Fede e difesa della Vita

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Fede e difesa della Vita
Il tema si può esplicitare con una
domanda essenziale:
la Fede influenza in qualche modo
o misura il nostro modo di
considerare la vita, di amarla e di
difenderla?
Fede e difesa della Vita
La Fede influenza certamente
le fasi cruciali dell’esistenza:
inizio e fine vita
e quando le prove esistenziali si fanno più
dolorose e laceranti
“Fine Vita” senza Fede
Per chi non crede in Dio, la vita
non appartiene che all’uomo stesso
E se è vita di tribolazioni; se gravi
menomazioni ci trasformano
in modo da risultare irriconoscibili
a noi stessi e agli altri,
che ce ne facciamo di una tale vita?
“Fine Vita” senza Fede
Così, se appare priva di valore, la propria
esistenza o quella dei propri cari rischia, per
molti, di divenire indegna di essere vissuta
E pur di mettere fine
ad esistenze e sofferenze
ritenute senza senso, si sospendono
non solo terapie eccezionali e
sostitutive delle funzioni vitali ma,
come è avvenuto recentemente in
Italia e negli USA, si negano persino
pane ed acqua
“Fine Vita” senza Fede
Per chi non crede che la vita sia
dono di Dio, l’essere umano,
se non ha qualità in atto, non è persona
Per costoro, staccare la spina o negare cibo
a chi, pur appartenendo al genere umano,
per le sue disabilità, è considerato
una “non persona”,
non è omicidio
Fede e “fine Vita”
Il credente invece accetta la vita com’è.
Se nulla sfugge a Dio, se nemmeno un
capello del nostro capo andrà
perduto” (Lc), c’è un disegno dentro
ogni esistenza, spesso incomprensibile ma
mai lasciato al caso, e va rispettato
Fede e “fine Vita”
Per qualcuno, la vita che non può dare
gioia, gioventù, bellezza e ricchezza, è
indegna di essere vissuta e di fronte alla
disperazione, l’eutanasia può sembrare
una sorta di ribellione al male ed al dolore
Ma se sopprimo chi soffre non anniento il dolore;
se elimino chi è malato non vinco la malattia;
…e l’umanità non fa passi avanti
Fede e “fine Vita”
La morte si vince affidandosi al Padre:
“Padre, se vuoi, allontana da me questo
calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la
tua volontà". (Luca)
E solo vincendo la morte si può continuare a
credere in questa vita
ed a proporla ai nostri figli
Fede e “fine Vita”
Non dobbiamo con ciò augurarci “la croce”
ma neanche cercare di sfuggire ad essa,
perché Gesù ci ha testimoniato che essa è
“via di salvezza”
Rifiutare la sofferenza, la croce,
è rinunciare all’unico progetto salvifico
che ci è stato proposto
Signore, da chi andremo? Tu hai
parole di vita eterna (Gv)
Fede e “fine Vita”
Questa è la speranza
con cui abbiamo salutato i nostri cari,
la forza che ci ha fatto andare avanti,
dopo ogni grave lutto
Non conosciamo altre vie di salvezza
né altre soluzioni razionali ed universali
al dilemma del dolore e della morte
Fede e “fine Vita”
Frutto della nostra Fede è allora la cura di
chi soffre, nella solidarietà e nella
condivisione, contro ogni tentazione di
anticipare la fine delle sofferenze
Inizio Vita
Altro punto di
forte distinzione
tra credente e non credente
riguarda
la vita nascente
Inizio Vita
Da quando ha messo le mani sulla vita
nascente e ha relegato Dio nel campo
delle opinioni, l’uomo si è riservato ogni
diritto sull’inizio-vita: di accoglierla,
di rifiutarla o di generarla artificialmente
Io qui mi limiterò a considerare la fecondazione
artificiale (FIVET,ICSI ecc.) che ritengo una effettiva
nuova frontiera morale e giuridica del nostro tempo,
con risvolti etici e sociali rilevanti e conseguenze, al
momento, da “inferno dantesco”
Inizio Vita
La
fecondazione
artificiale :
FIVET e ICSI
Il primo essere umano
nato da queste tecniche fu
Louise Brown
(Londra, 25 luglio 1978)
FIVET
Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer
ICSI
Iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo
Inizio Vita
La sterilità arreca una grave sofferenza per
molte coppie e donne e la fecondazione
artificiale (FA) rappresenta una soluzione
a cui è difficile rinunciare
Ma procurarsi un figlio con FA non può essere
ridotto ad un semplice problema
di efficienza tecnica
Inizio Vita
Anzitutto è bene sapere che per ogni figlio
nato dalla fecondazione in provetta, ogni
coppia perde in media 11 altri figli
Dati del Ministero della Sanità per il 2010
N. di embrioni formati
113019
N. di nati vivi
9286
Nati vivi/Embrioni formati = 8,2%
Inizio Vita
Alcuni muoiono in provetta o in utero,
altri, che non possono essere immessi
immediatamente in utero,
vengono crioconservati e cioè
abbandonati ad un destino ancora oscuro
In Italia, solo nel 2010 sono stati
crioconservati: 16280 embrioni
Inizio Vita
L’esistenza di embrioni crio-conservati
(circa il doppio dei figli nati)
è, appunto, l’altro aspetto rilevante.
