11 STRATEGIE E POLITICHE DI PREZZO IMPORTANZA DELLE DECISIONI DI PREZZO Il prezzo: Influenza la redditività del business (a volte piccole differenze di prezzo provocano grandi differenze di margine) Influenza il livello della domanda (domanda elastica/anelastica) Influenza l’immagine di marca e il posizionamento rispetto ai concorrenti E’ l’elemento che per primo balza all’occhio del consumatore e si presta più facilmente al confronto tra marche concorrenti (visibilità) Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 2 EVOLUZIONE DEI CRITERI DI DECISIONE DEL PREZZO…. ….verso un’ottica più globale e strategica a causa di: proliferazione di marche e modelli. L’aumento dell’offerta rende l’acquirente più volubile riduzione della durata del ciclo di vita dei prodotti, che rende critico il prezzo di introduzione ed il suo evolversi Modifica dei vincoli di carattere legislativo (dai prezzi imposti alle normative anti-trust) Rigidità salariale rispetto paesi est ed Asia Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 3 4 CARATTERISTICHE DEI PREZZI DEI BENI INDUSTRIALI I La negoziazione: Il prezzo effettivo pagato spesso non coincide con quello richiesto in offerta o quello di listino. Inoltre possono esistere premi di fine anno, che non sono esplicitati in fattura Le caratteristiche accessorie del prezzo: Sono voci non direttamente pertinenti che però influenzano il costo per l’acquirente: spese di trasporto, addestramento del personale, costi di installazione, etc. Le gare: Costituiscono l’alternativa alla negoziazione Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 CARATTERISTICHE DEI PREZZI DEI BENI INDUSTRIALI II L’analisi professionale del prezzo Spesso il buyer è in grado di valutare il costo di produzione del fornitore, il quale deve quindi dare giustificazione della sua logica di pricing I cambi Nel recente passato hanno subito sensibili variazioni in tempi molto brevi. Per tale motivo possono diventare per l’azienda, a seconda dei casi, una trappola o un’opportunità. Con l’euro, quasto fenomeno si è ridotto Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 5 PASSI LOGICI PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI Drivers del prezzo Passi logici Congiuntura Costi Obiettivi e politica del pricing Posizionamento e Strategie dell'impresa Ciclo di vita Criteri e metodi di determinazione del prezzo Tattiche di prezzo (applicazione sulcampo) Manovra sul prezzo (dinamica) Prezzo Le 6 "0" del Mercato Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 Drivers del prezzo Concorrenti (Sistema competitivo) Leggi, Norme Le altre ‘4p’ 6 LA POLITICA DEI PREZZI I La politica dei prezzi è l’insieme delle decisioni sui principi e sui criteri che, in un’impresa, devono guidare la fase di determinazione dei prezzi di vendita dei prodotti: Le “linee guida” Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 7 8 LA POLITICA DEI PREZZI II Con le “linee guida” (guidelines) della politica dei prezzi si definiscono: Il livello generale dei prezzi per l’impresa nel suo complesso o per ampie classi di prodotti (price positioning) La variabilità dei prezzi riguardo allo stato dell’economia od a fattori di costo e simili. Collegamento alle fasi del ciclo di vita Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 OBIETTIVI DEL PRICING I La gamma degli obiettivi è assai ampia: ORIENTAMENTO Al mercato Al profitto All’ambiente esterno OBIETTIVO Alla sopravvivenza Volume Quota di mercato Tasso di crescita Margine di contribuzione Profitto nel breve periodo Profitto nel lungo periodo Ritorno sull’investimento Recupero rapido investimenti in R&S Essere leader di prezzo Creare immagine presso i clienti Mantenere lealtà dei canali/organizzazione distributiva Accelerare uscita concorrenti marginali Barriera a potenziali entranti Cash Flow Utilizzo impianti ad ogni costo