IMM
Anno Accademico 2015-2016
1. Introduzione: mercati
e prezzi
1
Outline della parte 1
• Introduzione alla microeconomia. Analisi positiva e
normativa, l'uso di modelli, variabili endogene ed
esogene, stock e flussi
• Introduzione matematica
• Il mercato, domanda, offerta e equilibrio. Statica
comparata. Elasticità della domanda e dell'offerta
rispetto al prezzo. Elasticità rispetto al reddito.
Elasticità incrociata: beni sostituti, complementari
e indipendenti. Elasticità di breve e di lungo
periodo. Il controllo dei prezzi
2
I temi della Microeconomia

La Microeconomia studia il concetto di
limite





REDDITO LIMITATO
TEMPO LIMITATO
POSSIBILITA’ PRODUTTIVE LIMITATE
Come utilizzare al meglio questi limiti?
Come allocare le risorse scarse?
3
I temi della Microeconomia

Lavoratori, imprese e consumatori
devono scegliere…




Lavoro o vacanza?
Comprare una nuova casa oppure investire
in attività finanziarie?
Assumere più lavoratori oppure investire in
capacità produttive degli impianti di
produzione?
Qual è la scelta ottimale?????
4
I temi della Microeconomia


I consumatori hanno un reddito
limitato…
La TEORIA DEL CONSUMATORE
descrive come i consumatori


massimizzano il proprio benessere sulla
base delle proprie preferenze
scelgono tra consumo e risparmio
5
I temi della Microeconomia

I lavoratori devono decidere…



se lavorare subito oppure investire in
educazione universitaria
dove mandare l’application?
quante ore lavorare?

Trade-off fra lavoro e tempo libero
6
I temi della Microeconomia

Le imprese devono scegliere…


quali beni produrre, sulla base dei vincoli
alla capacità produttiva ed alle risorse
finanziarie di cui dispone
La TEORIA DELL’IMPRESA spiega come
formulare al meglio queste decisioni
7
I temi della Microeconomia

I PREZZI



Le scelte tra opportunità alternative sono
spesso basate sui prezzi che consumatori,
lavoratori e imprese hanno di fronte
Il lavoratore sceglie sulla base del prezzo
che ottiene per il lavoro, cioè il salario
L’impresa decide se assumere più
dipendenti o acquistare nuovi macchinari
sulla base del confronto tra salari e
prezzi delle macchine
8
I temi della Microeconomia

I PREZZI

Come vengono determinati?
 Nelle economie pianificate i prezzi
sono stabiliti dal governo
 Nelle
economie di mercato i prezzi
sono determinati dall’interazione tra
consumatori, lavoratori e imprese.
9
Teoria economica
 Le
teorie economiche hanno origine
nell’osservazione della realtà.
 Vengono
costruite sulla base della
conoscenza del funzionamento
dell’economia.
 Vengono
testate utilizzando i dati
disponibili: verifica empirica.
10
I dati
I dati sull’economia italiana sono raccolti
da:
Istituto italiano di statistica: ISTAT
Banca d’Italia: Bankitalia
Eurostat
Commissione Europea
Banca Centrale Europea: BCE
OCSE
Organizzazione delle Nazioni Unite: ONU
Fondo Monetario Internazionale: FMI
Banca Mondiale (World Bank): WB
11
I modelli economici
Sono rappresentazioni stilizzate che
rappresentano una realtà complessa.
Un modello economico è un esercizio di analisi
logica di un problema fatto a partire
dall’osservazione della realtà.
Hanno l’obiettivo di:

comprendere il funzionamento dell’economia

predisporre politiche per migliorare l’efficienza
economica e il benessere degli individui

identificare le relazioni tra le variabili economiche
12
Variabili endogene ed esogene


Le variabili endogene vengono determinate dal
modello (equilibrio) dato il valore delle variabili
esogene.
Il valore delle variabili esogene viene, al
contrario, determinato fuori dal modello e viene
preso per dato (variabili non controllabili).
Variabili esogene
Modello
Variabili endogene
13
Diversi modelli per studiare diversi problemi
Un modello spiega il comportamento delle variabili
endogene in relazione alle esogene.
Problemi diversi richiedono modelli diversi
(ovvero non tutte le variabili possono essere endogene).

