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“Le amputazioni in clinica della riabilitazione ”
La scelta della protesi: implicazioni clinico funzionali
Dott.ssa Valeria Gazzotti
Riccione, 22 Maggio 2012
Il progetto protesico-riabilitativo
 Esiste un processo ben preciso per
delineare una corretta stesura del
progetto protesico riabilitativo di un
paziente con amputazione di arto
inferiore.
 Nel nostro Centro la redazione del
progetto viene effettuata in équipe da
medico, tecnico e ovviamente dal
paziente, in prima visita o in officina
nel corso di un controllo finalizzato alla
compilazione di una scheda progetto.
Primo Step
 La prima cosa da fare in équipe è decidere se il
paziente che è venuto da noi è protesizzabile o no.
 Da alcuni mesi iter prima visita modificato con
aggiunta della pre-visita internistica per i pazienti
amputati di arto inferiore.
 Necessaria la scheda internistica per segnalare
cause della amputazione, patologie concomitanti,
epoca dell’intervento, terapie in corso.
Documentazione e Ascolto
 Una volta giunto in équipe è necessaria una
valutazione accurata della scheda clinica riassuntiva,
ma la cosa più importante è che bisogna osservare ed
ascoltare con attenzione il paziente e il caregiver o
familiare presente, per capire le finalità richieste dal
nostro intervento e capire se la protesi è necessaria e
per quali attività.
Documentazione e Ascolto

1.
2.
3.
4.
In questo momento il medico e l’équipe iniziano
a farsi un’idea riguardo la protesizzabilità del
paziente o no, in base agli esami cardiologici,
alle patologie presenti, le terapie in corso ma….
Cosa molto importante.. In base alle seguenti
informazioni:
Prima dell’amputazione il paziente camminava?
Se la risposta è no da quanto non cammina?
Il paziente è in grado di effettuare
autonomamente o con minimo aiuto i passaggi
posturali?
Ci sono deficit neurologici coesistenti? Quali?
Ci sono deficit cognitivi? Quali?
Documentazione e Ascolto
1.
Prima dell’amputazione il
paziente camminava? Se la
risposta è no da quanto
tempo non cammina?
E’ una domanda molto
importante. Con la risposta
che ci verrà data potremo
decidere se è possibile
procedere con la fornitura
protesica o no, e nel caso si
decida di procedere dovremo
calibrare molto bene la
componentistica e
l’obiettivo.
Stabilire il Functional Level (Livello Funzionale)
E’ la misurazione della capacità e del potenziale del
paziente, di effettuare le ADL che ci si aspetta da lui
dopo il periodo di riabilitazione. Il livello funzionale
determinato da tre fattori molto importanti:
1 La storia clinica del paziente
2 Le condizioni attuali di salute
3 La motivazione del paziente
1 – La storia clinica passata del paziente
Questo è il fattore per cui è importante fare una
accurata anamnesi e leggere tutte le cartelle cliniche e
gli esami che i pazienti ci portano. Ci potrebbero
essere infatti patologie cardiache, polmonari,
muscolari e neurologiche tali da controindicare l’uso
della protesi o da limitare molto la componentistica
applicabile e l’obiettivo riabilitativo
2 – Le condizioni attuali del paziente
Per quanto riguarda questo fattore,
oltre alle malattie generali presenti
oltre l’amputazione (esempio
artrite reumatoide, infarto recente,
diabete ecc..) verrà preso in
considerazione anche l’esame
clinico del moncone e dell’arto
residuo
3 – Il desiderio del paziente di deambulare
La motivazione è molto importante.
Purtroppo a volte un’alta motivazione del
paziente si scontra con delle condizioni
generali disastrose che non consentono la
protesizzazione. Esempio classico il paziente
amputato bilaterale di coscia geriatrico e con
condizioni cardiache precarie oppure con
retrazioni impossibili da correggere che non
consentirebbero mai nemmeno
l’ortostatismo.
Il medico ed il tecnico ortopedico valutano lo
stato di salute del paziente o il numero di patologie
concomitanti e chiedono al paziente se vuole
riprendere a deambulare con la protesi.
Stabilita la possibilità di mettere la
protesi……..
Bisognerà decidere due cose importanti:
1. La componentistica
2. L’obiettivo riabilitativo atteso.
MFCL
M edicare’s
F unctional
C lassification
L evel
Ovvero: Classificazione in livelli funzionali Medicare
(K 0-1-2-3-4)
Scala “impact level” della Ossur:
 4 livelli di attività
low
moderate
high
extreme
Le 5 K
K0
 K1



K2
K3
k4
Le 4 L
 L1



L2
L3
L4
K0
 Il paziente non ha l’abilità né la
potenzialità per usare una
protesi in sicurezza né
autonomamente né con
assistenza.
