Modelli statistici per l’analisi economica Prof.ssa Cristina Brasili Corso di Studi EPELM - A. A. 2016-2017 La crescita economica e i fattori della crescita: la misura della produttività 1.La crescita economica Vogliamo rispondere alla domanda che Helpman formulò nel 2004: “Che cosa rende alcuni paesi ricchi e altri poveri?” 1.La crescita economica Nel periodo preindustriale produzione e popolazione si evolvono secondo un modello malthusiano crescita economica “estensiva”: crescita prossima allo 0 standard di vita immutato 1.La crescita economica Pil pro capite mondiale, anni 1-2000 in dollari internazionali 1990 6.012 pil pro capite Fonte: elaborazioni su dati Maddison 00 20 60 19 00 19 70 18 18 00 17 00 16 00 15 00 10 20 667 445 1 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 1.La crescita economica Fasi di sviluppo delle economie dopo la rivoluzione industriale Con la Rivoluzione Industriale si avvia la crescita moderna “intensiva”: -aumenta il prodotto aggregato più della popolazione ciò implica un aumento della produttività Intorno al 1820 la popolazione raggiunge il miliardo 1.La crescita economica Fasi di sviluppo delle economie dopo la rivoluzione industriale, Maddison ne identifica 5: 1. 1820-1870 2. 1870-1913 3. 1913-1950 4. 1950-1973 5. 1973 ad oggi 1.La crescita economica Sono principalmente 4 le cause della crescita: 1. Il progresso tecnologico 2. L’accumulazione di capitale fisico 3. La crescita delle conoscenze 4. La progressiva integrazione delle economie mondiali Hanno avuto molta importanza nella crescita anche i cambiamenti strutturali dell’economia e la disponibilità di risorse naturali 1.La crescita economica Il motore della crescita: il progresso tecnologico La rivoluzione industriale comportò la sostituzione di fattori produttivi, di risorse e di processi. - Le macchine il lavoro - Risorse vegetali e animali da materie prime minerali e poi artificiali - Fonti inanimate di energia sostituirono fonti di energia animate (macchina di Watt, otteneva energia meccanica dal carbone) 1.La crescita economica - Tra il 1820 e il 1990 il reddito è aumentato di 14 volte in termini reali il consumo energetico di 7. - Ma in termini di energia utile l’incremento è stato di 14 volte 1.La crescita economica Le innovazioni tecnologiche hanno diversi ordini di grandezza: - miglioramenti incrementali (o learning by doing) - Invenzioni completamente nuove (o cambiamenti di paradigma tecnologico Rossi S. 2009) e di uso generale 1.La crescita economica Le ondate innovative - tessile 1762-94 -ferroviarie 1830-47 -produzioni di massa e auto, fine Ottocento inizio Novecento -tecnologie informatiche 19611981 1.La crescita economica La crescita moderna è caratterizzata da : Il prodotto pro capite cresce a tassi elevati la produttività del lavoro aumenta La struttura economica cambia profondamente Le strutture sociali e le ideologie si trasformano Le nazioni più elevate tendono ad espandersi verso altri paesi lo sviluppo economico ha una diffusione limitata 1.La crescita economica La crescita moderna determina un aumento significativo delle disuguaglianze internazionali. Le attuali differenze traggono origine nei periodi di crescita sostenuta. 1.La crescita economica Nel 1820 condizioni di sviluppo simili, mentre In Europa il pil pro capite supera 3 volte quello dell’Africa ora 13 volte. 1.La crescita economica Crescita di lungo periodo e ciclo economico Fluttuazioni più o meno ampie intorno al trend di lungo periodo. Scostamento della produzione aggregata rispetto alla produzione potenziale 1.La crescita economica Ciclo economico Fluttuazioni dovute shock da domanda aggregata (come nella crisi attuale) nei consumi o negli investimenti o da shock che possono colpire l’offerta aggregata (aumento del prezzo dei fattori produttivi) 1.La crescita economica Ciclo economico Fluttuazioni dovute shock da domanda aggregata (come nella crisi attuale) nei consumi o negli investimenti o da shock che possono colpire l’offerta aggregata (aumento del prezzo dei fattori produttivi) 1.La crescita economica Crescita e Ciclo economico : il caso degli Stati Uniti, del Giappone e del Congo - USA: tasso di crescita regolare 1,9% oggi un cittadino ha un tenore di vita 12 volte superiore a quello di un suo antenato del 1870 - Giappone: crescita modesta fino al 1950 a partire dal secondo dopoguerra