Il modello di domanda e offerta determina l’effetto
su prezzo e quantità di equilibrio in seguito a una
variazione del reddito e del prezzo dei fattori.

Ma se vogliamo sapere perché il prezzo dei fattori è
cambiato o perché il reddito subisca variazioni … è
necessario utilizzare un modello in cui queste
variabili siano endogene
14
L’utilizzo dei modelli economici
Per ogni modello è importante comprendere:




Le domande: a cui il modello cerca di rispondere
Identificare le variabili endogene: variabili che
sono spiegate dal modello
Comprendere le ipotesi di base: ipotesi che
identificano gli elementi essenziali del problema.
Alcuni problemi non possono essere spiegati dal
modello e sono identificati dalle variabili
esogene.
15
L’analisi positiva e l’analisi normativa

ANALISI POSITIVA – descrizione
della relazione tra causa ed effetto


Qual è l’impatto di una politica protezionista
che limita l’entrata nell’Unione Europea di
prodotti provenienti dalla Cina (si calcola
che dal 2005 le esportazioni cinesi
inerenti al tessile siano cresciute nel
mercato europeo del 700%!)?
Qual è l’impatto di un aumento dell’accisa
sulla benzina decisa dal governo italiano?
16
Un esempio: le accise sui carburanti in Italia















1,90 lire per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935;
14 lire per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
10 lire per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963;
10 lire per il finanziamento dell'alluvione di Firenze del 1966;
10 lire per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968;
99 lire per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976;
75 lire per il finanziamento del terremoto dell'Irpinia del 1980;
205 lire per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
22 lire per il finanziamento della missione UNMIBH in Bosnia Erzegovina del
1996;
0,020 Euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004;
0,005 euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005
0,04 euro per far fronte all'arrivo di immigrati dopo la crisi libica del 2011;
0,0089 euro per far fronte all'alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana nel
novembre 2011;
0,082 euro per il decreto "Salva Italia" nel dicembre 2011;
0,02 euro per far fronte al terremoto dell'Emilia del 2012. 0,0051 euro per far
fronte al terremoto dell'Aquila del 2009.
17



Il totale è di circa 0,41 euro (0,50 euro iva
inclusa).
Inoltre, dal 1999, le Regioni hanno la facoltà di
imporre tasse regionali sui carburanti.
A ciò si somma l'imposta di fabbricazione sui
carburanti

Su queste imposte viene applicata anche l'IVA al 21%.
18
L’analisi positiva e l’analisi normativa

ANALISI NORMATIVA – cosa
bisogna fare? Quale politica è
necessario scegliere?


Dovrebbe l’Unione Europea rimuovere
tutte le barriere all’entrata?
Dovrebbe il governo italiano rimuovere o
almeno ridurre l’accisa sulla benzina?
19
L’Unione Europea annuncia tariffe su
produttori di scarpe Cinesi e Vietnamiti


2006: Imposizione di tariffe (all’inizio
del 4% per poi crescere fino al 19,4%
nei confronti della Cina, del 16,8% nei
confronti del Vietnam)
La Commissione aveva stimato che le
importazioni dai due paesi avevano
provocato in Europa:


la chiusura di 1.000 imprese produttrici
di scarpe
la perdita del posto di lavoro per più di
40.000 lavoratori.
20
L’Unione Europea annuncia tariffe su
produttori di scarpe Cinesi e Vietnamiti

La Federation of European
Sporting Goods Industry (FESI), ha
dichiarato:
"Consumers will end up paying the
antidumping duty, as shoe prices will
increase by 25%, with a negative
impact on overall buying behaviour."
21
Cos’è un mercato?

Il mercato è …


… un insieme di compratori e
venditori che, attraverso interazioni
reali e potenziali, determinano il
prezzo di un prodotto o di un gruppo
di prodotti.
Il mercato è ben più di un settore
produttivo, che descrive l’insieme
delle imprese che producono lo stesso
tipo di bene
22
Tipi di mercato

Mercato perfettamente
concorrenziale


Ci sono così tanti venditori/produttori che
nessuno di loro può influire sul prezzo. Un
esempio: il mercato agricolo
Mercati non concorrenziali

Mercati in cui i produttori possono
influenzare il prezzo

Monopoli, Oligopoli, Cartelli (l’OPEC)
23
La definizione del mercato


Quali compratori e venditori devono
essere inclusi in un dato mercato?
Questo dipende dall’estesione del
mercato – confini geografici e
gamma di prodotti che si vuole
includere

Mercato immobiliare di Bologna è diverso da
quello di Milano.

