Relazione su alimentazione infantile di Marcella Zera

CORRETTA ALIMENTAZIONE
alimenti idonei e non
bimbi 3-6 anni. Incontri per personale tecnico
insegnanti e genitori
del Comune di Genova
settembre-ottobre 2011
Dott.ssa Marcella Zera
L’AMBIENTE
…Come il bambino, nel grembo materno,
assimila dal liquido che lo circonda,
così fin dalla tenera età e oltre assimila
dall’ambiente che lo circonda:
principalmente la famiglia e la scuola.
Dott.ssa Marcella Zera
PREFERENZE ALIMENTARI
Nel determinare le preferenze alimentari oltre alla
predisposizione genetica
(che in realtà ha una importanza non
preponderante),
il fattore determinante è “l’ESPERIENZA”, quale
risultato di un processo di apprendimento:
i genitori e lo stile parentale giocano un ruolo
particolarmente importante
Dott.ssa Marcella Zera
EDUCARE IL GUSTO
Tanto è vero che NON POSSIAMO convincere un
bambino a mangiare ciò che non gli piace
dicendogli “mangia questo perché ti fa bene”,
ma dobbiamo puntare ad EDUCARE IL GUSTO fin
dai primissimi anni, anzi mesi, in modo che impari
ad apprezzare ciò che gli fa bene e di conseguenza
mangi ciò che a lui piace.
Dott.ssa Marcella Zera
LA NEOFOBIA
LA NEOFOBIA è una manifestazione che insorge
almeno nel 20-30% di bambini ,in prevalenza
maschi. E’ un deciso rifiuto di assaggiare cibi
nuovi, mai conosciuti in precedenza. Nel terzo anno
di vita i bambini neofobici, diventano sempre più
resistenti a tali introduzioni.
Dott.ssa Marcella Zera
Giusto RAPPORTO col CIBO
Sola la COSTANZA,
L’ESEMPIO
e LA PAZIENZA
possono contribuire a stabilire un giusto rapporto
col cibo, consumando pasti in ambiente tranquillo,
emotivamente positivo
e non frettolosamente
Dott.ssa Marcella Zera
Giusto RAPPORTO col CIBO
Una COSTRIZIONE a mangiare un determinato cibo
ne ridurrà ulteriormente
il suo gradimento
MENTRE l’esposizione ripetuta a cibi inizialmente
non graditi può interromperne il rifiuto
Dott.ssa Marcella Zera
AUTOREGOLAZIONE
Va RISPETTATO il senso di autoregolazione
che è già presente nei primi anni di vita.
Il bambino che non vuole andare all’asilo o a scuola
e accusa coliche addominali generalmente ha
disagio perché gli si offre il cibo con insistenza
Dott.ssa Marcella Zera
NON è ADULTO PICCOLO
All’età di tre anni
si può dire che abbia comunque maturato i suoi
sistemi enzimatici deputati alla digestione e
all’assorbimento delle sostanze nutritive anche se
il bambino NON è un adulto piccolo,
tanto è vero che il Pediatra se deve trattarlo con
farmaci fa sempre riferimento alla dose necessaria
per Kg di peso.
Dott.ssa Marcella Zera
ALCOOL è VELENO
L’abitudine di certi genitori e anche nonni di fare
assaggiare il vino o lo spumante,
va condannata con energia poiché la maturazione
del sistema enzimatico che nel fegato metabolizza
l’alcool, matura verso i 18–20 anni.
Idem per la coca cola che inibisce l’assorbimento
del ferro o l’uovo crudo che contiene sostanza che
inibisce l’assorbimento di vit H
Comunque l’alcool, anche quello della birra, è un
veleno per le cellule del fegato a qualsiasi età.
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FABBISOGNI
Il fabbisogno di molti elementi quali Calcio,
potassio, ferro, rame, selenio, iodio riboflavina, vit
B12, vit C, folati, vit A
va mano mano aumentando con l’età,
al contrario della vit D il cui fabbisogno è più
elevato nei primissimi anni fino a 3 anni, per poi
decrescere a valori poco inferiori (mcg 1025>>>mcg 10>>>mcg 0-10 fino all’età adulta)
Dott.ssa Marcella Zera
NO AL CIBO SPAZZATURA
In pratica ciò che NON si può DARE
a questa età
sono
i cibi cosiddetti SPAZZATURA,
pubblicizzati specie nelle trasmissioni TV per
bambini.
