STRATEGIE CONTRO IL CANCRO
PREVENIRNE LA COMPARSA CON LA PREVENZIONE
PRIMARIA (STILI DI VITA)
DIAGNOSTICARE LA MALATTIA PRECOCEMENTE PRIMA
CHE SI MANIFESTI A LIVELLO CLINICO ( PREV.
SECONDARIA : SCREENING )
SCREENING: NON è DIAGNOSTICO
 LA MALATTIA DEVE AVERE UN ALTA MORBILITA’
/MORTALITA’
 POCO INVASIVO E DI FACILE ESECUZIONE
 ACCESSIBILE , ECONOMICO ,TEMPI BREVI
 ETA’ D’INIZIO : INCREMENTO CON L’ETA’ ( NO
TESTICOLO OVAIOE CERVICE )
 INTERVALLO DI RIPETIZIONE : NO STANDARD
CODICE EUROPEO CONTRO IL CANCRO
COS’E’
DA CHI VIENE
PROPOSTO
QUALI SONO LE
FINALITA’?
SONO DODICI RACCOMANDAZIONI DI
STILI DI VITA E MISURE PREVENTIVE.
LA LORO CORRETTA APPLICAZIONE
PUO’
RIDURRE
INCIDENZA
E
MORTALITA’ DI CANCRO
GRUPPO DI ESPERTI DI PIU’ PAESI.
PREVENZIONE PRIMARIA: PREVENIRE
COMPARSA CON ADEGUATI STILI DI
VITA
PREVENZIONE
SECONDARIA:
DIAGNOSI PRECOCE
NON FUMARE
EVITARE OBESITA’
FARE OGNI GIORNO ATTIVITA’ FISICA
MANGIARE OGNI GIORNO FRUTTA FRESCA E
VERDURA DI STAGIONE LIMITARE GRASSI E
CARNE ROSSA
 MODERARE CONSUMO DI ALCOOLICI ( 2
BICCH. U – 1 BICCH. D )
 EVITARE L’ECCESSO DI ESPOSIZIONE AL
SOLE
USARE
SEMPRE
PROTEZIONI
ADEGUATE AI FOTOTIPI
 PROTEZIONE DAI CANCEROGENI SUL POSTO
DI LAVORO




 CONSULTARE IL MEDICO PER : NODULIFERITA CHE NON GUARISCE (BOCCA )MUTAZIONE
DI
UN
NEOOGNI
SANGUINAMENTO ANOMALO- PERSISTENZA
DI TOSSE E RAUCEDINE- BRUCIORI DI
STOMACO- DISFAGIA- DIMINUZIONE DI
PESO- CAMBIAMENTI DELLE ABITUDINI
INTESTINALI E URINARIE
 PER LE DONNE DAI 25AA. SCREENING PER T.
DEL COLLO UTERO
 PER LE DONNE DAI 50AA. SCREENING
MAMMOGRAFICI
 D. E U. DAI 50 AA SCREENING PER CA COLON
RETTALE
 VACCINO CONTRO EPATITE B
FATTORI DI RISCHIO
VIRUS DEL PAPILLOMA
CERVICE UTERINA
GENITALI
VIRUS EPATITE B e C
TUMORI DEL FEGATO (80%)
HELIOBACTERI PYLORI
TUMORI DELLO STOMACO (?)
ANO (80%)
SOVRAPPESO E OBESITA’
CA MAMMELLA
DIETE SCONSIDERATE
CA INTESTINO
VIRUS EPSTAIN BARR
CA. CAVO ORALE
LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE DEL
CANCRO
1990 American Cancer Society
EVITARE OBESITA’ : SI LIBERANO GRANDI QUANTITA’
DI GRASSI PEROSSIDATI
INCIDENZA DI CA COLON- CA UTERO- CA COLECISTI- CA
MAMMELLA- CA PROSTATA
L’ECCESSIVO CONSUMO DI ALCOOL : > IL RISCHIO
DI T DEL CAVO ORALE, FARINGE, ESOFAGO ( PER IL
CONTENUTO DI ETANOLO )
EVITARE O DIMINUIRE LA COTTURA DEI CIBI :
BENZOPIRENE NEI CIBI TROPPO COTTI : SOSTANZA
CANCEROGENA CHE TRASFORMA I GRASSI SATURI IN
PRODOTTI TOSSICI DISTRUGGENDO VITAMINE E ENZIMI
DIGESTIVI,
DIMINUIRE
CONSUMO
DI
FRITTURE,
GRIGLIATE, CARAMELLIZZAZIONE.
RIDURRE AL MINIMO :
CIBI CONSERVATI- SALATI- SOTTOSALE- AFFUMICATI
( MUFFE CANCEROGENE COME L’AFLATOSSINA E
SPECIE LA NITROSAMMINA )
AUMENTARE IL CONSUMO
PRODOTTI INTEGRALI :
DI
FIBRE
E
LE FIBRE ALIMENTARI SONO MOLECOLE POSTE NELLA
PARETE DELLE CELLULE VEGETALI
SONO CELLULOSA , PECTINA E LEGNINA.
