Diapositiva 1 - ARMIDA@UniMi

annuncio pubblicitario
Laurea Magistrale
in
Culture e Linguaggi per la Comunicazione
Corso di
TEORIE E CULTURE
DELLA PUBBLICITA’
TEORIE E CULTURE
DELLA PUBBLICITA’
•Il corso è rivolto agli studenti del biennio specialistico
•Gli studenti del triennio non possono sostenere l’esame
(ma possono frequentare le lezioni in veste di uditori)
e non possono frequentare il laboratorio,
neanche come uditori.
Tema del Corso
Leggere la pubblicità
Decodifica dei messaggi
Secondo diverse prospettive
metodologiche
Obiettivo del corso
Fornire:
– in generale,
un bagaglio culturale adatto a comprendere
il ruolo della pubblicità nel contesto della
comunicazione umana
– in particolare,
le nozioni necessarie per analizzare e giudicare
criticamente testi pubblicitari
le basi per interpretare e costruire messaggi
persuasori
le basi tecniche per chi voglia avviarsi
al mestiere di copywriter (particolarmente per chi
frequenterà il laboratorio)
Struttura del Corso
Tema comune: leggere (e scrivere) testi pubblicitari
Frequentanti
Solo il corso
(40 ore=6CFU)
Corso+Laboratorio
(60 ore=6+3CFU)
75% teoria
50% teoria
25% pratica
50% pratica
Per l’Esame
Per tutti:
Marco Vecchia, Leggere la pubblicità, CUEM,
2006 (il volume sarà pubblicato in coincidenza
con la fine del corso)
Marco Vecchia, Hapù, Milano, Lupetti, 2003
Inoltre – per i frequentanti (6cfu):
Un testo a scelta fra:
Vanni Codeluppi, La pubblicità. Guida alla lettura dei messaggi,
Milano, FrancoAngeli, 1997
Massimo Baldini, Il Linguaggio della Pubblicità, Roma, Armando,
1996, ristampa 2003
Durante il corso verranno proposti degli esercizi applicativi della
parte teorica - La votazione finale terrà conto anche dei voti
ottenuti negli esercizi - Per essere considerati frequentanti è
necessario avere svolto almeno 2/3 degli esercizi
(probabilmente 6 su 9)
Per i frequentanti (e solo per i frequentanti) è possibile
sostituire il manuale M. Vecchia, Hapù con:
M. Lombardi, Il nuovo manuale di tecniche pubblicitarie – o G. Fabris, Pubblicità. Teoria e Prassi + E. Lehmann, Come si
realizza una campagna pubblicitaria
Inoltre: per i non frequentanti (6 CFU):
Vanni Codeluppi, La pubblicità. Guida alla lettura dei messaggi,
Milano, FrancoAngeli, 1997
Massimo Baldini, Il Linguaggio della Pubblicità, Roma, Armando,
1996, ristampa 2003
entrambi i testi sono obbligatori per i non frequentanti
Materiali Didattici
Durante il corso, circa ogni due
settimane, verranno messe on line
le diapositive proiettate durante
le lezioni
Percorso: http://users.unimi.it/cel13s
Cliccare su Didattica
Cliccare su Dspace
Chi, per qualche motivo molto particolare,
avesse necessità di sostenere l’esame da
3 CFU, deve concordarne il programma
con me
Lezione 1
Problema della Propedeuticità
Triennio + biennio
Ripetere e/o approfondire
Leggere o rileggere subito:
Marco Vecchia, Hapù
Da pag. 147 a pag. 260
Complessità dell’Ambito
Pubblicitario
Psicologia
Costume
Cultura
popolare
Retorica
Persuasione
Economia
Semiotica
Mrkt
Settore
specifico
Pubblicità
Comunicazione
Linguaggio
Diritto
Sociologia
Statistica
Massmediologia
Iconico
Verbale
Sonoro
Grafico
Filmico
Web Design
Multimediale
Prima fase
Morfologia dei testi pubblicitari:
1. Testi a stampa (annunci e manifesti)
Visual principale
Subheadline o
Sottotitolo
Headline o Titolo
Testo o
Bodycopy
Marchio con
Logo e Simbolo
Occhiello
Titolo o Headline
Visual principale
Sottotitolo o Subheadline
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Titoletto
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Visual
secondario
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Titoletto
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Testo o Bodycopy
Didascalia o Caption
Pay-off o Tag-line
Pack-shot
Simbolo
Logo o LogotiPo
Slogan
Visual
Simbolo/
Marchio
Headline
L’ordine di lettura
Caro Guido,
nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per
una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.
Ahi, quanto a dir qual era è cosa dura, esta selva
selvaggia ed aspra e forte, che nel pensier rinnova
la paura. Tanto è amara che poco è più morte, ma
per ridir del ben ch’io vi trovai, dirò dell’altre cose
ch’io v’ho scorte.
Io non so ben dir com’io v’entrai tant’era pien di
sonno in su quel punto che la diritta via abbandonai.
Ma poi che fui al piè d’un colle giunto, guardai in alto
e vidi le sue spalle vestirsi già dei raggi del pianeta
che mena dritto altrui per ogni calle. Allor fu la paura
un poco queta che nel lago del cor m’era durata la
notte ch’io passai con tanta pieta e come è quei che
con lena affannata uscito fuor dal pelago alla riva si
volge all’acqua perigliosa e guata, così l’anima mia
che ancor fuggiva si volse a retro a rimirar lo passo
che non lasciò giammai persona viva.
Poi ch’ei posato un poco il corpo lasso, ripresi via
per la piaggia diserta, sì che il piè fermo sempre era
il più basso. Ed ecco quasi al cominciar dell’erta,
una belva leggera e presta molto che di pel
maculato era coverta e non mi si partia dinnanzi al
volto, anzi impediva tanto il mio cammino ch’io fui
per ritornar più volte volto.
Tuo Dante
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bscdefghsilmonpppp
hjis jkinsollla sioo
nmsopeianudadbd s
sopopopopopop tyty
hhhhhahhhhahha jjjj
ahhshhhdjwwiidhhhh
asbbjhbhjbhbhbabsn
abbhbhbhbhba snn
ghhghghsbnbnabnbn
x hhjhjhjhjhjhjahj
jjjjjjz kkkkkkkkkkk
ABCDEFGHI
Testo e Visual
Fino alla metà dell’Ottocento
Domina il testo
Salvo eccezioni
Erhardt Altdorfer, Volantino pubblicitario per una lotteria,
Rostock, 1516
Annuncio per Cioccolato in polvere, apparso sul “Daily Courant” nel 1705
1715
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