Impariamo a conoscere i rischi …
nell’ambiente
naturale
I pericoli
nell’ambiente
costruito
presenti
in casa
a scuola
A cura del volontario
Marcello Santopietro
Funzionario Vigilanza Ispettiva – I.N.A.I.L. - Caserta
formazione
I PROTAGONISTI PRINCIPALI
SIAMO NOI
Ogni anno si verificano in Italia, tra le mura domestiche e delle scuole, migliaia e migliaia
di incidenti.
Può sembrare strano: cosa c'è di cosi pericoloso nei due luoghi in cui trascorriamo
la maggior parte del nostro tempo?
In realtà non ci sono degli oggetti o dei posti davvero "pericolosi".
Il fatto è che compiamo tra le mura di casa o della scuola una serie infinita di attività:
studiamo, giochiamo, corriamo, guardiamo la televisione...
Queste non sono certo attività a rischio, ma alcune possono diventarlo se non vengono
svolte in maniera corretta per distrazione, noncuranza, fretta o per motivi esterni al
nostro comportamento, ad esempio il modo in cui sono fatti certi oggetti che utilizziamo o
parti degli edifici in cui ci muoviamo.
Anche il mondo esterno nasconde qualche insidia, dalle calamità naturali più distruttive,
come i terremoti a le alluvioni, ai problemi causati dall'uomo per negligenza verso la natura
(incendi di bosco provocati da fuochi non spenti bene o frane causate da un eccessivo
disboscamento dei pendii).
Solo attraverso la conoscenza del mondo che ci circonda è possibile evitare a noi stessi
inutili rischi.
Per fare sicurezza non ricorriamo alla fortuna …
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A cura del volontario
Marcello Santopietro
Funzionario Vigilanza Ispettiva
I.N.A.I.L. - Caserta
Scuola sicura
Il Piano
di evacuazione
I pericoli
presenti
L’ordine
di evacuazione
Terremoto
Incendio
Assegnazione
di incarichi
per la sicurezza
Come avviene
l’evacuazione
Riepilogo:
Rischi
Comportamenti
home
Pericoli ed incidenti
Alcuni incidenti che avvengono a scuola sono
dovuti ad una errata concezione di questa.
Molti edifici scolastici sono piuttosto vecchi e in proporzione i sistemi di
insegnamento si sono andati modificando più in fretta di quanto non abbiano
fatto le scuole.
E' cambiato il modo stesso di insegnare, con i laboratori, le attività manuali e
sportive, quindi un maggiore coinvolgimento degli studenti.
Questi fattori, e molti altri, hanno modificato alcuni rapporti tra la scuola,
come spazio costruito, e gli studenti.
Un'altra causa importante dipende dal fatto che sono cambiati proprio gli studenti.
Sono cresciuti fisicamente (le generazioni di oggi sono molto più alte di quelle
precedenti) e sono anche diventati più curiosi e attivi, il che, in altre parole, vuol
dire che sono diventati molto più incontrollabili.
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Pericoli ed incidenti - panico
In molte situazioni di emergenza (terremoto, incendio, ecc.) che si verificano
quando in determinati ambienti si realizza un’alta concentrazione di persone
(scuole, cinema, supermercati, ecc.) le vittime ed i feriti che si riscontrano
possono essere spesso causati da precise alterazioni nei comportamenti dovute al
PANICO
Per panico s’intende una particolare condizione dell’uomo che fa perdere alcune
capacità fondamentali per la sua sopravvivenza, quali
l'attenzione, la capacità del corpo di rispondere
ai comandi del cervello e la facoltà di ragionamento;
Ha, inoltre, due spontanee manifestazioni che se non controllate costituiscono di per
sé un elemento di grave turbativa e pericolo: istinto di coinvolgere gli altri nell’ansia
generale (invocazioni di aiuto, grida, atti di disperazione, ecc.); per sé un elemento di
grave turbativa e pericolo: istinto di fuga, in cui predomina l’autodifesa, con tentativo
di esclusione anche violenta degli altri con spinte, corse in avanti ed affermazione dei
posti conquistati verso la via di salvezza.