NON POSSONO ESSERE DIGERITE, NON HANNO
VALORE CALORICO,ASSORBONO ACQUA, FACILITANO
IL TRANSITO INTESTINALE ( FRUTTA, VERDURA,
CEREALI INTEGRALI, LEGUMI, FRUTTA E SEMI OLEOSI )
MECCANISMI D’AZIONE DELLE FIBRE
DIMININUISCONO TEMPO DI TRANSITO FECI
AUMENTANO MASSA FECALE
PRODUCONO SOSTANZE PROTETTIVE
Batteri anaerobi della flora intestinale inducono
fermentazione dei carboidrati complessi delle fibre da
cui si liberano acidi grassi a catena corta, sali dell’acido
acetico , propionico dalla frutta e butirrico dalla crusca
che svolgono attività anticrescita quindi anticancro
DIMININUISCONO E MODIFICANO GLI ACIDI BILIARI
FECALI CHE FAVORISCONO LA CRESCITA DI ADENOMI
INTESTINALI
DIMINUISCONO LE CONCENTRAZIONI DELLE SOSTANZE
MUTAGENE CANCEROGENE
MODIFICANO PH E FLORA INTESTINALE
MODIFICANO ATTIVITA’ ENZIMATICA A LIVELLO DEL
COLON E L’ESCREZIONE DEI FENOLI A LIVELLO
URINARIO
150 GRAMMI DI LEGUMI O 75 GRAMMI DI SEMI OLEOSI
EQUIVALGONO A 4 PORZIONI DI CEREALI FRUTTA E
VERDURA
VACCINAZIONE ANTI PAPILLOMA VIRUS HPV
PER PREVENZIONE TUMORE DELLA CERVICE UTERINA
ENTRO 5 ANNI DALL’INIZIO DELL’ATTIVITA’ SESSUALE
OLTRE IL 50 % DELLE DONNE CONTRAE UN ‘INFEZIONE
HPV ( AD ALTO E BASSO POTENZIALE CANCEROGENO)
FATTORI ASSOCIATI AD UN AUMENTO DI RISCHIO DI
INFEZIONE:




ELEVATO NUMERO DI PATNERS
PROMISCUITA’
PRECOCITA’ ATTIVITA’ SESSUALE
CONDIZIONI
DI
MAGGIORE
IMMUNITARIA
SUSCETTIBILITA’
PER TRASMETTERE IL VIRUS NON E’ NECESSARIO CHE
CI SIA SCAMBIO DI LIQUIDI BIOLOGICI
IL PRESERVATIVO NON PROTEGGE POICHE’ E’
SUFFICIENTE IL CONTATTO TRA CUTE O MUCOSA ANO
GENITALE
NON SI SA SE VACCINO PROTEGGE A VITA
2 VACCINI : QUADRI E BIVALENTE COSTITUITI DA
PARTICELLE PROTEICHE PURIFICATE
VACCINO NON EFFICACE SE DONNE HANNO GIA’
CONTRATTO INFEZIONE DA HPV
RIVOLTO A RAGAZZE ADOLESCENTI ( 9/11 ANNI
MASSIMO 20/25 ANNI )
SONO TRE SOMMINISTRAZIONI IM : TEMPO ZERO- 1 /2
MESI DOPO- 6 MESI DOPO LA PRIMA
CA CAVO ORALE
FATTORI DI RISCHIO :
 FUMO E ALCOOL
 ISPESSIMENTO MUCOSA
 LEUCOPLASIA
 ERITROPLASIA
 DENTI SCHEGGIATI , PROTESI DIFETTOSE
 INFIAMMAZIONI CRONICHE DELLA MUCOSA
SCREENING ORALE : OGNI LASIONE DELLA BOCCA CHE
NON GUARISCE NELL’ARCO DI 15 GIORNI
MELANOMA
100.000 NUOVI CASI OGNI ANNO
ETA’ A RISCHIO 25/50. ANNI ESPOSIZIONI AL SOLE
PIU’ COLPITE LE DONNE
FATTORI DI RISCHIO :
 MODIFICAZIONE DI UN NEO
 COMPARSA NUOVO NEO IN ETA’ ADULTA
 NEI DI DIAMETRO IRREGOLARE E > A 5 MM
 ELEVATO NUMERO DI NEI , NEVI CONGENITI
 FOTOTIPO CHIARO, PRESENZA DI EFELIDI
 PRECEDENTI SCOTTATURE AL SOLE
REGOLA A-B-C-D-E : ASIMMETRIA- BORDI
IRREGOLARI- COLORE A VARIE TINTE- DIMENSIONEEVOLUZIONE PROGRESSIVA E ERITEMA
NON VALIDO PER MELANOMI PIANI, DI PICCOLA
TAGLIA O MELANOMI NODULARI
CA MAMMELLA
FATTORI DI RISCHIO FAMILIARI E PERSONALI :
 PRESENZA DI TUMORE IN PARENTI DI 1° GRADO
IL RISCHIO AUMENTA DI CIRCA 2 VOLTE
 SE TUMORE NEL PARENTE E’ COMPARSO PRIMA
DELLA MENOPAUSA IL RISCHIO AUMENTA DI 3
VOLTE
 SE IL TUMORE E’ BILATERALE IL RISCHIO
AUMENTA DI 9 VOLTE
 RISCHIO DI SVILUPPARE UN SECONDO TUMORE
DOPO IL PRIMO
 MENARCA SOTTO I 12 AA MENOPAUSA DOPO 55 AA
AUMENTA RISCHIO DI CIRCA 2 VOLTE
 ASSUNZIONE DI ORMONI
MUTAZIONI GENETICHE
LE FORME EREDITARIE RAPPRESENTANO SOLO IL
5/10% DEL TOTALE DEI TUMORI DELLA MAMMELLA
VI E’ UNA MUTAZIONE DI ALCUNE PORZIONI DEL
GENOMA DIVENTANDO GENI MUTANTI CHE NON
BLOCCANO LA TRASFORMAZIONE TUMORALE DELLE
CELLULE
GENE BRCA1 E BRCA2
PER LE DONNE PORTATICI DI TALI
MUTAZIONI
 CONSULENZA GENETICA TEST BRCA
 AUTOPALPAZIONE ( DAI 15 ANNI )
 VISITE PERIODICHE OGNI 6 MESI .ECOGRAFIA
 MAMMOGRAFIA 25/30 ANNI OGNI ANNO
 MISURE PREVENTIVE FARMACOLOGICHE
(TAMOXIFEN ) E/O CHIRURGICHE
LA TEORIA DEI RADICALI LIBERI:
UNO DEI PRINCIPALI MECCANISMI D’AZIONE RESPONSABILE
DELL’ INDUZIONE DEL CANCRO E’ LA LIBERAZIONE DI GRANDI
QUANTITA’ DI RADICALI LIBERI VERI E PROPRI KILLER
CELLULARI.
