METEOROLOGIA e TERMODINAMICA didattica della fisica – SSIS 2008/9 Al servizio di una fisica “socialmente utile” meteorologia: bastano i proverbi o c’è di meglio? statistica: la scienza delle previsioni ci azzecca di più di maghi ed indovini? Meteorologia in breve • considerazioni preliminari: approcci deterministici e stocastici • motivazioni di fondo: aspetti climatologici, ecologici, protezione civile, aereonautici, marittimi … • meteo casalinga e professionale • grandezze fisiche di interesse • strumentazione, osservazioni, elaborazioni • modellizzazione di base • meteorologia ed internet Rilevazione sinottica dei dati meteorologici • • • • • • • • nuvole: tipologia, copertura vento al suolo: velocità e direzione pressione e tendenza temperatura: attuale, min/max punto di rugiada ed umidità visibilità orizzontale precipitazioni: qualità, quantità stato del suolo e del mare, fenomeni speciali Strumentazione di base • • • • • • • anemometro termometro barometro psicrometro pluviometro radiometro eliografo vento temperatura pressione umidità precipitazioni irraggiamento esposizione Postazione meteorologica: capannina • gli standard di acquisizione di dati meteorologici • posizionamento • errori da minimizzare: esposizione solare diretta e mancata ventilazione (errore di capannina) Atmosfera terrestre • troposfera • composizione • modello base: collegamenti alla teoria cinetica dei gas • grandezze in gioco: importanza dei valori numerici Misure di pressione • pressione esercitata da un gas: peso o urti? • esperienze per la caratterizzazione fisica della pressione • barometria: gravitazionale ed aneroide • unità di misura (Pascal, Torr, bar) • riduzione della misura (QNH, QFE, QNE) • tendenze barometriche Variazione di pressione e temperatura con la quota • • • • • • • povera conduzione di calore adiabaticità densità decrescente con la quota utilizzo della legge dei gas ideali utilizzo di calcolo differenziale/integrale verifica sperimentale una simulazione Misure di temperatura • concetto di temperatura equilibrio termico • termometria di base: termometro ideale a gas, elementi termosensibili • termometri a mercurio/alcool • scale e tarature • campi di temperatura • variazioni/escursioni • temperature estreme e medie • gradienti verticali Richiami di termodinamica classica • legge di Stevino, dP=gdz; • legge di stato per i gas ideali, =M/V=MP/nRT=mP/RT; • dipendenza della pressione dalla quota, dP/P= (mg/RT)dz; • ipotesi isoterma, T=cost=25°C P(z)=P0exp(Az), A= mg/R=3103 K/m. • Ipotesi adiabiatica: variazione della temperatura con la quota: P1T=cost, dP dT mg dz P 1 T RT dz z • T(z)=T0Bz, B=(1)mg/( R)=6.1103 Km1 (gradiente verticale di circa 6°C per km di altezza). • Variazione integrata di pressione/temperatura: P( z ) P 1 B z 1 0 T 0 Umidità atmosferica • quantità di vapore d’acqua nell’aria • e’ il gas (4% di volume in media, Pg=40 hPa) fondamentale per i fenomeni di evaporazione e condensazione. dPij qij • equazione di Clausius-Clapeyron dT T (vi v j ) 2.5 MJ/kg L cond/evap fus/solid 0.3 MJ/kg P G subl 2.8 MJ/kg S PC L S V PT T pressione - tensione di vapore acqueo (e) • collegamento con il modello microscopico, forze intermolecolari di natura dipolare. • dipendenza di e* dall’interfaccia: curvatura, purezza, dimensioni, stato-fase dell’acqua. • gradienti di pressione causati dalla differenza e*ghiaccio<e*acqua. • Processo di condensazione a T assegnata a partire da Pcond(T)=e*. • Variazione di e* con T: P e* T e*(20°C)=1.3 hPa; e*(0°C)=6.1 hPa; e*(+20°C)=23.4 hPa. Umidità assoluta e relativa • misura della quantità di vapore d’acqua in aria e valore riferito alla quantità massima alla stessa temperatura (saturazione): f = 100 e/e* (%). • valore relativo dell’informazione “alta/bassa umidità”: f=100% a =0°C vuole dire che e=e*(0°C)=6 hPa (frazione di vapore 0.6%), f=20% a 40°C vuole dire che e=0.2e*(40°C)=20 hPa (frazione di vapore 2%). L’aria con f=100% contiene meno vapore di quella con f=20%. • valori “confortevoli” a 20°C da 40% a 70%. • dipendenza dalla temperatura: 90% a 0°C (umidità relativa esterna) implica a 20°C che fint=e/e*(20°C)= fexte*(0°C)/e*(20°C)=90(6.1/23.4)=23% • temperatura di rugiada (dew point): avviene la condensazione a partire da condizioni di non saturazione a TR, f = 100–5(T–TR) • sensazione di afa per TR>16°C, inibizione dei processi di evaporazione corporea. Dipende sia dall’umidità che dalla temperatura. Per f=100% Tafa=16°C. Per T=40°C fafa=20%. Misura di umidità e punto di rugiada • Igrometro a capelli risposta non lineare (allungamento 2.5% per variazione di f da 0 a 100%) • Psicrometro differenza di temperature di aria “secca” e “umida”: f 100k(T TB) • rilevamento ottico della condensazione del vapore d’acqua Radiazione • emissione continua di radiazione e/m dal sole. massimo spettrale nel visibile; • significativi scambi energetici nell’infrarosso dovuti alla terra ed alle nubi; • scambi di calore con l’atmosfera dovuti a – radiazione – calore “sensibile” (conduzione+convezione) – calore latente (evaporazione+convezione) • la radiazione emessa dalla terra è in gran parte assorbita dalle nubi (effetto serra); • riscaldamento dell’atmosfera tramite i flussi termici terrestri. Venti • elemento “attivo”, dinamico dell’aria • grandezza vettoriale • venti orizzontali (movimento di masse d’aria, trasporto di sostanze, scambi convettivi orizzontali) dovuti a gradienti barici • venti verticali (evoluzione delle nubi, precipitazioni) dovuti a gradienti termici • forze di Coriolis agenti su masse in moto • anemometria • effetti sul corpo umano (wind chill) B forza barica forza di Coriolis A grado intensità vel (km/h) 1 debole 0-18 2 moderata 18-36 3 forte 36-60 4 molto forte 60-90 5 fortissima >90 Con vento debole, a 0°C la sensazione è di “fresco”, con vento molto forte la pelle esposta gela. Nuvole • formazione per condensazione di vapore d’acqua: le nuvole non sono vapore d’acqua – sono acqua o ghiaccio; • necessità di nuclei di condensazione (pulviscolo atmosferico o sostanze in soluzione, minore pressione di vapore saturo e ricettori dell’energia di condensazione); • dimensioni delle gocce in nube: da 1 a 50 m; • Meccanismi della genesi: – riscaldamento locale e convezione verticale – ascesa forzata da scontri di masse d’aria a diverse temperature (fronti) – ascesa forzata da irregolarità orografiche – raffreddamento locale per conduzione con il suolo freddo (nebbia) Tipi di nuvole • classificazione in base alla forma: – nubi isolate – strati interrotti – strati ininterrotti • classificazione in base alla quota: – strato basso (fino a 2-3 km, acqua) – strato intermedio (fino a 5-7 km, acqua e ghiaccio) – strato alto (oltre i 7 km, ghiaccio) Piano superiore Cirrocumuli – oltre i 7 km – segno di instabilità e peggioramento delle condizioni meteorologiche Cirri e cirrostrati – segno di una perturbazione distante Piano intermedio Altocomuli associati ad una depressione in avvicinamento Altostrati associati ad una debole perturbazione ma con pressione elevata Piano basso Stratocumulo (sottile) Nubi isolate Cumulo “umile” o del bel tempo. Cumulonembo temporalesco Lenticolare da ondulazione orografica Precipitazioni • • crescita di gocce o cristalli in nube e caduta per gravità tipi di precipitazione – – – – • pioggia (sottile, massiva, ghiacciata) neve (“asciutta”, bagnata) grandine fenomeni elettrici (temporali) formazione attraverso la fase ghiaccio: stato saturo rispetto l’acqua pura liquida ma sovrassatura rispetto il ghiaccio. dinamica atmosferica: cicloni, anticicloni e fronti masse d’aria su scala continentale originate da vaste aree con condizioni stazionarie ed uniformi, modificazioni dovute a vari influssi locali nel loro moto. Importanza dei venti in quota: dalle correnti a getto alla frammentazione in celle di instabilità Ciclogenesi e frontogenesi • chiusura delle ondulazioni atmosferiche in celle depressionarie; • scontro di masse d’aria di differente temperatura; • nascita dei fronti e distinzione fra aree cicloniche ed anticicloniche • valori della pressione relativi: P<1005 hPa è area B, P>1025 hPa è area A. Dinamica dei fronti atmosferici mescolamento verticale di masse d’aria con differenti temperature Effetto della forza di Coriolis nel processo di mescolamento: creazione del fronte come superficie di passaggio fra le zone calde e fredde Moto dei fronti vincolati al ciclone, rotazione antioraria. Lettura di carte meteorologiche Situazioni tipiche associate a fronti e cicloni • il fronte freddo è seguito da aria fredda, quello caldo da aria calda in quota • il fronte freddo è molto più rapido di quello caldo • il fronte occluso segna lo spegnimento del ciclone • le nubi prevalgono lungo i fronti ed al centro del ciclone (forti correnti ascendenti) • a seguito del fronte freddo in estate si hanno annuvolamenti variabili o intensi (temporali) • i fronti caldi invernali sono relativamente attivi (contrasto di temperature) • in un anticiclone vi è calma relativa di vento ed è accompagnato da inversione termica • sulla zona alpina vi è usualmente attenuazione dei fenomeni per effetto della barriera orografica • le perturbazioni rilevanti provengono da ovest • sono rilevanti i fenomeni di sbarramento (Stau e Favonio - Foehn) Risorse Internet (I) weather.noaa.gov/weather/metar.shtml Stato meteo attuale (METAR) e previsioni (TAF) con cadenza di 20’ (codificato ed in chiaro) Risorse Internet (II) Istituto S.Michele all’Adige database storici Risorse Internet (III) Meteotrentino Bollettino per la Protezione Civile Risorse Internet (IV) RADAR METEO Monte Macaion Risorse Internet (V) EUMETSAT (meteosat) http://www.eumetsat.int/ Bibliografia essenziale • Il tempo in montagna (G. Kappenberger e J. Kerkmann) – Zanichelli • Corso di fisica generale – Termodinamica e Fisica Molecolare (D. V. Sivuchin) – EDEST • Physical Principles of Micro-Meteorological Measurements (P. Schwerdtfeger) – Elsevier • Meteorologia e Strumenti (A. Cicala) – Libreria Universitaria - Torino