Lavoro al videoterminale

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Lavoro al
videoterminale
Linee guida Decreto Ministeriale
del 2 ottobre 2000
A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone
1
Definizione Videoterminale
Uno schermo
alfanumerico o grafico
a prescindere dal tipo di
procedimento e di
visualizzazione
utilizzato
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2
Definizione : posto di lavoro

Insieme che comprende le
attrezzature munite di
videoterminali, con tastiera
o altro sistema di
immissione dati o software
per interfaccia uomo
macchina, gli accessori
opzionali , le
apparecchiature connesse,
comprendenti l’unita dischi,
il telefono, il modem, la
stampante, il supporto per i
documenti, la sedia, il piano
di lavoro nonche’ l’ambiente
di lavoro circostante
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3
Definizione di lavoratore

Il lavoratore che utilizza
una attrezzatura munita
di video terminale in
modo abituale e
sistematico per venti
ore alla settimana
dedotte le interruzioni di
cui si fa riferimento
all’art. 54
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4
Obbligo del datore di lavoro








Adeguata formazione ed informazione
Formazione iniziale e permanente
Coinvolgimento operatore VDT
Supporto logistico per la formazione
Controllo e verifica attivita’ svolta e risultati della
formazione
Progettazione e/o acquisto di programmi idonei
Progettazione ambiente e posto di lavoro
Organizzazione attivita’ lavorativa
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5
Problemi derivanti dal prolungato
uso del videoterminale

Disturbi dell’apparato
muscolo-scheletrico:
disturbi alla colonna vertebrale,
muscolari, alla mano e all’avanbraccio.

Disturbi della vista (oculo
visivi o astenopatia):
bruciore, lacrimazione, secchezza,
fastidio alla luce, visione annebbiata o
sdoppiata, stanchezza

Affaticamento mentale
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6
Problemi derivanti dal prolungato uso del
videoterminale SINTOMI
PSICOLOGICI
eseguire il proprio lavoro in spazi insufficienti,
 Rumorosi
 in fretta
 a ritmo imposto sia troppo elevato che troppo lento
 con software complessi
Sono rappresentati da :

mal di testa
 Insonnia
 digestione difficile
 stanchezza eccessiva
 ansia tensione nervosa, irritabilità e depressione.
 Per eliminare tali sintomi bisogna rimuovere le cause di stress
con opportuni provvedimenti

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7
Fattori di stress






Rapporto conflittuale con la macchina
Contenuto e complessita’ del lavoro
Carico di lavoro
Responsabilita’
Rapporti con i colleghi e coi superiori
Fattori ambientali
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8
Cause dei disturbi associati all’uso
del videoterminale (astenopatia)

Disturbi alla vista e agli occhi

Errata illuminazione
Errata ubicazione del videoterminale
Condizioni ambientali sfavorevoli
Inadeguatezza del software o del videoterminale
Insufficiente contrasto dei caratteri rispetto allo sfondo
Posizione statica con impegno visivo ravvicinato e prolungato
Microclima inadeguato (umidita’ relativa e ventilazione inadeguate)
Presenza di microinquinanti ambientali ad azione irritante








Difetti visivi non o mal corretti
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9
Che cosa è l’ozono?


L’ozono (O3) è un gas
normalmente incolore, più pesante
dell’aria e caratterizzato da un
odore pungente
L’ozono è un componente naturale
dell’atmosfera la cui presenza
nella stratosfera (~ 15-50 km di
altitudine) consente di schermare
le radiazioni solari UV
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10
Il processo di produzione
La produzione di ozono avviene durante la
fase di stampa di fotocopiatrici, stampanti
laser e fax a causa del processo di carica
e scarica prodotto dal campo elettrico
generato tramite fili corona‘
effetto corona è un fenomeno per cui una
corrente elettrica fluisce tra un conduttore a
potenziale elettrico elevato ed un fluido
neutro circostante, generalmente aria.
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11
Schema funzionale
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12
Concentrazioni di ozono misurate in
ambienti di lavoro della P.A.
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13
Livelli di emissione
La velocità di emissione dell’ozono dipende dal tipo di
macchina utilizzata e dalla manutenzione della stessa.
Uno studio condotto su cinque fotocopiatrici diverse ha
mostrato, prima della manutenzione, livelli di emissione
di ozono compresi tra 16 e 131 g/copia ed un livello
medio di emissione pari a 40 g/copia.
Dopo la manutenzione i livelli di emissione di ozono sono
risultati compresi tra 1 e 4 g/copia.
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14
Come riconoscere
l’astenopatia