I RADICALI LIBERI, CHE DERIVANO DALL’OSSIGENO,
“OSSIDANO”, USURANO, BRUCIANO E DISTRUGGONO LE
CELLULE DEL NOSTRO CORPO.
IL RADICALE LIBERO E’ UNA MOLECOLA CON UN ELETTRONE
SPAIATO NEL MANTELLO ELETTRONICO ESTERNO, PER CUI E’
INSTABILE CON VITA BREVE.
NEL
TENTATIVO
DI
RAGGIUNGERE
STABILITA’,
DETERMINANO REAZIONI
A CATENA DISGREGANDO LE
MOLECOLE STABILI CHE DIVENTANO A LORO VOLTA RADICALI
LIBERI
RADICALI LIBERI
UTILI PER
RESPIRAZIONE
CELLULARE
MECCANISMI
DIFESA
DANNOSI PER
INVECCHIAMENTO
PRECOCE
MALATTIE
DEGENERATIVE
RISCHIO
CARDIOVASCOLARE
RADICALI LIBERI
SOSTANZE INQUINANTI , FUMO, ALCOOL,
FARMACI, RADIAZIONI IONIZZANTI INDUCONO
LA LIBERAZIONE DI GRANDI QUANTITA’ DI
RADICALI LIBERI.
IL SISTEMA DIFENSIVO E’ ASSICURATO DA
SOSTANZE
ANTIOSSIDANTI
CAPACI
DI
NEUTRALIZZARE I RADICALI LIBERI.
OGNI TIPO DI INQUINAMENTO E OGNI SOSTANZA
TOSSICA PROVOCA UNA SOVRAUTILIZZAZIONE DI
MICRO NUTRIENTI (ANTIOSSIDANTI)
 ESPOSIZIONE PROLUNGATA AL SOLE: ALTO CONSUMO DI
BETACAROTENE
A
LIVELLO
DELLA
PELLE
CON
OSSIDAZIONE DEI LIPIDI DELLA MEMBRANA CELLULARE;
 FUMO DI SIGARETTE RIDUCE LA VIT. C, VIT. E, VIT. T B12,
B9;
 ARIA INQUINATA: ANIDRIDE SOLFOROSA -OSSIDO DI
AZOTO- OZONO, IDROCARBURI;
 ACQUA INQUINATA: CLORO, NITRATI, ALLUMINIO;
 ALIMENTI: COLORANTI, CONSERVANTI, ADDITIVI, CIBI
TROPPO COTTI;
 INQUINAMENTI DEGLI AMBIENTI DI LAVORO:
 SOSTANZE TOSSICHE, ALDEIDI, SOLVENTI, DETERSIVI
SOLVENTI;
 TRATTAMENTI FARMACOLOGICI PROLUNGATI LIBERANO
RADICALI LIBERI.
PRINCIPALI SOSTANZE ANTIOSSIDANTI
DRUG-FOOD












INIBITORI DELLE PROTEASI;
VIT C (ACIDO ASCORBICO);
VIT E (TOCOFEROLO)
OLI ESSENZIALI;
BETACAROTENE;
CAROTENOIDI;
FLAVONOIDI;
LICOPENE;
SELENIO;
FENOLI;
CALCIO;
FIBRE.