N.B. Alcuni obiettivi sono mutuamente escludentesi, altri no Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 9 CRITERI E METODI DI DETERMINAZIONE DEL PREZZO I (b) al mercato (a) ai costi CRITERI/METODI ORIENTATI... (c) al sistema competitivo Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 (d) orientamento composito 10 CRITERI E METODI DI DETERMINAZIONE DEL PREZZO II (a) costi (b) mercato Ci si muove dai costi verso il Si determina il prezzo che il prezzo di vendita, potenziale cliente è disposto aggiungendo dei ricarichi a pagare e si lavora quindi “all’indietro” per ottenere il costo di produzione massimo accettabile (c) sistema competitivo (d) misto Ci si concentra sui prezzi dei Si tratta di una combinazione concorrenti come elemento olistica delle tre strategie principale di riferimento precedenti in modo tale che nessun aspetto venga sottovalutato Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 11 PREZZO E COSTI I Logica di fondo “cost-plus”: al costo unitario viene aggiunto un margine di profitto che si calcola come segue: Metodo del ROI Prezzo Costo variab. Costi fissi Redditivit à Capitale investito Quantità Quantità Metodo del ricarico Prezzo (Costo variab. Costi fissi Ricarico percentual e ) (1 ) Quantità 100 Vantaggi: 1) Apparente semplicità 2) Comprensibilità Svantaggi: 1) Non è così ovvio calcolare il costo totale, specie quando si tratta di impresa multiprodotto 2) Non tiene conto della relazione prezzo/volume Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 12 PREZZO E COSTI II Svantaggi: 3) Approccio “chiuso” che non fa i conti con realtà esterna 4) Non tiene conto del fatto che la profittabilità di un prodotto varia con i diversi stadi del ciclo di vita né dei diversi obiettivi di pricing 5) Multiprodotto: problemi Il ricarico, anziché sul costo totale, si applica talvolta sul costo variabile e sul costo industriale (che esclude i costi comuni non imputabili al prodotto con talune eccezioni riguardanti i costi generali di produzione). Il metodo è impiegato tipicamente nel caso di forniture di prodotti speciali su ordinazione del Cliente e nelle imprese commerciali. Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 13 14 ESEMPIO DI APPLICAZIONE Esempio di calcolo del prezzo del prodotto A Capacità produttiva dell'impianto per il prodotto A 560.000 Costo variabile 3.300 Costi fissi attribuiti ad A € Capitale investito attribuito ad A € unità €/unità 500.000.000 2.750.000.000 Vendite Ipotesi pessimistica 250.000 unità Ipotesi ottimistica 500.000 unità Ipotesi più probabile 350.000 unità Tasso redditività richiesto 10% Ricarico 20% Utilizzando l’ipotesi di vendita più probabile: Prezzo (col ricarico) (3. 300 500. 000. 000 ) 1, 20 5675 350. 000 €/unità Prezzo (col ritorno prefissato) 3. 300 500. 000. 000 0 ,10 2. 750. 000. 000 5514 €/unità 350. 000 350. 000 Inserendo anche le ipotesi di vendita ottimistiche e pessimistiche si ottiene la seguente tabel la: Vendite Ricarico ROI Ottimistica 5.160 4.850 Più probabile 5.675 5.514 Pessimistica 6.360 6.400 Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 PREZZO E COSTI III: IL METODO DEL PUNTO DI PAREGGIO I Calcolare il volume di vendita in grado di recuperare i costi fissi, con prezzo di vendita stabilito. Utile per calcolare l'effetto di diverse strategie di prezzo. U=PxQ-VxQ-F U = Profitto prima delle tasse P = Prezzo unitario Q = Quantità venduta V = Costo variabile/unità F = Costi fissi Il punto di pareggio si verifica quando i ricavi uguagliano i costi totali: PxQ=VxQ+F da cui QP AR= P F - V Limiti: – Non tiene conto della relazione prezzo/volume, – Non tiene conto di effetti scala o esperienza – Difficoltà di assegnare i costi fissi in aziende multiprodotto Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 15 IL METODO DEL PUNTO DI PAREGGIO II 16 lire profitti ricavi costi