MAPPATURA GENETICA
Costruzione di mappe in cui viene
riportata la posizione relativa dei geni e la
distanza tra di essi. Vengono costruite
attraverso la stima delle frequenze di
ricombinazione
Vengono definiti Parentali (P) i gameti prodotti da un
individuo x che hanno la stessa combinazione allelica di
quelli attraverso i quali l’individuo ha avuto origine,
vengono invece definiti Ricombinanti (R) i gameti con
una combinazione allelica diversa da quella dei gameti
da cui x ha avuto origine
Individuo x adulto
a, B
A, b
Insieme dei
gameti prodotti
da x
Aa Bb
Zigote x
Ab
aB
Gameti P
AB
ab
Gameti R
Riferendoci all’individuo della precedente diapositiva, ci
aspettiamo che:
se i 2 loci sono indipendenti
no.gameti aB
= no.gameti Ab = no.gameti ab = no.gameti AB
no. gameti P (aB + Ab) = no. gameti R (ab + AB)
se i 2 loci sono associati
no.gameti
aB = gameti Ab > no.gameti ab = no.gameti AB
no. gameti P (aB + Ab) > no. gameti R (ab + AB)
IMPORTANTE!!!
La classificazione dei gameti in
Parentali e Ricombinanti è possibile
anche quando i geni si trovano su
cromosomi diversi
a
A
1
B
A
1
b
B
1
2
a
2
A
b
1
Gameti P
2
Se i 2 loci si trovano su
cromosomi diversi la
probabilità che si formi
un gamete Parentale è
uguale alla probabilità
che si formi un gamete
Ricombinante
2
a
b
1
2
B
1
Gameti R
2
A
a
B
b
Se i 2 loci si trovano adiacenti
sullo stesso cromosoma e
talmente vicini da non
ricombinare mai la
probabilità che si formi un
gamete Parentale è 1 e la
probabilità che si formi un
gamete Ricombinante è 0
a
A
B
b
A
a
a
A
B
b
B
b
solo gameti P (prodotti da un
doppio eterozigote in fase cis)
solo gameti P (prodotti da un
doppio eterozigote in fase trans)
A
a
b
B
Se i 2 loci si trovano adiacenti
sullo stesso cromosoma ma a
una distanza tale che è
possibile il verificarsi di
crossing over la probabilità
che si formi un gamete P è >
0.5 e la probabilità che si
formi un gamete R è < 0.5
A
a
B
b
A
a
A
a
A
a
A
a
B
b
b
B
b
B
B
b
gameti R (da un doppio
gameti P (da un doppio
gameti R (da un doppio
gameti P (da un doppio
eterozigote in fase trans)
eterozigote in fase trans)
eterozigote in fase cis)
eterozigote in fase cis)
MAPPATURA GENETICA
La costruzione delle mappe genetiche è possibile perché:
 i geni sono disposti linearmente lungo il cromosoma
 il loro ordine è lo stesso in tutti gli individui della stessa
specie
 la probabilità che tra due loci avvenga un crossing over
dipende (anche) dalla distanza che li separa
La probabilità che tra due loci
avvenga un crossing-over è tanto più
elevata tanto più i loci sono distanti
Come possiamo sapere quante volte tra due loci,
A e B, avviene un crossing over?