FONTI NATURALI CON ATTIVITA’ ANTICANCRO
CEREALI:
RICCHI DI FIBRE , POLIFENOLI ,
VITAMINA E
AGRUMI:
RICCHI DI BETACAROTENE, VITAMINA C E
FLAVONIDI, SPECIE LA SCORZA
EMBLICA
OFFICINALIS
OLIO DI
OLIVA
POMODORO
SPIRULINA
TE’ VERDE
PIANTA
UTILIZZATA
IN
MEDICINA
AYURVEDICA , RICCHISSIMA DI VIT C
RICCO DI VIT E ED FENOLI
AL FRESCO E AL BUIO
BETACAROTENE, VIT C, LICOPENE,
ACIDI FENOLICI
ALGA MICROSCOPICA
RUOLO PROTETTIVO
BIOLOGIA MOLECOLARE DEI TUMORI
– IL TUMORE E’ UN PROCESSO MULTIFASICO:
• INIZIAZIONE: MUTAZIONE GENETICA DELLA CELLULA
CHE LA STIMOLA A PROLIFERARE
• PROMOZIONE:DOPO SUCCESSIVE MUTAZIONI LA
CELLULA PASSA ALLA FASE DI PROMOZIONE PER EVOLVERE
IN CELLULA TUMORALE( IL FUMO DI SIGARETTA E’ UN
PROMOTORE)
• PROGRESSIONE: COINCIDE CON ULTERIORE CRESCITA
DELLA MASSA TUMORALE
• METASTASI: COINCIDE CON LA DIFFUSIONE AD ALTRI
ORGANI DEL TUMORE
SVILUPPO DEL TUMORE
• CELLULA GENETICAMENTE MODIFICATA:
MUTAZIONE
• IPERPLASIA: CRESCITA ECCESSIVA DELLA CELLULA LA
MASSA CELLULARE E’ BENIGNA
• DIFFERENZAZIONE: MUTAZIONI DI PIU’ CELLULE CON
PERDITA DELLE FUNZIONI CHE LE CARATTERIZZA
• DISPLASIA: LE CELLULE ASSUMONO FORMA E
ORIENTAMENTO ANOMALI
• LE CELLULE DISPLASICHE SI RIPRODUCONO E IL TUMORE
PROGREDISCE
• LE CELLULE TUMORALI POSSONO LEGARSI A TESSUTI DISTANTI E
DARE INIZIO AD ALTRI TUMORI(SECONDARI) O METASTASI
LINFONODI E METASTASI
• SPESSO LE CELLULE TUMORALI DISTACCATE ENTRANO
NEL SISTEMA LINFATICO
• QUINDI RESTANO INGLOBATE NEI LINFONODI
• MOLTO PROBABILMENTE RESTANO INGLOBATE NEI
LINFONODI PIU’ VICINI AI TUMORI
• QUESTO E’ IL MOTIVO PER CUI LA DISSEMINAZIONE
LINFATICA E’ UN INDICE IMPORTANTE DELLA
STADIAZIONE DEL TUMORE
LINFONODI SENTINELLA
• IL LINFONODO SENTINELLA E’ IL PRIMO LINFONODO
CHE VIENE INTERESSATO DAL DRENAGGIO DIRETTO
CHE PARTE DAL TUMORE
• SE IL LINFONODO SENTINELLA NON PRESENTA
CELLULE TUMORALI, E’ IMPROBABILE CHE ALTRI
LINFONODI SIANO STATI COLPITI PER CUI NON SARA’
NECESSARIO ASPORTARNE ALTRI
• GLI STUDI HANNO DIMOSTRATO CHE LA BIOPSIA DEL
LINFONODO SENTINELLA NEL TUMORE DELLA
MAMMELLA PUO’ CONTRIBUIRE A PRENDERE
DECISIONI SULLA TERAPIA CHIRUGICA,
CHEMIOTERAPIA E RADIOTERAPIA
CHE COSA CAUSA LA CRESCITA CELLULARE ?
• I FATTORI DI CRESCITA
CHE MEDIANTE IL LEGAME A UN RECETTORE
POSTO SULLA SUPERFICIE DELLE CELLULE E
L’UTILIZZO DI PROTEINE CHE TRASMETTONO
IL SEGNALE NEL PROFONDO DELLA CELLULA
NE DETERMINANO LA CRESCITA E DIVISIONE
• NELLA CELLULA SONO PRESENTI ANCHE
PROTEINE CHE “BLOCCANO” IL SEGNALE DI
CRESCITA IN MODO DA OTTENERE AL
MOMENTO GIUSTO IL CORRETTO NUMERO DI
CELLULE
• ESISTONO CIRCA 20 RECETTORI PER I
FATTORI DI CRESCITA
• EGFR : RECETTORE DEL FATTORE DI CRESCITA
DELL’EPIDERMIDE
• VEGF :VASCOLARE ENDOTELIALE
• PDGF : DERIVATO DALLE PIASTRINE
DA QUESTI GENI
E’ INDISPENSABILE LA PRESENZA DI UN
EQUILIBRIO TRA I MESSAGGI DI “CRESCITA”
E “NON CRESCITA” (O BLOCCO)
QUANDO C’E’ UNA MUTAZIONE I GENI
ONCOGENI DETERMINANO PRODUZIONE DI
FATTORI DI CRESCITA ALTERATI, DEI
RECETTORI, DEI MESSAGGI…
I GENI ONCOSOPPRESSORI, QUANDO AGISCONO
CORRETTAMENTE, SOPPRIMONO LO SVILUPPO
DI NEOPLASIE PERCHE’ INVIANO IL
