Farmacologia Lezione1-2inferm-2011

COS’E’ UN FARMACO?
COS’E’ UN FARMACO?
Qualsiasi sostanza capace di indurre cambiamenti delle
funzioni biologiche tali da modificare la funzionalità di
cellule ed organi.
COS’E’ UN FARMACO?
Qualsiasi sostanza capace di indurre cambiamenti delle
funzioni biologiche tali da modificare la funzionalità di
cellule ed organi.
curativo-sintomatico-profilattico-diagnostico
OMS:
“qualsiasi sostanza o prodotto usato o che si intenda usare per
modificare o esplorare sistemi fisiologici o patologici con
beneficio di chi lo riceve”
CEE:
ogni sostanza o composizione
•presentata come avente proprietà curative o profilattiche
delle malattie umane ed animali
• da somministrare all’uomo o all’animale allo scopo di stabilire
una diagnosi o di ripristinare, correggere o modificare funzioni
organiche dell’uomo o dell’animale
curativo-sintomatico-profilattico-diagnostico
True positive Neotect exam: CT scan demonstrated an irregular nodule within the
right upper lobe. Coronal Neotect image demonstrated abnormal tracer accumulation
in the lesion. The lesion was surgically resected and found to be NSCLC.
Complications/Side Effects:
In clinical studies involving 647 patients who recieved 15-20 mCi of Tc99m-Depreotide 4.5%
developed at least one adverse event. Headache and dizziness were experienced in 2% of the cases,
nausea was experienced in 0.6% of the cases and flushing was seen in 0.5% of the cases. Overall,
headache was the most common adverse event, recorded in 1.0% of cases.
Administration of Neotect may induce hypersensitivity reactions or anaphylactic reactions, like
other injected small peptides. However, in preliminary studies of 18 subjects no increased IgG or
IgM were produced after 3 weeks following intravenous injection. Future studies will have to be
performed.
DEFINIZIONE DI FARMACO
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
“Qualunque sostanza usata allo scopo di modificare o
studiare funzioni fisiologiche o stati patologici a beneficio
di chi la riceve”
DEFINIZIONE DI PLACEBO
“Sostanza farmacologicamente inerte che può
provocare un effetto sul paziente, sintomo, malattia”
L’EFFETTO DI UN FARMACO E’ LEGATO SIA ALLA SUA ATTIVITA’ SPECIFICA CHE
ALL’EFFETTO PLACEBO
In Italia la spesa per farmaci nel 2000 ha superato i 29 mila
miliardi di lire, di cui oltre la metà a carico del SSN; sono diversi
anni che il tetto di spesa fissato per i medicinali non viene
rispettato. Sulla scorta delle esperienze di altri paesi
industrializzati con la finanziaria del 2001 si era ritenuto utile,
anche per un abbattimento dei costi, favorire il consumo di
farmaci generici (unbranded) al posto di farmaci registrati
(branded) giornalisticamente oggi indicati come
farmaci"griffati".
FARMACO GENERICO
DEFINIZIONI OMS (WHO, World Health Organization)
“medicinale il cui principio attivo non è più coperto
da brevetto”
“medicinale intercambiabile con il prodotto
innovatore [prodotto di marca], avente la stessa
composizione quali-quantitativa in termini di
principi attivi, stessa forma farmaceutica e stessa
via di somministrazione”
Può essere immesso in commercio dopo la
scadenza del brevetto
Origine dei farmaci
I farmaci possono essere NATURALI o di SINTESI
I naturali possono essere di origine:
•
•
•
•
Minerale
Vegetale
Animale
Biologica
es. bicarbonato
es. digitale
es. insulina
es. penicillina
I sintetici possono essere:
Analoghi di sostanze naturali (es. aspirina)
Molecole chimiche non presenti in natura (es. diazepam)
Va anche ricordato che farmaci (es. insulina, interferone, ecc.) possono essere prodotti
utilizzando la BIOTECNOLOGIA (uso integrato di microbiologia, biochimica e
ingegneria genetica in ordine all’applicazione della potenziale capacità di microrganismi,
colture di tessuti o loro parti a produrre proteine)
ISTAT:
Nel 2005 SU c.a. 60.000 FAMIGLIE c.a. 8ML DI ITALIANI (c.a. 13,6% della
popolazione) hanno fatto ricorso ad una terapia non-convenzionale nei 3 anni
precedenti l’indagine (qualità della vita).