totali costi fissi Qpar quantita' N.B. Il coefficiente angolare della retta dei ricavi è il prezzo unitario Il coefficiente angolare della retta dei costi totali è il costo variabile Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 IL METODO DEL PUNTO DI PAREGGIO III Si può usare una rappresentazione forse meno intuitiva ma più compatta. E’ sufficiente scrivere l’equazione: U = P x Q - V x Q nel seguente modo: U = Q x (P - V) - F e tracciare una retta sul piano Q - U. U P-V F Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 Q BEP 17 CONFRONTO DI STRATEGIE DI PRICING SU DUE PRODOTTI I PRODOTTO I Costo variab. unitario: Investimento: Valore recupero impianto: Prezzo unitario: ROI barriera prima delle tasse: 15 €. Migliaia 1500 €. Migliaia 50 €. Migliaia 28 €. Migliaia 20% ANN PREVISION RICAV COSTI COSTI COSTO O E VENDITA I VARIABIL FISSI TOTALE €. Mil. €. Mil. UTILE I (Unità) €. Mil. 0 1 2 3 4 5 100 200 300 300 150 2800 5600 8400 8400 4200 COEFF. DI UTILE ATTUALIZZA- ATTUALIZZATO ZIONE AL 20% €. Mil. €. Mil. €. Mil. 1500 3000 4500 4500 2250 2000 2000 2000 2000 2000 3500 5000 6500 6500 4250 - 700 600 1900 1900 - 50 0,83 0,69 0,58 0,48 0,40 Valore attualizzato: -1500 + 1827 + 50 x 0,40 = 347 > 0 N.B. Tenere conto del diverso valore del denaro nel tempo Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 - 581 414 1102 912 - 20 = 1827 18 CONFRONTO DI STRATEGIE DI PRICING SU DUE PRODOTTI II PRODOTTO II Costo variab. unitario: 25 €. migliaia Investimento: 2500 €. migliaia Valore recupero impianto: 50 €. migliaia Prezzo unitario: 50 €. migliaia ROI barriera prima delle tasse: 20% ANN PREVISION O E VENDITA RICAVI COSTI COSTI COSTO VARIABI FISSI TOTALE £. Mil. £. Mil. UTILE LI (Unità) £. Mil. COEFF. DI UTILE ATTUALIZZA- ATTUALIZZATO ZIONE AL 20% £. Mil. £. Mil. £. Mil. 0 1 50 2500 1250 2000 3250 - 750 0,83 2 100 5000 2500 2000 4500 500 0,69 - 622 345 3 200 10000 5000 2000 7000 3000 0,58 1740 4 300 15000 7500 2000 9500 5500 0,48 2640 5 200 10000 5000 2000 7000 3000 0,40 1200 5302 Valore attualizzato: - 2500 + 5302 +50 x 0,40 = 2822 > 347 E' preferibile questo secondo progetto nel caso in cui le risorse sono scarse e impongono una scelta Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 19 PREZZO, MERCATO, VALORE Il pricing basato sul costo ha un suo "appeal", soprattutto di semplicità ma può far perdere un potenziale profitto dato dalla differenza tra quanto calcolato e ciò che il cliente sarebbe stato disposto a pagare. Si perderebbero inoltre opportunità nel caso si partisse da una struttura di costi troppo elevata. Ecco quindi nascere l'approccio al pricing basato sul valore percepito dall’utente: Il prezzo è la misura del valore che il cliente dà al prodotto. Lo scopo finale di ogni transazione commerciale diventa l'offrire valore al cliente tale da indurlo a pagare il prezzo richiesto. Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 20 IL VALORE PER IL CLIENTE Valore economico: – Ottenere riduzioni di costo - dirette o indirette – Aspetti non strettamente legati al prodotto ma all'offerta commerciale che l'accompagna (facilitazioni di pagamento, ad esempio). Valore funzionale: – “Ciò che il prodotto può fare" e all'interazione uomo-bene acquistato. Valore operativo – Vantaggi derivanti da una soluzione tecnologica piuttosto che un'altra Aspetti di immagine – Riguardano caratteristiche del fornitore di carattere globale (es. fornitore più innovativo tecnologicamente ) Benefici personali – Riduzione del rischio, status, soddisfazione. Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 21 PASSI DEL PROCESSO DI PRICING BASATO SUL VALORE Ottica dell'acquirente: individuare i benefici ed i costi conseguenti all'acquisto, confrontandosi con soluzioni concorrenti. 1 Individuare i possibili impieghi del prodotto (=segmenti). 2 Listare le esigenze dell'utente e reali vantaggi (per l’Utente). 