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Pericoli ed incidenti
Cosa comporta il panico:
Tutti si accalcano istintivamente ed in modo disordinato alle uscite di sicurezza
e così facendo le bloccano, impedendo ad altre persone, magari meno capaci
fisicamente, di portarsi in salvo all'esterno.
Al fine di evitare o di ridurre un tale fenomeno che, come avrai certamente
compreso, è sia dannoso che deprecabile, risulta utile progettare e realizzare
per la tua scuola un
piano di evacuazione
che contribuirà a controllare quei comportamenti irrazionali di cui abbiamo
parlato, creando uno stimolo alla fiducia di superare un eventuale pericolo e
a indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti atti ad evitare
confusione e sbandamento.
In pratica, a ridurre i rischi indotti che può creare uno stato di emergenza.
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Pericoli ed incidenti -evacuazione
Gli eventi che potrebbero richiedere l'evacuazione parziale o totale di un edificio,
sono generalmente i seguenti:
• incendi che si sviluppano all'interno dell'edificio scolastico (ad esempio nei depositi,
nei laboratori, nelle centrali termiche, nelle biblioteche o in locali in cui sia presente
un potenziale rischio d'incendio);
• incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola (ad esempio in fabbriche,
boschi, pinete, ecc.) e che potrebbero coinvolgere l'edificio scolastico;
• un terremoto;
• crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici contigui;
• avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi;
• inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata da parte delle autorità
competenti la necessità di uscire dall'edificio piuttosto che rimanere all'interno;
• ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Capo d'Istituto
Le ante delle finestre causano un'infinità di ferite per urti e tagli - Nei corridoi e sulle scale della scuola i ragazzi sono
spesso portati a correre e a giocare per trovare un momento di divertimento comune tra le varie ore di lezione.
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Terremoto - Incendio
Se sei all’interno dell’edificio:
• Mantieni la calma;
• Non precipitati fuori;
• Resta in classe e riparati sotto il banco, sotto
l'architrave della porta o vicino ai muri portanti;
• Allontanati dalle finestre, porte con vetri, armadi
perché cadendo potrebbero ferirti;
• Se sei nei corridoi o nel vano delle scale rientra nella tua classe o in un aula più
vicina;
• Dopo il terremoto, all'ordine di evacuazione, abbandona l'edificio senza usare
l'ascensore e ricongiungiti con gli altri compagni di classe nella zona di raccolta
assegnata;
Se sei all'aperto:
• Allontanati dall'edificio, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche perché
potrebbero cadere e ferirti;
• Cerca un posto dove non hai nulla sopra di te, se non lo trovi cerca riparo sotto
qualcosa di sicuro come una panchina;
• Non avvicinarti ad animali spaventati.
in caso di terremoto: stessi comportamenti descritti per la casa
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Terremoto - Incendio
SE l’incendio si è sviluppato in aula esci subito chiudendo la porta; SE l’incendio è
fuori della tua aula ed il fumo rende impraticabile le scale e i corridoi chiudi bene
la porta e cerca di sigillare le fessure con panni bagnati (se possibile), APRI la
finestra e, senza esporti troppo, chiedi soccorso; SE il fumo non ti fa respirare filtra
l’aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, e sdraiati sul pavimento
(il fumo tende a salire verso l’alto);
RISULTA
ovvia l’impossibilità di elaborare delle istruzioni di sicurezza per ogni specifica realtà,
pertanto si consiglia di dare spazio ai docenti che hanno ricevuto lezioni sulla sicurezza.
in caso di incendio: stessi comportamenti descritti per la casa
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Terremoto - Incendio
Sistemazione dei banchi e dei tavoli di ogni locale in modo da non ostacolare l’esodo
veloce. Distribuzione di lampade portatili agli operatori scolastici per l’illuminazione
in caso di necessità. Controllo dell’adeguatezza della segnaletica d’emergenza
all’interno dell’edificio per una facile e rapida individuazione delle vie di fuga.
