VACCINAZIONI NELL’ADULTO 15/04/2008 Vincenzo Pecoraro Antonella Poma Le vaccinazioni rappresentano uno degli strumenti più efficaci per la prevenzione delle malattie infettive Numero di casi di malattie prevenibili con i vaccini in era prevaccinica e nel 2004 (MMWR, 2005, 53:687) Malattia Era prevaccinica Anno N. casi 2004 % di riduzione Difterite 1921 206.939 1 >99,9 Morbillo 1941 894.134 32 >99,9 Parotite 1968 152.209 231 99,8 Pertosse 1934 265.269 11.647 95,6 Poliomielite 1952 21.269 0 100 Rosolia 1969 57.687 7 >99,9 1964-5 20.000 1 99,8 Tetano 1948 1.560 20 98,7 Epatite B 1987 22.339 7.526 66,3 M. invasiva da Hib 1984 20.000 187 98,9 Malattia invasiva da pneumococco < 1990 15.933 14.382 9.7 Rosolia congenita Eventi avversi 0 11.365 Sintesi dei livelli di copertura vaccinale raggiunti nel 2004 (fonte: Ministero della Salute e Icona 2004) Malattia Copertura vaccinale anno 2004 (%) Difterite 96.5 Poliomielite 96.5 Tetano 96.5 Epatite virale B 95.2 Pertosse 95.6 Infezioni invasive da Hib 89.9 Morbillo (M-MPR1) 83.6 Rosolia (MPR) 82.1 Parotite (MPR) 82.1 Varicella 0.5 Infezioni invasive da meningococco Nd Infezioni invasive da pneumococco 0.1 Influenza 60.3 COSA SONO I VACCINI? VACCINI Vaccini di 1a generazione Vaccini di 2a generazione Vaccini di 3a generazione Vaccini di 1a generazione microrganismi interi inattivati o uccisi • costituenti ottenuti per ricombinazione genetica (per es. vaccino acellulare della pertosse) • esotossine proteiche inattivate (anatossina antitetanica) • antigeni proteici ricombinanti (vaccino per l’epatite B) • antigeni costituiti da carboidrati solubili purificati (polisaccaride capsulare di Streptococcus pneumoniae) • coniugati a proteine di trasporto (polisaccaridi di H. influenzae di tipo b coniugati con anatossina tetanica o difterica) vivi attenuati (come nel caso del morbillo) VACCINI UCCISI O INATTIVATI Inattivazione ottenuta mediante agenti fisici o chimici che non alterano l’integrita’ antigenica del microrganismo. SVANTAGGI: Necessità di somministrare un’elevata carica antigenica Minore durata della protezione Ad eccezione dei vaccini di natura polisaccaridica, i vaccini inattivati richiedono somministrazioni multiple per indurre una risposta efficace Una limitata durata dell’immunità è conferita pure dai vaccini preparati con tossoidi come l’ antitetanico e l’antidifterico VACCINI COSTITUITI DA MICRORGANISMI VIVI ATTENUATI VANTAGGI NEI RESPONDER: •La replicazione in vivo determina l’incremento della carica antigenica in grado di stimolare il sistema immunitario dell’ospite. Quindi conferiscono protezione per un lungo periodo di tempo con una sola somministrazione. SVANTAGGI Sono controindicati in linea di massima nelle immunodeficienze primitive e secondarie, neoplasie generalizzate. Vaccini di 2a generazione Si avvalgono della genetica molecolare e della biochimica per isolare e manipolare proteine purificate o componenti di microrganismi, oppure per creare antigeni clonati espressi da microrganismi innocui che fungono da vettori. Vaccini di 3a generazione Un ulteriore progresso concettuale ha portato ai vaccini di 3a generazione, in cui l’induzione della risposta immunitaria avviene utilizzando gli acidi nucleici (sia DNA che RNA). La tecnica consiste nell’inserzione del gene che codifica per l’antigene di scelta all’intero di un plasmide batterico, e l’iniezione di questo nell’organismo ospite dove l’antigene espresso induce immunita’ umorale e cellulare. Tale procedura puo’ indurre immunita’ verso