Dott.ssa Marcella Zera
Dieta SANA ed EQUILIBRATA
Da sottolineare che ultimamente
alcuni prodotti alimentari sono preparati con
aggiunta di verdure
NON POSSONO essere considerati quali sostitutivi
di una dieta sana ed equilibrata
a base di verdure,
sono piuttosto una moda e non devono essere un
alibi nella falsa credenza di nutrire bene un bimbo
che non mangi verdure o frutta naturali.
Dott.ssa Marcella Zera
Dieta SANA ed EQUILIBRATA
Ma perché si parla tanto in questi ultimi decenni
di SANA ALIMENTAZIONE,
STILE DI VITA SANO?
Perché come sempre si chiude la stalla quando i
buoi sono scappati…
ma meglio tardi che mai…
per ottenere
una “ mens sana in corpore sano “.
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SOSTANZE EVITARE
Molte sostanze da EVITARE
nella prevenzione dell’obesità
(e malattie ad essa correlate)
e molte contenute nei cibi “spazzatura“ o
comunque mangiate in eccessive quantità
aumentano
il rischio di comparsa di tumori.
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DIETA e TUMORI
E’ emerso da studi scientifici
lo stretto LEGAME fra soprappeso,
dieta e almeno 11 tipi di tumori
(pancreas, colon esofago, reni, cervice uterina,
tumori epatobiliari specie della cistifellea)
Dott.ssa Marcella Zera
FATTORI DI RISCHIO
I fattori di rischio
NON MODIFICABILI sono:
Predisposizione Genetica
Sesso
Età
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FATTORI DI RISCHIO
I fattori di rischio
MODIFICABILI sono:
la dieta
Sovrappeso e obesità
Il consumo di alcool
Il fumo
La mancanza di attività fisica
Il sonno
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ADDITTIVI
Ci sono molte sostanze
usate come additivi nell’industria alimentare per
migliorare il sapore, la consistenza, la
conservazione e le proprietà nutritive (e quindi per
tentare il nostro palato),
alcune innocue altre dannose
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CONSERVANTI
Fra i conservanti
(ma la gran parte è nociva soprattutto se in
concentrazione elevata)
p.es. l’ANIDRIDE SOLFOROSA e derivati
(vino, aceto, succhi di frutta, birra, bevande
analcoliche)
presenta una tossicità acuta e anche cronica
poiché distrugge le vitamine e interagisce con
alcuni enzimi cellulari.
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CONSERVANTI
l’acido BENZOICO e derivati (confetture,
marmellate, gelatine, gomme da masticare,
bevande analcoliche) viene considerato innocuo a
dosi di impiego ma può essere responsabile di
reazioni allergiche e irritazione gastrica.
E200. E203 (acido sorbico) conservanti contro i
funghi e lieviti, contenuto in yogurt, formaggi, pane
di segale, pizza, vino minestre ecc possono dare
una reazione pseudo allergica,
orticaria da contatto
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CONSERVANTI
I nitriti
nello stomaco si legano alle ammine
in nitrosamine che sono cancerogene.
Si legano alla emoglobina trasformandola in
metaemoglobina
(sindrome del bambino blu).
Dott.ssa Marcella Zera
ANTIOSSIDANTI
Fra gli antiossidanti
il BHA butilidrossianisolo, E320 ( grassi, grassi
idrogenati, margarine, noci, patatine fritte, preparati
per purè, chewing-gum): vietato l’uso in molti Paesi
per preparazione cibi per bambini,
E321 butilidrossitoluene,
(burro, margarina, oli di cottura) potenzialmente
cancerogeno,
può causare asma e allergie nell’uomo.
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ANTIOSSIDANTI
…e così una lunga lista che vi ho allegato:
coloranti, addensanti, edulcoranti,
esaltatori di sapidità,
metalli pesanti ecc.
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SANO STILE di VITA
Come possiamo constatare molti prodotti
cancerogeni o comunque dannosi per l’organismo,
sono contenuti in alimenti da EVITARE per
prevenire soprappeso e l’obesità e sindrome
metabolica,
cosicché seguendo le indicazioni per una sana
alimentazione possiamo garantirci un SANO STILE
di vita a patto che l’ATTIVITÀ FISICA
con un movimento quotidiano e costante faccia
parte di questo.
Dott.ssa Marcella Zera
SANO STILE di VITA
È DIMOSTRATO scientificamente
che fra due persone obese
con lo stesso peso, età ecc.