Le porte di emergenza dovranno essere individuate da colori differenziati che
andranno corrispondentemente riportati sulla segnaletica affissa nei corridoi e nelle
aule. I percorsi per raggiungerle dovranno essere ben visualizzati sui muri dei
corridoi e delle scale in modo da far confluire ogni classe verso l’uscita di
emergenza assegnata. Individuazione delle aree di riferimento esterne all’edificio da
utilizzare come zona di raccolta. Tali zone saranno prioritariamente identificate in
luoghi sufficientemente distanti dall’edificio ma all’interno dell’area di pertinenza
della scuola, in modo da evitare l’insorgere di ulteriori pericoli. Dovranno inoltre
possedere le seguenti caratteristiche: far capo a luoghi sicuri e protetti dal traffico
stradale; essere un riferimento sicuro e conosciuto; facilitare l’adunata ed il
riscontro delle scolaresche; essere contraddistinte da cartelli indicatori ben visibili
che dovranno essere dello stesso colore utilizzato per evidenziare le uscite di sicurezza
ed i percorsi. NON rendere difficoltoso l'accesso all'area e l'avvicinamento all'edificio
da parte dei mezzi di soccorso
in caso di incendio: stessi comportamenti descritti per la casa
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Piano di evacuazione
Primo e fondamentale requisito per costruire un buon piano di evacuazione è la
conoscenza dell’ambiente scolastico in cui ti muovi.
Nella realizzazione di un piano di evacuazione la documentazione cartografica
gioca un ruolo fondamentale.
Si tratta infatti del metodo più semplice ed immediato per rappresentare la realtà
ambientale in cui ci muoviamo, con la possibilità di evidenziare vari aspetti che
possono influenzare più da vicino la sicurezza; a questo va aggiunto che le possibilità
grafiche offerte dalle varie tecniche
di rappresentazione permettono soluzioni
espositive di estrema chiarezza e leggibilità,
che possono garantire una certa immediatezza
nell’interpretazione di quanto si vuole
comunicare.
Per non creare confusione nella lettura è
necessario limitare i segni grafici a quelli
essenziali.
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Piano di evacuazione simbologia grafica
Lo spessore grafico dei muri deve essere tale da rendere evidente la loro funzione
e riconoscere quali tra loro sono portanti e quali no, identificando i luoghi più
sicuri in caso di terremoto.
Anche le frecce utilizzate per rappresentare il verso di salita delle scale possono
essere omesse quando si confondono con le frecce utilizzate per evidenziare
i percorsi d’esodo.
Per identificare le uscite di sicurezza, gli idranti e gli estintori è consigliabile
la simbologia grafica prevista dalla direttiva n. 92/58 CEE e Simbologia
a norme UNI -.
Infine ogni scritta che non sia strettamente finalizzata alla comprensione
dei disegni dovrà essere omessa.
Segnali di salvataggio
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Segnali identificativi
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Assegnazione di incarichi per la sicurezza
A cura del Capo d’Istituto dovranno essere identificati dei compiti da assegnare
al personale docente e non che opera nell’Istituto: ad ogni compito dovranno
corrispondere almeno 2 nominativi, in modo da garantire una continuità della
loro presenza.
• Del responsabile e del suo sostituto all’emanazione dell’ordine di evacuazione
(normalmente Preside e Vicepreside) che la verificarsi di una situazione di
emergenza assuma il coordinamento delle operazioni di evacuazione e di
primo soccorso.
• Del personale incaricato della diffusione dell’ordine di evacuazione.
• Del personale di piano o di settore responsabile del controllo delle operazioni
di evacuazione.
• Del personale incaricato di effettuare le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco,
alle Forze dell’ordine, al Pronto Soccorso e ad ogni altro organismo ritenuto
necessario.
• Del personale incaricato all’interruzione della erogazione dell’energia elettrica,
del gas e dell’alimentazione della centrale termica.
• Del personale incaricato dell’uso e del controllo periodico dell’efficienza
di estintori e idranti.
• Del personale addetto al controllo quotidiano della praticabilità delle uscite
di sicurezza e dei percorsi per raggiungerle.
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I predetti incarichi dovranno essere riportati in apposita disposizione di servizio a cura del capo d’Istituto
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Assegnazione di incarichi agli allievi
(a cura dei docenti)
In ogni classe dovranno essere individuati alcuni ragazzi a cui attribuire i seguenti
compiti:
• 2 ragazzi apri-fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la
zona di raccolta;
• 2 ragazzi serra-fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e
chiudere la porta dell’aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro;
gli stessi faranno da tramite con l’insegnante e la direzione delle operazioni per la
trasmissione del modulo di evacuazione;
• 2 ragazzi con il compito di aiutare i disabili ad abbandonare l’aula ed a
raggiungere il punto di raccolta.