Il 75% si è dichiarato estremamente soddisfatto
Molti degli utilizzatori delle piane medicinali sono fermamente convinti che la
terapia a base di principi attivi vegetali NON comporti l’assunzione di sostanze
chimiche !!!!
Erba di San Giovanni
(iperico)
Ipericina (43 ore)
Iperforina (9 ore)
Tabella I. Elenco di prodotti erboristici/dietetici, in vendita in Italia, contenenti Hypericum perforatum (estratto
secco) e somministrati per via orale.
Iperico
ABOCA
Hypermoral
ANGELINI MED
Iperico ALIM
ARKOFARM
Iperico
ARKOPHARMA
Iperidyn
BIOMEDICINE
Iperico Neurosome
BIOVITA
Iperico
BODY SPRING
Iperico
ERBEX
Hypericum
ESI
Mithén
FIDIA
Hyperic
GHEOS
Hyperium Passifl
NAMED
Iperico ESS
PHARBENIA
Hypericum Neovita
PHARMALIFE
Specialità medicinale
E’ il nome di fantasia con il quale le industrie farmaceutiche
mettono in commercio un farmaco. Una specialità medicinale
è costituita dal farmaco o principio attivo e da eccipienti
(sostanze solide o semisolide quali vaselina, amido, ecc.) o
veicoli (sostanze liquide, quali acqua, olio, alcool, ecc.)
Esempio: il VALIUM (specialità medicinale) in capsule contiene
DIAZEPAM (principio attivo) + amido, talco, lattosio (eccipienti)
Lat. PHARMACUM
Gr. PHARMAKON
MEDICINA, VELENO
(tossicologia)
“Omnia venenum sunt: nec sine veneno quicquam existit.
Dosis sola facit, ut venenum non fit”
Somministrazione
del farmaco
Fasi dell’azione
farmacologica
•Disgregazione del composto
•Soluzione dei principi attivi
Farmaco disponibile
per l’assorbimento
•Assorbimento
•Distribuzione
•Metabolismo
•Escrezione
Farmaco
disponibile per
l’azione
Farmacodinamica
Disponibilità
farmaceutica
Farmacocinetica
Disponibilità biologica: biodisponibilità
Azione sui recettori
nei tessuti bersaglio
Effetto
FARMACOLOGIA GENERALE: studia a) i meccanismi alla base degli
effetti
biologici
dei
farmaci
ed
esprime
tali
effetti
quantitativamente, con formule e grafici da cui si possono ricavavre
dei parametri significativi e comparativi; b) esamina i fattori che
regolano comparsa, intensità e durata d’azione dei farmaci
nell’organismo; c) descrive infine, la possibilità e le modalità con cui
si possono verificare effetti dannosi e malattie da farmaci.
Farmacocinetica: rappresenta lo studio delle modalità di
assorbimento, distribuzione, metabolismo e secrezione dei farmaci
da parte dell’organismo.
Farmacodinamica: rappresenta lo studio dettagliato del
meccanismo d’azione dei farmaci.
FARMACOLOGIA SPECIALE: prende in esame gruppi di farmaci speci
ficatamente attivi su determinati organi e funzioni
FARMACOCINETICA
Studia i movimenti del farmaco nell’organismo. Le varie fasi della cinetica di un
farmaco sono:
Assorbimento
Passaggio del farmaco dalla sede di applicazione al sangue attraverso le
membrane biologiche
Distribuzione
Distribuzione del farmaco dal sangue ai diversi compartimenti dell’organismo
Metabolismo o Biotrasformazione
Modificazioni chimiche che il farmaco subisce nell’organismo, principalmente ad
opera del fegato
Escrezione
Eliminazione del farmaco dall’organismo, prevalentemente avviene ad opera del
rene
ASSORBIMENTO DEI FARMACI
Si definisce assorbimento il processo di
passaggio di un farmaco dal sito di
somministrazione al torrente circolatorio
ASSORBIMENTO: visione d’insieme
Alcuni farmaci funzionano all’esterno dell’organismo, ma la maggior
parte deve:
Entrare in circolo: per varie vie
Attraversare barriere lipidiche: Parete intestinale, parete dei
capillari, membrane cellulari, barriera emato-encefalica.