cresce al 4,5% l’anno. Per un uomo di 70 anni il tenore è aumentato di oltre 8 volte 1.La crescita economica Crescita e Ciclo economico : il caso degli Stati Uniti, del Giappone e del Congo - Congo: tra il 1950 e il 2003 la popolazione è cresciuta molto rapidamente, 2,7% l’anno e il prodotto lo 0,8%. Implica che il pil pro capite diminuisce del -1,9% Ogni 38 anni il pil pro capite si dimezza 1.La crescita economica Crescita e Ciclo economico : in un arco temporale lungo differenze lievi nei tassi di crescita determinano grandi differenze nei livelli di reddito 1.La crescita economica Crescita economica: il livello di sviluppo passato spiega in modo significativo (correlazione pari a 0,65) il livello di sviluppo attuale (tra il 1960 e il 2003 per 156 paesi) Ma le condizioni di molti paesi sono cambiate e modificate nel tempo 1.La crescita economica Crescita economica: importante studiare i sentieri di crescita Se invece che i livelli si mettono in relazione i tassi di crescita le performance dei paesi sono caratterizzate da un’elevata instabilità Nel ventennio 1960-1980 e 1980-2003 1.La crescita economica -Sviluppo umano Concezione alternativa all’utilizzo del reddito pro capite -Proposto da Amartya Sen 1.La crescita economica Torniamo alla domanda iniziale: perché alcuni paesi sono ricchi e latri sono poveri? Sostanzialmente potremmo rispondere che le differenze dipendono dalla diversa “produttività” 2. I fattori della crescita Pil____= Popolazione Pil___ * occupati occupati ___ * forza lavoro forza lavoro popolazione -produttività del lavoro -tasso di occupazione -tasso di attività Contributo di ciascuna componente al Pil pro capite 2. I fattori della crescita Pil____= Popolazione Pil___ * occupati occupati ___ * forza lavoro forza lavoro popolazione Le differenze tra i valori del Pil pro capite sono spiegate principalmente dalla differenza nella produttività e non in quella del tasso di occupazione 2. I fattori della crescita Dalla funzione di produzione alla produttività Una funzione di produzione in una forma semplificata evidenzia come la quantità di prodotto aggregato, Y, sia funzione dello stock di capitale fisico, K, e del numero di lavoratori, L 2. I fattori della crescita Dalla funzione di produzione alla produttività Alcune assunzioni: 1. Rendimenti costanti di scala Da cui la forma intensiva con 2. I fattori della crescita Dalla funzione di produzione alla produttività Con prodotto marginale dei fattori si definisce 2. I fattori della crescita Dalla funzione di produzione alla produttività 2. Prodotto marginale decrescente Quando un fattore è fisso l’aggiunta di unità successive del fattore variabile fa crescere l’output, ma l’incremento è via via più piccolo man mano che questo fattore aumenta 2. I fattori della crescita Dalla funzione di produzione alla produttività Funzione di produzione Cobb Douglas Il parametro A è una misura della tecnologia o, in un’accezione più ampia, la Produttività totale dei fattori La Ptf rappresenta tutte quelle variabili che influenzano la produzione di beni e servizi ad esclusione di quelle esplicitamente considerate (nel nostro caso K e L) 2. I fattori della crescita Dalla funzione di produzione alla produttività Funzione di produzione Cobb Douglas è la funzione di produzione pro capite Il prodotto per lavoratore è funzione della Ptf e del capitale per lavoratore 2. I fattori della crescita Dalla funzione di produzione alla produttività Funzione di produzione Cobb Douglas Nella contabilità della crescita Equazione di contabilità della crescita 2. I fattori della crescita Dalla funzione di produzione alla produttività Funzione di produzione Cobb Douglas ….e poiché la Ptf non è direttamente osservabile in tanti paesi viene misurata in via indiretta o per via residuale sottraendo la variazione degli input a quella del prodotto: 2. I fattori della crescita Dalla funzione di produzione alla produttività Funzione di produzione Cobb Douglas 2. I fattori della crescita Dalla funzione di produzione alla produttività Funzione di produzione Cobb Douglas 2. I fattori della crescita Nell’approccio della teoria neoclassica è l’accumulazione dei fattori ad avere un ruolo centrale. Alcune nazioni sono ricche ed altre povere a causa di differenze nei tassi di risparmio, nella struttura delle preferenze degli individui e nella produttività totale dei fattori. 