MITOCONDRI – ORIGINE ENDOSIMBIONTICA (1) i mitocondri derivano evolutivamente da procarioti che vivevano in simbiosi all’interno della cellula più grande 2-1,5 miliardi di anni fa colonizzarono le cellule eucariotiche primordiali, prive della capacità di metabolizzare l’ossigeno MITOCONDRI – ORIGINE ENDOSIMBIONTICA (2) Prove a sostegno: 1. dimensioni simili a quelle di un batterio 2. circondati da due membrane, la più interna delle quali mostra una composizione simile a quella di una membrana cellulare procariotica (cardiolipina) MITOCONDRI – CARDIOLIPINA la cardiolipina (difosfatidil-glicerolo) è un lipide che rappresenta il 20% circa delle molecole della membrana interna mitocondriale la cardiolipina è responsabile della forte impermeabilità della membrana interna ai protoni il suo nome è dovuto al fatto che fu scoperta per la prima volta nelle cellule cardiache MITOCONDRI – ORIGINE ENDOSIMBIONTICA (3) Prove a sostegno: 1. dimensioni simili a quelle di un batterio 2. circondati da due membrane, la più interna delle quali mostra una composizione simile a quella di una membrana cellulare procariotica (cardiolipina) 3. sono in grado di replicarsi in maniera indipendente, con un meccanismo che ricorda la replicazione batterica MITOCONDRI – REPLICAZIONE 1. duplicazione DNA mitocondriale 2. strozzatura della membrana interna e poi di quella esterna 3. divisione delle due figlie del mitocondrio MITOCONDRI – ORIGINE ENDOSIMBIONTICA (4) Prove a sostegno: 1. dimensioni simili a quelle di un batterio 2. circondati da due membrane, la più interna delle quali mostra una composizione simile a quella di una membrana cellulare procariotica (cardiolipina) 3. sono in grado di replicarsi in maniera indipendente, con un meccanismo che ricorda la replicazione batterica 4. contengono DNA diverso da quello del nucleo cellulare e simile a quello dei batteri ( forma circolare/dimensioni) 5. i geni mitocondriali sono più affini ai geni dei batteri 6. Il codice genetico dei mitocondri risulta essere più simile a quello batterico che non a quello eucariote MITOCONDRI – DNA MITOCONDRIALE 16569 bp 37 geni 2 rRNA 22 tRNA 13 proteine DNA mitocondriale umano viene ereditato matrilineare (eredità non mendeliana) per via DNA (1) acido nucleico che contiene le informazioni genetiche necessarie alla biosintesi di RNA e proteine Il DNA è un polimero i cui monomeri sono i NUCLEOTIDI DNA (2) Lunghezza di alcune molecole di DNA Fonte Lunghezza Coppie nucleotidiche (m) SV40 (virus animale) 1.7 5 Adenovirus (virus animale) 12 36 T4 (virus batterico) 58 170 Vaccinia (virus animale) 140 420 Escherichia Coli (batterio) 1300 4000 Cromosomi eucariotici > 10000 > 3500 DNA (3) Adenina e timina possono legarsi con 2 legami a idrogeno complementarietà Guanina e citosina possono legarsi con 3 legami a idrogeno LEGAME A IDROGENO Interazione di tipo elettrostatico che si stabilisce fra un atomo di idrogeno, legato ad un atomo fortemente elettronegativo A (F, N, O, Cl) ed un atomo altrettanto elettronegativo B (F, N, O, Cl) A B DNA (4) 5’ 3’ le due eliche del DNA sono antiparallele DNA – CONFORMAZIONI (1) A B Z DNA – CONFORMAZIONI (2) B-DNA A-DNA Z-DNA passo dell’elica 3.6 nm 2.9 nm 4.6 nm distanza tra le basi 0.34 nm 0.23 nm 0.36 nm n°basi/giro d’elica 10.5 11 12 destrorsa destrorsa sinistrorsa elica particolarità Vd superavvolgimento molto stabile in H2O favorita in soluzioni - andamento a