Mercato di tutti gli apparecchi fotografici o solo
delle macchine fotografiche digitali? E che dire
dei prodotti “combinati” (I-phone)?
24
La definizione del mercato

L’importanza della definizione del
mercato è relativa soprattutto a
due questioni:


Le imprese devono stabilire prezzi,
strategie di intervento, dove e come
investire;
Il policy maker deve prendere decisioni
per aumentare il benessere della
comunità.
25
Perchè studiare la microeconomia?

I concetti della microeconomia sono utilissimi
per orientare le strategie di scelta sia dei
consumatori che dei produttori

Applicazioni a tantissimi campi di interesse,
dall’economia industriale alla teoria dei
contratti, dall’economia dell’ambiente alle
politiche per il rispetto della concorrenza.
26
Un po’ di matematica di base …
L’uso della matematica risulta di
fondamentale importanza nelle
scienze economiche
 I principali fenomeni economici che
rappresentano l’oggetto di studio della
microconomia possono assumere
differenti valori in base ad una serie
di circostanze che possono intervenire:
per questo usiamo le variabili!

27
Un po’ di matematica di base …
In economia è possibile
riscontrare l’esistenza di relazioni
tra variabili
 L’ipotesi che alcune variabili
abbiano una influenza su altre
viene formalizzato attraverso il
concetto di funzione.

y  f (x)
28
Un po’ di matematica di base …
Il passaggio da un linguaggio
economico ad uno matematico
deve essere un’operazione
mentale sempre più rapida
 La rappresentazione nello spazio
della funzione è molto utile per
ricavare moltissime informazioni
sul tipo di relazione che stiamo
studiando

29
Un po’ di matematica di base …

Come rappresentate la funzione
y  2x ?
y
y  2x
y=2
x=1
x
y=2x
0
1
2
3
0
2
4
6
x
30
Un po’ di matematica di base …

Come rappresentate y  2 x  3 ?
x
y  2x  3
y
0
1
2
3
y=3
y=2x+3
3
5
7
9
Le INTERCETTE!
x=0
x
31
Un po’ di matematica di base …

In generale:
y  a  bx
dove b rappresenta l’inclinazione ed
a un’intercetta
Questa forma generale rappresenta
l’equazione di una retta
32
Un po’ di matematica di base …
Esempio di funzione di domanda inversa:
P  8  4Q
P
Le intercette:
P=8
P 0Q 2
P  8  4Q
Q=2
Q 0 P 8
Q
33
Un po’ di matematica di base …



La rappresentazione di una funzione risulta di
particolare importanza per capire
l'andamento della relazione che si analizza.
Una funzione crescente tra consumo e
reddito indica che il consumo aumenta
quando aumenta il reddito disponibile!
Non ci interessa solamente capire come
cambia la variabile dipendente quando
variano le variabili indipendenti, ma
vogliamo sapere esattamente di quanto
varia.
34
Un po’ di matematica di base …


Per questo motivo introduciamo il
concetto di derivata …
In primo luogo, è necessario definire il
concetto di rapporto incrementale,
cioè il rapporto tra la variazione
nella variabile dipendente e quello
della variabile indipendente:
f ( x2 )  f ( x1 )
x2  x1
35
Un po’ di matematica di base …

La derivata viene definita come il
limite del rapporto incrementale
quando la variazione della variabile
indipendente tende a zero:
dy
f ( x2 )  f ( x1 )
 lim
dx ( x2  x1 )0
x2  x1
Essa rappresenta l’inclinazione della
tangente nel punto (x1, f(x1))
36
Un po’ di matematica di base …

Di particolare importanza risulta anche il
concetto di derivata parziale.