3 Indicare in quale misura le caratteristiche del nostro prodotto sono in grado di dare i vantaggi 2). 4 Individuare i costi che l'utente deve sopportare per il possesso e l'impiego del prodotto (Da estendere a tutta la vita utile del prodotto - Life cycle costing ). 5 Fare le stesse operazioni con i prodotti della concorrenza. 6 Eseguire il confronto tra il nostro prodotto e quello della concorrenza individuando i punti di forza e debolezza. Punto critico: determinare quale valore ha il prodotto nella mente del cliente (passo 2). Complicazione: il Centro d'acquisto è costituito da un insieme di persone con ruoli ed obiettivi diversi Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 22 SENSIBILITÀ DELLA DOMANDA AL PREZZO I La funzione della domanda indica il numero di unità che saranno assorbite dal mercato in un certo periodo di tempo in corrispondenza di prezzi diversi domanda perfettamente elastica perfettamente anelastica inelastica prezzo Casi limite: Domanda perfettamente elastica: estrema sensibilità al prezzo Domanda perfettamente anelastica: nonostante variazioni di prezzo la domanda rimane costante Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 23 SENSIBILITA’ DELLA DOMANDA AL PREZZO II %Volume Elasticità % Pr ezzo Rapporto tra la variazione percentuale della quantità e la corrispondente variazione percentuale del prezzo. Se il rapporto è superiore a abs(1) la domanda è prevalentemente elastica; Se il rapporto è inferiore a abs(1) la domanda è prevalentemente anelastica E’ un indicatore dell'effetto di variazioni di prezzo sul ricavo totale, a parità di altre condizioni: – Importante per studio fattibilità di alternative di pricing. Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 24 SENSIBILITA’ DELLA DOMANDA AL PREZZO III L’elasticità dipende da vari fattori: – – – – – Il tipo di business, La disponibilità di prodotti sostitutivi, L'importanza della merce per il cliente, Il costo del cambio fornitore, Il peso dell'acquisto del bene considerato nel contesto generale degli acquisti per il segmento, – Quanto il prezzo è percepito come valore, – Se una parte del prezzo viene o no riaddebitata ad un terzo . Nel mercato dei beni industriali la curva di domanda è sovente anelastica per il fatto che non è sempre facile o agevole trovare prodotti sostitutivi. Eccezione: prodotti di normale consumo indifferenziati (commodities). Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 25 ELASTICITÀ INCROCIATA (CROSS-ELASTICITY) A volte la politica di prezzo di un prodotto (o di una linea di prodotti) va ad influenzare la domanda di un'altra. In termini quantitativi: e AB Variaz . % della domanda di A Variaz . % del prezzo di B ferme le altre condizioni . I beni A e B sono sostitutivi l'uno dell'altro se eAB>0; sono invece complementari se eAB < 0. Esempi: – Prodotti complementari: una riduzione di prezzo di una stampante ne determina un aumento della richiesta, che a sua volta aumenterà la domanda di accessori e di prodotti di consumo (es. toner, cartucce Ink-jet, ecc). – Prodotti sostitutivi: una riduzione del prezzo degli imballi flessibili in plastica contrasta l'impiego dell'imballo in carta o cartone, che in molti casi è suo diretto concorrente. Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 26 SENSIBILITA’ DEL PREZZO A LIVELLO MICRO Si tratta di sensibilità di singole imprese-clienti che rende il Centro d’Acquisto più o meno sensibile al prezzo a fronte di una proposta d’acquisto Varia non solo da impresa a impresa, ma anche nel tempo e al variare dell’interlocutore all’interno della stessa impresa. Infatti i vari componenti del Centro d’Acquisto, che svolgono ruoli diversi ed hanno culture diverse non hanno uguale sensibilità al prezzo. Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 27 PREZZO E CONCORRENTI I 28 Strategia orientata al sistema competitivo Definire il prezzo riferendolo a quello praticato da particolari concorrenti soprattutto se esiste azienda leader. Varie casisitche Si comunica al mercato il valore e la posizione relativa dei propri prodotti/servizi anche in relazione a propria immagine Rischi Una non buona conoscenza della struttura dei listini dei concorrenti porti a manovre erronee Il rischio di perdita di opportunità se non viene fatta una buona analisi comparata delle caratteristiche dei prodotti/servizi Vantaggi Utilizzo assai frequente: – Commodities (per definizione) – L'acquirente si riferisce istintivamente ai prezzi della concorrenza (e spesso non può fare altrimenti quando, alla fine, si trova davanti ad alternative di acquisto, e non di make-or-buy o buy-not-to-buy). Semplicità Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 PREZZO E CONCORRENTI II In questa logica, le imprese tendono ad assumere due posizioni nei confronti della gestione del prezzo: comportamento passivo Price Taker Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 Comportamento attivo Price Maker 29 30 Casi particolari di pricing... le gare Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 prezzi di trasferimento LE GARE METODO DELLA PROBABILITA’ SOGGETTIVA PREZZO OFFERTA Ipotizziamo di conoscere la funzione di probabilità, attraverso una sua valutazione soggettiva basata sulla esperienza e sulla rilevazione statistica di analoghe gare. 200 220 240 260 280 300 prob.% e profitto atteso Il prezzo ottimale è 240. Tuttavia, se l’azienda vuole assolutamente acquisire il lavoro, allora è conveniente ridurre il prezzo di offerta. 31 PROBABILITA’ PROFITTO SPERANZA DI VINCERE LA MARGINALE SE MATEMATICA GARA SI VINCE LA DEL PROFITTO GARA 100% 10 10 90% 30 27 60% 50 30 30% 70 21 10% 90 9 0% 110 0 100 80 60 F(P) 40 Z(P) 20 0 200 250 prezzo Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 300 GARE: METODO DEL MARGINE DI CONTRIBUZIONE ATTESO GA RA N° COSTI CONCORRENTE B CONCORRENTE C OFFERTA DIRETTI DI A N. DI OFFERTE COM E % COM PRESE NEL RA NGE QUOTA - % SUI QUOTA - % SUI SUI ZIONE COSTI ZIONE COSTI COSTI FA TTE DIRETTI DIRETTI DIRETTI DI A DI A DI A DA B 32 N.OFFERTE % OFFERTE PROB A B . M A RGINE SUPERIORI SUPERIORI DI CONTRIB . A CQUISIRE A TTESO FA TTE FA TTE FA TTE FA TTE FA TTE DA DA DA DA DA C B C B C IL LA V ORO 1 2 79 6 .50 0 3 78 .0 0 0 9 9 5.6 2 5 555.6 6 0 12 5% 14 7% 1.0 11.555 52 9 .2 0 0 12 7% 14 0 % 115% 12 0 % 0 1 0 0 15 14 15 15 10 0 % 93% 10 0 % 10 0 % 10 0 % 93% 15% 19 % 3 4 4 0 5.0 0 0 4 8 6 .0 0 0 58 3 .2 0 0 6 4 1.52 0 14 4 % 13 2 % 6 0 7.50 0 6 51.2 4 0 150 % 13 4 % 12 5% 13 0 % 1 0 1 4 13 13 14 10 8 7% 8 7% 93% 6 7% 8 1% 58 % 20% 17% 5 6 2 8 3 .50 0 2 0 2 .50 0 4 6 4 .9 4 0 3 13 .8 75 16 4 % 155% 4 59 .2 70 3 2 4 .0 0 0 16 2 % 16 0 % 13 5% 14 0 % 3 1 1 2 10 9 9 7 6 7% 60% 60% 4 7% 40% 28% 14 % 11% 7 8 2 70 .0 0 0 4 0 5.0 0 0 4 0 2 .3 0 0 53 8 .6 50 14 9 % 13 3 % 4 10 .4 0 0 514 .3 50 152 % 12 7% 14 5% 150 % 3 2 0 2 6 4 7 5 40% 2 7% 4 7% 33% 19 % 9% 8% 4% 9 10 56 7.0 0 0 2 9 7.0 0 0 8 2 2 .150 4 0 0 .9 50 14 5% 13 5% 79 3 .8 0 0 3 8 6 .10 0 14 0 % 13 0 % 155% 16 0 % 2 0 2 1 2 2 3 2 13 % 13 % 20% 13 % 3% 2% 1% 1% 11 9 4 5.0 0 0 1.3 4 1.9 0 0 14 2 % 1.3 79 .70 0 14 6 % 16 5% 1 2 1 0 7% 0% 0% 0% 12 13 4 3 2 .0 0 0 10 8 .0 0 0 72 5.76 0 16 3 .0 8 0 16 8 % 151% 70 8 .4 8 0 16 4 .16 0 16 4 % 152 % 170 % 1 0 0 0 0% 0% 0% 0% 14 15 6 3 4 .50 0 13 5.0 0 0 8 75.6 10 16 2 .0 0 0 13 8 % 12 0 % 8 2 4 .8 50 13 0 % 0% MARGINE CONTRIB. ATTESO e PROBABILITA' 120% 100% 80% 60% 40% 20% 0% 115% Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 125% 135% 145% 155% 165% PROB. ACQUISIZIONE OFFERTA MARG.CONTR. ATTESO PREZZO E CICLO DI VITA II STRATEGIA DI SKIMMING Prezzo alto iniziale valore) Obiettivo: colpire i segmenti con una minore elasticità al prezzo (maggiore