Un crossing-over può essere evidenziato solo nelle meiosi
di individui doppi eterozigoti (= eterozigoti sia al locus A
che al locus B), quindi
il requisito minimo per mappare due geni l’uno rispetto
all’altro è che di ENTRAMBI si conoscano almeno due
alleli: è possibile mappare i loci A e B l’uno rispetto
all’altro solo se
locus A 
alleli A1 e A2
locus B 
alleli B1 e B2
La costruzione di mappe genetiche è
relativamente facile per gli organismi modello
in cui sia possibile:
1. Programmare gli incroci
2. Ottenere una progenie numerosa
Consideriamo i due loci di Drosophila melanogaster che controllano il colore del corpo
(b = corpo di colore nero, B = allele selvatico, corpo grigio) e la forma delle ali (vg = ali
vestigiali Vg = allele selvatico, ali normali)
P
BB VgVg
tipo selvatico
(corpo grigio e ali
normali)
bb vgvg
doppio mutante
(corpo nero e ali
vestigiali)
Tutti con corpo grigio e ali normali
nati dall’unione di un oocita (B,Vg) con uno
spermatozoo (b,vg)
Incrociamo un Bb Vgvg con un soggetto doppio recessivo (test cross):
Bb Vgvg (BVg/bvg)
tipo selvatico
(corpo grigio e ali
normali)
bb vgvg
doppio mutante
(corpo nero e ali
vestigiali)
otteniamo la seguente progenie
F1
Bb Vgvg
selvatico
Bb vgvg
grigio
vestigiali
bb Vgvg
nero
normali
bb vgvg
nero
vestigiali
TOTALI
397
216
198
389
1200
Invece degli attesi 300:300:300:300 in base all’assortimento indipendente
aa bb
Aa Bb
aa bb
Aa Bb
Aa Bb
Aa Bb
aa bb
Aa Bb
Aa Bb
aa bb
Se i 2 loci sono indipendenti la Probabilità di ottenere questa fratria (6
gameti Parentali su un totale di 6 meiosi informative) è
(1/2)6 = 0.0156
MAPPATURA GENETICA NELL’UOMO
METODO DEI LOD SCORE
(Morton 1955)
►
E’ in grado di distinguere tra associazione e
indipendenza
►
Non dipende dalla fase degli alleli del doppio
eterozigote (cis o trans) né dalla sua
conoscenza
►
Permette di combinare dati provenienti da
famiglie diverse
►
In caso di associazione non assoluta è in grado
di stimare la frazione di ricombinazione
METODO DI MASSIMA VEROSIMIGLIANZA
(ML = Maximum Likelihood)
Data un’ipotesi A e un certo risultato R la
verosimiglianza di A viene calcolata come
probabilità che si verifichi R nel caso in cui A sia vera
Secondo i metodi di massima
verosimiglianza (in inglese Maximum
Likelihood, ML) quando ci si trova di fronte a un
risultato (R) e a una serie di ipotesi tutte
compatibili con esso, si valuta la
verosimiglianza di ciascuna ipotesi, si ottiene
così una distribuzione di verosimiglianze
(definite a posteriori perché ottenute sulla base
del risultato R). Se una delle ipotesi risulta
molto più verosimile (quanto?) delle altre, la si
considera l’ipotesi giusta
Talvolta, oltre al risultato R, si
dispone di informazioni indipendenti che
possono essere utilizzate per assegnare a
ciascuna ipotesi una verosimiglianza
indipendente da R (verosimiglianza a
priori)
In questi casi, il confronto tra le varie
ipotesi avverrà sulla base delle
verosimiglianze globali (= verosimiglianza
a priori x verosimiglianza a posteriori)
Esempio:
abbiamo un sacchetto contenente un ugual numero di 3 tipi
di monete:
• monete con testa su entrambe le facce (TT)
• monete con croce su entrambe le facce (CC)
• monete con croce su una faccia e testa sull’altra (CT)
Dobbiamo stabilire che tipo di moneta estraiamo senza
poterla guardare ma effettuando una serie di 4 lanci
possibili risultati della serie di 4 lanci e loro probabilità nel caso in cui la
moneta sia:
4T
3 T, 1 C
2 T, 2 C
1 T, 3 C
4C
TT
TC
CC
1
0
0
0
0
1/16
4/16
6/16
4/16
1/16
0
0
0
0
1
Risultato ottenuto (R) = 4T
R ci fa scartare l’ipotesi CC e ci fa ritenere più verosimile l’ipotesi
TT rispetto alla TC. Ma quanto più verosimile?