In pratica con questo livello
dichiariamo il paziente non
protesizzabile, sconsigliamo la
fornitura protesica e suggeriamo
un piano ausili per migliorare
autonomia ed agevolare il
caregiver.
K1 – L1: MOLTO LIMITATO
Low impact Level
 Il paziente possiede la capacità o il potenziale di
utilizzare una protesi per brevi spostamenti su terreni
piani ed a velocità limitata. Durata e distanze del
cammino a causa delle condizioni generali sono molto
molto limitate. Lo scopo terapeutico è: recupero della
capacità di man tenere l’ortostatismo e della capacità
di camminare in ambienti interni in modo molto
limitato
K1 – L1: MOLTO LIMITATO
Low impact Level
 Il paziente deambulerà
con ausili per brevi tratti
prevalentemente tra le
mura domestiche.
Utilizzo molto limitato in
percorsi esterni
K2 – L2: RIDOTTO
Moderate impact level
Il paziente possiede la capacità o il potenziale di
camminare con una protesi a velocità ridotta e di superare
piccoli ostacoli dell‘ambiente, come pietre, alcuni gradini o
terreni scoscesi. La durata del cammino e le distanze
percorse a causa della sua condizione sono fortemente
limitate.
 Scopo terapeutico: recupero della capacità di stare in
posizione eretta e della capacità di camminare in ambienti
interni ed esterni in modo limitato.
K3 – L3: NORMALE
High impact level
Il paziente possiede la capacità o il
potenziale di utilizzare la protesi con
velocità da media a elevata, ed anche
progressiva ed inoltre è in grado di
superare la maggior parte degli ostacoli
dell‘ambiente. Egli è in grado anche di
camminare in spazi aperti e di
esercitare attività professionali,
terapeutiche o altre attività che non
provochino un‘eccessiva sollecitazione
meccanica della protesi.
K3 – L3: NORMALE
High impact level
La durata del cammino e la distanza percorsa se poste a
confronto con quelle di una persona non disabile sono soltanto
leggermente limitate.
Scopo terapeutico: recupero della capacità di stare in posizione
eretta e della capacità di camminare in ambienti interni in modo
non limitato ed in ambienti esterni in modo solo parzialmente
limitato.
L4 – K4: Con ELEVATE ESIGENZE funzionali
Extreme impact level
Il paziente possiede la capacità o
il potenziale di utilizzare una
protesi in ambienti esterni senza
limitazioni. La durata del
cammino e la distanza percorsa
non sono limitate.
Scopo terapeutico: recupero
della capacità di stare in
posizione eretta e della capacità
illimitata di cammino e di
mobilità in ambienti interni ed
esterni.
L4 – K4: Con ELEVATE ESIGENZE funzionali
Extreme impact level
Attività quotidiane che
prevedono azioni faticose e
ripetitive, con alto impatto
sulla protesi.
Esempi: Sollevamento pesi,
salto,scalata. Frequenti
attività sportive - basket,
pallavolo, corsa, atletica, sci,
calcio, baseball, karate,
escursioni montane, lavori in
cantiere.
L4 – K4: Con ELEVATE ESIGENZE funzionali
Extreme impact level
Il paziente possiede notevoli capacità o risorse
tali da utilizzare la protesi per:
camminare con velocità elevata e variabile
superare gli ostacoli dell‘ambiente esterno senza
limitazioni
esercitare attività lavorative pesanti (trasporto
pesi, lavori di costruzione), terapeutiche o altre
attività, anche sportive impegnative
(sollevamento pesi, sci, alpinismo, corsa), che
possono provocare su di essa anche sollecitazioni
meccaniche elevate.
La durata del cammino e la distanza
percorsa non sono limitate.
Successi funzionali attesi
 In base al livello di amputazione: è
chiaro che in linea di massima le
aspettative per un paziente
transfemorale saranno peggiori per
quanto riguarda il tempo giornaliero
di utilizzo della protesi ed il livello
di indipendenza raggiunto, rispetto
ad un paziente con amputazione
transtibiale.
In uno studio americano sull’utilizzo delle
protesi in amputazioni di AAII
 Si è visto che su 157 pazienti
venne fornita la protesi a 129
pazienti, 28 invece rimasero
senza protesi.
 Dei 129 protesizzati 88 usavano
costantemente la protesi, 41
invece no
 Degli 88 protesizzati il 66%
erano TT il 46% TF ed il 19%
erano bilaterali.