MESSAGGIO DI “BLOCCO DI CRESCITA”
MOLTI TUMORI HANNO ORIGINE DALLA
PERDITA O MALFUNZIONAMENTO DELLE
PROTEINE REGOLATORIE CODIFICATE DA
QUESTI GENI
RUOLO NORMALMENTE SVOLTO DALL’EGFR
• L’EGFR E’ IMPORTANTE NELLO SVILUPPO
FETALE
STIMOLA LA CRESCITA DELLE CELLULE FETALI E LA
LORO DIFFERENZAZIONE IN DIVERSI TIPI DI TESSUTO
• NELL’ADULTO L’EGFR
INTERVIENE NELLA GUARIGIONE DELLE FERITE
STIMOLA LA CRESCITA DELLE CELLULE EPIDERMALI
CHE SONO SOSTITUITE RAPIDAMENTE, QUALI QUELLE
DELLA MUCOSA INTESTINALE
• ELEVATI LIVELLI DI EGFR SI RISCONTRANO
DI SOLITO NEI TUMORI :
•
•
•
•
INVASIVI
METASTATIZZATI
IN STADIO AVANZATO
RESISTENTI ALLA CHEMIOTERAPIA
PER ECCESSIVA PRODUZIONE DI ENZIMI CHE
INTERVENGONO NEL MECCANISMO DI RIPARO DEL DNA
• RESISTENTI ALL’ORMONOTERAPIA(TAMOXIFEN)
• A PROGNOSI INFAUSTA
GLI INIBITORI DELL’EGFR
• MAB- ERBITUX CETUXIMAB
• EGFR TKI ( INIBITORI DELL’ATTIVITA’ TIROSIN
CHINASICA DELL’EGFR)
• I MAB SONO ANTICORPI MONOCLONALI
• SCOPERTI NEI PRIMI ANNI OTTANTA DA
•
MENDELSOHN
INIBISCONO L’ATTIVAZIONE DEL FATTORE DI
CRESCITA
TARGET THERAPY
• SONO TERAPIE “MIRATE” CON OBIETTIVI
SPECIFICI
• LE PIU’ UTILIZZATE SONO QUELLE CHE
INIBISCONO I FATTORI DI CRESCITA(PER
PREVENIRE L’IPERATTIVITA’ DEL SEGNALE DI
CRESCITA) E RIDURRE QUINDI LA
PROLIFERAZIONE E LA CRESCITA CELLULARE
ALCUNI ESEMPI DI TARGET THERAPY
• CETUXIMAB (ERBITUX)- ANTICORPO MONOCLONALE
ANTI-EGFR UTILIZZATO NEI TUMORI DEL COLONRETTO E DEL DISTRETTO TESTA/COLLO
• BEVACIZUMAB (AVASTIN) -ANTICORPO MONOCLONALE
ANTI-VEGF UTILIZZATO NEL TRATTAMENTO DEI
TUMORI DEL COLON-RETTO
• TRASTUZUMAB (HERCEPTIN)- ANTICORPO
MONOCLONALE ANTI- HER2 PER IL TRATTAMENTO DEI
TUMORI DELLA MAMMELLA HER2+
• IMATINIB (GLIVEC) INIBITORE DELLA TIROSIN
CHINASI UTILIZZATO NEL TRATTAMENTO DELLA
LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA E DEL SARCOMA
GASTROINTESTINALE
ASSISTENZA AL MALATO SOTTOPOSTO
A TERAPIA ANTIBLASTICA
I FARMACI ANTINEOPLASTICI SONO IN GRADO DI
DANNEGGIARE E DISTRUGGERE NON SOLO LE CELLULE
TUMORALI MA ANCHE ALCUNI TIPI DI CELLULE
NORMALI, SPECIE QUELLE CHE SI RIPRODUCONO PIU’
RAPIDAMENTE, (MIDOLLO OSSEO GLOBULI BIANCHI –
BULBO PILIFERO – MUCOSA GASTRICA).
IL DANNO A QUESTE CELLULE DETERMINA:
 MIELODEPRESSIONE;





ALOPECIA;
MUCOSITI;
DIARREA;
STIPSI;
NAUSEA E VOMITO.
COSA FARE PER PIANIFICARE L’ASSISTENZA ?
1. CONOSCENZA DEL PAZIENTE;
2. CONOSCENZA DEGLI OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO
FARMACOLOGICO;
3. COMPETENZA SULLE MODALITA’ DI PREPARAZIONE,
SOMMINISTRAZIONE
FARMACI IMPIEGATI;
E
SMALTIMENTO
DEI
4. CONOSCENZE DELLE PRECAUZIONI NECESSARIE
ALLA SOMMINISTRAZIONE DELL’AGENTE TERAPEUTICO E DEGLI EFFETTI COLLATERALI POSSIBILI;
5. CONOSCENZA DEGLI EVENTI ATTI A CONTROLLARE
LA TOSSICITA’ DEI FARMACI IN USO.
ACCERTAMENTO
L’OPERATORE SANITARIO, NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE
NEOPLASTICO IN TRATTAMENTO DEVE TENERE CONTO DI
DUE ASPETTI:
1. EFFETTI COLLATERALI DELLA CHEMIOTERAPIA SONO
PREVALENTEMENTE GESTITI CON TERAPIA FARMACOLOGICA;
2. ASPETTATIVE DEL PAZIENTE SULLE COMPLICANZE DELLA
CHEMIOTERAPIA.
