onda delle microonde è compresa tra qualche decina di centimetri e il millimetro. La radiazione visibile La radiazione visibile è costituita dalle onde elettromagnetiche che percepiamo sottoforma di luce. Questa parte dello spettro elettromagnetico è compresa tra la lunghezza d’onda di 7 x 10-7 m (rosso) e 4 x 10-7 m (violetto). La radiazione infrarossa A lunghezze d’onda maggiori si 7 x 10-7 m e fino a 1 mm si trova la radiazione infrarossa. Astronomia a raggi infrarossi Grazie alle radiazioni infrarosse è possibile osservare corpi celesti “freddi” altrimenti invisibili. L’effetto serra La radiazione ultravioletta A lunghezze d’onda minori di 4 x 10-7m e fino a 10-8 m si trova la radiazione ultravioletta. I raggi ultravioletti hanno la proprietà di favorire diverse reazioni chimiche, come la produzione di melatonina nella pelle, ma un’eccessiva esposizione può procurare danni gravi proprio alla pelle e agli occhi. I raggi X I raggi X hanno lunghezze d’onda comprese tra 10-8 m e 10-11 m. Il tubo a vuoto I raggi gamma γ A lunghezze d’onda minori di 10-11 m si trovano i raggi gamma. Sono trasmessi naturalmente dai nuclei durante le trasformazioni radioattive e le reazioni nucleari. I raggi gamma hanno una grande capacità di ionizzare gli atomi e possono essere pericolosi per gli esseri viventi.