Quando si incontra una funzione che
dipende da due o più variabili, è possibile
valutare la variazione della funzione solo
rispetto ad una di esse, considerando le
altre come costanti.
f ( x1 , x2 )  ax1  bx2
f ( x1 , x2 )
f ( x1 , x2 )
 a,
b
x1
x2
37
Il mercato: la domanda e l’offerta


La curva di offerta descrive la quantità
di un bene che i produttori sono
disposti a vendere a ogni dato
prezzo, mantenendo costante gli altri
fattori che possono influenzare la
quantità prodotta
La curva di offerta descrive quindi la
relazione tra quantità offerta e
prezzo:
QO  QO (P)
38
Il mercato: la domanda e l’offerta
Prezzo
(€ per unità)
La curva di offerta
(rappresentazione
grafica)
O
P2
La curva di offerta ha
pendenza positiva: per prezzi
più alti le imprese aumentano
la produzione
P1
Q1
Q2
Quantità
39
Il mercato: la domanda e l’offerta

Tracciate le seguenti curve di offerta:
QP
Q  4 P
Q  2P
Q  1  2P
40
Il mercato: la domanda e l’offerta
QP
Q  4 P
P
P
QP
4
QP
(0,0)
Q
(0,0)
Q  4 P
( 4,0)
Q
41
Il mercato: la domanda e l’offerta
Q  1  2P
Q  2P
P
P
Q  2P
Q  2P
1
(0,0)
Q
(0,0)
(1,0)
Q  1  2P
Q
42
Il mercato: la domanda e l’offerta
Se i costi di
produzione
diminuiscono,
la curva di
offerta si
sposta verso
destra
43
Il mercato: la domanda e l’offerta


La curva di domanda descrive la
quantità di un bene che i
consumatori sono disposti ad
acquistare al variare del prezzo
unitario.
Possiamo scrivere la relazione tra
quantità domandata e prezzo in forma di
equazione:
QD  QD (P)
44
Il mercato: la domanda e l’offerta
La curva di domanda ha
pendenza negativa: i
consumatori
acquistano di più ad un
prezzo più basso in quanto
il prodotto diventa meno
costoso
Prezza
(€ per unità)
P1
P2
D
Q1
Q2
Quantità
45
Il mercato: la domanda e l’offerta
Un livello di
reddito più
alto fa
spostare la
curva di
domanda
verso destra
46
Il mercato: la domanda e l’offerta



La domanda di un bene può essere
influenzata anche dalla variazione dei
prezzi di altri beni:
BENI SOSTITUTI: due beni per i quali
l’aumento del prezzo di uno provoca un
aumento della quantità dell’altro.
BENI COMPLEMENTI: due beni per i
quali l’aumento del prezzo di uno
provoca una diminuzione della quantità
dell’altro.
47
Domanda d’esame

Se l’aumento del prezzo di un bene
provoca la diminuzione della quantità
dell’altro bene, allora i due beni sono:
a) normali.
b) inferiori.
c) sostituti.
d) complementi.
48
Il meccanismo di mercato



Il passo successivo consiste nel
combinare le curve di domanda e di
offerta
Il punto in cui le curve si incontrano
descrive l’equilibrio, o prezzo market
clearing
Si definisce meccanismo di mercato la
tendenza del prezzo a fluttuare fino a
quando la quantità domandata e
quella offerta si eguagliano
49
Il meccanismo di mercato
Mercato
Concorrenziale!
50
Variazioni dell’equilibrio di mercato
51
Variazioni dell’equilibrio di mercato
52
Variazioni dell’equilibrio di mercato
53
Corsi universitari


Il prezzo dell'istruzione
universitaria è
cresciuto del 55 % tra
il 1970 ed il 2002
(aumenti nei costi delle
strutture e nei salari),
provocando una
riduzione nell'offerta
A causa di una
maggiore percentuale
di diplomati iscritti
all'univerità la
domanda è cresciuta
54
Gli effetti dell’11 settembre
55
Esercizio

Tracciate le seguenti curve di domanda
ed offerta e calcolate il prezzo e la
quantità di equilibrio:
P  8Q
P Q4
56
Soluzione
In equilibrio la domanda deve essere uguale all’offerta
8Q  Q 4
2Q  12
P
8
P  8Q
Q*  6  P*  2
P Q4
Cosa succede se la
domanda diventa:
2
P  10  Q ?
(0,0)
4
6
8
Q
-4
57
P
10  Q  Q  4
10
P  10  Q
2Q  14
Q*  7  P*  3
P Q4
3
(0,0)
4
7
10
Q
-4
58
L’elasticità