SAPER GESTIRE OGNI PROBLEMA POSTO DAL PAZIENTE
SENZA SOTTOVALUTARE LA GRAVITA’
SPECIE DAL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO
EFFETTI COLLATERALI DELLA CHEMIOTERAPIA
DEPRESSIONE MIDOLLARE
INIBIZIONE DELL’ATTIVITA’ DEL MIDOLLO OSSEO CON
DIMUNUZIONE DI:
- LEUCOCITI - ERITROCITI - TROMBOCITI.
LA CHEMIO NON HA EFFETTO SULLE CELLULE MATURE
CIRCOLANTI MA SOLO SU QUELLE CHE SI TROVANO NELLA FASE
DI REPLICAZIONE ALL’INTERNO DEL MIDOLLO OSSEO. (10-14
GG PER LA MATURAZIONE)
NON TUTTI I CHEMIOTEAPICI DANNO MIELODREPRESSIONE.
CONTROLLI SETTIMANALI: EMOCROMO COMPLETO.
INFEZIONI
NEL SOGGETTO LEUCOPENICO (G.B. TRA 3000 E 4000) SI
ATTIVANO
LE
“PREVENZIONI
ANTINFETTIVE”
E
IL
TRATTAMENTO CHEMIOTERAPICO PUO’ ESSERE RITARDATO.
PRINCIPALI FARMACI ANTI EMETICI
• FARMACI CORTICOSTEROIDEI
• ANTIEMETICI SINTOMATICI
• ANSIOLITICI
• VENGONO SOMMINISTRATI
• PRIMA DURANTE E DOPO LA CHEMIOTERAPIA
INTERVENTI INFERMIERISTICI
 NON NECESSITA IL DIGIUNO PER ESEGUIRE LA CT ;
 COMFORT AMBIENTALE: VENTILAZIONE ADEGUATA,





AMBIENTE ACCOGLIENTE ……;
EVITARE CIBI TROPPO DOLCI, GRASSI, FRITTI,
SPEZIATI;
FAR MANTENERE LA MENTE OCCUPATA;
PROMUOVERE, OVE POSSIBILE, L’ESERCIZIO FISICO;
MONITORARE LO STATO DI IDRATAZIONE;
DECUBITO LATERALE DEL PAZIENTE DURANTE LE CRISI
DI NAUSEA E VOMITO.
LA PERDITA DEI CAPELLI E’ UNO DEGLI EFFETTI
COLLATERALI PRESENTI NELLA MAGGIOR PARTE DEI
TRATTAMENTI ANTI-TUMORALI, E’ PERO’ UN EFFETTO
REVERSIBILE.
CAUSE:
SI VERIFICA QUANDO I FARMACI AGISCONO NELLA FASE DI
SINTESI DEL DNA E COME TALE COLPISCE SIA LE CELLULE
TUMORALI SIA QUELLE SANE PRESENTI NEL NOSTRO
ORGANISMO CARATTERIZZATE DA UNA VELOCE CRESCITA.
E’ POSSIBILE CHE LA CRESCITA DEI CAPELLI SI PRESENTI
DOPO TRE/CINQUE MESI DALLA CADUTA, COMUNQUE
SEMPRE AL TERMINE DEL TRATTAMENTO. L’ALOPECIA
DETERMINA NELLE PERSONE DISAGIO PSICOLOGICO.
EMORRAGIE
NEL SOGGETTO TROMBO-CITOPENICO (PIASTRINE
TRA 50.000 E 100.000) VANNO ATTUATE DELLE
PRECAUZIONI PER EVITARE DELLE EMORRAGIE.
SINTOMI GASTROINTESTINALI
MUCOSITI,
STOMATITI,
ESOFAGITI
CHE
DETERMINANO NAUSEA, VOMITO, STIPSI O DIARREA.
ALOPECIA
NON SEMPRE PRESENTE, PROCESSO TEMPORANEO.
INTERVENTI INFERMIERISTICI
PER PAZIENTI LEUCOPENICI
 EVITARE LUOGHI AFFOLLATI E CONTATTO CON
PERSONE RAFFREDDATE;
 CONTROLLARE TC;
 CONTROLLARE
SEGNI
E
SINTOMI
INFEZIONE:TOSSE, FEBBRE, URINE TORBIDE;
DI
 MANTENERE BUONA NUTRIZIONE;
 RIPOSO ADEGUATO;
 BUONA IGIENE;
 CONTROLLO ACCURATO DELLE PIEGHE CUTANEE;
 EVITARE LA CATETERIZZAZIONE.
INTERVENTI INFERMIERISTICI
PER I PAZIENTI PIASTRINOPENICI
 EVITARE TRAUMI;
 CONTROLLARE QUOTIDIANAMENTE LA CUTE;
 PREVENIRE LE LESIONI;
 USARE RASOI ELETTRICI;
 EVITARE L’ACIDO ACETILSOLICILICO;
 ATTENZIONE NELLA CURA DEL PIEDE;
 VERIFICARE
URINE, FECI E VOMITO
EVENTUALE SANGUE (ANCHE OCCULTO);
PER
 EVITARE LE PROCEDURE INVASIVE CON VENI
PUNTURE, INTRAMUSCOLO;
 SE PRESCRITTE SOMMINISTRARE TRASFUSIONI
PISTRINICHE.