Per arrivare all’interno del corpo e raggiungere target
cellulari i farmaci debbono attraversare membrane biologiche.
MEMBRANA CELLULARE
gruppi idrofobici
(catene di acidi grassi)
FOSFOLIPIDI
gruppi idrofilici
(teste ioniche e polari)
antigeni
PROTEINE enzimi
recettori
trasportatori
5-10 nm
Le proteine, immerse nel "mare"
lipidico, svolgono importanti
funzioni:
- funzione di trasporto;
- funzione recettoriale;
- funzione enzimatica;
- funzione di collegamento, fungendo da intermediari nella interazione
funzionale tra due proteine (per es. fra recettore ed enzima);
- funzione strutturale e meccanica, costituendo punti di ancoraggio per
strutture extra- e/o intra-cellulari.
Le tre principali classi di lipidi delle membrane sono: fosfolipidi (70%
del peso lipidico totale), colesterolo (20%) e glicolipidi (5%)
- funzione strutturale;
- funzione di barriera semipermeabile (molecole liposolubili-idrosolubili);
- funzione metabolica (fonte di mediatori lipidici IP3, DAG…).
Modalità di passaggio dei soluti attraverso le membrane
biologiche
DIFFUSIONE ATTRAVERSO I PORI (glomeruli 68K ; capillare 30K;
NB i capillari del cervello hanno giunzioni strette).
TRASPORTO MEDIATO DA CARRIER (specifico, saturabile; blocco;
competizione  Fe-intestino; L-DOPA-barriera emato-encefalica)
PINOCITOSI (insulina in CNS; tossina botulinica nell’intestino)
Passaggio dei farmaci attraverso trasportatori (carriers)
di membrana
1. Diffusione facilitata
a. gradiente di concentrazione
b. selettività e saturabilità
del carrier
2. Trasporto attivo
a. contro gradiente
b. richiesta di energia
c. selettività e saturabilità del
carrier
La maggior parte dei farmaci attraversa le membrane per
DIFFUSIONE PASSIVA
La maggior parte dei farmaci attraversa le membrane per
DIFFUSIONE PASSIVA
La diffusione dipende da:
SUPERFICIE ASSORBENTE,
GRADIENTE DI CONCENTRAZIONE,
COEFFICIENTE DI DIFFUSIONE ,
LIPOSOLUBILITA’,
La maggior parte dei farmaci viene assorbita per
DIFFUSIONE PASSIVA seguendo la LEGGE DI FICK:
Flusso molare: (C1 – C2) x D x A/d
flusso molare la velocità del passaggio dal compartimento
1 al compartimento 2
C1 e C2 la concentrazione del farmaco (F) nei due
compartimenti (C)
D coefficiente di diffusione, che dipende sia da F che da
C, cioè può essere identificato come il coefficiente di
ripartizione-permeabilità
A area delle membrane che F deve attraversare
d spessore delle membrane da attraversare
Moli/sec
I farmaci sono generalmente acidi o basi deboli
I farmaci sono liposolubili quando si trovano nella forma non dissociata
Il grado di dissociazione di un farmaco dipende dal pH dell’ambiente in cui
si trova
Diffusione di acidi e basi deboli
Base de bole
H+
BH+
B
Acido debole
H+
HA
A-
H+
BH+
H+
B
HA
A-
Ionizzazione e pH
a. acidi e b asi forti - ionizzati a tutti i valo ri di pH
b. acidi e b asi debo li - i onizzati solo a ce rti valori di p H
(i farmaci sono solo acid i e basi d eboli)
c. i farmaci ioni zzati non sono liposolubil i
d. la fo rma non ionizzata del farmaco diffo nde
e. la percentuale di ionizzazione dipe nde dal pH
PROPRIETA’ CHIMICO-FISICHE E VARIABILI FISIOLOGICHE
CHE INFLUENZANO L’ASSORBIMENTO DI UN FARMACO
Variabili dipendenti dal farmaco o dalla preparazione farmaceutica
natura chimica
FARMACO IN
SOLUZIONE
COMPRESSA