è più a RISCHIO quella che fa
una vita sedentaria rispetto a quella,
dello stesso peso, che però fa una certa attività
fisica quotidiana
Dott.ssa Marcella Zera
PIRAMIDE ALIMENTARE
Dott.ssa Marcella Zera
PIRAMIDE ALIMENTARE
Nella piramide alimentare
i cibi che si trovano alla BASE della piramide
(frutta e ortaggi) sono quelli da consumare con
MAGGIOR frequenza e in quantità maggiori,
quelli al vertice che occupano un volume più
ristretto, che forniscono un apporto energetico
progressivamente crescente,
sono da consumare in quantità minori
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VARIETA’ ALIMENTARE
Il criterio di distribuzione si basa sull’appartenenza
degli alimenti ai diversi gruppi di nutrienti
che sono poi ripartiti in base alle quantità definite
dalle porzioni giornaliere raccomandate.
Oltre ad abbondante dose di acqua è importante,
anche nell’ambito dei singoli settori,
ricercare la VARIETÀ
per garantirci l’apporto completo dei principi
nutritvi.
Dott.ssa Marcella Zera
DIETA MEDITERRANEA
Quindi un’alimentazione ricca di vegetali e frutta
ci garantisce:
meno grassi, più fibre, più fitonutrienti e
antiossidanti e conferma la validità della
dieta MEDITERRANEA
con un’equa distribuzione degli alimenti
(elevato consumo di cereali preferibilmente
integrali, frutta, verdura, legumi, Carne in quantità
moderata, Pesce: particolarmente pesce azzurro
per il contenuto di ac.grassi monoinsaturi e
vitamina E (antiossidante))
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AGRICOLTURA BIOLOGICA
L’azione “BENEFICA” dipende dal terreno nel quale
sono stati coltivati gli alimenti citati.
Nei mercati e supermercati si trovano sempre più
prodotti provenienti da agricoltura biologica, che
permettono al consumatore di avere cibi più
genuini e una facile e sicura riconoscibilità,
regolamentata da leggi Europee e controllata
attraverso il Comitato permanente dell’agricoltura
biologica e gruppi di esperti.
Dott.ssa Marcella Zera
AGRICOLTURA BIOLOGICA
Se l’Azienda produttrice supera i controlli in ogni
fase della produzione e distribuzione,
viene apposto ai suoi prodotti
il logo biologico europeo.
Dott.ssa Marcella Zera
DIETA MEDITERRANEA
la “bontà” della DIETA Mediterranea
è stata scoperta casualmente
mentre i ricercatori
conducevano indagini per altre ricerche.
Dott.ssa Marcella Zera
STUDI INCONSAPEVOLI
Nel 1948 le autorità greche fecero condurre
uno studio epidemiologico sulla popolazione
alla ricerca di strategie per migliorare
lo stato di salute.
I risultati documentarono un MAGGIOR consumo
di alimenti di origine vegetale e un MINOR consumo
di alimenti di origine animale
rispetto alla popolazione
degli Stati Uniti d’America
ma nessuno pensò che le abitudini alimentari
potessero influire sullo stato di salute.
Dott.ssa Marcella Zera
STUDI INCONSAPEVOLI
Nel 1950, durante la guerra di Corea,
le autopsie effettuate sui soldati statunitensi
misero in evidenza che l’80% di essi presentava
depositi aterosclerotici nelle arterie, a differenza
dei soldati coreani. (studi inconsapevoli).
Venne ipotizzato che potesse essere imputato a
cause genetiche, che vennero escluse dopo avere
sottoposto a dieta tipica americana, i coreani,
poiché gli stessi presentavano durante questa
dieta, un aumento del colesterolo ematico e quindi
rischio di malattie cardiovascolari.
Dott.ssa Marcella Zera
QUALITÀ dei CIBI
Indi l’avvio agli studi
medico-nutrizionali
(Ancel Keys morto a 101 anni)
e viene sottolineata l’IMPORTANZA
della QUALITÀ degli alimenti
oltre che della QUANTITÀ.
Dott.ssa Marcella Zera
GLI ERRORI PIU COMUNI
nella fascia di età superiore ai tre anni :
>> eccessivo apporto calorico rispetto alla spesa
energetica quotidiana.
>> saltare la colazione
o fare una colazione inadeguata
>> errata ripartizione di calorie durante la giornata.
Dott.ssa Marcella Zera
GLI ECCESSI
>> eccesso di proteine e lipidi di origine animale.
>> Carboidrati ad alto indice glicemico
>> Scarso apporto di fibre e proteine vegetali
>> Scarso apporto di pesce (proteine e grassi nobili)
a favore dei grassi saturi di formaggi e carne.
>> Bibite e succhi di frutta
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PIU CALORIE
Un aumento dell’apporto calorico provoca
un aumento del grasso corporeo:
11,6 kcal non utilizzate
portano alla sintesi
di 1 grammo di grasso.