Dato il risultato R:
• la Verosimiglianza di TT è
• la Verosimiglianza di TC è
• la Verosimiglianza di CC è
1
1/16
0
L’ipotesi TT è 16 volte più verosimile dell’ipotesi TC
Il rapporto di verosimiglianze TT:TC è
a priori
1:1
il no. di monete TT nel sacchetto è uguale al no. di monete TC
a posteriori
16:1
il risultato ottenuto (4 T) è 16 volte più probabile se la moneta
è TT piuttosto che TC
Questo metodo si può applicare anche quando il
rapporto tra le verosimiglianze a priori è diverso
da 1:1
Esempio  se le monete TT sono 20 volte più numerose delle TC
La VEROSIMIGLIANZA a priori A FAVORE di TT è 20:1
La VEROSIMIGLIANZA a posteriori A FAVORE di TT è 16:1
La VEROSIMIGLIANZA GLOBALE A FAVORE di TT è
(20 x 16) : 1, cioè 320 : 1
Se, viceversa, le TT sono 20 volte meno
numerose delle TC la verosimiglianza diventa:
a priori
1(TT):20(TC)
a posteriori
16(TT):1(TC)
Globale
16(TT):20(TC)
cioè l’ipotesi che la moneta sia TC è 1.25 volte
più verosimile rispetto all’ipotesi che sia TT
Esempio:
abbiamo un sacchetto contenente vari tipi di monete:
• il 90% è costituito da monete perfette (hanno un
uguale probabilità di dare Testa o Croce)
• il restante 10% è costituito da monete per le quali la
probabilità di T è minore della probabilità di C. Le
monete di questo insieme differiscono tra di loro per
la probabilità di dare T, per alcune P(T) = 0.4, per altre
P(T) = 0.3 ecc.
Supponiamo di prendere a caso una moneta e di dover
stabilire se essa sia del tipo P(T) = 0.5 o P(T) < 0.5
Sulla base della numerosità tenderemo a preferire l’ipotesi
P(T) = 0.5 (le P(T) = 0.5 sono il 90%). Tuttavia il risultato di
una serie di n lanci potrebbe modificare questa preferenza
Immaginiamo di aver effettuato 6 lanci e di aver ottenuto 1T e 5C;
la probabilità di questo risultato cambia a seconda del tipo di
moneta
Tipo di
moneta
PT
V a posteriori
1 T, 5 C
VPT/VPT = 0.5
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0.0937
0.1866
0.3025
0.3932
0.3543
0
1
1.99
3.23
4.19
3.78
0
-
la verosimiglianza del risultato 1 T e 5 C in una serie di 6 lanci viene calcolata con la formula di
Bernoulli, dove n è il no. totale di lanci, k il no. di T ottenute, p la probabilità di ottenere T e (1-p)
quella di ottenere C
Possiamo scartare l’ipotesi che la moneta sia del tipo P(T) = 0, l’ipotesi più
verosimile è che si tratti di una moneta con P(T) = 0.2, ma anche le altre
ipotesi hanno verosimiglianze piuttosto elevate. Nessuna delle ipotesi è
molto più verosimile di una qualsiasi delle altre
Possiamo valutare la verosimiglianza a favore/sfavore
dell’ipotesi moneta-perfetta prima e dopo la serie di 6
lanci
V. a priori
9:1 a favore (le monete perfette sono 9 volte più
abbondanti delle monete viziate)
V. a posteriori
a favore dell’ipotesi moneta P(T) = 0.2
(ma solo di 4 volte rispetto all’ipotesi P(T) = 0.5)
V. globale
9:4 a favore di P(T) = 0.5
Quanto deve essere la verosimiglianza a favore di
un’ipotesi per accettarla come vera?