peso molecolare
O CAPSULA
liposolubilità
disgregazione
dissoluzione
grado di ionizzazione
coefficiente di ripartizione
disaggregazione
forma farmaceutica
GRANULI
Variabili fisiologiche
mobilità gastrica
SOSPENSIONE
presenza di cibo nello stomaco
pH nel sito di assorbimento
area della superficie assorbente SOLUZIONE
permeabilità della superficie assorbente
flusso ematico (an.locali)
Condizioni fisiopatologiche
FINI
PARTICELLE
VIE DI SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI
VIE NATURALI
1. Orale
2. Sublinguale
3. Rettale
VIE TOPICHE
1. Inalatoria
2. Nasale
3. Transdermica
4. Topica
a. cute
b. mucose (congiuntiva, orecchio, vagina...)
VIE PARENTERALI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Endovenosa
(IV)
Intramuscolare (IM)
Sottocutanea (SC)
Intrarteriosa
Intratecale (spazio subaracnoideo)
Intracavitaria (cuore, articolazione, peritoneo)
Fattori che influenzano l’assorbimento orale
pH gastrointestinale
influenza la velocità di disgregazione e dissoluzione farmaci solidi
influenza il grado di ionizzazione dei farmaci
Concentrazione del farmaco solubilizzato
Area della superficie assorbente
Macrovilli + microvilli = 200 m2
Effetto delle secrezioni GI e della flora batterica
Interazioni tra farmaci e cibo
Motilità e mescolamento nel tratto GI
tempo di svuotamento
Processi patologici
Schema della circolazione sanguigna dell’app. gastroenterico
circolo enteroepatico
Arteria
epatica
Vena
epatica
Fegato
Dotto
biliare
Vena
porta
Farmaco
Farmaco-coniugato
Intestino
Digitossina
Tetracicline
Somministrazione orale “per os o P.O.”
PRO
CONTRO
facile
sicura
economica
non dolorosa
non necessita attrezzature
non necessita aiuti
possibilità di utilizzo di
Preparazioni Retard
Possibilità di intervenire in
caso di errore
Utile nelle terapie protratte
assorbimento non molto veloce
necessita cooperazione dei pazienti
assorbimento spesso variabile del farmaco
Non adatta per farmaci distrutti nel
tratto GI
Non adatta per farmaci con notevole
effetto di primo passaggio
Può causare dolore GI
Possibili interazioni tra farmaco e cibo
Non adatta per le situazioni di emergenza
INTERAZIONI FARMACOCINETICHE
DIGOSSINA (Lanoxin)
Un elevata quantità di fibre riduce la biodisponibilità dal 16 al 32%
Biodisponibilità dal 30-52%
water
yogurt
500mg
*
(ACE-inibitori)
iperkaliemia
aritmie
Via rettale







Assorbimento variabile ed incompleto
spesso latenza d’azione minore rispetto alla via orale
solo parziale effetto di primo passaggio
utile quando la via orale e preclusa o in pazienti pediatrici
possibile irritazione della mucosa rettale
Materiale fecale può interferire con l’assorbimento
Non particolarmente gradita dai pazienti
Via sublinguale







assorbimento rapido
usata in emergenza
evita l’effetto di primo passaggio
aumentato rischio di effetti collaterali
Irritazione della mucosa
Inadatta per uso regolare e frequente
Necessità di evitare la deglutizione
Via Inalatoria
Farmaci somministrati sotto forma di gas o di aerosol
uso topico o sistemico
assorbimento rapido
Minor controllo del dosaggio
Necessità di apparecchiature particolare
Possibilità di irritazione locale
VIA CUTANEA
Natura del farmaco
Estensione superficie cutanea
Assorbimento lento, variabile a
seconda della zona
Non c’è effetto di primo pass.
