Embrioni, ora si possono fotografare momento per

Embrioni, ora si possono fotografare momento per momento
BOLOGNA – Embrioni monitorati (e filmati) dal momento della fecondazione fino
all’impianto nell’utero, per controllarne tutte le evoluzioni
oltre che lo stato di salute. E’ la nuova tecnologia che da
qualche settimana viene applicata al centro di
procreazione assistita GynePro di Bologna: si
tratta di un nuovo incubatore di ultima generazione- si
chiama EmbryoScope e viene utilizzato nei cicli di
procreazione assistita- che monitora gli embrioni 24 ore
su 24 e li fotografa con la modalità Time Lapse, cioè uno
scatto dopo l’altro in sequenza, a cadenza costante,
mettendo insieme immagini in grado di mostrare lo
sviluppo momento dopo momento. In questo modo sarà
possibile osservare l’evoluzione di una nuova vita
sin dal suo stato embrionale, studiandone in maniera
accurata tempi e modalità di sviluppo. Questa tecnica,
abbinata alle analisi tradizionali di selezione degli
embrioni su base morfologica, si avvale di un microscopio
che permette di osservare l’embrione a intervalli regolari
di tempo e di un sensore per il consumo di ossigeno che
fornisce informazioni sul metabolismo e sulla salute
dell’embrione, consentendo agli specialisti di individuare il momento più idoneo per il
transfer nell’utero della madre.
“L’analisi delle immagini in sequenza e dei dati disponibili- commenta Marco Filicori,
ginecologo e presidente dei Centri Medici GynePro- permette ai nostri biologi una migliore
coltura cellulare e una valutazione ancora più puntuale dello stato di salute degli embrioni.
Con questo strumento, nei nostri laboratori, dovrebbe essere presto possibile sviluppare
modelli di classificazione del rischio
genetico, cercando di evidenziare eventuali
aneuploidie (anomalie nel numero di cromosomi)
che si verificano solitamente nei primi stadi
formazione dell’embrione, riducendo così i
casi di aborto spontaneo precoce o mancato
attecchimento”.
Lo speciale incubatore EmbryoScope, infatti,
fornisce maggiori informazioni sulla velocità e
sulle modalità di divisione delle cellule
embrionali, elementi direttamente correlati alle potenzialità d’impianto. Grazie al TimeLapse è quindi possibile effettuare una valutazione più completa della qualità e della vita di
embrioni che seguono il loro iter di crescita in un ambiente controllato e in totale assenza
di stress esterni (legati alla manipolazione e alle metodiche di osservazione tradizionale).
“Queste condizioni estremamente favorevoli- prosegue Filicori- ci consentono di effettuare
una selezione più accurata degli embrioni, identificando quelli qualitativamente
migliori e con maggiori potenzialità. Elementi cruciali che si traducono in un incremento
delle gravidanze post-impianto e in una diminuzione dei rischi legati alle gestazioni
multiple, e che fanno di EmbryoScope una tecnologia indicata per tutte le pazienti che
decidono di sottoporsi a trattamenti di procreazione medicalmente assistita”.