Sensazione e bruciore agli occhi
Stanchezza e peso oculare
Lacrimazione in eccesso
Annebbiamenti temporanei
Deficit di messa a fuoco
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15
Cause dei disturbi associati
all’uso del videoterminale

Problemi legati alla
postura: errata
posizione del corpo,
posizione contratta e
statica, movimenti
ripetitivi rapidi
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16
Cause dei disturbi associati
all’uso del videoterminale

Affaticamento fisico e
mentale: operazioni
monotone e ripetitive,
cattive condizioni
ambientali, rumore,
software inadeguato
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17
Come evitare i disturbi associati
all’uso del videoterminale




Progettazione ergonomica del posto di lavoro
Rispetto delle pause
Videoterminale appropriato
Uso di occhiali che correggano eventuali
difetti di vista
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Caratteristiche videoterminale,
tastiera e mouse

Software: facile d’uso, adeguato
alla mansione,velocità di risposta
adeguata, dotato di funzione di guida

Monitor: orientabile e inclinabile,
luminosità e contrasto regolabili, involucro di
colore chiaro, caratteri definiti e stabili,
schermo esente da sfarfallamento, schermi
piatti a cristalli liquidi o al plasma

Tastiera:
ergonomica,indipendente, di basso
spessore, inclinabile, stabile e con tasti
dalla superficie infossata e caratteri
leggibili, dotata di poggiapolsi

Mouse: ergonomico
eventualmente dotato di poggiapolsi
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19

E’ importante verificare la presenza della
marcatura CE sul videoterminale che
garantisce che i campi eletromagnetici sono
al di sotto dei limiti raccomandati

Le irritazioni cutanee legate ai campi
elettrostatici possono essere evitate grazie
all’istallazione di filtri elettrostatici
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Vantaggi CE

Il marchio di sicurezza fornisce
la garanzia che:
• il prodotto è conforme ai
requisiti di legge ed è stato
sottoposto da un ente terzo
alle prove necessarie per
verificarne la conformità ai
requisiti di sicurezza prima
dell'immissione sul mercato
• l'azienda di produzione è
stata sottoposta a controllo
• la produzione è soggetta ad
una periodica sorveglianza da
parte dell'ente di certificazione
per accertare il mantenimento
dello standard qualitativo
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21
E allora……………

Ci prendono per i
fondelli anche i
cinesi!!!!!!!!!
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22
Disturbi causati da condizioni
ambientali sfavorevoli

Secchezza mucose degli occhi o della gola
(scarsa umidità o cattiva qualità dell’aria per la presenza di inquinanti.
L’umidità relativa deve essere compresa tra il 40% e il 60%)

Mancato comfort termico (temperature troppo alte o basse,
correnti d’aria. La temperatura deve essere di 18° C in inverno e la
differenza tra quella interna e quella esterna in estate non deve superare i
7° C)

Inquinamento acustico (attrezzature rumorose. Il rumore non
deve disturbare l’attenzione e la comunicazione verbale)
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23
Illuminazione





L’illuminazione deve permettere la facile lettura di un
documento e il riconoscimento dei caratteri della tastiera
L’illuminamento deve avere valori compresi tra 300
(schermo) e 500 lx (documento)
Le lampade devono essere fluorescenti con luce bianco
neutra a tonalità calda
L’illuminazione deve essere uniforme (lampade a griglia
antiriflesso o schermate)
Le superfici dei locali devono presentare un basso
potere riflettente ( di colore tenue ed opaco)
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24
Ubicazione dei posti di lavoro al
videoterminale e disposizione
dell’illuminazione nei locali dotati
di finestre
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25
Il corretto posizionamento del
videoterminale




