COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA (CID) “COAGULOPATIA DA CONSUMO” SINDROME ACQUISITA EMORRAGICA O EMORRAGICA-TROMBOTICA CONSEGUENTE AD UNA MASSIVA ATTIVAZIONE DEL PROCESSO EMOCOAGULATIVO CAUSE INFEZIONI (soprattutto batteriche e associate a sepsi) NEOPLASIE (neoplasie ematologiche: leucemie mieloidi (stt L. promielocitica), leucemie linfoblastiche; tumori solidi) TRAUMA COMPLICANZE OSTETRICHE (distacco placenta, feto ritenuto…) REAZIONI A TOSSINE (veleno,serpenti,droghe..) DISORDINI IMMUNOLOGICI (reaz. Allergiche, rigetto trapianto) DISORDINI VASCOLARI (emangioma, aneurisma aortico) CASCATA COAGULAZONE PATOGENESI FATTORI SCATENANTI CID ATTIVAZIONE CASCATA COAGULATIVA INIBIZ. MECCANISMI ANTICOAGULANTI (AT III, PROTEINA C, PROTEINA S) FORMAZIONE FIBRINA OCCLUSIONE VASCOLARE TROMBOSI FIBRINOLISI CONSUMO FATTORI PLASMATICI + PLT Aumento D-DIMERO PIASTRINOPENIA + DEFICIT FATT. PLASMATICI INIBIZIONE COAGULAZIONE EMORRAGIE PATOGENESI L’attivazione della cascata coagulativa determina: CONSUMO FATTORI COAGULAZIONE DEPOSIZIONE FIBRINA INTRAVASCOLARE CONSUMO PLT INATTIVAZIONE MECCANISMI ANTICOAGULANTI (ATIII, Proteina C, Proteina S) FIBRINOLISI SECONDARIA CLINICA SINDROME EMORRAGICA OSTRUZIONE MICROVASCOLARE • CUTE E MUCOSE: ecchimosi, ematomi, sanguinamento in sede di iniezioni, epistassi, gengivorragie… • ENCEFALO emorragie cerebrali: sintomi focali, confusione mentale, vertigini • RENE oliguria, ematuria, IR • ENCEFALO confusione mentale, vertigini, coma • POLMONE ARDS, Sindrome ipossica … • NECROSI CUTANEA MOF (Multi Organ Failure) DIAGNOSI 1 NON OVERT CID (LABORATORIO) OVERT CID (LABORATORIO + CLINICA) EMOCROMO + EMOGENICHE COMPLETE: •CONTA PIASTRINICA •PT (TEMPO D PROTROMBINA) •INR •PTT (TEMPO PARZIALE DI TROMBOPLASTINA) •FIBRINOGENO •AT III •D-DIMERO •(PROTEINA C ) DIAGNOSI 2 PATOLOGIA FAVORENTE PER CID Diminuzione e consumo PLT Diminuzione AT III Allungamento PT, INR, PTT Aumento D-DIMERO Diminuzione FIBRINOGENO CASO CLINICO PT INR FIBRINOGENO ATIII D-DIMERO TRASFUSIONE 25.01.06 H16.00 74 1.23 235 96 0.2 26.01 H.18.56 47 1.66 53 101 5.02 PL 27.01 H 07.56 H 09.45 H 16.00 H 23.49 38 35 53 55 2.19 2.43 1.54 1.49 34 37 86 93 116 118 118 115 3.40 3.39 2.90 2.73 PL H 08.00 PL H 20.00 28.01 H 06.30 28.01 H 16.50 67 78 1.31 1.2 116 143 123 122 2.81 2.33 PL H 9.30 PLT 29.01 H 6.30 29.01 H 17.00 71 67 1.26 1.31 120 129 123 117 1.90 1.24 30.01 74 1.24 135 121 0.78 PL H 2.30 Criteri diagnostici International Society of Trombosis and Haemostasis Scientific Subcommittee of CID Patologia associata a CID NO SI Esami coagulazione: PLT (x 103/mc): >100 =0 <100 =1 <50=2 PT: <3 sec =0; >3 sec ma <6 sec =1; >6 sec = 2 FIBRINOGENO: >100 mg/dl = 0; <100 = 1 D-DIMERO: stabile =0; moderatamente aumentato =1; fortemente aumentato =2 Score ≥ 5 dg. compatibile con OVERT CID Score < 5 dg.suggestiva di NON OVERT CID TERAPIA 1 TRATTARE LA PATOLOGIA DI BASE CONCENTRATATI AT III (se ATIII< 60%): unico presidio dimostratosi efficace nel ridurre la durata della CID, la mortalità e il rischio di MOF AT III: (livello desiderato – attività effettiva di ATIII (%))x Kg/ 2 CONCENTRATI PIASTRINICI: PLT: 1-2 U/10 Kg di peso corporeo se PLT <50000/mc con clinica positiva per manifestazioni emorragiche se PLT < 10-20000/mc TERAPIA 2 PLASMA FRESCO CONGELATO Attualmente il plasma subisce un processo di inattivazione virale tramite trattamento con : - BLU DI METILENE - SOLVENTE/DETERGENTE In questo modo però viene diminuita la funzionalità dei fattori della coagulazione, rendendo il plasma meno attivo. PLASMA non trattato: 10 ml/Kg 15-20 ml/kg Da infondere fino a normalizzazione valori ematologici N.B. ripetere le emogeniche con frequenza variabile sulla base della severità del quadro clinico