Vulcani e terremoti - Istituto San Giuseppe Lugo

I vulcani sono:
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Attivi: le eruzioni sono frequenti o continue

Quiescenti: il vulcano mostra segni di attività (emissione di
gas) ma non erutta da un certo periodo di tempo

Spenti: la camera magmatica si è svuotata. La parte più alta del
vulcano crolla e si crea una conca (caldera) all’interno della
quale, a volte, si forma un lago.
Qui sotto un vulcano che si è formato per lo scontro di
due placche. Anche due placche che si allontanano
possono dare origine ad eruzioni vulcaniche come
avviene lungo la dorsale medio-atlantica.
In questa animazione si può osservare una eruzione
esplosiva: il magma, molto denso, blocca il camino e,
dopo un certo periodo di tempo, la pressione della
rocce fuse provoca un’esplosione (Vesuvio).
Eruzione effusiva
Eruzione esplosiva
Vulcanismo secondario
idrogeno
solforato
acqua bollente
e vapore
vapore acqueo, anidride carbonica e
acido solforico
anidride carbonica, metano, azoto e
idrogeno
vapore acqueo
ad emissione continua
I vulcani nel mondo
I vulcani in Italia
I terremoti sono vibrazioni della crosta terrestre
Il punto da cui origina il terremoto si chiama ipocentro.
La proiezione ortogonale dell’ipocentro sulla superficie
terrestre prende il nome di epicentro.
Se l’epicentro è localizzato in mare, si ha un maremoto che
provoca onde (tsunami) che possono arrivare fino a 30 m
(Sud Est asiatico 26/12/2004)
Le onde che partono dall’ipocentro sono di due tipi:
onde primarie (P - longitudinali) e onde secondarie(S - trasversali).
Quando queste onde arrivano alla superficie, si combinano
formando le onde superficiali che hanno un movimento di
oscillazione orizzontale (onde L) oppure sussultorio (onde R)
è lo strumento che serve a registrare le
onde di un terremoto
I terremoti nel mondo