Modalità di applicazione
Cute lesionata
VIA ENDOVENOSA (e.v. o i.v.)
PRO






Farmaco somministrato direttamente in circolo
Usato nelle emergenze
Precisione nel dosaggio
Possibilità di somministrare volumi notevoli
Possibilità di somministrare sostanze irritanti diluite
Utilizzabile nei pazienti incoscienti
CONTRO







Aumentato rischio di effetti collaterali
In caso di errore non è possibile evitare l’assorbimento
Non si possono somministrare sostanze oleose
Generalmente l’infusione deve essere lenta
Non particolarmente gradita dai pazienti
Personale specializzato
Rigorose condizioni di asepsi
VIA INTRAMUSCOLARE (i.M.)
PRO
 Assorbimento rapido per soluzioni acquose, lento per soluzioni
oleose
 adatta anche per preparazioni deposito e oleose
 Si possono usare volumi moderati (anche sup a 5 ml)
 Più sicura rispetto alla via e.v.
 Possibilità di utilizzo nei pazienti incoscienti
CONTRO




Talvolta dolore nelle sede d’iniezione
Non si possono somministrare farmaci necrotizzanti
Poco adatta per l’autosomministrazione
Problemi se il paziente è in terapia anticoagulante
VIA SOTTOCUTANEA (s.c.)
PRO
 assorbimento rapido per le soluzioni acquose, più lento per
quelle oleose
 Adatta per preparati deposito
 Possibilità di autosomministrazione
 utilizzabile per soluzione insolubili e per l’impianto di pellet
solidi
CONTRO
 Non adatta per sostanze irritanti
 Assorbimento scarso in pazienti con insufficienza circolatoria
periferica
 Non adatta per grandi volumi
 Variabilità dell’assorbimento nelle diversi sedi
 Iniezioni ripetute possono provocare lipoatrofia con
conseguente scarso assorbimento
BIODISPONIBILITA’
Si definisce biodisponibilità la frazione (%) di farmaco
non modificato che raggiunge la circolazione sistemica
a seguito di somministrazione attraverso una qualsiasi
via
Determinazione della BIODISPONIBILITA’:
Si riporta in un grafico la concentrazione plasmatica di un
farmaco rispetto al tempo e si determina l’AREA SOTTO LA
CURVA (AUC) che rappresenta la quantità di farmaco che
raggiunge la circolazione.
Concentrazione plasmatica
70
Via endovenosa
60
(AUC) orale
Biodisponibilità = ————————— x 100
(AUC) endovenosa
50
40
Via orale
30
AUC
20
10
AUC
0
0
2
4
6
Tempo (ore)
8
La biodisponibilità di un farmaco
somministrato per os è il rapporto
tra l’area calcolata per la via orale
e l’area calcolata per la via
10
endovenosa.
BIODISPONIBILITA’
Fattori che influenzano la Biodisponibilità
Forma farmaceutica
Solubilità del farmaco
BIOEQUIVALENZA
Definizione di principio:
Assenza
di
differenza
nella
velocità
e
concentrazione con cui il principio attivo diviene
disponibile nel sito d’azione del farmaco quando il
prodotto viene somministrato alla stessa dose
Definizione pratica:
Assenza
di
differenza
nella
velocità
e
concentrazione con cui il principio attivo diviene
disponibile nella circolazione ematica sistemica
quando il prodotto viene somministrato alla stessa
dose
A
Tempo
B
Conc. Plasmatica
Conc. Plasmatica
GIUDIZIO DI BIOEQUIVALENZA
C
D
Tempo
• I valori di AUC, Cmax e Tmax devono essere simili
• E’ ammessa una variazione compresa tra 80% e 125%
(ovvero: da -20% a +25%) rispetto alla forma
farmaceutica di riferimento
A
B
Conc. Plasmatica
Conc. Plasmatica
GIUDIZIO DI BIOEQUIVALENZA
C
D
Tempo
Tempo
Forme farmaceutiche
non-bioequivalenti
Forme farmaceutiche
bioequivalenti
• I valori di AUC, Cmax e Tmax devono essere simili
• E’ ammessa una variazione compresa tra 80% e 125%
(ovvero: da -20% a +25%) rispetto alla forma
farmaceutica di riferimento
BARRIERA
EMATOENCEFALICA
LNAA
BARRIERA PLACENTARE
Il termine “barriera placentare” potrebbe far pensare che i farmaci attraversano
difficilmente la placenta, in realtà a parte poche eccezioni tutti i farmaci passano
la placenta e così prima l’embrione e poi il feto sono esposti ai farmaci e ai loro
effetti.