TERAPIA 3 ANTICOAGULANTI: EPARINA: non dimostratasi efficace nel prevenire o ritardare la trombosi microvascolare per deplezione di ATIII N.B. non usare se trauma cranico o emorragia SNC CRIOPRECIPITATI (non raccomandati) CONCENTRATI FATTORI COAGULAZIONE: non raccomandati Se sepsi o infezione life-threatening: PROTEINA C (CEPROTIN®): 60-80 UI/Kg Ripetere dosaggio ogni 6 ore, mantenendo l’attività della proteina C a livelli >100% Linee guida per Leucemia acuta Promielocitica (GIMEMA-AIDA 2000 ) Terapia di supporto durante induzione: ACIDO TRANEXAMICO: 100 mg/Kg /die in i.c. se PLT < 50.000/mmc Trasfusione PLT: in presenza di manifestazioni emorragiche, e durante i primi 10 gg se PLT < 30.000/mmc, in seguito, se PLT < 20.000/mmc Profilassi con EPARINA: non raccomandata SCORE EMORRAGICO secondo Linee guida per Leucemia acuta Promielocitica (GIMEMA-AIDA 2000) Da valutare giornalmente nei primi 14 gg dell’induzione come criterio indicativo al trattamento trasfusionale SCORE SANGUINAMENTO CUTANEO Nuova o precedente estensione ematoma 1 Assenza o persistenza ematoma 0 SANGUINAMENTO MUCOSA Emorragia in atto 1 Assenza emorragia 0 Macroscopica 1 Microscopica 0 EMATURIA TRATTAMENTO INFERMIERISTICO OBIETTIVO DELL’ASSISTENZA CONTROLLARE E QUANTIFICARE LA PERDITA DI SANGUE TERAPIA DI SOSTEGNO CON EMOCOMPONENTI OSSERVAZIONE DEL PAZIENTE (SEGNI E SINTOMI) TRATTAMENTO INFERMIERISTICO 1 MONITORARE PARAMETRI VITALI VALUTARE: emorragie o perdite di sangue da sedi di iniezioni e.v. o dalle mucose o ferite, ispezionando tutti gli orifizi corporei, siti inserzione drenaggi, inoltre valutare: pallore, petecchie, ecchimosi, ematomi, epistassi PV, vedere risultati di esami di laboratorio ripetendoli secondo severità del caso, minimizzare attività fisica del paziente per ridurre rischio lesioni e richieste ossigeno, applicare pressione ai siti di venipuntura, evitare cerotto sulla cute e consigliare gentile ma adeguata igiene orale (apparato tegumentario); TRATTAMENTO INFERMIERISTICO 2 tachipnea, emottisi, ortopnea, dispnea, utilizzon muscolatura accessoria, cianosi monitorare FR, Sat %O2, ispezionare espettorato, assistere il paziente a mobilizzarsi, tossire e fare respiri profondi (apparato respiratorio); Ematuria e oliguria misurare e documentare bilancio I/E + stick (apparato genitourinario); tachicardia e ipotensione monitorare PAO, FC (apparato cardiovascolare); distensione addominale, presenza di sangue nelle feci (apparato gastrointestinale); TRATTAMENTO INFERMIERISTICO 3 Modificazioni del visus, vertigini, cefalea, perdita coscienza, disturbi visivi, mutamenti delle condizioni mentali e irritabilità monitorare PAO, FC, osservazione(sistema nervoso, apparato cerebrovascolare); Mantenere un ambiente sicuro educazione unità paziente e genitore ….. BIBLIOGRAFIA Black J., Matassarin E., Luckmann, Sorensen’s, IL TRATTATO COMPLETO DEL NURSING, I ed. italiana tradotta sulla IV americana, II vol. Piccin, padova, 1996 Balzanelli M.G., Coraggio F., et al., MANUALE DI MEDICINA DI EMERGENZA E PRONTO SOCCORSO, CID, Roma, 2003 Baccarani M., Tura S., MALATTIE DEL SANGUE E DEGLI ORGANI EMOPOIETICI, III ed., Esculapio. Bologna, 2003 Brunner Suddarth, NURSING MEDICO- CHIRURGICO, II ed., vol. I, Ambrosiana, Milano, 2001 Marino P.L., TERAPIA INTENSIVA. Principi fondamentali, Masson, Milano, 2001 BIBLIOGRAFIA Marcel Levi et al. “Plasma and plasma components in the management of disseminated intravascular coagulation” Best Practice & Reserch Clinical Hematology Vol 19 N.I pp127-142, 2006 Sacha Zeerleder et al. “Disseminate Intravascular Coagulation in Sepsis” CHEST 2005;128:2864-2875 Marcel Levi, Hugo Ten Cate “Disseminated Intravascular Coagulation” The New England Journal of Medicine Vol. 341, N. 8 Agosto 1999