Diapositiva 1 - Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza

L’economia italiana
Le molte dimensioni del benessere
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Il percorso
L’Italia è una delle maggiori economie del mondo
per dimensione del PIL e ha avuto negli ultimi 30
anni una crescita soddisfacente rispetto agli altri
paesi industriali.
Ma il PIL è solo uno degli elementi che concorrono a
determinare il benessere dell’economia.
Variabili che, oltre al PIL, determinano il
benessere dell’economia sono:
 disoccupazione
 inflazione
 distribuzione del reddito
 altri indicatori
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La struttura dell’economia italiana
Misura dell’occupazione e della disoccupazione
Le condizioni del mercato del lavoro sono
misurate da tre rapporti
tasso di occupazione
tasso di disoccupazione
tasso di attività (partecipazione)
E’ difficile misurare il tasso di disoccupazione
(si consideri quello che è stato evidenziato a proposito nel
capitolo 6 di Mankiw)
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La struttura dell’economia italiana
La disoccupazione in Italia
Confronto tra Italia e gli altri paesi europei
Caratteristica distintiva: concentrazione
territoriale della disoccupazione
Vi sono ampi divari regionali che impediscono
di considerare la questione della
disoccupazione come un unico fenomeno:
da una parte, vi è un nucleo di insider efficacemente
tutelati contro il rischio della disoccupazione
dall’altra, gruppi di outsider (giovani, donne,
meridionali, soprattutto se in cerca di prima
occupazione) che si scontrano con alte barriere
all’entrata
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La struttura dell’economia italiana
La popolazione attiva e il tasso di occupazione
Tasso di occupazione
è più basso (circa 55% sul totale della popolazione attiva)
rispetto agli altri maggiori paesi europei (Francia, Germania,
Regno Unito) e ancora di più rispetto a Giappone e Stati
Uniti (circa il 70%)
Tasso di attività
è basso, diverso tra uomini e donne (73 e 47 per cento
rispettivamente nel 2001) ed inferiore, in entrambi i casi
agli altri paesi.
Causa: il grado di copertura offerto dal sistema delle
pensioni (in Italia si va, anzi si andava, in pensione prima
che altrove e le donne vanno in pensione prima degli
uomini).
Aggiorna i dati (al 2006) con quanto spiegato a lezione
relativamente al mercato del lavoro in Italia (dati ISTAT e
Relazione del Governatore – Banca d’Italia)
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La struttura dell’economia italiana
Inflazione
1. I danni
segnale di scarsità relativa e effetti redistributivi
2. La misura dell’inflazione
Eccesso di diffidenza e di fiducia nelle statistiche
ufficiali
3. L’andamento: oggi è bassa, ma non è sempre
stato così
4. Con la moneta comune è un fenomeno
europeo ma le differenze non sono scomparse
del tutto (variazione dei prezzi relativi)
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La struttura dell’economia italiana
L’inflazione
1. I danni
disturba il funzionamento del
meccanismo-chiave dell’allocazione
delle risorse nelle economie di
mercato: il sistema dei prezzi relativi
effetti redistributivi
(ricordate quanto già trattato nel capitolo 4 di
Mankiw)
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La struttura dell’economia italiana
L’inflazione
2. La misura dell’inflazione
Eccesso di diffidenza nelle statistiche ufficiali
(ricordate quanto abbiamo detto a proposito di
come si misura l’inflazione con IPC e come
l’inflazione percepita possa essere diversa da
quella effettiva)
Eccesso di fiducia nelle statistiche ufficiali
(si ritiene che invece possa essere sovrastimata: in
alcuni casi l’aumento dei prezzi nasconda un
aumento della qualità….pag. 34 libro)
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La struttura dell’economia italiana
L’inflazione
3. L’andamento: oggi è bassa ma non è
sempre stato così
dal 1947 alla fine degli anni ‘60: 3,5% (come negli
altri paesi)
dagli anni ‘70 agli anni ‘80 i prezzi crebbero in
media del 14% (in alcuni anni superò il 20%)
Dagli anni ‘80 vi fu disinflazione (poco meno del
10%)
Anni ‘90 si rafforza la disinflazione per potere
entrare in Europa
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La struttura dell’economia italiana
L’inflazione
4. Con la moneta comune l’inflazione è un
fenomeno europeo
le differenze tra paesi non sono scomparse del
tutto, ma non è più possibile avere dei forti
differenziali.
Le differenze nei prezzi sono interpretate come
variazioni dei prezzi relativi, anche se la
progressiva integrazione economica dell’area
euro tenderà a renderli più omogenei
Problema: non potendo rendere i beni più convenienti
attraverso la svalutazione della moneta, è necessario che
i costi di produzione non crescano in Italia più che altrove
(si scaricherebbe sulla competitività dell’Italia e non
sull’inflazione, poiché essa sarebbe moderata dal fatto
che i prodotti italiani saranno sostituiti da quelli stranieri
meno cari)
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La struttura dell’economia italiana
Distribuzione del reddito
Qualche dato sulla concentrazione del reddito
delle famiglie e sulla diffusione della
povertà a livello nazionale:
concentrazione del reddito
povertà
si rinvia al capitolo 7 per un esame sul divario Nord
e Sud
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La struttura dell’economia italiana
Distribuzione del reddito
Concentrazione del reddito
Fonte: indagine sui bilanci delle famiglie (Banca
d’Italia)
Indicatore utilizzato: indice di Gini (varia da 0 a
100, + è alto, è la diseguaglianza)
Secondo voi la diseguaglianza in Italia è
aumentata o diminuita nel tempo?
Sarebbe utile trovare i dati e commentarli (in
alternativa ….. sul libro a pag. 37)
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La struttura dell’economia italiana
Distribuzione del reddito
Povertà
un altro modo di valutare la distribuzione del
reddito consiste nell’utilizzare le statistiche sulla
povertà
Due definizioni
povertà assoluta: persona che vive con meno di
un dollaro (Banca mondiale). Concetto si presta
a confronti internazionali MA di scarsa utilità
per i paesi sviluppati
povertà relativa: reddito pro capite è uguale a
meno della metà del reddito medio del paese
(no confronti internazionali)
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La struttura dell’economia italiana
Distribuzione del reddito
Povertà
Distribuzione della povertà nel tempo
Fonte: Indagine ISTAT sui consumi delle famiglie
Secondo voi la povertà in Italia è
concentrata tra gli anziani, famiglie
numerose, minori…….?
Sarebbe utile trovare i dati e commentarli (in
alternativa ….. sul libro a pag. 39)
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La struttura dell’economia italiana
Indicatori degli standard di vita
Alcuni aspetti non economici:
a. Lunghezza della vita
la vita attesa si è allungata, tale progresso è in
gran parte dovuto all’abbattimento della
mortalità infantile
b. Istruzione
è un risultato e una condizione dello sviluppo
le comparazioni internazionali non sono favorevoli
all’Italia (sia se si misura in termini risorse
dedicate-input, sia in termini di risultati
scolastici conseguiti-output)
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La struttura dell’economia italiana
Indicatori degli standard di vita
Alcuni aspetti non economici:
c. Beni di consumo
Riguarda la disponibilità relativa di determinati beni
(automobili, televisori, computer,….)
Per i dati vedi Banca Mondiale oppure ….pag. 43
del libro
d. Strumenti di pagamento
utilizzo della carta di credito o contante?
L’Italia è più arretrata degli altri paesi
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