Davanti e dietro il monitor non devono
esserci finestre
Il posto di lavoro è da collocare lontano dalle
finestre
la direzione principale dello sguardo
dell’operatore dovrà essere parallelo alle
finestre
Possibilità di oscurare le finestre in caso di
irradiazioni solari
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Schema logico di postazione
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27


La distanza visiva raccomandabile per
schermi da 15 pollici è di 60 cm, per schermi
di 17 pollici è di 80 cm
L’altezza del monitor deve essere regolabile
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28



La tastiera deve essere sistemata davanti
all’operatore con uno spazio, per consentire
l’appoggio degli avambracci, da 15 a 20 cm
Il mouse va collocato alla stessa altezza della
tastiera
Per i lavori di copiatura dei documenti è
opportuno un leggio accanto all’operatore
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29
Piano di lavoro,

Il piano di lavoro, stabile, di
colore chiaro e poco riflettente,
deve avere grandezza
sufficiente a permettere una
disposizione flessibile e
confacente (per schermi fino a 17 pollici le
misure minime dei tavoli sono di 120x80 cm)


Deve avere altezza regolabile
compresa tra i 70 e gli 80 cm
Sotto il tavolo uno spazio
adeguato che consenta i
movimenti delle gambe
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30
Postazione di lavoro corretta
al videoterminale
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31
La sedia

Deve consentire di mantenere una posizione
comoda (riducendo affaticamento muscolare dorsale e il carico
sui dischi intervertebrali sostenendo la regione lombare)


Lo schienale deve avere un’altezza di 50 cm
ca al di sopra del sedile con imbottitura
spessa, semi rigida e con il rivestimento
traspirante (per prevenire disturbi alla circolazione)
Il poggiapiedi deve essere sufficientemente
grande, mobile e antisdrucciolevole
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La postazione di lavoro
 Regolare l’altezza del sedile
in modo che le cosce siano in posizione orizzontale o leggermente
inclinate verso il basso
 Adattare l’altezza del tavolo di lavoro
di modo che gli avambracci poggino sul piano di lavoro


Lasciare 4 cm tra il bordo della sedia e la
parte posteriore del ginocchio
Regolare lo schienale in modo che supporti la regione
lombare

Osservare la distanza visiva
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33
Posizione di lavoro
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34
Posizione di lavoro
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Uso dei computer portatili