zigprive di H2O zag - filamenti ricchi in C e in G DNA – PROTEINE ASSOCIATE ISTONICHE NON ISTONICHE 1. proteine che regolano la trascrizione genica 2. proteine che contribuiscono al mantenimento della struttura della cromatina 3. enzimi CROMATINA (1) formata da DNA avvolto sugli istoni e da proteine non istoniche diversi livelli di organizzazione CROMATINA (2) EUCROMATINA: regione meno condensata intensa attività di trascrizione ETEROCROMATINA: regione densa strettamente condensata non sembra presentare attività di trascrizione costitutiva: -rimane condensata anche durante l’interfase -non è mai trascritta facoltativa: varia di condizione a seconda dei tipi cellulari DNA – CROMOSOMA (1) CROMOSOMA (2) corpuscolo che appare nel nucleo di una cellula eucariota durante la mitosi o la meiosi contiene l'informazione genica (caratteri ereditari) diploidi: cellule che hanno coppie di cromosomi omologhi (2n) aploidi: cellule che possiedono solo un cromosoma per tipo (n) CROMOSOMA (3) 1. cromatdio 2. centromero acrocentrici centromero in posizione terminale telocentrici centromero in posizione subterminale submetacentrici centromero in posizione submediana metacentrici centromero in posizione mediana 3. braccio corto 4. braccio lungo DNA – TELOMERI sequenze ripetute delle regioni terminali dei cromosomi lineari TTAGGG funzione: permettere alla cellula di replicare le estremità dei cromosomi senza che ci sia perdita di informazioni geniche DNA – REPLICAZIONE (1) Catene genitrici Semiconservativa: ogni nuova catena presenta una semicatena originaria e una di sintesi Catene figlie DNA – REPLICAZIONE (2) processo complesso che richiede l’ intervento di moltissimi enzimi e di energia le due semieliche del DNA vengono srotolate ad dalle DNA elicasi la singola elica viene stabilizzata finché non viene copiata, ad opera delle proteine che legano il singolo filamento (SSBP) nella regione adiacente a quella srotolata, si crea un superavvolgimento, per cui intervengono le topoisomerasi (I e II) che operano i tagli e poi risaldano i filamenti DNA – REPLICAZIONE (3) DNA – REPLICAZIONE (4) DNA – REPLICAZIONE (5) le DNA polimerasi aggiungono nucleotidi al 3’ di una catena polinucleotidica preesistente il nuovo filamento cresce sempre dal 5’ al 3’ DNA – REPLICAZIONE (6) nel punto di inizio della replicazione è necessario un innesco, costituito da un RNA primer (5-14 nucleotidi) che viene sintetizzato dalla RNA primasi DNA – REPLICAZIONE (7) 5’ 3’ Punti di origine della replicazione (circa ogni 150 kb) 3’ 5’ Replicazione bidirezionale Bolla di replicazione Fusione delle bolle 5’ 3’ 5’ 3’ Cromosomi figli 3’ 5’ 3’ 5’ DNA – REPLICAZIONE (8) Replicazione semidiscontinua I due filamenti di DNA hanno una polarità opposta 5’ 3’ e 3’ 5’. La DNA polimerasi sintetizza DNA solo nella direzione 5’ 3’. Il DNA è replicato sui due filamenti stampo in direzioni opposte: Filamento leader: sintetizzato da 5’ a 3’ nella direzione del movimento della forcella di replicazione, la replicazione è continua e richiede un solo RNA d’innesco Filamento tardivo: sintetizzato da 5’ a 3’ nella direzione opposta del movimento della forcella di replicazione, la replicazione è discontinua e richiede molti RNA d’innesco DNA – REPLICAZIONE (8) 5’ 3’ filamento leader si replica in modo Movimento forcella di replicazione 3’ continuo filamento tardivo si replica in modo discontinuo (frammenti di Okazaki) 3’ 5’ 5’