BIOCHIMICA LE MACROMOLECOLE LIPIDI o GRASSI GLUCIDI o ZUCCHERI PROTEINE Prof.ssa Laura Mazzanti GERARCHIA MOLECOLARE Soltanto il carbonio, con quattro elettroni per atomo disponibili per formare quattro legami covalenti, può costruire l'impalcatura necessaria alla costruzione di molecole stabili, di grandi e diverse dimensioni e forme, con una grande varietà di gruppi funzionali. Queste proprietà caratteristiche hanno la loro origine nella posizione centrale del carbonio nel sistema periodico. Il carbonio occupa una posizione al centro del secondo periodo del sistema periodico degli elementi chimici e possiede esattamente metà degli elettroni necessari per riempire le sue orbite elettroniche più esterne. Sono sinteticamente rappresentate alcune tipologie di catene caratteristiche di varie sostanze organiche: catene lineari catene ramificate catene cicliche catene con legami doppi Nelle sostanze organiche possono essere presenti più tipi di catene contemporaneamente. Gruppi funzionali Sono rappresentati alcuni dei più importanti gruppi funzionali (gruppi di atomi collegati tra loro che danno caratteristiche chimiche specifiche alle molecole in cui sono presenti). I gruppi funzionali sono stati raggruppati sulla base degli atomi legati a C. Per alcuni sono indicati esempi di molecole in cui sono presenti (per esempio la cisteina per il gruppo funzionale CSH) o pirimidine e purine per strutture costruite con C ed N GLUCIDI o ZUCCHERI o CARBOIDRATI Il nome deriva da una radice greca "glucos" che significa dolce. I carboidrati o zuccheri sono un gruppo di sostanze presenti sia nelle piante che negli animali e sono composti da CARBONIO – IDROGENO – OSSIGENO. Un po di storia sui glucidi……….. -nel 1844 SCHMIDT usò per primo il termine “carboidrati”; -nel 3000 A.C. in India si estraeva zucchero; -nel 15° sec si attribuisce a Colombo l’introduzione della canna da zucchero nel Nuovo mondo; - nel 16° sec viene riportato che Elisabetta I avesse i denti cariati dall’eccessivo consumo di zucchero. Carboidrati Classe di molecole organiche più abbondante in natura Vengono sintetizzati fotosintesi nelle piante per mezzo della Dal loro catabolismo si ottiene l’energia che sostiene la vita animale Sono i precursori metabolici di quasi tutte le biomolecole Si legano covalentemente con una grande varietà di molecole (glicoproteine e glicolipidi) Sono coinvolti nel processo di riconoscimento cellulare In forma si polimeri servono come elementi strutturali Quali sono le proprietà chimiche che rendono uniche le caratteristiche dei carboidrati? 1) L’esistenza di uno o più centri di asimmetria 2) La possibilità di assumere sia strutture lineari che ad anello 3) La capacità glicosidici di formare polimeri mediante legami 4) La possibilità di formare legami idrogeno con l’acqua e altre molecole 5) La capacità di subire numerose reazioni in differenti posizioni della molecola CLASSIFICAZIONE La formula empirica dei carboidrati è Cn(H2O)n In rapporto alla loro complessità vengono classificati in: SEMPLICI COMPLESSI Possono essere divisi in 4 gruppi: Monosaccaridi Disaccaridi Oligosaccaridi Polisaccaridi SEMPLICI I carboidrati semplici da un punto di vista fisiologico possono essere distinti in ………… DISPONIBILI Carboidrati semplici O DIGERIBILI Alcuni esempi Glucosio - Fruttosio Saccarosio - Maltosio NON DISPONIBILI O NON DIGERIBILI Xilosio - Lattulosio Raffinosio - Stachioso - Monosaccaridi La loro formula bruta è Cn(H2O)n dove n è uguale o maggiore di 3 Lo scheletro carbonioso non è ramificato e ciascun atomo di C, eccetto uno contiene, un gruppo OH MONOSACCARIDI O O I monosaccaridi più || || importanti sono il glucosio (il aldosi -C--H