L’utilizzo dei portatili non consente di mantenere una posizione
ergonomica vanno pertanto utilizzati per brevi periodi e con i seguenti
accorgimenti:
Non tenere il portatile sulle gambe
Regolare il sedile rispetto al piano di lavoro ricorrendo a un cuscino, una
coperta o un asciugamano
Se opportuno creare un poggiapiedi con un oggetto di dimensioni opportune
Se lo schienale è scomodo coprirlo con una coperta o posizionare un
asciugamano nella zona lombare
Se si lavora sul divano o sul letto creare sostegni per le braccia ricorrendo a
una coperta o a dei cuscini
Regolare inclinazione, luminosità e contrasto dello schermo
Cambiare spesso posizione facendo frequenti pause
Evitare di piegare la schiena in avanti
Mantenere avambracci, polsi e mani allineati utilizzando mouse e tastiera
Se l’uso del portatile si protrae per molto tempo utilizzare un monitor e un
mouse fissi
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36
La vista
Caratteristiche della vista sono:
1. Acuità visiva (capacità di distinguere piccoli oggetti ravvicinati.
Diminuisce, specie la vista da vicino, con l’avanzare dell’età e aumenta
all’aumentare dell’intensità luminosa e del contrasto)
2.
Accomodamento (facoltà dell’occhio di mettere a fuoco un
oggetto in base alla distanza dall’occhio. L’ampiezza di accomodamento
indica la distanza massima e minima entro la quale si vede con nitidezza.
Diminuisce con l’età ed è più faticoso con scarsa intensità luminosa o in
presenza di oggetti lucenti o di immagini riflesse nel campo visivo)
3.
Adattamento (capacità dell’occhio di adattarsi a luminosità
diverse modificando l’apertura del foro della pupilla. Il tempo di
adattamento aumenta quanto più differenza di luminosità vi è tra i due
soggetti)
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37
Come si forma l’immagine
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38
Esami della vista e occhiali
Per lavorare al videoterminale è importante avere una buona
vista.
Le persone con difetti oculari si affaticano più facilmente.
Il 20,30% della popolazione ha difetti visivi mal o non corretti.
L’accomodamento diminuendo in età matura (presbiopia)fa si che
persone sopra i 45 anni lamentino stanchezza lavorando a
videoterminale.
Il lavoro a videoterminale non pregiudica la vista.
Gli occhiali bifocali non sono adatti al lavoro al videoterminale (la
postura di chi li indossa reclinando la testa affatica i muscoli del collo e della
schiena)
Schermo e occhiali per non sforzare la vista vanno sempre tenuti puliti
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39
Diminuizione dell’acuità visiva
in funzione dell’età
Passati i 45 anni la vista da vicino
senza occhiali diminuisce sempre
più. Con un’acuità visiva inferiore
a 0,8 la vista risulta più difficoltosa
Vista da lontano
Vista da vicino con occhiali
Vista da vicino senza occhiali
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40
Ampiezza di accomodamento
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41
Art. 55 D.l. n° 626/94
L’art. 55 D.l. n° 626/94 e successive modificazioni prevede misure di
tutela sanitaria che si applicano solo ai lavoratori che risultino
“addetti al videoterminale” (ovvero quanti lo utilizzano in modo
sistematico e per almeno 20 ore settimanali dedotte le pause
prescritte dalla legge):



Il lavoratore prima di essere addetto all’uso del videoterminale deve
essere sottoposto a visita medica (se necessario oculistica) per
accertarne l’idoneità a tale attività
Si prevedano visite successive, obbligatorie e a cadenza biennale, per
quanti risultino “idonei con prescrizioni” ed i lavoratori che hanno compiuto il
50° anno di età ( sarà a cadenza quinquennale per tutti gli altri casi)
In qualunque momento il lavoratore che accusa disturbi alla vista che
potrebbero essere collegabili all’uso del videoterminale può richiedere di
essere sottoposto a visita di controllo
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42
Rifl. MALATTIE DOVUTE ALL’USO DEI VDT
Le malattie più frequenti sono relative all’apparato oculo-visivo:
• miopia, presbiopia, ipermetropia;
• malattie più gravi quali tumori e cecità dovute ai Raggi X che dal
VDT colpiscono l’occhio.
Quindi l’uso del VDT è molto pericoloso?
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43
MALATTIE DOVUTE ALL’USO DEI VDT
PER LE DONNE IN STATO INTERESSANTE
SI VERIFICANO RISCHI DI LESIONI AL
NASCITURO DOVUTE ALLA PRESENZA DI
CAMPI ELETTROMAGNETICI
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I FALSI ALLARMI
Negli anni passati sono state diffuse preoccupazioni per la presenza
di radiazioni nei posti di lavoro con VDT e per i conseguenti
possibili effetti sulla salute umana.
La revisione di tutti gli studi qualificati sull'argomento non ha
confermato la presenza di tali rischi.
In particolare:
• Nei posti di lavoro con VDT le radiazioni ionizzanti (raggi X) si
mantengono allo stesso livello dell'ambiente esterno.
• Nei posti di lavoro con VDT le radiazioni non ionizzanti (campi
elettromagnetici) si mantengono al disotto dei limiti raccomandati.
• Negli operatori a VDT non è stato registrato alcun significativo
aumento di danni per la salute e la funzione riproduttiva dovuti alle
radiazioni.
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45
VISITE PREVENTIVE
1.
2.
3.
- assunzione in mansione con uso del VDT
- nuova mansione comportante l’uso del
VDTinserimento del VDT nei compiti lavorativi
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46
Visite periodiche