Dott.ssa Marcella Zera
LE CALORIE
per bambini da tre a sei anni si dovrebbe prevedere
un fabbisogno energetico compreso fra le
1200- 1600 a tre anni
e 1400- 2100 a 6 anni
(ovviamente come valori indicativi;
85-90 kcal/kg peso corporeo IDEALE ).
Dott.ssa Marcella Zera
DISTRIBUZIONE CALORIE
la distribuzione giornaliera delle CALORIE
dovrebbe corrispondere
prima colazione
spuntino
>>
pranzo
>>
merenda
>>
cena
>>
Dott.ssa Marcella Zera
>>
15-20%
5%
40%
5%
30-35%
DISTRIBUZIONE dei NUTRIENTI
in accordo con i L.A.R.N.
(livelli di assunzione raccomandati di energia e nutrienti)
L’apporto PROTEICO, deve rappresentare il 10-12%
delle calorie totali
(Rapporto 1:1 tra le proteine di origine animale come carne,
pesce, salumi, uova, latte e quelle di origine vegetale come
legumi e cereali)
L’apporto LIPIDICO il 30% già dalla fine del
secondo anno di vita.
L’apporto di CARBOIDRATI il 55-60%
nel corso del terzo anno.
Dott.ssa Marcella Zera
SCOPO dei L.A.R.N.
SCOPO dei L.A.R.N . è:
>> Proteggere la popolazione dai rischi di carenze
nutrizionali
>> Fornire elementi utili per valutare l’adeguatezza
nutrizionale della dieta media della popolazione o di
gruppi di popolazione rispetto ai valori proposti
>> Pianificare l’alimentazione di comunità
>> Fornire livelli di sicurezza validi per la
popolazione intera e non per singoli individui
>> Alimentazione varia ed equilibrata
comprendente tutti i principali gruppi di alimenti
Dott.ssa Marcella Zera
FUNZIONE degli ALIMENTI
L'alimentazione deve consentire un apporto di nutrienti
corretto ed equilibrato all'organismo.
Le funzioni possono essere:
- F. ENERGETICA, fornire energia per lo svolgimento
delle attività fisiologiche ed è svolta da glucidi e lipidi.
- F. PLASTICA, fornire materia per la costruzione, il
mantenimento ed il rinnovo dei tessuti;
è svolta dalle proteine, da alcuni componenti dei lipidi e,
in misura secondaria, dai glucidi. Alcuni minerali come
il Ca, P, Mg svolgono funzione plastica in quanto sono
tra i costituenti dello scheletro e dei denti.
- F. REGOLATRICE per controllare e modulare le
reazioni biochimiche che avvengono nell' organismo ed
è svolta da vitamine e sali minerali ma anche
da acqua e fibre.
Dott.ssa Marcella Zera
FABBISOGNO GLUCIDICO
I carboidrati possono essere
definiti NECESSARI e NON essenziali.
noi infatti siamo capaci di sintetizzare glucosio
partendo da proteine e grassi.
APPORTO GLUCIDICO RACCOMANDATO
55-65% di intake calorico totale di cui:
10% costituito da alimenti ad alto indice glicemico
(pane, riso, patate, zucchero, dolci)
45-55% costituito da alimenti a basso indice
glicemico (cereali poco raffinati, legumi, frutta,
latte, yogurt)
Dott.ssa Marcella Zera
FABBISOGNO LIPIDICO
Acidi grassi essenziali
Si definiscono essenziali gli acidi grassi che non possono
essere sintetizzati e quindi devono essere introdotti con
l’alimentazione:
1- acido alfa-linoleico
(omega 3: pesci, alghe,semi di lino e soia),
2 - acido linoleico
(omega 6: regno vegetale, olio di girasole,di arachidi, di
vinaccioli, mais)
essi devono essere consumati in rapporto adeguato: un
eccesso di omega 6 o una carenza di omega 3
aumentano gli ecosanoidi che favoriscono il processo
infiammatorio.
E’ importante assumere quantità sufficienti di acidi
grassi con la dieta per permetterne la trasformazione in
derivati a lunga catena.
Dott.ssa Marcella Zera
APPORTO LIPIDICO
Il grasso è un importante componente della dieta
dei bambini che assicura un adeguato introito
calorico e garantisce
un’adeguata crescita fisica e cerebrale.
Le CARENZE di acidi grassi essenziali potrebbero
compromettere la maturazione del sistema nervoso
centrale e la restrizione dei grassi potrebbe
impedire la crescita e deprivare i bambini di
importanti nutrienti come le vitamine liposolubili.