chetosi -Ccomune zucchero da tavola, lo stesso che circola nel nostro sangue) e il fruttosio. o Triosi -C-C-Co Tetrosi –C-C-CCo Pentosi –C-C-CC-Co Esosi -C-C-CC-C-C- Forme D e forme L Forme alfa e forme beta MONOSACCARIDI PENTOSI Ribosio (e desossiribosio): acidi nucleici – ATP - coenzimi Chetopentoso – anello a 5 atomi ESOSI Glucosio: piante (fotosintesi) – sangue – carburante cellule Aldoesoso – anello a 6 atomi Fruttosio: miele - frutta - presente nel saccarosio Chetoesoso – anello a 5 atomi Galattosio: strutture nervose – presente nel lattosio Aldoesoso – anello a 6 atomi Mannosio: frassino della manna – presente in polisaccaridi Aldoesoso – anello a 6 atomi Sono i CARBOIDRATI che non possono essere demoliti per idrolisi. Vengono classificati a seconda del tipo di gruppo carbonilico (aldeidico o chetonico) e dal numero di atomi di carbonio contenuti nella molecola. Entrambi i sistemi di classificazione possono essere condensati in un unico termine; per esempio un aldoso con quattro atomi di carbonio è un aldotetroso, un chetoso con cinque atomi di carbonio è un chetopentoso. - Oligosaccaridi Sono soprattutto presenti in alcune piante commestibili (porri – aglio – lenticchie e fagioli) Sono zuccheri che pongono resistenza alla digestione nel tratto gastrointestinale superiore; arrivano nel colon immutati e qui avviene la fermentazione. -Raffinosio -Stachioso -Verbascosio In generale il suffisso da aggiungere al nome del carboidrato è, per gli zuccheri aldeidici -oso (oppure -osio) e per quelli chetonici -uloso (oppure -ulosio); comunque in entrambi i casi, ci sono delle eccezioni. La maggior parte dei monosaccaridi che si trovano in natura hanno una configurazione D-, fa eccezione l'arabinosio (un aldopentoso) che si trova nella configurazione L-. I monosaccaridi, ad eccezione del diidrossiacetone (triulosio), contengono almeno un stereocentro e sono quindi otticamente attivi. Operando una condensazione, con eliminazione di acqua, di un monosaccaride con una sostanza di natura diversa (di solito a carattere alcoolico o fenolico) si ottiene una sostanza detta glicoside. I monosaccaridi sono costituiti da una catena lineare di atomi di carbonio che portano tutti un gruppo -OH (ossidrilico) escluso uno, legato con legame doppio all'ossigeno. Se il carbonio che forma il gruppo carbonilico si trova all'estremità della catena avremo un aldeide, altrimenti un chetone e quindi un aldoso o un chetoso. - Disaccaridi -Saccarosio – Maltosio - Lattosio Sono la classe più semplice, ma più importanti degli oligosaccaridi. Un disaccaride si forma quando due monosaccaridi reagiscono tra loro, il primo con l'ossidrile della sua struttura emiacetalica ed il secondo con uno qualsiasi dei suoi ossidrili eliminando una molecola d'acqua. Chimicamente un disaccaride è un acetale ed il legame formatosi un legame acetalico; comunemente il legame acetalico fra due o più monosaccaridi viene chiamato legame glicosidico. Lo zucchero che usiamo normalmente per dolcificare il caffè,il latte, il tè..., è un DISACCARIDE che si chiama SACCAROSIO ed è formato da una molecola di glucosio e una di fruttosio Legame glicosidico Il MALTOSIO è un disaccaride formato da due molecole di glucosio. In natura è molto difficile trovarlo, ad esempio si trova nei semi nella loro fase di germinazione - Polialcoli Altre sostanze in tutto o in parte non disponibili riconducibili alla struttura chimica dei carboidrati. -Sorbitolo -Xilitolo -Mannitolo - Fibra alimentare Solubile - Non solubile TIPO DI FIBRA PRINCIPALE FONTE ALIMENTARE Cellulosa Prodotti integrali a base di cereali Crusca Grano intero Non digeribile Insolubile in acqua Assorbe acqua Emicellulosa