tutti gli antigeni che possono essere codificati dal DNA, i quali vengono presentati in una forma naturale simile a quella ottenuta con i vaccini vivi attenuati. RISCHI!!! Possibile integrazione del plasmide nel genoma ospite e induzione di anticorpi anti-DNA e autoimmunita’ T. Jude Children’s Research Hospital, Departament of Virology and Molecular Biology, Memphis, Tenessee, USA. Vie di somministrazione La via di somministrazione determina in parte la rapidità e la natura della risposta immunitaria ai vaccini. I vaccini possono essere somministrati per via: orale, intranasale, intradermica, sottocutanea, intramuscolare. Vaccini combinati e associati Combinati: più vaccini nella stessa preparazione. Vaccino esavalente. Vaccino MPR. Associati: Somministrazione di vaccini per vie diverse (parenterale e orale) nella stessa seduta. Le reazioni avverse da vaccini Reazioni Locali Reazioni generalizzate Lievi: dolore, eritema, edema, impotenza funzionale Lievi: febbre, esantemi, cefalea, vomito, diarrea, irritabilità, linfoadenopatia Gravi: contratture, ascessi, ulcerazioni, eritemi ed edemi estesi, lesioni del tronco nervoso, etc. Gravi: Febbre >39°, pianto protratto, convulsioni, paralisi flaccida, collasso, shock anafilattico. Controindicazioni ai vaccini Dipendono dal tipo di vaccino che deve essere somministrato e dalla patologia di base del soggetto: • Turbe neurologiche evolutive (epilessia, encefalopatia) (per morbillo e pertosse) • Disordini immunologici (deficienze immunitarie congenite ed acquisite) (per vaccini vivi, gli inattivati possono essere somministrati ma incertezza sulla risposta) • Reazioni avverse gravi dopo la prima somministrazione (encefalite, paralisi flaccida, convulsioni non febbrili) • Malattie acute febbrili, trattamenti con GCs sistemici (tutti i vaccini vivi possono cmq essere somministrati dopo tre mesi dalla fine del trattamento immunosoppressore.) Risposta immune ai vaccini La risposta agli antigeni vaccinali può essere: • Di tipo timo indipendente: l’antigene stimola direttamente le cellule B a produrre anticorpi • di tipo T-dipendente: la produzione di anticorpi è stimolata dalle cellule Thelper ed assicura la mobilizzazione di una maggior quota di “cellule memoria” Risposta primaria ai vaccini • Nella fase iniziale di risposta ai vaccini avviene la produzione di immunoglobuline IgM che manifestano solitamente una bassa affinità per l’antigene. Dopo circa 2 settimane avviene lo switch verso la classe IgG. Il picco si raggiunge tra la 2° e la 4° settimana dall’introduzione dell’antigene • Per gli antigeni “timo-dipendenti”, sono i linfociti T-helper passaggio di produzione dalle IgM alle IgG. • N.B. alcuni individui non rispondono al contatto ripetuto con un antigene vaccino, forse perché privi dei determinanti delle MHC necessari per riconoscere l’antigene. !!!!!! Questa situazione è nota come fallimento primario della vaccinazione Mandel l and Bennet, 2005 Risposta secondaria • Dopo la seconda esposizione allo stesso antigene, si verifica una maggiore risposta umorale-cellulo mediata, detta risposta “anamnestica”. Questa avviene rapidamente, di solito entro 4-5 giorni aumento del titolo di IgG • Essa dipende dalla memoria immunologica dopo la prima esposizione ed è caratterizzata da una marcata proliferazione di linfociti B produzione di anticorpi e/o cellule T effettrici • N.B. i vaccini polisaccaridici (S. pneumoniae) evocano risposte immunitarie che non dipendono dalle cellule T. Il legame covalente dei