- utilizzo VDT per almeno 20 ore settimanaligiudizio di idoneità condizionata –
accordi intraziendalia richiesta del lavoratore (art. 17 comma 1 i)
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47
Sorveglianza sanitaria - 1








redazione della scheda anamnestica, integrata da appositi
questionari, mirata a raccogliere informazioni su:
- dati individuali (età, sesso, livello di istruzione, condizioni
sociali, abitudini voluttuarie, .....);
- caratteristiche dell’attività lavorativa a videoterminale (anzianità,
tempo d’uso, ...);
- caratteristiche del posto di lavoro (sedia, tavolo, postazione
della macchina, illuminazione, microclima, .....);
- presenza di disturbi visivi soggettivi (fenomeni di affaticamento
visivo e/o di asteonopia oculare e/o visiva);
- pregresse patologie oculari o disturbi oculari in atto;
- presenza di pregresse patologie o di disturbi in atto carico
dell’apparato osteoarticolare con particolare riguardo al rachide
cervicale e lombare ed ai polsi;
- presenza di fenomeni di affaticamento fisico e/o mentale
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48
Sorveglianza sanitaria - 2







visita medica con particolare attenzione agli apparati
visivo, osteoarticolare e alla sfera neuropsichica
un controllo ergooftalmologico comprendente:
- acuità visiva in OD, OS e OO in visione da lontano,
intermedia e/o da vicino sia naturale che con la
correzione in uso
- presenza di eteroforie sia in visione da lontano sia
in visione da vicino
- valutazione dell’acuità stereoscopica
- valutazione della fusione oculare
- valutazione della percezione dei colori (per la
possibile discromatopsia
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49
Ulteriori indagini

Seg. Anteriore (se necessario)
Fundus oculare (se necessario)
Forie in VI o VV
Forie in VL

Stereopsi (La stereopsi è la capacità percettiva che consente di unire le immagini provenienti dai due occhi, che a



causa del loro diverso posizionamento strutturale, presentano uno spostamento laterale





)
Fusione oculare
Convergenza oculareTono oculare OD
Tono oculare OS
Percezione dei colori
Campimetria (se necessaria)
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50
Soggetti idonei


Soggetti con visus naturale o corretto
monoculare  8/10, ortoforici o comunque
privi di importanti deficit nell’accomodazione
- convergenza e con senso cromatico
normale
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51
SOGGETTI PER CUI SI SUGGERISCE UN’IDONEITA’ CONDIZIONATA AD UN UTILIZZO
DEL VDT NON SUPERIORE A 4 ORE AL GIORNO CON PAUSA LAVORATIVA DI
ALMENO 15 MINUTI DOPO OGNI ORA DI LAVORO AL VDT







Soggetti con visus naturale/corretto < 8/10 in OD e/o OS sentito il
parere dell’oculista.
Soggetti monocoli anatomico o funzionale sentito il parere dell’oculista.
Soggetti con correzione elevate (superiori a quelle indicate per i
soggetti idonei) e con la presenza di importanti fenomeni, anche
soggettivi, di affaticamento visivo.
Soggetti anisometropi (ossia con differenza di rifrazione tra i due occhi
> 3 Diottrie) che presentino importanti fenomeni di affaticamento visivo.
Soggetti con importanti deficit dell’accomodazione - convergenza
(alterata fusione oculare, soggetti portatori di importanti eteroforie, ....).
Soggetti con aggravamento di alterazioni pregresse (peggioramento
ingravescente della miopia, aumento dell’eteroforia, riduzione
dell’ampiezza fusionale, ...).
Soggetti portatori di importanti patologie oculari di tipo cronico
(cheratocono, cataratta, maculopatie, neuropatie, .....).
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52
SOGGETTI IDONEI PER CUI SI SUGGERISCE L’OPPORTUNITA’ DI
UTILIZZARE UN VDT CON SCHERMO PREFERIBILMENTE IN BIANCO E
NERO O MONOCROMATICO