Prima di iniziare l’esperimento si decide una soglia
che risulta un compromesso tra due esigenze opposte:
1) ridurre al minimo i casi in cui si accetta per buona
un’ipotesi che invece è sbagliata;
2) ridurre al minimo i casi in cui si lascia senza risposta
il problema in esame
Il valore della soglia dipende soprattutto da quanto
gravi sarebbero le conseguenze di una decisione errata
Quello appena illustrato è il principio su cui si basa il
metodo dei LOD score
 La P(T) della moneta è equivalente alla
frequenza di ricombinazione tra i due loci in
esame: le monete con P(T) = 0.5 sono le coppie di
loci indipendenti, le monete con P(T) < 0.5 sono le
coppie di loci associati
 Ogni lancio corrisponde a una meiosi informativa
(cioè a un figlio classificato con certezza come
originato da un gamete P o R)
Il metodo dei LOD SCORE ci consente di mappare
due loci A e B l’uno rispetto all’altro, cioè ci
consente di rispondere alla domanda:
A e B sono indipendenti? cioè θ = (1 – θ) = 0.5
(moneta perfetta)
oppure
A e B sono associati? cioè θ < 0.5 (moneta viziata)
questa ipotesi è costituita da n ipotesi, una per
ciascuno degli n valori compresi tra 0 e 0.5 (le
monete viziate non sono tutte uguali)
PROBLEMA: dove si trova il gene responsabile della
malattia genetica M che è una malattia
mendeliana a trasmissione Autosomica
Dominante?
Cerco di capire se esso sia vicino al locus del marcatore
A, che è un marcatore STR di cui si
conoscono vari alleli e di cui è nota la
localizzazione cromosomica
Se dimostro che il locus malattia M e il locus marcatore
A sono vicini ho individuato la regione
cromosomica in cui si trova il locus M
MAPPATURA di un LOCUS MALATTIA RISPETTO ad un
LOCUS MARCATORE con il METODO DEI LOD
SCORE, esempio di mappatura di una malattia
Autosomica Dominante :
1. reperimento delle famiglie in cui segrega la malattia;
2. costruzione dei pedigree e assegnazione del fenotipo (malato o sano)
a ciascun membro della famiglia;
3. determinazione del genotipo di tutti gli individui per il marcatore e
verifica dell’informatività delle famiglie (il genitore che trasmette la
malattia deve essere eterozigote per il locus marcatore);
4. per ciascuna famiglia conta dei gameti parentali e dei gameti
ricombinanti;
5. calcolo dei LOD score per ciascuna famiglia;
6. somma dei LOD score ottenuti sulle singole famiglie;
7. costruzione del grafico dei LOD score
METODO DEI LOD SCORE:
3) Verifica dell’informatività delle
famiglie
La condizione minima è che il
GENITORE CHE TRASMETTE LA
MALATTIA (e che quindi è eterozigote
al locus-malattia) SIA ETEROZIGOTE
ANCHE AL LOCUS MARCATORE
MEIOSI INFORMATIVE E NON INFORMATIVE
Locus di una malattia Autosomica Dominante,
Locus del marcatore A
individuo sano
individuo malato
A) NON INFORMATIVA
Il padre, II-1, che ha trasmesso la
malattia alla figlia III-1, è
omozigote per il locus marcatore: i
suoi alleli a questo locus non
possono essere distinti
Queste famiglie non sono
mai informative
MEIOSI INFORMATIVE E NON INFORMATIVE
B) NON INFORMATIVA
La figlia ha ereditato dal padre
l’allele malattia, ma può averlo
ereditato insieme ad A1 OPPURE
insieme ad A2 (cioè, non possiamo
classificare lo spermatozoo che ha
dato origine a III-1 come Parentale o
come Ricombinante)
C) INFORMATIVA
La figlia ha ereditato dal padre
l’allele malattia INSIEME
all’allele A1 del marcatore
(cioè, lo spermatozoo che ha dato
origine a III-1 era Parentale)
I genitori delle famiglie B) e C) sono uguali, ma la famiglia B) NON
è informativa, mentre la C) lo è
MEIOSI INFORMATIVE E NON INFORMATIVE
D) INFORMATIVA
La figlia ha ereditato dal padre
