Presentazione di
Paola Barigelli-Calcari
Oggi si preferisce mostrarsi forti e
spregiudicati, atteggiarsi a positivisti,
salvo poi prestar fede a tante gratuite
ubbie magiche o popolari, o peggio
aprire la propria anima […] alle
esperienze licenziose dei sensi, a
quelle deleterie degli stupefacenti,
come pure alle seduzioni ideologiche
degli errori di moda, fessure queste
attraverso le quali il Maligno può
facilmente penetrare ed alterare
l‘umana mentalità.
(PAOLO VI, 15 novembre 1972).
Angelo viene dal latino
angelus, che ricalca il
greco anghelos, che
significa un inviato, un
messaggero, un emissario.
Esso è utilizzato per
tradurre l‘ebraico mal’ak
che possiede il senso
ordinario di messaggero o
di ambasciatore ed è
impiegato in senso figurato
per designare l‘Angelo del
Signore o tutti quegli esseri
che fanno parte della corte
dell’Onnipotente.
Nella Bibbia cristiana
particolarmente rivelativa
è la dichiarazione che
l‘Angelo Custode
Raffaele-Azaria fa a
Tobia e ai suoi amici
sostenendo che la
ragione della sua
missione è l‘amore di
Dio: “Quando ero con
voi, io stavo con voi non
per bontà mia, ma per
volontà di Dio: lui dovete
benedire sempre, a lui
cantare inni” (Tb 12, 18).
Nel 740 a. C. il profeta Isaia ebbe una
visione sublime. Alcuni Serafini con sei
ali, due coprenti il volto e due i piedi del
Verbo incarnato e le altre due
servivano a volare, circondavano il
trono del Signore proclamando: “Santo,
santo, santo il Signore degli eserciti!
Tutta la Terra è piena della sua gloria(Is
6, 3). Questi spiriti ardenti d‘amore per
Dio manifestano e diffondono Deus
caritas est, rivelando così il senso della
loro esistenza. La loro ragion d‘essere,
il principio e la fine di ogni loro atto e
sempre Dio, è sempre in relazione con
il pensiero e il progetto e la volontà del
Signore del cosmo e della storia.
Il fatto che fosse ben viva la
fede negli Angeli Custodi tra
le comunità ebraico-cristiane
al tempo di Gesù è
testimoniato da Luca
negli Atti degli apostoli
quando Rode riconosce la
voce di Pietro ed esclama:
«È il suo Angelo!», perché
non poteva credere alla sua
liberazione (At 12, 13).
Per San Giovanni Crisostomo
è questo l’argomento
decisivo sull’esistenza degli
Angeli Custodi.
O Santo Angelo Custode, abbi cura
dell'anima mia e del mio corpo.
Illumina la mia mente perché conosca
meglio il Signore
e lo ami con tutto il cuore.
Assistimi nelle mie preghiere perché
non ceda alle distrazioni
ma vi ponga la più grande attenzione.
Aiutami con i tuoi consigli, perché veda
il bene e lo compia con generosità.
Difendimi dalle insidie del nemico
infernale e sostienimi nelle tentazioni
perché riesca sempre vincitore.
Supplisci alla mia freddezza nel culto
del Signore:
non cessare di attendere alla mia
custodia finché non mi abbia portato in
Paradiso, dove loderemo insieme il
Buon Dio per tutta l'eternità.
Padre Pio da Pietrelcina