L’elasticità misura la sensibilità di
una variabile all’altra.
Più specificatamente, indica la
variazione percentuale indotta in
una variabile da una variazione
dell’1% di un’altra variabile.
Per esempio, l’elasticità della
domanda al prezzo misura di quanto
varia, in percentuale, la quantità
domandata di un bene a fronte di un
aumento dell’1% del suo prezzo
59
L’elasticità

Analizziamo allora proprio l’elasticità
della domanda al prezzo…
%Q
EP 
%P

La variazione percentuale è pari alla
variazione assoluta divisa per il livello
di partenza della variabile stessa:
Q Q P Q
EP 

P P Q P
60
L’elasticità

L’elasticità della domanda al prezzo …
di solito è un numero negativo



Quando |EP| > 1, la domanda è
elastica


Se il prezzo aumenta, la quantità cala
Se il prezzo cala, la quantità aumenta
|%Q| > |%P| (molti beni sostituti!)
Quando |EP| < 1, la domanda è
inelastica (rigida)

|%Q| < |% P| (pochi beni sostituti!)
61
L’elasticità

In una domanda lineare
 L'elasticità dipende dall'inclinazione
e dai valori di P e Q
 La parte “alta” della domanda è
elastica
 Il prezzo è alto e la quantità bassa
 La parte “bassa” della domanda è
inelastica
 Il prezzo è basso e la quantità alta
62
L’elasticità
Prezzo
4
EP = -
Curva di
domanda
Elastica
Q = 8 – 2P
Ep = -1
2
Rigida
4
8
Q
Ep = 0
63
Multiple choice d’esame
Quando che ci si sposta da destra
verso sinistra lungo una curva di
domanda lineare:
a) l’elasticità della domanda al prezzo
diminuisce.
b) l’elasticità della domanda al prezzo
rimane costante.
c) l’elasticità della domanda al prezzo
aumenta.
d) l’elasticità della domanda al prezzo
diventa nulla.
64
Un esercizio
La funzione di domanda di mercato per un
certo prodotto è:
1
p  20  q
8
Si trovi il prezzo a cui corrisponde
un’elasticità unitaria.
Conviene al produttore aumentare il
prezzo, se questo è pari a 5?
65
L’elasticità

Più inclinata è la curva di domanda,
più rigida è la domanda del bene

Più piatta è la curva di domanda, più
elastica è la domanda

Due casi estremi:
 Domanda infinitamente rigida –
verticale
 Domanda infinitamente elastica –
orizzontale
66
L’elasticità
Prezzo
EP = 
D
P*
Quantità
67
L’elasticità
Prezzo
D
EP = 0
Q*
Quantità
68
Altri tipi di elasticità della domanda

Elasticità della domanda al reddito
Q Q R Q
ER 

R R Q R

Elasticità incrociata della domanda
al prezzo

Q

Q
bQ
b P
m
b
E


Q
P
b
m

P
P
P
m
m Q
b
m
69
Altri tipi di elasticità della domanda

Elasticità incrociata della domanda al
prezzo

Q

Q
bQ
b P
m
b
E


Q
P
b
m

P
P
P
m
m Q
b
m
Beni complementari: auto e pneumatici
• L'elasticità incrociata al prezzo della
domanda è negativa
Beni sostituti: burro e margarina
• L'elasticità incrociata al prezzo della
domanda è positiva
70
Domanda d’esame
L’elasticità incrociata della domanda
al prezzo tra due beni è negativa.
Questo ci dice che i due beni sono:
a) normali.
b) inferiori.
c) sostituti.
d) complementi.
71
Elasticità: un'applicazione



Durante gli anni '80 e '90, il mercato del
grano subì cambiamenti che ebbero grandi
implicazioni per gli agricoltori americani e
per la politica agricola USA
Utilizzando le curve di domanda ed offerta
per il grano si può studiare cosa successe.
Nel 1981, offerta e domanda erano:
Offerta:
QO = 1800 + 240P
Domanda: QD = 3550 – 266P
72
Elasticità: un'applicazione
• Domanda e Offerta di Equilibrio nel 1981?
QO = QD
1800 + 240P = 3550 – 266P
506P = 1750
• All’equilibrio otteniamo:
P = $3,46 al “bushel”
Q = 1800 + (240) (3,46) = 2630,4 milioni
di bushels
73
Elasticità: un'applicazione
• Quali sono le elasticità di domanda ed
offerta all'equilibrio?
P QD
3,46
E 