l’allele malattia INSIEME all’allele
A2 del marcatore (cioè, lo spermatozoo
che ha dato origine a III-1 era
Ricombinante)
Queste famiglie sono SEMPRE
informative
METODO DEI LOD SCORE
4. conta dei gameti parentali e
dei gameti ricombinanti;
Gameti P = 5
Gameti R = 1
P
P
P
P
P
R
Per poter classificare senza ambiguità un gamete come
parentale o ricombinante è necessario avere informazioni
su 3 generazioni
P
P
P
P
P
R
II-1 ha ricevuto dalla madre
l’allele patologico del locus
malattia E l’allele A1 del locus
marcatore: i suoi gameti P sono
quelli con le combinazioni
(A1+allele Malattia)
e
(A2+allele normale)
II-1 ha ricevuto dalla madre
l’allele malattia ma non
sappiamo se lo abbia ricevuto
insieme all’allele A1 o
all’allele A2 del marcatore
Non sappiamo quali siano i
suoi gameti P e quali gli R
METODO DEI LOD SCORE:
4) Calcolo dei LOD SCORE per le
singole famiglie
a) sulla base del risultato osservato si calcola la
verosimiglianza dell’ipotesi di indipendenza e
quella di una serie di ipotesi di linkage, cioè di
valori di ricombinazione i . Questo calcolo viene fatto
utilizzando la formula di Bernoulli
b) per ciascuna ipotesi di linkage si calcola l’ODD
ratio (= V dell’ipotesi i / V dell’ipotesi di
indipendenza);
c) calcolo del Logaritmo di ciascun ODD (= LOD)
Esempio di calcolo per la famiglia
del pedigree (a fase nota)
[(1- θ)5θ1] 0.56

0
0.05
0.1
0.167
0.2
0.3
0.4
0.5
ODD
0
2.476
3.799
4.287
4.194
3.227
1.991
1
LOD
Z
-Infinito
0.394
0.577
0.632
0.623
0.509
0.299
0
0.7
0.6
Risultato non
conclusivo
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
Esempio di calcolo per la famiglia
del pedigree (a fase sconosciuta)
½ [(1- θ)5 θ 1] + ½ [(1- θ)1 θ 5]

0
0.05
0.1
0.167
0.2
0.3
0.4
0.5
ODD
0
1.238
1.889
2.147
2.105
1.668
1.192
1
LOD
Z
-Infinito
0.093
0.276
0.331
0.323
0.222
0.076
0
0.7
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
Risultato non conclusivo
Bisogna cercare e studiare altre famiglie
in cui sia presente la stessa malattia
I LOD SCORE ottenuti sulle singole
famiglie possono essere sommati
VALORI di LOD CRITICI
(valori soglia)
LOD  + 3

Ipotesi di linkage accettata
verosimiglianza a posteriori a favore del linkage
verosimiglianza a priori che due loci siano linked (a sfavore
dell’associazione)
1000:1
1:50
verosimiglianza globale a favore dell’associazione 1000:50 (=20:1)
(P = 0.05)
LOD  - 2

Ipotesi di linkage scartata
verosimiglianza a posteriori a favore dell’indipendenza
100:1
verosimiglianza a priori a favore dell’indipendenza
50:1
verosimiglianza globale a favore dell’indipendenza
5000:1
Esempi di curve di lod score
a. Evidenza di linkage per θ = 0.23
b. Evidenza di linkage assoluto (θ = 0)
c. Linkage escluso per valori di θ <
0.12
d. Risultato non conclusivo per tutti
i valori di θ
Ambito di incertezza della
stima di θ (frequenza di
ricombinazione)
Metodo dei LOD SCORE  efficienza
 Teoricamente è in grado di scoprire qualsiasi grado di linkage, ma
in pratica non è così  per scoprire gradi di associazione modesti
(= elevata frequenza di ricombinazione) è necessaria una quantità
di dati non realisticamente ottenibile
 Efficienza massima per linkage assoluti  se non ci sono
ricombinanti 10 gameti informativi sono sufficienti a fornire prova
di linkage
 Con 25 gameti informativi si può arrivare a dimostrare che due loci
sono linked solo se la frequenza di ricombinazione tra di essi non
supera il 10%. Se  = 0.2 sono necessari 36 gameti informativi; se
 = 0.3 ne sono necessari 85
Con la mappatura genetica si può restringere la regione in cui
si trova un gene malattia a qualcosa dell’ordine di 1-2 cM
(equivalenti a 1-2 Mb)
ATTENZIONE !!!
