L’analisi del contenuto
Doppia funzione dell’analisi del contenuto:
-Può essere un tipo di ricerca specifico
-Può essere una tecnica di ricerca
Come TECNICA DI RICERCA, l’analisi del
contenuto consiste nella scomposizione di
qualunque tipo di messaggio (verbale e/o
iconico) in elementi costitutivi più semplici.
Ha valenza non solo descrittiva, ma anche
interpretativa (da un testo è possibile ricavare
delle inferenze)
Analisi del contenuto di tipo quantitativo
È un insieme di tecniche di rilevazione e
misurazione dei dati derivanti da messaggi
scritti e verbali, su cui applica operazioni di
conteggio e costruisce indici.
Si applica a materiale testuale e verbale a
bassa complessità.
Tipi di analisi quantitativa:
1. ANALISI DELLE FREQUENZE
(conteggio di parole ed espressioni verbali)
rileva la frequenza di significati, temi o
parole per formulare una “descrizione”
quantitativa del significato e del valore di
un testo.
Come procede?
- Si definiscono le categorie di significato (o
di contenuto), cioè le UNITà D’ANALISI
- Si individuano termini ed espressioni
pertinenti ed interessanti ai fini delle
categorie individuate.
- Si effettua il calcolo delle frequenze, dato
dal rapporto fra il numero delle espressioni
che rientrano in una categoria e l’insieme di
tutte le espressioni isolate nel testo.
(esempio: rilevazione dei simboli-chiave di
Lasswell)
-
2. ANALISI DELLE CONTINGENZE
è una sorta di “analisi bivariata” del testo
come procede?
Si individuano termini-chiave
Si costituiscono le unità d’analisi
Si calcolano le frequenze
Si calcolano le relazioni esistenti tra i
termini (es. rapporto tra somma
aggettivi/verbi e somma nomi/verbi)
3. Analisi delle corrispondenze lessicali
È una specie di “analisi fattoriale” del testo.
Analizza congiuntamente i dati e le loro
frequenze.
Dà una rappresentazione grafica dei
raggruppamenti di parole, in modo da
osservarne le associazioni. (es.: incrocio fra
tipo di vocabolario utilizzato e
caratteristiche socio-demografiche del
soggetto)
Come si realizza un’analisi del contenuto?
- Selezione delle unità comunicative da
studiare (campionamento)
- Rilevanza da attribuire agli elementi esterni
- Scomposizione del testo in unità d’analisi
- Costituzione delle categorie per la
classificazione delle unità d’analisi
- unità d’analisi - unità di campionamento :
es. film
- Unità di registrazione o di classificazione:
es. scena del film
- Unità di contesto: campo di comunicazione
a cui deve fare riferimento il ricercatore.
Analisi del contenuto di interviste
Analisi del corpus
Corpus = insieme dei testi (interviste) da analizzare
Ciascuna intervista va scomposta in parti
(frammenti)
NB: la trascrizione su file agevola il lavoro di
suddivisione delle parti e di etichettatura dei vari
contenuti
 descrizione
 classificazione
 individuazione delle dimensioni latenti
 costruzione di tipologie
Il problema pratico più rilevante è quello della
rielaborazione delle informazioni contenute nei testi
La rielaborazione può avvenire:
• secondo l’approccio classico, basato sulla
strutturazione (ex post o ex ante) dei concetti e in
genere condotto in modo manuale
• Secondo l’approccio moderno, basato sulla
codifica diretta di unità testuali elementari,
condotta col sussidio di software dedicato
L’analisi si basa sulla strutturazione dei testi
in categorie concettuali mediante:
 Processi di strutturazione ex ante, in cui la
griglia concettuale viene assegnata prima
della lettura dei dati;
 Processi di strutturazione ex post, in cui la
griglia concettuale scaturisce dalla lettura
del corpus
In entrambi i casi la logica di strutturazione sarà
identica a quella utilizzata nella costruzione di un
questionario strutturato, in cui ad ogni domanda
corrisponde una variabile di cui le possibili
risposte sono le modalità.
Perché ciò possa avvenire occorre che si tenga
sempre conto delle regole di:
 Unidimensionalità (affrontare una sola
dimensione del problema)
 Esaustività (ogni unità statistica trova la sua
collocazione)
 Mutua esclusività (le alternative si escludono
reciprocamente)