(modella:Alison Lapper opera di Marc Quinn)
1. BLASTOGENESI (primi 16 giorni)
effetto del tutto o nulla
2. EMBRIOGENESI (1°trimestre-organogenensi)
effetto letale
effetto teratogeno
3. FETOGENESI (2°-3°trimestre)
alterato sviluppo di un organo
alterata funzionalità di un organo
Il completo sviluppo della BEE avviene solo dopo alcuni anni di
vita
SITI DI DEPOSITO
I farmaci possono legarsi con costituenti cellulari tissutali quali
proteine, fosfolipidi, nucleoproteine.
siti di deposito a livello di alcuni tessuti nei cui confronti
un farmaco ha un particolare TROPISMO
Esempi di tropismo:
• tessuto adiposo: tiopentale, diazepam, DDT
• tessuto osseo: tetracicline, piombo, cis-platino
• polmone: antidepressivi triciclici
• tiroide: iodio
Scintigrafie total-body nell’uomo
dopo iniezione intravenosa di I-123
(con emivita di 13 ore) a distanza di
30 minuti (a sn) e di 6, 20 e 48 ore.
E’ evidente la elevata captazione di
radio-iodio sia tiroidea che delle
ghiandole salivari e della mucosa
gastrica, nella quale la iodioconcentrazione
persiste,
nelle
scintigrafie con I-131 (con emivita di
8 giorni) fino a 72 ore. Ben visibile
anche la cospicua eliminazione
reno-vescicale.
BARRIERA PLACENTARE
Placenta: organo discoidale di origine mista (fetale/materna) per
scambi e nutrizione dell’embrione e del feto.
Protegge il feto da sostanze nocive presenti nel sangue materno, ma deve garantire il
passaggio di numerose sostanze; processi di trasporto attivo consentono il passaggio di
sostanze nutritive e vitamine dalla madre al feto.
Barriera placentare
setto placentare
strato spugnoso
strato limitante
vasi materni
villo
trofoblasto
amnios
corion
seno marginale
vasi
ombelicali
cordone
ombelicale
(modella:Alison Lapper opera di Marc Quinn a Trafalgar Square)
1. BLASTOGENESI (primi 16 giorni)
effetto del tutto o nulla
2. EMBRIOGENESI (1°trimestre-organogenensi)
effetto letale
effetto teratogeno
3. FETOGENESI (2°-3°trimestre)
alterato sviluppo di un organo
alterata funzionalità di un organo
Tabella 2. I farmaci teratogeni noti nell'uomo.