Punto di raccolta
Tali incarichi vanno sempre assegnati ed eseguiti
sotto la diretta sorveglianza dell’insegnante
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L’ordine di evacuazione
Al fine di segnalare il verificarsi di una situazione di pericolo il Preside o il suo
sostituto, una volta avvertito, valuterà l’opportunità di diramare l’ordine di
evacuazione.
In caso di situazione di grave pericolo, che richieda l’immediato abbandono dei
locali, sarà diramato dal personale che per primo viene a conoscenza dell’evento.
A tal proposito è opportuno, non essendo il personale scolastico particolarmente
addestrato alla sicurezza, definire a priori in quali casi consentire la diramazione
dell’allarme senza ricorrere immediatamente al Capo d’Istituto (incendi di grosse
dimensioni, evacuazione successiva ad una scossa di terremoto altre ipotesi da
definire caso per caso); è ugualmente opportuno definire anche quando non è
necessario dar luogo all’evacuazione dello stabile (principio d’incendio spento
con l’uso degli estintori in dotazione, situazioni confinate che non creano pericolo,
ecc.). Devono essere previste delle soglie di rischio sulle quali definire il comportamento conseguente.
Per le scuole in cui sono presenti non più di 500 persone il segnale di evacuazione
potrà essere diffuso attraverso il campanello usato normalmente per altri servizi,
il cui suono dovrà essere ripetuto ad intermittenza per una certa durata in modo
che sia inequivocabilmente riconosciuto come segnale di allarme e di avvio delle
operazioni di evacuazioni.
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L’ordine di evacuazione
Allo scopo di contenere l’effetto dovuto al panico è anche opportuno disporre
di un impianto di diffusione sonora per comunicare vocalmente l’ordine di
evacuazione: un impianto di altoparlanti è comunque obbligatorio nelle scuole
dove sono presenti contemporaneamente oltre 500 persone.
Qualora dovesse porsi la necessità di comunicare l’ordine di evacuazione a voce,
aula per aula, sarà cura del personale non docente assicurare tale servizio.
I segnali che
aiutano
alla prevenzione
dagli infortuni
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UNI-CIG
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Come avviene l’evacuazione
Necessita innanzitutto mettere in atto i compiti assegnati alle varie componenti
interne all’Istituto scolastico, nominati a tutto il personale docente e non, dal
Capo d’Istituto che procederanno nell’ordine
Il personale interno procede a:
• Diffondere l’ordine di evacuazione
• Effettuare le chiamate di emergenza
• I docenti iniziano le operazioni di evacuazione
• Gli studenti apri-fila guidano insieme all’insegnante la classe verso l’uscita
• Gli studenti serra-fila assistono i compagni in difficoltà e faranno da tramite
con l’insegnante e la direzione dell’evacuazione
• Il personale con il compito di assistere i disabili aiutano gli stessi ad
abbandonare l’aula e raggiungere il punto di raccolta
Altre operazioni di sicurezza secondo le procedure e le istruzioni impartite:
• Gli insegnanti prelevano i registri coordinando la classe
• Gli studenti seguiranno gli apri-fila in fila indiana, eventualmente tenendosi
per mano lasciando tutto ciò non indispensabile in classe
Il personale non docente una volta suddiviso gli incarichi, prenderà posto alle zone
assegnate e verificherà che non sia rimasto nessuno nella propria area di competenza
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Come avviene l’evacuazione
Appena avvertito l’ordine di evacuazione le persone presenti nell’edificio dovranno
immediatamente eseguirlo, mantenendo per quanto possibile, la massima calma.
Quest’ultima affermazione può sembrare paradossale, ma se si pensa che, visto
quando stabilito in materia di prevenzione scolastica, l’uscita di sicurezza più vicina è
ad una distanza massima di 60 metri dalla porta dell’aula e che il numero dei piani
normalmente è pari a tre, si comprende che il tempo necessario per coprire tale
distanza, uscendo dall’aula è ridotto anche camminando lentamente.