L’associazione è tra loci e
NON tra alleli
La stessa malattia NON è
associata in tutte le famiglie
allo stesso allele del
marcatore
Nelle famiglie 1 e 2 segrega
la stessa malattia genetica,
ma mentre nella famiglia 1
essa ‘viaggia’ con l’allele 1
del marcatore, nella famiglia
2 ‘viaggia’ con l’allele 3
dello stesso marcatore
Per il calcolo dei LOD SCORE vengono utilizzati
programmi informatici  molto spesso le famiglie
umane non sono così ‘ideali’ come quella che
abbiamo appena visto
Le mappe genetiche e le mappe fisiche sono
sovrapponibili?
Sì, per quanto riguarda l’ordine dei geni lungo i
cromosomi
No, per quanto riguarda la distanza che li separa
Gli eventi di crossing-over non si distribuiscono in
modo uniforme lungo i cromosomi: esistono zone
‘calde’ di ricombinazione (HSR = Hot Spot of
Recombination), inoltre la frequenza dei crossingover è più elevata nelle meiosi femminili che in
quelle maschili
Nel genoma umano blocchi aplotipici sono
separati da HSR
Mappe genetiche ottenute con
meiosi femminili (in rosso) e
maschili (in azzurro) e mappa
fisica del cromosoma 18
Il no. di crossing
over varia tra
individui e tra
gameti dello
stesso individuo
Che relazione c’è tra frazione di ricombinazione e
distanza genetica?
Le frequenze di ricombinazione non sono additive
Frequenza di ricombinazione max 0.5
Unità di
mappa
cM
Il marcatore ideale per studi di mappatura genetica
deve essere:

altamente polimorfico;

analizzabile con una tecnica semplice e a basso
costo;

analizzabile su un materiale biologico facilmente
reperibile;
Marcatori ideali sono STR (Simple Tandem Repeats) e
SNP (Single Nucleotide Polymorphism)
Quando si mappa un gene malattia bisogna
fare attenzione alla possibilità di
classificare come sani individui che sono in
realtà ‘malati’ (penetranza incompleta e/o
insorgenza tardiva) o viceversa (fenocopie)
 classificazione errata di gameti P e R
Se la malattia presenta eterogeneità
genetica di locus prima di mettere
insieme dati provenienti da famiglie
diverse bisogna accertarsi che in tutte
le famiglie la malattia abbia la stessa
causa genetica
E se questo non è possibile?
Mappatura in singole famiglie con molti
individui alla ricerca di aplotipi ‘condivisi’
Con il metodo dei LOD SCORE si producono gruppi di
associazione (o di sintenia). L’assegnazione ad un
particolare cromosoma è possibile solo se almeno un
marcatore del gruppo di associazione è stato assegnato ad
uno specifico cromosoma (problema che oggi non si
verifica più)
Primi studi di mappatura genetica nell’uomo  anni ‘60-70
per molti anni risultati molto modesti: scarsità di siti polimorfici
 ABO - adenilatochinasi
 ABO - sindrome unghia-rotula
 Duffy - cataratta congenita
 Rh - ellissocitosi
 Colinesterasi - transferrina
 Lutheran - secretore
 G6PD - emofilia
 G6PD - daltonismo
Anni ‘80 scoperta di marcatori analizzabili a livello di DNA (RFLP
prima e STR poi) e coordinamento di vari gruppi a livello
internazionale
Famiglie CEPH = Centre pour l’Etude du Polymorphisme
Humaine
Costruzione di una mappa marcatoremarcatore dell’intero genoma
Analisi di
linkage
multipoint
Il programma
LINKMAP ricava la
posizione del locusmalattia calcolando la
probabilità
complessiva dei dati
variando la posizione
del locus della malattia
rispetto alla griglia dei
marcatori
L’analisi di linkage è un’analisi parametrica 
richiede un preciso modello genetico  una serie
di parametri devono essere noti:
 modalità di trasmissione
 frequenza della malattia e degli alleli del marcatore
 penetranza
 frequenza mutazione (sia del locus malattia che del locus
marcatore)
 presenza di fenocopie
 presenza di eterogeneità genetica
Perché ci interessa mappare i geni?