Altri studi…
 Ci dicono che il fattore predittivo vero per quanto
riguarda il successo di una protesizzazione è dato dalle
condizioni generali presenti prima dell’amputazione
più che dal livello.
 Un criterio molto semplice rimane comunque questo:
qualsiasi persona che subito prima dell’amputazione
camminava dovrebbe essere presa in considerazione
per la protesizzazione.
Quando è necessaria una protesi di arto
inferiore?
 Quando il paziente riesce a raggiungere ed a
mantenere per un periodo ragionevole un
definito stato funzionale
 Quando il paziente è realmente motivato a
deambulare
 Quando il paziente soddisfa i criteri medici
e legati alla componentistica applicabile
 ….Le protesi da bagno sono utili ma non necessarie dal
punto di vista medico!
Vediamo come avviene la scelta della
componentistica………
PIEDE PROTESICO
Il SACH è necessario dal livello 1 o superiore
Un piede monoasse caviglia piede è considerato
necessario per pazienti con livello 1 o superiore
Un piede flessibile o multiassiale è considerato
necessario per pazienti con livello 2 o superiore
Un piede Flex, a restituzione di energia,
multiassiale e con risposta dinamica o analogo, è
considerato necessario in pazienti dal livello
funzionale 2-3 in su
I GINOCCHI
Un ginocchio pneumatico o idraulico è necessario per
pazienti con livello 2-3 o sup.
Un ginocchio monoasse a frizione costante e altri
ginocchi “base” sono considerati necessari per pazienti
con livello da 1 in su
INVASATURE
Sono necessarie le invasature di prova in Cemplex per
verificare i livelli pressori sulla superficie
circonferenziale del moncone d’amputazione oltrechè
verificare i reperi di carico
INVASATURE
La sostituzione di invasatura è necessaria SE:
il moncone è cambiato
esiste un bisogno funzionale e psicologico
cambiano le esigenze funzionali
ci sono danni irreparabili
ci sono richieste aggiuntive in pazienti iperattivi
Protesi a controllo elettronico
Si applicano in pazienti preferibilmente con più di 18
anni, con livello funzionale 2-3 o superiore, e che si
sottopongano ad un training addestrativo con
personale specificamente preparato.
MOBIS
In un unico simbolo OTTO BOCK inserisce la classe di
mobilità (parte superiore) e un altro importante fattore per
prescrivere una protesi adatta: Il peso del paziente. Come si
vede quindi avremo 4 classi di peso:
Sotto i 75 kg
Fino a 100 kg
Fino a 125 kg
Sopra i 125 kg
Esempio
Ginocchio 3R60 EBS/EBS Pro
Questo ginocchio modulare EBS è
consigliato per pazienti con livello
di attività da 2 a tre. Può essere
applicato inoltre a pazienti con
peso corporeo fino a 75 kg
Quindi NON si mette a pazienti che
pesano oltre 100kg anche se sono di
livello funzionale 2 o 3!!
Perché si chiede l’ECOCARDIO?
 Perché ci da indicazioni precise sullo stato di salute del
cuore e soprattutto delle “riserve” di energie del cuore
da spendere nelle attività della vita quotidiana e nel
percorso riabilitativo con protesi.
 Più precisamente il dato che vediamo è la Frazione di
Eiezione
Perché si chiede l’ECOCARDIO?
In cardiologia la misura della frazione di eiezione (EF) serve a valutare
l'efficacia di pompa del cuore. La frazione di eiezione del cuore è la
frazione o porzione di sangue che il cuore pompa (espelle) dal
ventricolo sinistro (gettata ventricolare sistolica) a ogni battito cardiaco
rispetto al volume di sangue presente alla fine della diastole
ventricolare (telediastolico).
Nei soggetti con un cuore normale e sano la frazione di eiezione è pari
a 55% o superiore. Questo significa che il 55% del sangue che riempie il
ventricolo sinistro viene pompato nel corpo ad ogni contrazione. Un
livello basso di frazione di eiezione può indicare uno scompenso
cardiaco nel paziente. Significa che il cuore non pompa
efficacemente e quindi non fornisce una adeguata quantità di sangue
agli organi interni ed al resto del corpo.
Perché si chiede l’ECOCARDIO?
 Una bassa frazione di
eiezione è indice di maggior
rischio di aritmie
ventricolari, insufficienza
ventricolare sinistra e morte
improvvisa nel primo anno
dopo un’ischemia del
miocardio.
Grazie per
l’attenzione!
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