(266)  0,35
Q P
2630
D
P
P QO
3,46
E 

(240)  0,32
Q P
2630
O
P
74
Elasticità: un'applicazione
• Si assuma che il prezzo del grano aumenti
a $4.00/bushel a causa di una riduzione
nell'offerta. Cosa succede?
QD  3550  (266)( 4,00) 
 2486 milioni di bushel
La domanda
scende …
… e diventa
4
,
00
D
più elastica
E
 (

266
)


0
,
43
P
(o meno
2486
anelastica)!
75
Elasticità: un'applicazione
• Nel 2002, le curve di domanda ed offerta
per il grano erano:
QO = 1439 + 267P
QD = 2809 – 226P
QD = QO
2809 - 226P = 1439 + 267P
P = $2.78 al bushel
Q = 2809 - (226)(2,78) = 2181 milioni di bushels
Il prezzo del grano si è ridotto!
76
Elasticità di breve e di lungo periodo


L'elasticità al prezzo varia a seconda
dell'orizzonte temporale considerato
Ad esempio, la domanda in genere è molto
più elastica al prezzo nel lungo che nel
breve periodo:
 I consumatori hanno bisogno di tempo
per cambiare le abitudini di consumo
 La domanda può essere legata ad un altro
bene che subisce cambiamenti lenti
 Un numero maggiore di beni sostituti si
rende disponibile nel lungo periodo
77
Benzina: domanda di breve e lungo periodo
Prezzo
DBP
• I consumatori non
possono aggiustare
facilmente la domanda nel
Breve Periodo (BP)
• Nel lungo periodo i
consumatori/automobilisti
tenderanno a guidare auto
più piccole ed efficienti
DLP
Quantità di benzina
78
Benzina: domanda di breve e lungo periodo
Numero di anni dopo il cambiamento di prezzo
Elasticità
1
2
3
5 10 20
Prezzo
-0,11 -0,22 -0,32 -0,49 -0,82 -1,17
Reddito
0,07 0,13 0,2 0,32 0,54 0,78
79
Elasticità di breve e di lungo periodo

Domanda per beni durevoli



Per certi beni durevoli, la domanda è
più elastica nel breve periodo
Se i beni sono durevoli, quando il
prezzo aumenta, i consumatori
scelgono di posticipare la sostituzione
del bene
Nel lungo periodo i beni durevoli più
vecchi dovranno essere rimpiazzati
80
Automobili: domande di breve e lungo periodo
Prezzo
DLP
• Inizialmente i consumatori
possono rinunciare ad
acquistare nuove auto
• Nel LP le vecchie
automobili devono essere
rimpiazzate
DBP
Quantità di auto
81
Automobili: domande di breve e lungo periodo
Numero di anni dopo il cambiamento di prezzo
Elasticità
1
2
3
5 10 20
Prezzo
-1,2 -0,93 -0,75 -0,55 -0,42 -0,4
Reddito
3 2,33 1,88 1,38 1,02
1
82
L'effetto del controllo sui prezzi


In molti casi il mercato subisce l'intervento
del governo

Tasse e sussidi

Controllo sui prezzi
Il controllo dei prezzi di solito provoca:

Eccesso di domanda

Eccesso di offerta
83
L'effetto del controllo sui prezzi
Prezzo
O
Se il prezzo
non può
eccedere Pmax:
 La quantità
offerta cala e
quella
domandata
cresce
 Risulta una
carenza
P0
Pmax
Carenza
QO
Q0
D
QD
Quantità
84
L'effetto del controllo sui prezzi


Il controllo dei prezzi fu una delle linee guida
principali della politica energetica statunitense
negli anni '60 e '70 e continuò ad influenzare i
mercati dei gas naturali fino agli anni '80
L'eccesso di domanda ha generato:



Code ai distributori durante la crisi petrolifera del
1974 negli USA
Carenza di gas naturale negli USA (anni '70)
In genere i produttori subiscono perdite e
solo alcuni consumatori possono trarne
vantaggio
85