Dott.ssa Marcella Zera
APPORTO LIPIDICO
Per assicurare la quota di acidi grassi essenziali
necessari (2-6% delle calorie totali) per lo sviluppo del
sistema nervoso e dell’apparato visivo del bambino, e
per la prevenzione delle malattie cardiovascolari in età
adulta, basta inserire nel menù ALMENO 2-3 volte la
settimana il PESCE (ricco di acidi essenziali: omega 3),
privilegiare i grassi di origine vegetale come l’olio
extravergine di oliva che contiene vitamina E ad azione
antiossidante e acidi grassi monoinsaturi (acido oleico)
ad azione protettiva per i vasi sanguigni rispetto ai
grassi di origine animale (burro, strutto, lardo).
Per limitare la quota di acidi grassi saturi al 7-10% delle
calorie totali basta limitare l’assunzione di dolci e carne
ricchi di essi.
Dott.ssa Marcella Zera
FIBRE ALIMEMTARI
>>Aumentano il senso di sazietà
>> Migliorano la funzionalità intestinale
>> Riducono il rischio di tumori colon- retto,
diabete e malattie cardio-vascolari
Quantità giornaliera raccomandata:
età del bambino + 5 grammi (valore minimo)
età del bambino + 10 grammi
(valore massimo)
Dott.ssa Marcella Zera
FABBISOGNO IDRICO
Dopo i tre anni
la quantità il fabbisogno di acqua
è di
100 ml/kg peso corporeo
e va diminuendo con l’età fino a 70 ml/kg a 10 anni.
(Calcolando che un bimbo di 3 anni
peso +- dai 13-15 kg
e di 10 anni pesa circa 27-30 kg)
Bisogna RICORDARE di invitare
frequentemente il bambino a bere.
Dott.ssa Marcella Zera
OBESITA’
Riconosciuta ormai come malattia sociale
L’Italia è al primo posto per la percentuale di
obesi e sovrappeso in età infantile
Dott.ssa Marcella Zera
RISCHI per l’ OBESO
Patologie psicosociali
Patologie fisiche
Patologie organiche
Dott.ssa Marcella Zera
Patologie Organiche
>steatosi epatica
> alterata tolleranza glucidica e rischio di diabete
tipo 2
> dislipidemia con bassi livelli di HDLColesterolo
> alti livelli di glicemia a digiuno
> Ipertensione
che sono i presupposti della sindrome metabolica
e predittori di rischio cardiovascolare
Dott.ssa Marcella Zera
Patologie Fisiche
ØPoca agilità
Ø dolori articolari
Ø Minore resistenza al caldo, al movimento,alla
fatica anche lieve
ØPossibilità di traumi diretti e indiretti anche per
movimenti per altri banali
Ø danni alle cartilagini articolari
Ø distacchi epifisari da sovraccarico funzionale
Dott.ssa Marcella Zera
Patologie Psicosociali
ØIsolamento
ØEmarginazione
Ø depressione
ØAggressività
Ø fenomeni di bullismo negli adolescenti
Dott.ssa Marcella Zera
BMI
È un indice antropometrico comunemente
accettato per gli adulti
Per i bambini è un metodo di screening ed è
sesso ed età specifico,
ma di grande aiuto se letto alla luce dei dati
anamnestici e dello stile di vita
Dott.ssa Marcella Zera
Waist to Height ratio WHtR
•È il rapporto fra circonferenza vita e statura.
•È un metodo che si sta affermando,
verosimilmente più sensibile del BMI, per mettere
in allarme sul rischio cardiovascolare.
•È un calcolo più facile
•Può essere usato da tutti, in differenti gruppi
etnici, universalmente.
•Se il suo valore è superiore a 0,5 indica rischio di
obesità e malattie cardiovascolari da adulto.
Dott.ssa Marcella Zera
DIETA VEGETARIANA
Alla luce di quanto esposto possiamo fare la
seguente considerazione:
•La preferenza per vegetali e cibi poco raffinati ,
Ma, l’assunzione di nutrienti necessari per un
armonico sviluppo è più idonea e funzionale se
sono tratti direttamente dagli alimenti piuttosto
che da una integrazione con prodotti sintetici
Dott.ssa Marcella Zera
DIETA VEGETO-VEGANA
I Genitori devono essere a conoscenza che è
esclusiva loro responsabilità la buona salute del
figlio e che non possono dimenticare la
somministrazione QUOTIDIANA di supplementi
nutritivi (Vit.B12, Zinco, vit D, acidi grassi omega
3 , Calcio, Ferro ecc.)
Che devono essere adeguati mano mano all’età e
alla maturazione del bimbo stesso.
Con le considerazioni sopra dette.
Dott.ssa Marcella Zera
GRAZIE
PER
LA VOSTRA
ATTENZIONE
Dott.ssa Marcella Zera