FARMACI DI BLOCCO NEURO - MUSCOLARE Sono sostanze capaci di interrompere la trasmissione dell’eccitamento tra terminazioni del nervo motore somatico e il muscolo scheletrico innervato. Il blocco si instaura a livello di placca motrice, nella sinapsi (giunzione) neuromuscolare. Mediatore è l’ach che provvede alla trasmissione dell’eccitamento con effetti di tipo nicotinico. Le sinapsi dei neuroni pregangliari sono colinergiche. Nel parasimpatico anche le sinapsi dei neuroni post gangliari sono colinergiche mentre quelle del simpatico sono adrenergiche. Acetilcolina (nicotinico + muscarinico) Acetilcolina (muscarinico) Acetilcolina (nicotinico) Noradrenalina Due categorie di farmaci • 1) azione per sostituzione al mediatore chimico, fra terminazione nervosa e fibra muscolare (antagonisti competitivi); • 2) azione con prolungata depolarizzazione della placca (a livello di membrana sarcoplasmatica) che diventa refrattaria alla stimolazione proveniente dal fascio nervoso. La tossina botulinica agisce con un terzo meccanismo, inibendo la trasmissione dell’eccitamento inattivando la liberazione di ach nel punto di giunzione della teminazione nervosa con la struttura muscolare. Determina paralisi dei muscoli controllati dai nervi bulbari; la paralisi può estendersi ai muscoli del tronco e degli arti e comportare dispnea e depressione respiratoria. ANTAGONISTI COMPETITIVI Curaro : blocco per competizione nei confronti di ach; estratto grezzo contenente alcaloidi ottenibile dalla corteccia di piante tropicali (isolato nel 1935 dal Chondodendrum tomentosum), da cui, purificate, si ottengono curine e curarine (basi a struttura complessa contenenti uno o più ioni NH4+). Buon assorbimento parenterale, buona eliminazione renale, inattivo per os per Attività principale a carico di placca motrice e minore a carico delle strutture gangliari fino a paralisi per blocco respiratorio. Possibile revertire gli effetti con anticolinesterasici. Effetti collaterali : spasmo bronchiale, ipersecrezione salivare, ipotensione (per liberazione di istamina). In terapia viene utilizzata la d-tubocurarina (0.1-0.3 mg/kg i.v. ; 0.2-0.7 mg/kg i.m.) in combinazione con farmaci ipnotici e narcotici: - nella ricostruzione di fratture esposte con sovrapposizione dei monconi; - negli interventi chirurgici di lunga durata per avere totale inerzia del soggetto. -negli interventi agli organi endotoracici -nella terapia del tetano. Gallamina : curaro-simile sintetico -utilizzato il derivato trietilioduro -maggiore attività istamino – liberatrice -attività atropino simile con tachicardia notevole -minore interferenza sulle strutture gangliari Preferibile a d-tubocurarina nella pratica clinica (0.2-1 mg/kg i.m. ; 1-2 mg/kg i.v.), attualmente sostituita dai derivati di più recente sintesi e maggior interesse veterinario: alcuronio, pancuronio, vecuronio, atracuronio, mivacuronio. Rocuronio e doxacuronio non liberano istamina. Azione con prolungata depolarizzazione della placca. Succinilcolina: si lega al recettore dell’Ach, apre i canali ionici, provoca un flusso di corrente e depolarizza la placca motrice. Viene rapidamente idrolizzata dalle pseudocolinesterasi plasmatiche. Largamente usata nella pratica veterinaria dove trova impiego quale adiuvante in chirurgia e per il contenimento degli animali. Sali del metonio Deca-metonio, nona-metonio, endeca-metonio La risultante è una paralisi muscolare simile a quella da liberazione di abnorme quantità di ach a livello di sinapsi neuro-muscolari. Ma è presente anche un piccolo blocco di tipo competitivo (azione di blocco con doppio meccanismo). Decametonio: tre volte più potente della d-tubocurarina; inconvenienti sono dati dalla liberazione istamina e da un’azione di blocco imprevedibile per la scarsa metabolizzazione del decametonio, mentre la succinilcolina è facilmente idrolizzata dalle pseudocolinesterasi e ciò giustifica l’impiego per somministrazione i.v. a goccia per avere: 1) miorilasciamento controllabile 2) pronto ripristino delle condizioni fisiologiche muscolari al termine della somministrazione del farmaco (0.01-0.16 mg/kg i.v.)