RISCHI DERIVANTI DALL’USO DI FARMACI ANTIBLASTICI
• EFFETTO CARCINOGENETICO:
DIMOSTRATO DALLA COMPARSA DI TUMORI SECONDARI NEI
PAZIENTI TRATTATI CON CT (SISTEMA EMOPOIETICO E
LEUCEMIE)
• EFFETTO IRRITANTE :
SU CUTE E MUCOSE E ALTRI TESSUTI
• AZIONE MUTAGENA:
ALTERAZIONE DELLA CRESCITA CELLULARE A DANNO DEL
DNA
• DANNI RIPRODUTTIVI:
AUMENTATA ABORTIVITA’ AUMENTATO RISCHIO PER
MALFORMAZIONI CONGENITE (TERATOGENESI)
EFFETTI ACUTI E CRONICI NON NEOPLASTICI
•
AZIONE IRRITANTE, VESCICANTE, ALLERGICA:
ARROSSAMENTI CUTANEI - EDEMA DELLE MUCOSE – ULCERE
NECROTICHE –
REAZIONI ORTICAROIDI CON PRURITO - RUSH CUTANEO –
EDEMI
CEFALEE – VERTIGINI –
•
VIE DI ESPOSIZIONE :
INALAZIONE – CUTE (80%) E MUCOSE
COME EVITARE I RISCHI DI ESPOSIZIONE
• PREVENZIONE PRIMARIA:
• MISURE ORGANIZZATIVE:
CENTRALIZZAZIONE , ISOLAMENTO ,PROTEZIONE,
SEGNALAZIONE DELLE STRUTTURE DEDICATE ALLA
PREPARAZIONE DEI FARMACI ANTINEOPLASTICI
LINEE GUIDA 5/08/1999
• MISURE STRUTTURALI:
LOCALI , SCAFFALATURE ADEGUATE
STANZE CON FILTRI
CAPPE BIOLOGICHE A FLUSSO LAMINARE
1
COME EVITARE I RISCHI DI ESPOSIZIONE 2
• PREVENZIONE SECONDARIA:
• SORVEGLIANZA SANITARIA:
VISITA CON VALUTAZIONE DELLA CUTE
ESAME URINE
EMOCROMO CON FORMULA
TEST FUNZIONALITA’ EPATICA E RENALE
VISITA ALMENO ANNUALE (DLgs 25/2002)
POSSIBILI ALLONTANAMENTI TEMPORANEI DAL LAVORO
NO PER GESTANTI ,PUERPERE, IN ALLATTAMENTO
VISITA PER IDONEITA’ ALLA MANSIONE SPECIFICA
COME EVITARE I RISCHI DI ESPOSIZIONE
3
• MEZZI PROTETTIVI INDIVIDUALI DPI :
GUANTI : LATTICE SENZA POLVERE MEGLIO SE IN NITRILE –
DOPPI – CAMBIO OGNI 30’
CAMICI : IMPERMEBILI IDROREPELLENTI IN TNT – MANICHE
LUNGHE – POLSINO ELASTICO
MASCHERE : A CONCHIGLIA CON FILTRO DI SECONDO
LIVELLO
CUFFIE : MONOUSO IN TNT
OCCHIALI :CON PROTEZIONE LATERALE (DA USARE IN CASO
DI SPNDIMENTI AMBIENTALI)
SOVRASCARPE :MONOUSO
CONSIGLI PRATICI
• IN CASO DI SPANDIMENTO AMBIETALE USARE
IPOCLORITO DI SODIO AL 10% E MATERIALE
ASSORBENTE
• I RIFIUTI CONTAMINATI DEVONO ESSERE SMALTITI
COME RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI RSP IN UN
CONTENITORE RIGIDO CON STRUTTURA INTERNA DI
PLASTICA E AVVIATI ALL’INCENERITORE
• INATTIVARE GLI ESCRETI (FECI URINE VOMITO ) CON
IPOCLORITO AL 10%
• IN CASO DI CONTAMINAZIONE DELL’OPERATORE
SANITARIO FARE RELAZIONE CON DENUNCIA AL
SERVIZIO PROTEZIONE E PREVENZIONE E AL P.S.
• NO AI PARENTI NELLE STANZE DI SOMMINISTRAZIONE
ASPETTI LEGISLATIVI
• DLgs 626/1994
• SOSTITUITO DAL TESTO UNICO DELLA L81/2008
NEL TESTO UNICO CI SONO MAGGIORI SANZIONI PER
CHI NON RISPETTA LA LEGGE SPECIE DI TIPO PENALE
SI FA UNA MAGGIORE ATTENZINE ALLA RIDUZIONE DEI
RISCHI , MAGGIORE FORMAZIONE E INFORMAZIONE ,
MAGGIORE USO DI PROCEDURE SCRITTE
• DLgs 25/02/2000 N. 66
TRATTAZIONE DELLE SOSTANZE MUTAGENE
,EQUIPARATA AI FINI DELLA SICUREZZA,A QUELLA
DELLE SOSTANZE CANCEROGENE
• PITTOGRAMMI :
R45 PUO’ PROVOCARE CANCRO
R46 PUO’ PROVOCARE ALTERAZIONI GENETICHE
R49 PUO’ PROVOCARE IL CANCRO PER INALAZIONE
RADIOTERAPIA
1 RADIOTERAPIA A FASCI ESTERNI
UNA MACCHINA (ACCELLERATORE LINEARE ) E’ POSTA A UNA CERTA
DISTANZA DAL CORPO E DIRIGE IL FASCIO DI RADIAZIONI SU UNA
DETERMINATA REGIONE CORPOREA SENZA CHE IL PAZIENTE
AVVERTA NULLA
TOMOTERAPIA
2 RADIOTERAPIA CON SORGENTI INTERNE
CONSISTE NELL’INTRODUZIONE DI MATERIALE RADIOATTIVO
(SOTTO FORMA DI FILI,TUBI,CAPSULE….) IN VICINANZA O
DIRETTAMENTE NELLA LESIONE DA TRATTARE, CIO’ COMPORTA
L’OSPEDALIZZAZIONE PER CONTROLLARE LA RADIOATTIVITA’
EMESSA
COME AGISCE LA RADIOTERAPIA?