Farmaco (o classe di
farmaci)
Anomalie associate più frequenti
ACE inibitori
Danno renale, difetti di ossificazione, oligoidramnios, ritardo di crescita intrauterino (III trimestre)
Acido valproico
Difetti del tubo neurale (1-2% di incidenza)
Aminoglicosidi
Difetti della funzione uditiva
Aminopterina e
derivati
Difetti cranio-faciali, degli arti e del sistema nervoso centrale
Benzodiazepine
Sindrome da astinenza neonatale, apnea, ipotonia ipotermia (in seguito ad esposizioni pre-partum)
Busulfan
Difetti craniofaciali, cardiaci e degli organi interni, ritardo di crescita intrauterino
Carbamazepina
Difetti del tubo neurale (incidenza <1%)
Ciclofosfamide
Abortività, labiopalatoschisi, difetti oculari
Cumarinici
Ipoplasia nasale, condrodisplasia puntata, difetti delle ossa, faciali e del sistema nervoso centrale (fino al 10% di incidenza per
esposizioni nel I trimestre)
Dietilstilbestrolo
Carcinoma a cellule chiare della vagina, adenocarcinoma della cervice
Difenilidantoina
Dismorfismi faciali, anomalie scheletriche, microcefalia, labiopalatoschisi (5-10% di incidenza)
Ergotamina (alte dosi)
Difetti del tubo neurale, atresia intestinale
FANS
Oligoidramnios, chiusura precoce del dotto di Botallo, emorragia, enterocolite necrotizzante (III trimestre)
Ormoni ad attività
androgenica
Virilizzazione dei genitali esterni dei feti di sesso femminile
Iodio e Iodio 131
Gozzo, ipotiroidismo. Per la radioterapia rischio abortività, di malformazioni, di ablazione tiroidea fetale, ritardo mentale e
leucemie.
Litio
Difetti cardiaci (incidenza <1%)
Metimazolo
Difetti della cute dello scalpo (1-5% di incidenza), sindrome comprendente: craniosinostosi, ipospadia, difetti cardiaci, atresia
coanale, spina bifida ed atresia esofagea.
Misoprostol
Agenesia degli arti, difetti del cranio, sindrome di Moebius, abortività
Penicillamina
Cutis laxa, lassità delle articolazioni, ernia inguinale (incidenza <1%)
Retinoidi (isotretinoina
ed etretinato)
Difetti craniofaciali, cardiaci, degli arti e del sistema nervoso centrale, abortività. Per l'isotretinoina 18% di rischio di
malformazioni e 40% di abortività
Talidomide
Difetti cardiaci, oculari, renali, gastrointestinali, degli arti, sordità (rischio del 20% per esposizioni tra il 34° ed il 50° giorno di
gestazione)
BIOEQUIVALENZA
Due
farmaci
si
considerano
bioequivalenti
quando
le
caratteristiche di biodisponibilità del principio attivo non sono
significativamente
differenti
in
determinate
condizioni
sperimentali
A typical example of the result of a bioequivalence study is illustrated in the following graph, which shows the concentration of the
drug in the serum at each point in time, comparing the originator's brand in red with the Apotex brand in blue. Once the active
drug is circulating in the body, all brands will perform the same at the same concentration
due prodotti farmaceutici sono considerati bioequivalenti quando i
loro profili di concentrazione ematica nel paziente (ovviamente, a
parità di dose) sono sovrapponibili con un limite di variazione pari
a ±20%
A typical example of the result of a bioequivalence study is illustrated in the following graph, which
shows the concentration of the drug in the serum at each point in time, comparing the originator's
brand in red with the Apotex brand in blue. Once the active drug is circulating in the body, all brands
will perform the same at the same concentration
Un farmaco registrato (branded) è un medicinale preparato e
commercializzato con denominazione speciale (brand) e in
confezione particolare, laddove farmaco generico (unbranded) è
un "medicinale a base di uno o più principi attivi prodotti
industrialmente e non protetti da brevetto o Certificato di
Protezione Complementare (CPC)". Il prodotto generico deve
presentare, rispetto ad una specialità a brevetto scaduto, la
stessa composizione quali-quantitativa di principi attivi, la
stessa forma farmaceutica, analoghe caratteristiche di
bioequivalenza nonché riportare in etichetta le stesse
indicazioni terapeutiche. Il nome del prodotto generico è quello
del principio attivo corrispondente alla Denominazione
Comune Internazionale (DCI) seguita dal nome del titolare
della Autorizzazione all'Immissione in Commercio (AIC)".
circolo enteroepatico
Arteria
epatica
Vena
epatica
Fegato
Dotto
biliare
Vena
porta
Farmaco
Farmaco-coniugato
Intestino