2. I fattori della crescita Nell’approccio della teoria della crescita endogena si pone l’accento sull’accumulazione di capitale umano e sul progresso tecnologico. Di più l’accumulazione di capitale, il progresso tecnologico e l’aumento delle conoscenze non contribuiscono alla crescita ma SONO la CRESCITA. 2. I fattori della crescita: prossimi e fondamentali reddito Endogeni dotazione dei fattori produttività Parzialmente endogeni integrazione internazionale Esogeni caratteristiche geografiche Fonte: Rodrik, Princeton University Press, 2003 istituzioni Indicatori utilizzati nell’economia dello sviluppo INDICATORI FONTI PIL pro capite in ppa Statistiche nazionali (ISTAT per l’Italia), EUROSTAT, ONU, WB, PWT, OECD HDI indice di sviluppo umano UNDP (Human Development Report) Indice di Gini Statistiche nazionali, EUROSTAT, ONU, WB, PWT, OECD Indici di povertà UNDP (Human Development Report) Tasso d’occupazione Statistiche nazionali, EUROSTAT, ONU, WB, PWT, OECD Tasso d’attività Statistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, PWT, OECD Tasso di disoccupazione Statistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, PWT, OECD Struttura del sistema produttivo Statistiche nazionali, WB EUROSTAT, ONU, OECD Grado di apertura Statistiche nazionali, WB EUROSTAT, Indicatori utilizzati nell’economia dello sviluppo (continua) INDICATORI FONTI Indicatori sugli IDE Statistiche nazionali Indicatori sulla formazione Statistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, UNESCO OECD Indicatori sulla R&S e la creatività economica Statistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, OECD Indicatori sul risparmio Statistiche nazionali, WB Indicatori sugli investimenti Statistiche nazionali, WB Indicatori ambientali ONU, WB, UNDP, HDU, OECD Indicatori sulla sanità OMS, ONU, WB Indicatori demografici OMS, OIL, WB Indicatori istituzionali ONU, WB, Trasparency International ecc. OLTRE IL PIL: PER UN NUOVO INDICE DEL BENESSERE Presentazione e discussione del Rapporto “Stiglitz-Sen-Fitoussi”, Bologna, Dicembre 2009 Il Ministro del lavoro dell’ultimo governo ed ex Presidente dell’Istat Enrico Giovannini disse al convegno “Cominciamo da “oltre il PIL””. Questa citazione viene dal Primo Ministro del Buthan, Lyonpyo Jigmi y Thinley, il quale a Istanbul disse : “[…] abbiamo erroneamente usato il PIL per valutare il benessere di un paese […]. Il PIL è necessario, ma inadeguato e abbiamo bisogno di sviluppare ulteriori misure che ci consentano di fornire una visione più ampia di come la società umana sta progredendo […]. L’essere umano ha due tipi di necessità, quelle del corpo e quelle della mente e per molto tempo noi ci siamo interessati troppo alla dimensione corporale, forse solo a questa […]. Quello di cui abbiamo bisogno è un cambiamento di paradigma”. In qualche modo, si ritiene che ci siamo concentrati troppo sugli elementi materiali e non sufficientemente sugli elementi immateriali. Quindi abbiamo bisogno di un cambiamento nel paradigma.” Il Ministro del lavoro dell’ultimo governo ed ex Presidente dell’Istat Enrico Giovannini disse al convegno “Cominciamo da “oltre il PIL””. Questa citazione viene dal Primo Ministro del Buthan, Lyonpyo Jigmi y Thinley, il quale a Istanbul disse : “[…] abbiamo erroneamente usato il PIL per valutare il benessere di un paese […]. Il PIL è necessario, ma inadeguato e abbiamo bisogno di sviluppare ulteriori misure che ci consentano di fornire una visione più ampia di come la società umana sta progredendo […]. L’essere umano ha due tipi di necessità, quelle del corpo e quelle della mente e per molto tempo noi ci siamo interessati troppo alla dimensione corporale, forse solo a questa […]. Quello di cui abbiamo bisogno è un cambiamento di paradigma”. In qualche modo, si ritiene che ci siamo concentrati troppo sugli elementi materiali e non sufficientemente sugli elementi immateriali. Quindi abbiamo bisogno di un cambiamento nel paradigma.” E gli indicatori del benessere? L’Istat insieme al Cnel propongono l’individuazione e l’analisi degli indicatori di Benessere Equo e Solidale (BES) Da studiare: -La crescita delle nazioni, fatti e teorie di Vittorio Daniele, Rubbettino Editore, 2008 Capitoli Primo e Secondo, pp.9-64 Da cominciare a leggere…. -Misure di produttività – Istat 2016 http://www.istat.it/it/archivio/192024