polisaccaridi alle proteine li converte in antigeni dipendenti dalle cellule T, che inducono memoria immunologica e risposta secondaria alla vaccinazione. !!! I livelli di anticorpi indotti dal vaccino possono diminuire nel tempo (fallimento secondario della vaccinazione) Mandel l and Bennet, 2005 Risposta immunitaria La rivaccinazione o l’esposizione al microrganismo possono sollecitare una risposta secondaria rapida e protettiva anticorpi IgG, con livelli bassi o non rilevabili di IgM Questa risposta anamnestica indica che l’immunità è persistita Un livello minimo di anticorpi circolanti è necessario per garantire la protezione nei confronti di alcune malattie (per es. 0.01 UI/ml per l’antitossina tetanica). Mandel l and Bennet, 2005 CALENDARIO VACCINALE PER SOGGETTI > 14 ANNI P. BONANNI, EUROHEP.NET Vaccinazione antitetanica Il minimo livello anticorpale capace di dare protezione è 0,1 UI/ml. Su questa base un ciclo vaccinale conferisce immunità per almeno 5 anni (titolo > a 0,1 UI/ml) e una dose di richiamo conferisce immunità per un periodo non inferiore a 10 anni nel 89% della popolazione studiata. Copertura vaccinale antitetanica In Danimarca Casi di morte per Tetano in Italia Vaccinazione antidifterica Livello anticorpale di antitossina difterica ai fini della protezione Immunitaria Livelli di antitossina (UI/ml) Stato immunitario < 0.01 L’individuo è suscettibile 0.01-0.09 Livello minimo di anticorpi in grado di conferire un certo grado di protezione > 0.1 L’individuo è protetto >1 Protezione a lungo termine Vaccinazioni raccomandate negli adulti La vaccinazione contro le infezioni da pneumococco è consigliabile: alle persone di età superiore a 65 anni o sofferenti di malattie croniche e debilitanti a carico dell'apparato cardiovascolare, polmonare, renale o con asplenia (mancanza della milza) funzionale o a seguito di intervento chirurgico. persone HIV positive Percentage of Community-Dwelling Adults Ages 65 and Older Who Received Recommended Vaccinations, 1989–2005 100 Influenza vaccination in past year Pneumococcal vaccination ever 80 60 52 56 63 59 63 42 40 31 43 29 20 30 46 65 50 65 63 53 54 66 56 66 56 65 57 60 56 35 22 14 5 0 0 4 2 0 0 3 2 0 0 2 2 0 0 1 2 0 0 0 2 0 0 9 2 9 9 8 1 9 9 7 1 9 9 6 1 9 9 5 1 9 9 4 1 9 9 3 1 9 9 2 1 9 9 1 1 9 9 0 1 9 9 9 1 8 9 1 1 9 8 8 0 Vaccinazioni raccomandate per categorie Vaccinazione anti-meningococcica: Categorie a rischio: Contatti di casi di meningite in aree a elevato rischio epidemico Militari Viaggiatori diretti in zone endemiche (es. Africa subsahariana) Personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni biologici Deficit del complemento o soggetti con asplenia Vaccinazioni obbligatorie per categorie Vaccinazione antitubercolare: Legge 1088/1970 Studenti di medicina Allievi infermieri Personale sanitario impiegati in ospedali, cliniche ed istituti psichiatrici Reclute all’atto dell’arruolamento BCG VACCINE La vaccinazione antitubercolare è sempre controindicata nei Paesi a bassa endemia, sia negli adulti sia nei bambini con infezione da HIV Nei Paesi ad alta prevalenza di TBC, soprattutto in età pediatrica, l’ OMS raccomanda la vaccinazione dei soggetti con infezione da HIV asintomatici allo scopo di prevenire forme tubercolari disseminate L’efficacia del vaccino è dubbia negli adulti con infezione da HIV Vaccinazioni obbligatorie per categorie Vaccinazione antitifica (obbligatoria o raccomandata) Addetti alla manipolazione di alimenti Addetti ai servizi di disinfezione