VALUTAZIONE
DIDATTICA
A CURA
Di
LUISELLA LUCATO
VALUTAZIONE DIDATTICA
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari.
Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il
bilancio critico su quelle condotte a termine.
Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei
processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE – M.I.U.R. 2012
VALUTAZIONE - GLI INSEGNANTI – IL D.S.
LEGGE 13 luglio 2015, n. 107 - La Buona Scuola
Art.1 – Comma 117. (neo-assunti)
Il personale docente ed educativo in periodo di formazione e di prova è sottoposto a
valutazione da parte del dirigente scolastico, sentito il comitato per la valutazione
istituito ai sensi dell’articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
297, come sostituito dal comma 129 del presente articolo, sulla base dell’istruttoria di un
docente al quale sono affidate dal dirigente scolastico le funzioni di tutor .
LEGGE 13 luglio 2015, n. 107 - La Buona Scuola
Art.1 - Commi 126-130
Comitato per la valutazione dei docenti
LEGGE 13 luglio 2015, n. 107 - La Buona Scuola
Art.1 – Commi 93-94
Valutazione dei Dirigenti scolastici
[…] Nell’individuazione degli indicatori per la valutazione del dirigente scolastico si
tiene conto del contributo del dirigente al perseguimento dei risultati per il
miglioramento del servizio scolastico previsti nel rapporto di autovalutazione. […]
VALUTAZIONE – I ciclo II ciclo
LEGGE 13 luglio 2015, n. 107 - La Buona Scuola
Art.1 - Comma 180
Delega al governo, entro 18 mesi:
Il Governo è delegato ad adottare, entro diciotto mesi dalla data di entrata in
vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi al fine di provvedere
al riordino, alla semplificazione e alla codificazione delle disposizioni
legislative in materia di istruzione, anche in coordinamento con le
disposizioni di cui alla presente legge.
[…]
i) adeguamento della normativa in materia di valutazione e certificazione delle
competenze degli studenti, nonché degli esami di Stato, anche in raccordo con
la normativa vigente in materia di certificazione delle competenze, attraverso:
1) la revisione delle modalità di valutazione e certificazione delle competenze degli
studenti del primo ciclo di istruzione, mettendo in rilievo la funzione formativa
e di orientamento della valutazione, e delle modalità di svolgimento dell’esame
di Stato conclusivo del primo ciclo;
2) la revisione delle modalità di svolgimento degli esami di Stato relativi ai
percorsi di studio della scuola secondaria di secondo grado in coerenza con
quanto previsto dai regolamenti di cui ai decreti del Presidente della Repubblica
15 marzo 2010, nn. 87, 88 e 89.
Vedi anche Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 – certificazione delle competenze – pag. 19
VALUTAZIONE – I ciclo
Certificazione delle competenze
alla fine della classe quinta primaria e della terza secondaria di I°,
i genitori degli alunni potranno ricevere, oltre alla pagella, anche
una scheda con la valutazione della competenza dei propri figli
nell'utilizzare i saperi acquisiti anche tra i banchi per affrontare
compiti e problemi, semplici o complessi, reali o simulati.
La scheda affiancherà e integrerà il documento di valutazione degli
apprendimenti e del comportamento degli alunni.
La Certificazione delle competenze è partita in via sperimentale
dall’anno scolastico 2014/2015.
17 febbraio 2015 - Certificazione delle competenze
http://www.istruzione.it/comunicati/focus170215.html
2015/2016 – secondo anno di sperimentazione
Nota MIUR prot. n. 11141 del 06.11.2015 - Prosecuzione delle iniziative
sperimentali in materia di CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE nel primo ciclo di
istruzione. Anno scolastico 2015-16.
VALUTAZIONE – EQF
European Qualifications Framework
Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente
https://ec.europa.eu/ploteus/sites/eac-eqf/files/broch_it.pdf
Sintesi
https://ec.europa.eu/ploteus/sites/eac-eqf/files/leaflet_it.pdf
EQF:
Risultati definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze

Livelli compresi tra 1 e 8

Risultati di apprendimento al fine del percorso obbligatorio di istruzione

Sistema di confronto delle qualifiche professionali dei cittadini dei paesi

europei
VALUTAZIONE – competenze
La valutazione delle competenze – costrutto complesso – è “inevitabilmente
costretta a dotarsi di modalità e strumentazioni attraverso cui andare ‘sotto
la superficie dell’acqua’ e sondare le componenti soggettive e interne del
processo di apprendimento dell’individuo” .
(Castoldi M., Valutare le competenze, 2012 – p.51)
VALUTAZIONE – triangolazione*
Triangolazione dei punti di vista
da cui osservare lo sviluppo della
competenza nel soggetto.
(Castoldi M., Valutare le competenze, 2012 – p.71)
* La triangolazione consiste nel considerare la stessa situazione da vari punti di vista o anche tramite
l’uso di strumenti diversi – cfr. M.L. Giovannini 1994; M. Miles, M. Hubermann 1984; G. McFree 1992
VALUTAZIONE – strumenti
Repertorio di strumenti di analisi delle competenze
Eterovalutazione
Autovalutazione
Rubrica valutativa
Analisi prestazioni
Protocolli di osservazione
•Commenti
•Interazioni tra pari
•Analisi del comportamento
“sul campo”
Diario di bordo
•Autobiografia
•Strategie autovalutative
•Resoconti verbali
•
•
Compiti autentici
•Prove di verifica
•Selezione dei lavori
•Documentazione dei processi
•
(Castoldi M., Valutare le competenze, 2012 – p.71)
VALUTAZIONE – processo
Fasi che caratterizzano il processo di valutazione:

Messa a fuoco dell’oggetto della valutazione (competenza)

Rilevazione dei dati e delle informazioni (strumenti)

Criteri del giudizio (parametri)

Espressione del giudizio (rubrica)
Comunicazione del giudizio (certificazione)

(Castoldi M., Valutare le competenze, 2012 – p.195)
VALUTAZIONE – concetti perno
Studi docimologici e qualità della valutazione
VALIDITÀ dello strumento valutativo:
La misura che esprime ha rilevato effettivamente l’oggetto della
misurazione (congruenza tra la prova valutativa e l’oggetto che si
vuole valutare)
ATTENDIBILITÀ dello strumento valutativo:
Le informazioni e i dati ottenuti tramite lo strumento devono
essere precisi (costanza degli esiti rilevati).
Giovannini M. - Galliani L., Bonazza V., Rizzo U.
VALUTAZIONE – osservazione
Osservazione come processo conoscitivo e regolativo
Strutturazione del processo osservativo come
garanzia di attendibilità dei dati raccolti.
Fasi che caratterizzano il processo di osservazione:

Definizione degli obiettivi osservativi

Delimitazione della categoria/campo osservativo

Scelta di tempi e strumenti per la registrazione dei dati

Definizione delle procedure di codifica delle rilevazioni
Raccolta dei dati


Analisi dei dati
Scheda di Osservazione:
costruiamola insieme
VALUTAZIONE – bibliografia
BIBLIOGRAFIA di riferimento
Castoldi M., Valutare le competenze. Percorsi e strumenti, 2009-2012,
Roma, Carocci.
Galliani L., Bonazza V., Rizzo U., Progettare la valutazione educativa, 2011, Lecce
PensaMultimedia.
Giovannini M. L., Valutazione sotto esame, 1994, Milano, D’Adamo-Mondadori.
GRAZIE
PER
L’ATTENZIONE