1) interesse di tipo evolutivo
2) applicazioni pratiche
a. il restringimento della regione cromosomica in cui mappa un
gene-malattia costituisce il primo passo per la sua
identificazione
b. l’individuazione della regione cromosomica in cui mappa un
gene-malattia ed il linkage con altri marcatori trova
un’immediata applicazione nella consulenza genetica indiretta
(diagnosi prenatale, diagnosi presintomatica, diagnosi dello
stato di portatore), che è l’unica possibile quando non sia stato
clonato il gene-malattia
DIAGNOSI GENETICA
Diretta  viene studiato il gene responsabile
della malattia, è possibile solo se il gene è stato
clonato e se ne conoscono le mutazioni
patologiche
DIAGNOSI GENETICA
Indiretta  viene utilizzata quando non si conosce il gene
malattia o quando la ricerca diretta delle mutazioni ha
dato esito negativo. Deve essere nota la localizzazione
del gene e si devono conoscere dei marcatori
strettamente associati al gene (= che ricombinano
raramente con il gene malattia). Può essere applicata a
malattie a trasmissione AD, AR e X-linked. Il problema
principale è rappresentato da diagnosi errate dovute alla
ricombinazione
come si procede nella
diagnosi genetica INDIRETTA
1. si cerca un marcatore informativo nella
specifica famiglia in modo tale da poter
distinguere i due cromosomi omologhi del/i
genitore/i che potrebbe(ro) trasmettere la
malattia
2. si determina la fase di associazione tra l’allelemarcatore e l’allele malattia;
3. si determina quale cromosoma sia stato
trasmesso al probando
Diagnosi genetica indiretta per una malattia
Autosomica Dominante, la diagnosi è soggetta ad
un errore la cui grandezza dipende dalla frequenza
di ricombinazione tra locus marcatore e locus
malattia
L’analisi di un marcatore a monte del locus
malattia e di uno a valle permette di stabilire se
si siano verificati eventi di ricombinazione: si
diminuisce la probabilità di diagnosi errate
Diagnosi genetica
indiretta per
malattia X-linked
recessiva
III-2 non è
portatrice, lo
sarebbe se si
fosse verificato
un doppio
crossing-over 
evento
estremamente
improbabile
OMIM = Online Mendelian Inheritance in Man
Versione online del catalogo dei fenotipi mendeliani
umani (la ‘Bibbia’ dei genetisti medici) edito in
versione cartacea fin dal 1966 a cura di Victor
McKusick (sei edizioni: la prima nel 1966, l’ultima nel
1998)
E’ un compendio dei geni e dei fenotipi umani
Contiene informazioni su > 13 000 geni e su tutte le
malattie e i fenotipi mendeliani noti
Ogni voce (‘entry’) è contrassegnata da un numero a
sei cifre preceduto da un simbolo
il significato della prima cifra:
1..... e 2..... ‘entries’ create prima del 15/05/1994
riguardanti loci o fenotipi autosomici
3.....
‘entries’ riguardanti loci o fenotipi X-linked
4.....
‘entries’ di loci o fenotipi Y-linked
5.....
‘entries’ di loci o fenotipi mitocondriali
6.....
‘entries’ di loci o fenotipi autosomici creati
dopo il 15/05/1994
il significato del simbolo che precede il numero:
*
gene
#
fenotipo
+
gene a sequenza nota + fenotipo
%
fenotipo mendeliano a base molecolare nota
no simbolo
fenotipo a sospetta (ma non
confermata) eredità mendeliana
Esempi relativi alla CF (= Cystic Fibrosis)
Il gene
*602421
La malattia 1 (CF)
#219700
La malattia 2 (CBAVD)
#277180
Per ogni gene il database fornisce
numerose informazioni sia cliniche
che genetico-molecolari , una serie di
‘link’ ad altri siti e un’ampia
bibliografia