e di lavanderia negli ospedali Addetti alla raccolta trasporto e smaltimento di rifiuti urbani solidi e liquidi Militari Viaggiatori in zone endemiche per febbre tifoide VACCINO ANTI-TIFICO Disponibilità di due vaccini: Vaccino parenterale contenente il polisaccaride capsulare tifoide Vi Vaccino orale contenente la S. typhi Ty 21a viva ed attenuata (3 (mono somministrazione)che induce un’efficacia protettiva maggiore del 70% sette giorni dopo la somministrazione. compresse a giorni alterni) che induce elevata protezione 10 giorni dopo l’assunzione della terza dose. Durata di protezione stimata intorno ai tre anni Vaccinazione anti-epatite A o Vaccino a virus interi inattivati o Elevata immunogenicità ( quasi 100% di risposta un mese dopo una singola dose) o Due dosi da somministrare a 6-12 mesi di distanza o Recente dimostrazione di efficacia nella profilassi post-esposizione in conviventi familiari di malati !!! In caso di partenza improvvisa verso un’area endemica contemporaneamente si possono associare immunoglobuline umane VACCINO anti-epatite A (nel viaggiatore) Considerato che l’epatite A ha un’incubazione media di 28 giorni, la prima dose di vaccino anti-epatite A deve essere somministrata ugualmente in qualunque momento possibile prima della partenza, perfino il giorno stesso della partenza, perché ciò fornirà comunque una protezione al viaggiatore Protezione per almeno 20-25 anni (stimata con modello matematico) Vaccino combinato epatite A e B In alcuni stati europei fino al 50% di tutti i casi notificati di epatiti A e B è stato contratto durante un viaggio Disponibilità di un vaccino combinato A più B • Ciclo classico: tre dosi a 0, 1 e 6 mesi • Ciclo accelerato: 0, 7 e 21 giorni(sieroconversione del 100% per Epatite A e 80% per Epatite B entro un arco di 3 settimane) Vaccinazione anti-colerica - un vaccino parenterale (vaccino a cellule intere, inattivato) Efficacia protettiva modesta, di breve durata (< a 6 mesi) - due vaccini orali (CVD 103 HgR e WC/ rBS), uno dei quali è stato recentemente registrato in Italia Efficacia protettiva , durata della protezione e comodita’ dell’assunzione WHO position paper on cholera vaccines WER, 2001; 76: 117-124 IL CALENDARIO VACCINI AGGIORNATO 2005-2007 Nuovi ingressi Gratuiti per tutti HPV (contro il papillomavirus) Alle ragazze nel dodicesimo di vita Meningococco C Ad 1 anno, richiamo 13-15 aa e categorie a rischio Pneumococco Nel primo anno di vita Obbligatori Gratuiti per tutti Poliomelite, difterite, pertosse, tetano,epatite B Nel primo anno di vita e richiamo a 5-6 aa di età Raccomandati Gratuiti quando… Hib MPR Varicella Influenza Si fa con le obbligatorie e richiamo a 5-6 anni Ad 1 anno con richiamo a 5-6 anni Categorie a rischio, più piani regionali Categorie a rischio Immunogenicita’delle vaccinazioni per individui HIV positivi HIV puo’ ridurre l’ immunogenicita’ del Vaccino Efficacia Vaccinazioni possono avere un impatto su HIV Sicurezza Il numero e la funzione dei CD4 riduce la risposta immunitaria e il richiamo di precedenti antigeni incontrati. Livelli CD4 La risposta ai vaccini puo’ essere significativamente ridotta se livelli di CD4 <200 (<15%) negli adulti, <25% nei bambini Ottime risposte si ottengono con nadir CD4 >500. Non è noto se la risposta con CD4 >500 ricostituiti* risulti ugualmente efficace *I liveli di CD4 ricostituiti dopo ART possono avere difetti persistenti del sistema immune Migliorare immunogenicita’ delle Vaccinazioni Trattare con ART e attendere aumento