Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni Università degli Studi di Verona Facoltà di Giurisprudenza MASTER IN GESTIONE E INNOVAZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Modulo: Sociologia dell’organizzazione Le tecniche del project management Dott. S. Scarcella Prandstraller 17 maggio 2008 Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni IL PROJECT MANAGEMENT È un sistema gestionale che ha lo scopo di ridurre un’impresa complessa, caratterizzata da un elevato numero di variabili, in una pluralità di imprese semplici attraverso l’impiego di alcune tecniche Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni IL PROJECT MANAGEMENT è un sistema gestionale: • orientato ai risultati • basato su tecniche organizzative articolate e flessibili • adottato in situazioni contraddistinte da: (Archibald 1993) Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni IL PROJECT MANAGEMENT • particolare complessità dei problemi da affrontare • straordinarietà delle dimensioni o degli scopi dell’intervento • carattere innovativo o sperimentale dell’approccio o delle tecnologie • elevata o crescente instabilità dell’ambiente (Archibald 1993) Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni IL PROGETTO • è un’impresa unica, complessa, e di durata determinata rivolta al raggiungimento di un obiettivo chiaro e predefinito, mediante: • l’impiego di risorse differenziate • un processo continuo di pianificazione e controllo • con vincoli interdipendenti di tempi, costi e qualità (Archibald 1993) Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni Lo scopo del Project Management fornire in ogni fase del lavoro le informazioni e gli strumenti necessari per disporre di una visione realistica e schematica dello stato del progetto, sia in via previsionale, che in corso di realizzazione, che a consuntivo, consentendo di affrontare problemi gestionali complessi in maniera globale Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni I concetti fondamentali del Project Management 1. L’esplicitazione delle responsabilità per l’integrazione dei singoli apporti al progetto 2. L’adozione di adeguati sistemi di pianificazione e controllo 3. La centralità del team di progetto come luogo di integrazione di tutti gli apporti Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni Il team di progetto • La realizzazione di un progetto richiede risorse e competenze specialistiche differenziate che devono essere continuamente coordinate e integrate • Il project manager deve essere l’unico punto di integrazione di tutte le responsabilità • Lo staff di progetto comprende i diretti collaboratori del project manager; esso si occupa del sistema di pianificazione e controllo e dell’integrazione dei vari apporti • Il team di progetto include tutte le persone, anche esterne all’organizzazione, alle quali sono state assegnati compiti specifici nell’ambito del progetto Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni Le fasi del Project Management 1. Definizione delle attività 2. Assegnazione delle risorse e stima delle durate 3. Scheduling 4. Ottimizzazione dei tempi e delle risorse 5. Avanzamento e controllo Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni 1. Definizione delle attività • Per la gestione del progetto quale impresa complessa è necessario stabilire un procedimento ordinato e sistematico che assicuri la definizione e l’interrelazione di tutti gli elementi richiesti. • A tale scopo si utilizzano le seguenti tecniche: • A) Work Structure (W.S.) • B) Activity Breakdown Structure (A.B.S.) • C) Product Breakdown Structure (P.B.S.) • D) Work Breakdown Structure (W.B.S.) Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni A) Work Structure (W.S.) • È una rappresentazione grafica e descrittiva del quadro completo del progetto, dotata di omogeneità, sistematicità e ordine logico • Parte dal risultato finale atteso (scope) e scende di livello definendo man mano tutti gli elementi che concorrono al risultato finale e le principali attività a livello macro che devono essere svolte per analizzare, progettare, realizzare ed assemblare i vari elementi Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni Work Structure fonte: sito internet www.uv.es/elopez Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni B) Activity Breakdown Structure (A.B.S.) • È una scomposizione delle macroattività individuate con la W.S. in attività elementari che giunge sino all’individuazione: • a) dei singoli compiti che devono essere eseguiti • b) dei livelli organizzativi cui devono essere assegnati i relativi budgets economici e sui quali devono essere effettuati i controlli sui risultati attesi. Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni C) Product Breakdown Structure (P.B.S.) • È uno schema che permette l’individuazione dei prodotti, ovvero degli output, sia materiali che immateriali, attesi da ciascuna delle attività elementari individuate attraverso l’A.B.S. Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni A.B.S. e P.B.S. fonte: sito internet odl.casaccia.enea.it/ Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni D) Work Breakdown Structure (W.B.S.) • È una matrice che, attraverso l’incrocio di A.B.S. e P.B.S., mette in relazione i prodotti definiti dalla P.B.S. con le singole unità organizzative o le persone responsabili della loro realizzazione Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni 2. Assegnazione delle risorse e stima delle durate • Una volta individuate le attività elementari che devono essere svolte e le unità organizzative o le persone responsabili, si procede alla definizione: A) di quante e quali risorse umane, finanziarie, materiali e tecnologiche debbano essere loro assegnate; B) i tempi di tali assegnazioni e di realizzazione dei diversi output Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni 3. Scheduling • Serve a correlare tutte le attività, i prodotti e i compiti del progetto in un’unica scala temporale, che viene definita all’inizio e viene poi continuamente rivista durante il suo avanzamento in base agli effettivi andamenti della realizzazione. • Si basa sulla W.B.S. e deve rispettare gli impegni contrattuali ed i vincoli tecnici e logici accertati nelle fasi precedenti Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni A) il diagramma di Gantt • È la più semplice, consolidata e tradizionale tra le tecniche di scheduling • Consiste in un diagramma cartesiano con: • in ascissa le unità di tempo, in genere espresse in mesi • in ordinata le attività previste per le varie fasi del progetto, come individuate sulla base della A.B.S., P.B.S. e W.B.S. Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni Il diagramma di Gantt fonte: sito internet www.filebuzz.com/ Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni Il diagramma di Gantt in un progetto di cambiamento organizzativo nella P.A. Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni Il diagramma di Gantt in un progetto di pianificazione di emergenza nella P.A. Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni B) le tecniche reticolari • Si utilizzano per rappresentare le attività di progetto secondo una logica sequenziale basata sul tempo • Servono a evidenziare le attività in termini di: a) risorse e tempo necessario alla loro realizzazione b) vincoli, vale a dire condizioni per poterle iniziare e terminare • Permettono di eseguire una programmazione logica delle attività, individuando per tempo i condizionamenti reciproci e quelli esterni Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni Program Evaluation and Review Technique (P.E.R.T.) fonte: sito whatis.techtarget.com Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni Critical Path Method (C.P.M.) fonte: sito internet www.gamedev.net Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni Project Dealing Method (P.D.M.) fonte: sito internet www.uprforum.com Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni 4. Ottimizzazione dei tempi e delle risorse • In questa fase si effettua un’analisi sul carico delle risorse per valutare se nel corso dell’esecuzione si verificano sovra o sotto utilizzazioni delle persone, dei locali o delle strumentazioni • Lo scopo è quello di procedere all’eventuale redistribuzione dei carichi di lavoro, ovvero per ridefinire in tutto o in parte lo Scheduling Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni 5. Avanzamento e controllo • Durante tutte le fasi del progetto il controllo tecnico e contabile viene esercitato: • a livello di A.B.S.: dal responsabile di ciascuna attività • a livello complessivo e integrato: dal project manager • Per tenere sotto controllo l’avanzamento e i costi e identificare e rendere conto di eventuali scostamenti significativi rispetto agli obiettivi di tempo e di costo, vengono redatti: • Report intermedi (Stati di avanzamento) • Report finale del progetto Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni Centro Studi e Sperimentazione “Verona Innova” per l’innovazione delle pubbliche amministrazioni BIBLIOGRAFIA • AA.VV. della Università "Bocconi", Competenze per il project management, Etas Libri, collana Direzione, 1999 • Archibald R.D., Project Management, Franco Angeli, Milano 1993 • Forte F., D'Eugenio S., Il bilancio e il project management nell’economia pubblica, Giuffrè, 2005 • Graham R.J., Project Management. Cultura e tecnica per la gestione efficace, Guerini & Associati, Milano, 1990 • Yu Chuen-Tao, Applicazioni pratiche del P.E.R.T. e del CPM, Franco Angeli, Milano, 1994