LA SPERANZA
di Charles Péguy
La virtù che amo di più, dice Dio, è la speranza.
La fede, non mi stupisce.
Non è stupefacente.
Risplendo talmente nella mia creazione.
Nel sole e nella luna e nelle stelle.
In tutte le mie creature.
Negli astri del firmamento e nei pesci del mare.
Nell’uomo e nella donna sua compagna.
E soprattutto nei bambini.
Le mie creature.
Nello sguardo e nella voce dei bambini.
Poiché i bambini sono mie creature più degli uomini.
Tra tutti sono loro i miei servitori.
Prima di tutti gli altri.
E la voce dei bambini è più pura
della voce del vento nel silenzio
della valle.
E lo sguardo dei bambini è più
puro dell’azzurro del cielo, del
candore del cielo e di un raggio
di stella nel silenzio della
notte.
Sì, risplendo a tal punto nella mia creazione
che per non vedermi questa brava gente
dovrebbe davvero essere cieca.
L’ amore, dice Dio, non mi stupisce.
Non è stupefacente.
Queste povere creature sono così infelici:
come potrebbero non avere pietà l’una dell’altra,
a meno che non abbiano un cuore di pietra.
Ma la speranza, dice Dio, ecco ciò che mi stupisce.
Io stesso sono stupito.
E’ stupefacente.
Che questi poveri figli vedano come vanno le cose e
credano che domani andrà meglio.
Che vedano come vanno le cose oggi e credano che
andrà meglio domani mattina.
Questo è stupefacente ed è proprio la più grande
meraviglia della mia grazia.
E io stesso ne sono stupito.
E bisogna che la mia grazia abbia davvero una forza
incredibile.
E che essa scorra da una sorgente e sia come un
fiume inesauribile.
Che cosa non deve essere la mia grazia e la forza
della mia grazia perché questa piccola speranza che
vacilla sotto il soffio del peccato, che trema a tutti i
venti, che ogni soffio rende ansiosa, sia poi così
costante, così fedele, così ferma, così pura,
e invincibile e immortale e inestinguibile
questa piccola fiammella del santuario che arde
eternamente nella lampada fedele.
Ciò che mi stupisce, dice Dio, è la speranza.
Sono sbalordito.
Questa piccola speranza che sembra non contare
nulla. Questa piccola figlia, la speranza.
La Fede è una sposa fedele.
L’amore è una Madre.
Una Madre appassionata con un cuore grande,
o una sorella maggiore che è come una madre.
La speranza è una ragazzina da nulla.
Come la stella ha guidato i tre Re dall’Oriente
più estremo verso la culla di mio figlio.
Così una fiamma tremante essa sola
guiderà le virtù e i mondi.
Una fiamma trapasserà delle tenebre eterne.
Ma com’è possibile che questa
fontana Speranza scorra eternamente,
zampilli eternamente,
sgorghi eternamente,
eternamente giovane, eternamente pura,
eternamente corrente, eternamente viva?