Elementi di Microbiolgia e Microbiologia clinica Paola Cipriani, Giordano Dicuonzo Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl FIGURA Passaggi fondamentali della migrazione delle cellule immunitarie nei siti infiammatori. La flogosi, dovuta a danno tissutale o infezione, determina il rilascio di citochine (non raffigurate) e sostanze proinfiammatorie chemiotattiche (punte di freccia rosse) da parte delle cellule stromali sofferenti e di “cellule sentinella professioniste” come i mastociti e i macrofagi (non raffigurati). I segnali infiammatori determinano la sovraespressione delle selectine endoteliali e di molecole di adesione appartenenti alla superfamiglia delle immunoglobuline, in particolare ICAM-1 e/o VCAM-1. Le sostanze chemiotattiche, in particolare le chemochine, vengono traslocate attraverso le cellule endoteliali venulari (punte di freccia rossa) o prodotte direttamente da queste e, una volta raggiunto il lume vascolare, risultano accessibili ai leucociti in fase di rolling (rotolamento). Questi leucociti, se esprimono le molecole di trafficking (traffico cellulare) appropriate, iniziano la fase di adesione (passaggi 1-3) e quindi si polarizzano e attraversano la parete venulare mediante diapedesi (passaggi 4-5). La diapedesi richiede il distacco momentaneo delle giunzioni endoteliali e la penetrazione attraverso la membrana basale sottostante (passaggio 6). Una volta penetrate nello spazio extravascolare (interstizio), le cellule in fase di migrazione utilizzano varie integrine per attaccarsi alle fibre collagene, alle altre molecole della matrice extracellulare (MEC) (per es., la laminina e la fibronectina) e a ICAM-1, la cui espressione sulle cellule parenchimali viene indotta dalla flogosi (passaggio 7). Le cellule in fase di migrazione ricevono “segnali-guida” da varie sostanze chemiotattiche, in particolare le chemochine, che possono essere legate ai glicosamminoglicani (GAG) presenti sulle proteine dellamatrice e sulle cellule stromali. I segnali infiammatori inducono anche la maturazione delle cellule dendritiche (CD). Quando le CD processano il materiale proveniente dai tessuti danneggiati e dai microrganismi patogeni, sovraesprimono il CCL21 (ligando del CCR7) e il CCL9. Nei linfonodi, le CD mature caricate con l’antigene attivano i linfociti T vergini ed espandono il pool di linfociti effettori, i quali entrano nel flusso ematico e ritornano al sito di infiammazione. Anche i linfociti T tissutali usano la via CCR7dipendente per migrare dai siti periferici ai linfonodi drenanti attraverso i vasi linfatici afferenti. GPCR (G-protein coupled receptors), recettori accoppiati alle proteine G. (Da: AD Luster, R Alon, UH von Andrian, Nat Immunol 6(12):1182-1190, 2005; con modifiche, riproduzione autorizzata.) (Da: Harrison 17e, 2009). Elementi di Microbiolgia e Microbiologia clinica Paola Cipriani, Giordano Dicuonzo Copyright © 2009 – The McGraw-Hill Companies srl