Cartesio (il dualismo) Prof. Michele de Pasquale metafisica dualistica res cogitans: res extensa: espressione di una concezione spiritualistica dell’uomo espressione di una concezione meccanicistica della natura grazie alla rigida demarcazione tra le due sostanze sono poste le basi della scienza: il mondo fisico è spogliato da ogni riferimento a cause finali gli aspetti qualitativi vengono confinati nel mondo psicologico e morale (le qualità sensibili hanno solo una realtà soggettiva, non hanno un’esistenza fuori dal nostro pensiero, perchè sono idee sulle cose che si presentano alla nostra mente in modo oscuro e confuso) solo le proprietà dell’estensione corporea (grandezza, movimento, figura) sono oggetto di idee chiare e distinte: essendo proprietà matematizzabili esse hanno una validità oggettiva (si trovano realmente nei corpi esterni al mio) identificata la realtà sostanziale dei corpi con l’estensione, Cartesio procede alla costruzione della fisica meccanicistica e quantitativa in cui le proprietà fisiche dei corpi sono dedotte dalle proprietà geometriche dello spazio il dualismo esistente nella filosofia cartesiana tra una concezione tendenzialmente meccanicistica dell’uomo e l’affermazione della sua spiritualità e libertà, pone il problema dell’interazione tra corpo e anima la distinzione e la conseguente separazione tra pensiero (res cogitans) e corpo (res extensa) pone il problema del loro rapporto nell'uomo che partecipa dell'uno e dell'altro. Cartesio ribadisce la grande differenza tra spirito e corpo: “ il corpo, infatti, è per sua natura sempre divisibile, mentre lo spirito è affatto indivisibile... E sebbene tutto lo spirito sembri essere unito a tutto il corpo, pure quando un piede o un braccio o qualsiasi altra parte viene separata da esso, conosco chiaramente che, con ciò, niente è stato tagliato via dal mio spinto.” (dalle Meditazioni metafisiche) l’ interazione anima-corpo va concepita come un’intima unione: il corpo subisce l’influsso dell’anima (come negli atti volontari: moti che l’anima fa pervenire al sistema nervoso) l’anima quello del corpo (come nelle passioni: i moti che le terminazioni nervose, a partire dalle conoscenze, percezioni, portano al cervello e quindi alla ragione ovvero l’anima) nella ghiandola pineale l’anima esercita in modo più specifico le sue funzioni sul corpo tutte le "percezioni", "sensazioni", "emozioni", dell'anima risultano dalla composizione e dalla specificazione di sei passioni semplici: la meraviglia, l'amore, l'odio, il desiderio, la gioia e la tristezza; ma per quanto l'anima subisca le passioni, deve sempre sforzarsi di controllarle e dominarle: “Ma la saggezza è principalmente utile nell'insegnare a rendersi talmente padroni delle passioni e a usarle con tanta accortenza, sí che i mali che esse causano siano ben sopportabili, e perfino tali che si tragga qualche gioia da tutti.” (da Le passioni dell'anima)