Noi e gli altri 2 c. I longobardi

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Noi e gli altri
[Roma e il mondo]
appunti di storia medievale (IV-XV secolo)
Lez.2 c
I Longobardi
Prof. Marco Bartoli
I Longobardi: la fine
dell’unità d’Italia
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Tra la fine della guerra greco-gotica (553) e
l’arrivo dei Longobardi (569) passano
appena 16 anni
150.000 individui (comprese donne e
bambini) guidati da Alboino, arrivano dalla
Pannonia
Origo gentis Langobardorum: il nome deriva
dal germanico Langbaerte in ragione
dell’acconciatura rituale con lunghe barbe in
onore del dio della guerra, Wotan.
Duchi
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I guerrieri si muovevano in bande,
ciscuna guidata da un dux
si costituiscono così diversi centri di
potere (ducato del Friuli a Cividale;
ducato di Spoleto, ducato di
Benevento) oltre al re, che risiede
soprattutto a Pavia
L’Italia divisa
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La presenza longobarda si stabilisce in tutta
l’Italia settentrionale, compresa la Toscana,
con l’eccezione della Liguria, della costa
veneta, di Ravenna con la Pentapoli. Inoltre
gruppi longobardi controllavano il ducato di
Spoleto e quello di Benevento
L’impero controllava quasi completamente
l’Italia meridionale, Roma e un corridoio fino
a Ravenna (valle di Todi).
La ricerca di unità
territoriale dei longobardi
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572 Alboino è ucciso (da una congiura cui
partecipa Rosmunda)
574 anche il successore, Clefi, è ucciso
574-584 i duchi non eleggono un re
584 Autari, figlio di Clefi, è eletto re: i duchi
gli cedono metà dei loro beni (sposa la
principessa bavara Teodolinda)
590-615 regno di Agilulfo (grazie al
matrimonio con la vedova di Autari)
Il problema di Roma
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Nei rapporti con i latini si uniscono
problemi religiosi (i longobradi sono
ariani, ma legati alla loro religione
tradizionale) e problemi politici (i latini
sono tendenzialmente fedeli
all’impero; che si riorganizza: l’esarca)
593 Agilulfo arriva a porre sotto
assedio Roma
Gregorio Magno
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Chi fece recedere il re, dopo qualche mese, fu il
papa Gregorio I, che si impegnò, verosimilmente, a
versare un tributo.
Davanti alla latitanza dei funzionari imperiali,
Gregorio aveva assunto le loro incombenze: la
distribuzione del cibo alla plebe, la cura delle
mura…
Scese a trattative coi Longobardi, insistendo sulla
necessità di accordi di pace, tanto con il regno, che
con i due ducati di Spoleto e Benevento, attirandosi
le accuse di tradimento dell’esarca e
dell’imperatore.
Nel frattempo, attraverso la regina Teodolinda,
Gregorio tentava la via della conversione al
cattolicesimo
Chi erano i longobardi?
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Una delle stirpi germaniche meno
romanizzate, avevano fama di essere i più
barbari tra i barbari
Arrivati in Italia, si scagliarono contro i ceti
aristocratici e le fondazioni ecclesiastiche
(luoghi di concentrazione della ricchezza e di
deboli difese)
Molti vescovi lasciarono le loro sedi
(soprattutto nel Nord Italia)
Avvicinamenti religiosi
avvicinamenti politici
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Il battesimo di Adoaldo, figlio di
Agilulfo e Teodolinda, nel circo di
Milano, avvenne con una cerimonia
d’imitazione imperiale.
Secondo di Non, vescovo, era il padre
spirituale di Teodolinda
Il battesimo però suscitò la reazione
dell’aristocrazia longobarda.
Il regno di Rotari (636652)
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Il 22 novembre 643 il re Rotari, dal suo palazzo di
Pavia, promulgò l’editto che prese il suo nome.
Il diritto longobardo veniva messo in forma scritta
(in latino)
Non c’era il principio latino del princeps fons legum
Non aboliva alcune consuetudini germaniche come
il duello giudiziale o il mundio, la tutela su donne e
minori
La vendetta, faida, veniva sostituita con la
composizione, il guidrigildo
L’ultimo imperatore in
Italia
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663 l’imperatore Costante II sbarcò in
Puglia e pose sotto assedio Benevento
La reazione del re Grimoaldo, sceso in
sostegno del duca di Benevento,
costrinse Costante a riparare,
dapprima a Roma, poi a Napoli e infine
a Siracusa, dove morì assassinato nel
668.
L’VIII secolo
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Le trasformazioni sociali: nelle zone
controllate dai longobardi si fa sentire
l’influenza della cultura bizantina; nelle
zone legate all’impero, le élites al
potere dovettero prendere le armi
Le due stirpi si confondono: alla fine
del secolo la vera distinzione è tra
possessores e pauperes
La politica monastica dei
longobardi
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Nord: nel 612 il re Agilulfo dà il suo
sostegno alla fondazione di Bobbio, da parte
di Colombano
Centro: attorno al 680 si sviluppa il
monastero di Farfa (territorio del ducato di
Spoleto)
Sud: tra VII e VIII secolo: San Vincenzo al
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720 circa: nuova fondazione di
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Volturno
Montecassino
Liutprando, campione
della causa cattolica?
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La crisi inconosclasta (imperatore
Leone III isaurico, nel 726)
740 Liutprando occupa Ravenna
Il papa Zaccaria lo convince a trattare
con Costantinopoli.
Il re restituisce all’impero il porto di
Classe e dà al patrimonio di San Pietro
il castello di Sutri.
Il papa, un vescovo
longobardo?
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Nel 751 Astolfo entra definitivamente
in Ravenna
Nel 767 il re Desiderio, alla morte del
papa Paolo I, per la prima volta
pretende di ingerirsi nella elezione del
successore
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