Se a questo si aggiunge che nella maggior parte dei casi si dispone di parecchi minuti
per mettersi in salvo, è comprensibile che la soluzione del problema consista
nell’esecuzione di un deflusso ordinato e senza intoppi.
Per garantire una certa libertà nei movimenti è necessario lasciare sul posto tutti gli
oggetti ingombranti e fermarsi a prendere, se a portata di mano, un indumento per
proteggersi dal freddo.
L’insegnante prenderà il registro di classe e coordinerà le operazioni di evacuazione,
intervenendo dove necessario.
Gli studenti usciranno dall’aula al seguito dei compagni apri-fila, in fila indiana e
tenendosi per mano, o appoggiando la mano sulla spalla del compagno che sta avanti;
un tale comportamento, oltre ad impedire che eventuali alunni spaventati possano
prendere la direzione sbagliata o mettersi a correre, contribuisce ad infondere
coraggio.
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Come avviene l’evacuazione - Comportamenti di sicurezza
Alla diramazione dell’allarme, le istruzioni di
sicurezza che possono ritenersi valide per ogni
circostanza sono le seguenti:
• Mantieni la calma
• Interrompi immediatamente ogni attività
• Lascia tutto l’equipaggiamento
(libri, abiti o altro)
• Incolonnati dietro ….. apri-fila
• Ricordati di non spingere, non gridare
e non correre
• Segui le vie di fuga indicate
• Raggiungi la zona di raccolta assegnata
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Rischi e comportamenti
Rischi
Adottare comportamenti che favoriscano
incidenti durante le attività sportive
Adottare comportamenti che favoriscano,
anche scherzando, incidenti tra compagni
Usare in modo improprio gli oggetti che
potrebbero risultare pericolosi
Correre per le scale e per i corridoi:
è possibile cadere e farsi male
Distrarsi durante gli esperimenti di laboratorio:
si potrebbe causare incidenti
Posizionare sostanze infiammabili vicino
a fonti di calore pericolo di incendio
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Comportamenti
Non fare ciò di cui siamo incapaci
Non fare scherzi pericolosi
Utilizzare con la dovuta attenzione gli
oggetti che potrebbero risultare pericolosi
Non correre per le scale e per i corridoi
Attenzione durante gli esperimenti
in laboratorio
Non mettere sostanze infiammabili vicino a
fonti di calore o non gettare fuochi sui cestini
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Rischi e comportamenti
Rischi e comportamenti: segue
Rischi
Sottovalutare l'insorgere di un incendio
Non toccare i contatori delle luci se non capaci:
pericolo d'incendio, avere estintori all'interno
dell'edificio, saperli usare e controllarli periodicamente
Non rispettare le norme di sicurezza
durante un terremoto
In caso di terremoto mettersi sotto i banchi e
uscire ordinatamente alla fine della scossa
Adottare comportamenti che favoriscano
un evacuazione lenta
Non ingombrare le uscite di sicurezza,
non correre e non farsi prendere dal panico
In caso di incendio aprire le finestre
alimentando, con nuovo ossigeno, il fuoco
In caso di incendio uscire dalla finestra
e quindi farsi male
Tornare in classe durante l'evacuazione per
prendere oggetti personali invertendo il flusso d'uscita
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Comportamenti
In caso di incendio chiudere le finestre
e isolare il fuoco dall'ossigeno
In caso di incendio non uscire dalla finestra
Dopo l'evacuazione non rientrare in classe
senza l'autorizzazione dell'insegnante
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Rischi e comportamenti
Rischi e comportamenti
Rischi e comportamenti: segue
Rischi
In caso di terremoto non camminare vicino
alle finestre puoi provocarti ferite
Continuare la lezione anche dopo
il suono dell'allarme
In caso di terremoto o di incendio usare
l'ascensore: è possibile ferirsi
Andare contro mano sulle scale
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Comportamenti
In caso di terremoto camminare vicino
a muri portanti e lontano dalle finestre
In caso di pericolo interrompere ogni attività
dopo il suono dell'allarme
In caso di terremoto o di incendio non usare
l'ascensore può essere guasto
In caso di evacuazione non andare contro
mano sulle scale per non rallentare l'uscita
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