• I FASCI DI RADIAZIONE IMPEDISCONO ALLE CELLULE
DI
CRESCERE E RIPRODURSI, TANTO ALLE CELLULE
MALATE CHE A QUELLE SANE, IL DNA CELLULARE SE
COLPITO E’ DANNEGGIATO IN MODO IRREVERSIBILE
LA CELLULA MUORE E PERDE LA CAPACITA’ DI
RIPRODURSI
• LE CELLULE MALATE SONO PIU’ SENSIBILI ALLE
RADIAZIONI DI QUELLE SANE POICHE’ LE CELLULE
NEOPLASTICHE SI RIPRODUCONO PIU’ VELOCEMENTE
IN QUALI CASI SI UTILIZZA LA RADIOTERAPIA?
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NEL TRATTAMENTO CURATIVO DEI TUMORI
NEL TRATTAMENTO DI PROCESSI INFIAMMATORI CRONICI
A VOLTE E’ UTILIZZATA DA SOLA
A VOLTE DOPO INTERVENTI CHIRURGICI E IN
ASSOCIAZIONE CON LA CHEMIOTERAPIA
• A VOLTE E’ IMPIEGATA PER ELIMINARE DOLORI
RESISTENTI ALLE COMUNI TERAPIE FARMACOLOGICHE
L’AZIONE ANTIDOLORIFICA NON E’ IMMEDIATA MA POI SI
MANTIENE PER LUNGO TEMPO
IN COSA CONSISTE IL TRATTAMENTO?
• DOPO AVER DECISO L’OPPORTUNITA’ AL TRATTAMENTO
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VERRA’ EFFETTUATO :
CENTRAGGIO
SIMULAZIONE
SEGNI E PUNTI SUL CORPO (NON SI DEVONO CANCELLARE,
POSSONO SCOLORIRE)
STAMPI E MASCHERE PER GARANTIRE PRECISIONE E
IMMOBILITA’
IL TRATTAMENTO IN GENERE DURA PER 5 GIORNI A
SETTIMANA PER UN TOTALE DI 4/6 SETTIMANE
IL TRATTAMENTO PUO’ ESSERE FRAZIONATO E DURA
POCHI MINUTI
EFFETTI COLLATERALI SU CUTE E CAPELLI
• CUTE: IRRITAZIONE, ARROSSAMENTI, RADIODERMITI
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APPLICARE A SCOPO PREVENTIVO CREME SULLA ZONA
IRRADIATA (OTTIME QUELLE ALL’ALOE)
EVITARE:
USO DI PROFUMI, DEODORANTI, COSMETICI
L’ESPOSIZIONE AL SOLE SOSTANZE DEPILATORIE
USO DI CEROTTI NELLA ZONA IRRADIATA
• I CAPELLI VENGONO PERSI SOLO SE IL CAMPO DI
IRRADIAZIONE INTERESSA IL CUOIO CAPELLUTO
SINTOMI LOCALI :LEGATI ALLA REGIONE
IRRADIATA
• TESTA/COLLO DOPO LA SECONDA SETTIMANA INSORGE UNA
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REAZIONE ALLA MUCOSA (VIE RESPIRATORIE E TUBO
DIGERENTE) SI POTRA’ AVERE:
BRUCIORI ALLA GOLA
DIFFICOLLTA’ ALLA DEGLUTIZIONE
ABBONDANTE O SCARSA SALIVAZIONE
RAUCEDINE
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RACCOMANDAZIONI:
IGIENE ORALE :NO AGLI INTERVENTI ODONTOIATRICI
ABOLIRE FUMO ALCOOL CIBI SPEZIATI
ELIMINARE LE PROTESI DENTALI
RADIOTERAPIA REGIONE TORACICA:
• EFFETTI:
• IRRITAZIONE DELL’ESOFAGO
• DISFAGIA
• PREVENZIONE:
• FARMACI PROTETTIVI DELLA MUCOSA
RADIOTERAPIA REGIONI ADDOMINALI O
PELVICHE
• EFFETTI:
• IRRITAZIONE DELL’APPARATO DIGERENTE
• DIARREA
• TRATTAMENTO:DIETA POVERA DI FIBRE
• EFFETTI SULLA REGIONE PELVICA:
• DISTURBI URINARI E RETTALI
• TRATTAMENTO.
• FARMACI SINTOMATICI