Soggetti portatori di discromatopsia e in cui l’attività
lavorativa possa essere comunque svolta senza
divenire fattore di pericolo per il lavoratore o colleghi
o persone del pubblico.
In questi casi e’ comunque preferibile fornire al
lavoratore sistemi informativi basati su schermi in
bianco e nero o monocromatici al fine di evitare
eventuali fenomeni di affaticamento visivo o di
disagio psichico legato alla maggiore possibilità di
incorrere in errori dovuta all’alterata percezione dei
colori
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53
LAVORATRICI GESTANTI

Alle lavoratrici gestanti devono essere
concesse pause di riposo, che si
suggeriscono in almeno 15’ ogni ora di lavoro
al VDT, al fine di consentire cambiamenti
posturali atti a prevenire la possibile
insorgenza di disturbi dorso-lombari
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54
SOGGETTI PER CUI SI SUGGERISCE LA NON
IDONEITA’ ALL’UTILIZZO DEL VDT



Soggetti affetti da una patologia oculare acuta
sino alla risoluzione della stessa
Soggetti con residuo visivo tale da rientrare nelle
categorie dei ciechi civili
Soggetti portatori di discromatopsia (alterata
percezione dei colori) nel caso in cui per il lavoro da
svolgere sia indispensabile e necessario l’utilizzo di
sistemi informativi basati sulla percezione dei colori
e in cui un errore possa creare pericolo o danno per
il lavoratore stesso o per i colleghi o per persone del
pubblico
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55
Affaticamento mentale
Il lavoro a videoterminale può creare problemi
di stress all’operatore comportando:
 L’esecuzione di operazioni monotone e
ripetitive protratte per lunghi periodi e in
solitudine (si consiglia di modificare l’organizzazione del lavoro
prevedendo rotazioni o suddividendo i compiti tra più operatori in modo da
variare il lavoro)

L’uso di software troppo complessi per chi li
utilizza (anche per i continui aggiornamenti, pertanto è utile fornire al
lavoratore adeguata formazione o punti di assistenza per problemi di
gestione e utilizzo )
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56
Fare prevenzione: esercizi di
rilassamento e raccomandazioni



La posizione seduta va cambiata frequentemente, muoversi (es.
utilizzando le scale anziché l’ascensore o eseguendo alcuni
esercizi di stretching) favorisce la circolazione sanguigna e il
metabolismo, la colonna vertebrale e le giunture.
Il D.l. n° 626/94 e succ. mod. (art. 54) prevede pause di 15 minuti
ogni 2 ore di lavoro (durante le quali è opportuno muoversi e
distogliere lo sguardo dallo schermo osservando oggetti lontani,
chiudere e aprire le palpebre per stimolare la secrezione
lacrimale.
Il D. l. 151/2001 sancisce, per le lavoratrici gestanti, la modifica
temporanea delle condizioni e dell’orario di lavoro al fine di
evitare l’insorgere di disturbi dorso-lombari dovuti a variazioni
posturali legate alla gravidanza.
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57
Per la schiena
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58
Stiramento delle spalle, delle
braccia e delle mani
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59
Per la nuca
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60
Distensione dei muscoli
laterali della nuca
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61
Rilassamento della parte
superiore della colonna vertebrale
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62
Stiramento della muscolatura
laterale della nuca
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63
Stabilizzazione e rafforzamento
della regione sacrale
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64
Stabilizzazione e
rafforzamento della schiena
A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone
65
Rafforzamento e distensione
della schiena
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66
Rafforzamento e rilassamento
dei muscoli della nuca
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67
Per la parte dorsale della
colonna vertebrale
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68
Stiramento della muscolatura
delle spalle
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69
Stiramento della muscolatura
della schiena
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70
Grazie per l’attenzione
A cura Ufficio Tecnico IPC Falcone
71
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