dei livelli di CD4 Incrementare la stimolazione antigenica attraverso alte dosi di vaccino Aumentare la risposta attraverso ripetute vaccinazioni Incremenare la risposta attraverso scelte di vaccinazioni. Influenza Vax Effectiveness in HIV+ Le linee guida DHHS sulla gestione dell’infezione da HIV raccomandano di non richiedere la V.L. nelle 2-4 settimane successive all’effettuazione di una vaccinazione Nonostante la somministrazione di vaccini contro l’influenza, la malattia pneumococcica, l’epatite B e le infezioni invasive da H. influenzae b determini un incremento della viremia di HIV, si preferisce spesso utilizzarli, in quanto queste infezioni, oltre ai danni ad esse associati, determinano un incremento della V.L. di HIV maggiore e più prolungato VACCINAZIONI RACCOMANDATE IN PAZIENTI HIV+ http://aidsinfo.nih.gov VACCINO DOSAGGIO RACCOMANDAZIONI Non se epatite attiva Epatite B Influenza Polmonite pneumococcica (Pneumo 23) Tetano/Difterite 3 inoculazioni nell’arco di 6 mesi 1 inoculazione 1 o 2 inoculazioni 1 inoculazione Non raccomandato nei soggetti HBS Ab pos.; Dopo il completamento del ciclo controllare il titolo anticorpale e, se necessario, effettuare ulteriori inoculazioni Ogni anno, soprattutto per pz con CD4>200 (beneficio limitato se CD4 piu’ bassi) Da somministrare alla diagnosi di infezione da HIV; se somministrato ad un pz con CD4 <200/mmc, ripetere la somministrazione quando CD4 >200/mmc. Ogni 5 anni. Ogni 10 anni Adulti di età ≤64 aa Tetano/Difterite/Pertosse 1 inoculazione se pz vaccinato Tet/Dif in contatto con bambini <12 mesi o operatore sanitario rivaccinare con Tet/Dif/Pert non appena VACCINO Epatite A HPV DOSAGGIO 2 inoculazione nell’arco di 12-15 mesi 3 inoculazioni nell’arco di 6 mesi RACCOMANDAZIONI Operatori sanitari, IDU, omosessuali maschi, pz con epatite cronica,emofilici e viaggiatori in aree endemiche. Donne di età compresa tra 9 e 26 anni. No durante la gravidanza. Non necessario nei pz >50aa; MPR (morbillo/parotite/rosolia) 1 o 2 inoculazioni Pz adulti HIV positivi con CD4 <200/mmc o precedente malattia indice o con segni clinici di infezione da HIV non dovrebbero essere vaccinati. Ciascuna componente può essere somministrata singolarmente. Meningite meningococcica 1 inoculazione Reclute, studenti in college, splenectomizzati, viaggiatori in aree endemiche Non necessario in pz >30 aa Varicella 2 inoculazioni nell’arco di 4-8 settimane Nell’ Ott 2006 the CDC raccomanda per pz con CD4 >15% o >200 di qualsiasi eta’ da Zoster e neuropatia pst- VACCINAZIONI NEL PAZIENTE CON ASPLENIA FUNZIONALE O ANATOMICA MAGGIOR RISCHIO DI SEPSI DA GERMI CAPSULATI! Streptococcus pneumoniae 80% Haemophilus influenzae tipo b 5-15% Neisseria meningitidis E.coli, Staphylococcus spp, Salmonella spp LA VACCINAZIONE È IL PRINCIPALE MEZZO DI PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DA BATTERI CAPSULATI Se la splenectomia è eseguita in urgenza, le vaccinazioni dovrebbero essere effettuate 14 giorni dopo l’intervento Se la splenectomia è eseguita in elezione è opportuno effettuare tutte le vaccinazioni previste dal calendario vaccinale ed anche le vaccinazioni anti-pneumococcica, anti-meningococcica ed antinfluenzale almeno 14 giorni prima dell’intervento La vaccinazione antinfluenzale riduce il rischio di infezioni batteriche secondarie SCONSIGLIATA LA VACCINAZIONE ANTITUBERCOLARE Cosa c’è dietro l’angolo Vaccinazioni contro i virus associati a tumori: - HCV epatocarcinoma - HHV8 sarcoma di Kaposi - EBV linfomi non-Hodgkin