Riduzione successiva Obiettivo: acquisire segmenti più ampi per i quali il prodotto ha una valenza minore La strategia di skimming: E’ sconsigliata quando non è possibile definire in modo chiaro i segmenti del mercato E’ consigliata quando esistono barriere brevettuali Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 34 PREZZO E CICLO DI VITA III STRATEGIA DI PENETRAZIONE Prezzo basso dall’inizio La strategia di penetrazione è consigliabile quando: Prodotto privo di difetti Rapida adozione da parte degli utenti Adeguata capacità produttiva Canali distributivi efficienti Domanda potenziale elevata Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 Obiettivo: conquistare immediatamente la massima fetta del mercato e percorrere rapidamente la curva di esperienza 35 36 PREZZO E CICLO DI VITA IV Fase di crescita: Durante la fase di crescita entrano in campo concorrenti che propongono un prodotto simile, ed un prezzo di mercato emerge. Pur riscontradosi ancora una gamma di prezzi abbastanza ampia, essa tende a restringersi percorrendo il ciclo di vita. Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 PREZZO E CICLO DI VITA V Fase di maturità: In questo contesto, si assiste per lo più ad una riduzione dei prezzi. Tipico di questa fase è lo sforzo di differenziazione, al fine di mantenere una specificità di segmento o nel tentativo di ‘dare qualcosa in più’ rispetto alla concorrenza. La value engineering è particolarmente attiva: è un approccio che cerca di ridurre i costi di produzione mantenendo immutato il valore complessivo per il cliente. Da considerare tre aspetti della maturità: Maturità tecnologica, a cui corrisponde una maggiore standardizzazione e stabilità dei processi produttivi. Maturità del mercato, che si realizza quando l’acquirente considera il prodotto una seria alternativa ad altri mezzi per ottenere lo stesso servizio o funzione d’uso. Maturità della concorrenza, che ha come indicatore la stabilità delle quote di mercato e di prezzi. Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 37 38 PREZZO E CICLO DI VITA VI Fase di declino: Durante la fase di declino, la corretta gestione dei costi diretti è di vitale importanza, perché accade sovente che il confronto competitivo sposta i prezzi ad un livello non lontano dai costi diretti. Occorre cercare i trarre il massimo profitto finché si può. Se c’è capacità produttiva in eccesso, conviene rimanere nel mercato tagliando i costi al fine di mantenere quelli diretti inferiori al prezzo. Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 MANOVRA SUL PREZZO I Il prezzo non è statico ma dipende da: – Congiuntura – – – – – Espansionismo Stimolo domanda Variazione costi produzione Adeguamento al leader di mercato Volontà di supremazia La riduzione del prezzo comporta una perdita secca sul margine di contribuzione . Di conseguenza tale manovra dovrebbe essere compensata da un aumento del volume Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 39 MANOVRA SUL PREZZO II ESEMPIO: Sensibilità del margine di contribuzione al prezzo Taglio 1% s ul prezzo 8,1 Il margine pas s a da 8,1 a 7,1, riducendos i del 12,3% 70,6 100 21,3 Prezzo Cos ti Fis s i Cos ti Variabili Margine Operativo Il profitto è estremamente sensibile al prezzo, e viene eroso anche da modeste variazioni, se non c’è compensazione con i volumi e i costi Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 40 RIDUZIONE DI PREZZO E VOLUME DELLE VENDITE Calcoliamo l’aumento del volume delle 41 vendite necessario a mantenere invariato l’utile prima delle tasse dopo una manovra di riduzione di prezzo. Adotteremo i seguenti simboli, oltre a quelli già noti: Q % aumento % delle quantità P % riduzione % dei prezzi R % aumento % del fatturato (ricavo) Ragioniamo profitto - così: quantità, partiamo che si dalla ricava funzione dalla (lineare) equazione del punto di pareggio. U = P x Q - V x Q - F da cui: U = Q x (P - V) - F Applichiamo la formula ai due casi seguenti: prezzo P1 e prezzo P2. Si considerino i due triangoli OAB e OCD. Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 42 U A P1 P2 C U Q1 Q2 Q F O B D Il coefficiente angolare di ciascuna retta è (P1 - V) e (P2 - V) rispettivamente. Allora: AB OB ( P1 V ) CD OD( P 2 V ) Essendo AB = CD e ponendo Q1=DB e Q2=OD, si ha Q2 P1 V Q1 P2 V (1) Sottraendo 1 ad entrambi i membri si ottiene l’incremento percentuale delle quantità che si deve vendere per mantenere invariato l’utile prima delle tasse imposte. Q P1 V P 2 V P P2 100 1 100 P2 V P2 V Ricordando che P1 P2 P% P1 da cui si ricava P2 P% 1 P1 100 Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 100 (2) la (2) diventa, dopo avere diviso numeratore e denominatore per P 1 P1 P2 P% P1 100 Q% 100 100 P2 V P% V 1 P1 P1 100 P1 (3) Moltiplicando numeratore e denominatore per 100, oltre a ricordare che Margine di contribuzione 1 relativo MCR1 P1 V V 1 P1 P1 si ha la variazionepercentuale della quantità espressa come variazione percentuale del prezzo. Q% 100 MCR % 1 P% (4) Esempio: P% PREZZO/ UNITA' 10% P £. 150 £. 135 COSTO VARIABILE UNITARIO V 110 110 MARGINE CONTRIBUZIONE RELATIVO MCR% 27% =(150-110)/150 Q% 60% Possiamo anche calcolare l’aumento di fatturato (ricavo) anziché quello di volume necessario a mantenere invariato l’utile prima delle Imposte. Partendo dalla (1) ed osservando che il ricavo corrispondente ad un certo volume è R P Q Si ha R2 P1 P1 V P2 R1 P2 V 1 Margine di contribuzione = differenza tra ricavi e costi variabili Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 43 44 Con passaggi analoghi e quanto fatto in precedenza R2 P2 P1 V 1 1 R1 P1 P2 V V P1 P 2 P 2 V P1 V R% 100 P1 P2 V P1 x P2 P1 V E ricordando la (2), che qui si riporta Q% P1 P2 100 P2 V si ottiene un primo risultato R% V Q % 1 MCR Q % P1 (5) che rapporta la variazione percentuale di fatturato alla variazione percentuale di volume. Si vede che la prima è sempre minore della seconda, seconda una relazione strettamente proporzionale. Un secondo risultato è la relazione tra fatturato e prezzo. Q% Nella (5) si sostituisce R % 1 MCR Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 con l’espressione (4). 100 100 MCR % MCR % MCR % 1 P% P% (6) DISCRIMINAZIONE DEL PREZZO Il prezzo varia in relazione ai diversi segmenti del mercato: Discriminazione geografica: si decidono prezzi diversi in realtà geografiche differenti a seguito della segmentazione del mercato secondo dei criteri geografici. E’ fondamentale che si compartimentino le varie nicchie, in modo tale da evitare l’insorgenza di mercati paralleli. Discriminazione della clientela: i clienti vengono suddivisi in vari sottoinsiemi ai quali vengono applicate politiche di prezzo diverse. I criteri di scomposizione possono essere i più svariati: classi d’età, ceto sociale, tipo di utilizzo del prodotto, etc. Discriminazione dell’immagine: viene fissato un prezzo abbastanza elevato (prezzo di prestigio) poiché il cliente riconosce il prezzo come indice di qualità per il prodotto. Questo tipo di discriminazione viene ampiamente praticata nel mondo dei servizi. Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 45 COSTI DI TRASPORTO Concorrono alla formazione del “costo totale di acquisto”. Possono essere inclusi nel prezzo o esplicitati in base agli accordi contrattuali intercorsi. Prezzo franco partenza: l’acquirente si dà carico dei costi di trasporto mentre il venditore si accolla il costo di carico delle merci Prezzo franco destino: il costo del trasporto è compreso nel prezzo di vendita, ma non in modo esplicito Prezzo per zona: il mercato servito è suddiviso in zone, e per ciascuna si carica un prezzo finale diverso Marketing Industriale – ISBN: 88 386 0825-3 46