Fino al 1978, tutti gli esseri umani concepiti
sono rimasti protetti nel seno della madre,
con un solido diritto naturale di nascere
E’ giusto privare del loro diritto di nascere
gli embrioni da noi ottenuti quando ci
sostituiamo alla natura?
Inizio Vita
La protezione giuridica degli embrioni
risultanti da FA è ancora inesistente
Prova ne sia il fatto che essi possono essere
utilizzati e commercializzati come farmaci,
(caso Brustle)
E solo nell’ottobre 2011 la CGE ha negato il
brevetto a terapie che, servendosi di cellule
staminali di embrioni, ne determinano la morte
Iniziativa : “Uno di noi”
Prova ne sia ancora che, proprio per ridare
dignità e protezione all’essere umano
fin dal concepimento ,
è nata un’iniziativa del popolo europeo
Una raccolta di firme affinché
L’Embrione umano venga riconosciuto
come “Uno di noi”
Iniziativa : “Uno di noi”
Le motivazioni dell’iniziativa:
– se gli embrioni crio-conservati sono nostri
figli, non sono “Uno di noi”, con i nostri
stessi diritti?
– Se sono esseri concepiti per desiderio di avere
un figlio, non dovrebbero essere tutti trasferiti
nell’utero materno, mettendoli in condizione di
nascere?
Il Progetto europeo
Embrione: Uno di noi!
I cittadini europei stanno raccogliendo firme
per chiedere alle istituzioni dell’UE
di rispettare l’essere umano
sin dal suo concepimento
Iniziativa : “Uno di noi”
La vita umana
nascente non
merita almeno la
stessa
delicatezza che
riserviamo ai
nostri amici
animali?
Anti vivisezione
Iniziativa : “Uno di noi”
Se non riconosceremo che l’embrione
è ”Uno di noi”,
gli embrioni
crioconservati
continueranno a
vedersi negare il
DIRITTO di NASCERE
quello che abbiamo avuto noi e tutte le
generazioni che ci hanno preceduto
Vergogne Europee
Embrioni crio-conservati
Inizio Vita
Se gli embrioni crioconservati diventano
cavie, medicine e brevetti commerciali,
che fine hanno fatto i principi della
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani:
la ragione ha perso i suoi lumi?
“Libertè, egalitè, fraternitè,
dove sono finite?
Inizio Vita
Qualcuno sostiene che nei crio-congelatori
ci sono esseri che non sono ancora
persone, perché non sono coscienti,
non avvertono
né piacere e né dolore, ecc.ecc.
Inizio Vita

"Il feto non ha autocoscienza e alcun
senso della propria esistenza nel tempo.
Non può sperare, non sa cosa sia il futuro.
Per questo non ha diritto alla vita. Non
penso che l’uccisione di un feto o di un
bambino sia moralmente equivalente con
l’uccisione di un essere razionale e
autocosciente"
(Peter Singer, Prof. of Bioethics - Melbourne Univ. – Australia)
Inizio Vita
Eppure la scienza ci mostra che, partendo
dalla cellula appena fecondata e fino ad
arrivare al bambino che nasce, non c’è
alcun salto sostanziale
Lo sviluppo embrionale procede con
continuità secondo un progetto
preordinato, autonomo ed autosufficiente
Nessun “salto” qualitativo si verifica tra il momento
del concepimento e quello della nascita
Inizio Vita
Cosa pensa della vita nascente chi crede
nel Dio che dona la vita?
L’uomo è concepito ad immagine e somiglianza di
Dio perciò la sua dignità è stabilita per natura
Quindi nessuno uomo deve dimostrare di essere
persona e nessuno perde la propria dignità a causa
di una menomazione, per quanto grave
Inizio Vita
Perciò l’embrione umano va tutelato come
qualunque essere umano
è “soggetto” e non “oggetto” di diritto
Conclusioni/1
Se la Fede non ha particolare rilevanza
nella vita ordinaria, non è così nelle fasi di
inizio e fine vita e nei momenti delle prove
più dolorose e laceranti
Conclusione/2
In tali circostanze, la cultura della vita non
può nutrirsi di principi solo razionali.
Alla prova dei fatti, gli stessi principi
di libertà, uguaglianza e fratellanza umana
non trovano sufficiente sostegno
se affidati alla sola ragione
Conclusione/3
Infatti, i diritti derivanti da detti principi,
senza il sostegno di Dio, finiscono per
essere negati proprio nei confronti della
vita umana più debole, fragile, indifesa
Solo se poniamo Dio come nostro Padre
saremo capaci di riconoscere la dignità
di ognuno di noi, ritenerci liberi nei
confronti dei nostri simili ma, allo stesso
tempo, trattarci l’un l’altro come fratelli
Conclusione/4
La sola ragione non è
sufficiente:
non riesce nemmeno
a farmi riconoscere
me stesso, quando,
appena concepito,
mi preparavo a
nascere
Ricordo del mio 50° giorno
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