Prodotti integrali a base di cereali Frutta e verdura Grano intero Parzialmente digeribile Insolubile in acqua Assorbe acqua Lignina Verdura Non digeribile Insolubile in acqua Assorbe sostanze organiche Pectina Frutta (mele e agrumi) Non digeribile Solubile in acqua Legumi Digeribile Mucillaginose Crusca di avena Solubile in acqua Mucillaginose Gomme PROPRIETA' CHIMICHE Il LATTOSIO è un disaccaride formato da una molecola di glucosio e una di galattosio. Si trova nel latte umano, 6% e nel latte di mucca , 4,5%. Legame glicosidico - Oligosaccaridi Gli oligosaccaridi sono glucidi biologicamente attivi se coniugati con proteine (glicoproteine) e lipidi (glicolipidi). Sono formati da 2-8 monosaccaridi e la loro maggiore funzione è il riconoscimento intercellulare. Sono soprattutto presenti in alcune piante commestibili (porri – aglio – lenticchie e fagioli) Sono zuccheri che pongono resistenza alla digestione nel tratto gastrointestinale superiore; arrivano nel colon immutati e qui avviene la fermentazione. -Raffinosio -Stachioso -Verbascosio RUOLO DELLE FIBRE ALIMENTARI Le fibre alimentari svolgono numerosi effetti funzionali e metabolici: aumento del senso di sazietà miglioramento della funzionalità intestinale e prevenzione delle patologie correlate (stipsi, tumori del colon) riduzione del rischio cardiovascolare in relazione agli effetti positivi sul metabolismo dei carboidrati e lipidi COMPLESSI I carboidrati complessi contengono diverse unità di monosaccaridi ordinate in catene lineari o ramificate. DISPONIBILI O DIGERIBILI Possono essere distinti Alcuni esempi Amido NON DISPONIBILI O NON DIGERIBILI Fibra alimentare POLISACCARIDI Amido: tuberi, semi, frutti, piante (carboidrato di riserva vegetale) Funzione di riserva Glucosio legami alfa 1,4 – 1,6 amilosio amilopectina Glicogeno: fegato, muscoli (tipico carboidrato di riserva animale) Cellulosa: piante (funzione strutturale, glucosio – legami beta 1,4) - Amido -Amilosio – Amilopectina- Amido resistente Le mucche producono energia!!! mercoledì 29 agosto 2007 Dei ricercatori statunitensi della Ohio State University, sono riusciti a generare dell'energia, sfruttando i batteri presenti nel fluido del rumine (il più grande dei quattro stomaci della mucca)... I ricercatori hanno creato delle piccole celle a combustibile con le quali, per ora, si è in grado di accendere una lampadina... All'interno delle celle a combustibile microbiologico, un compartimento viene riempito con cellulosa e fluido del rumine... L'energia si ottiene grazie ai batteri in questione, che scompongono la cellulosa... Con questo sistema si è in grado di produrre delle batterie praticamente inesauribili, o meglio quando si scaricano è sufficiente riimmettere la cella di cellulosa permettendo così ai batteri di continuare a scomporla!!!... Molto molto affascinante e soprattutto una energia pulita!!! - Glicogeno È un polisaccaride di deposito delle cellule animali Particolarmente abbondante nel fegato e meno nel muscolo scheletrico - Altri polisaccaridi di deposito DESTRANI nei batteri e lieviti FRUTTANI – INULINA – MANNANI presenti soprattutto nelle piante I CARBOIDRATI PLASTICA FUNZIONI Soprattutto nei vegetali ma anche nell’uomo entrano nella costituzione delle cellule, della sostanza extracellulare. ENERGETICA Nell’uomo sotto forma di glicogeno, costituiscono una riserva di energia a pronta utilizzazione e sotto forma di glucosio sono fonte di nutrimento per tutte le cellule Possono essere definiti una sorta di “benzina verde” infatti dalla loro demolizione si ottiene energia con liberazione di acqua e CO2 senza formazione di scorie e residui tossici PROPRIETÀ NUTRIZIONALI I glucidi sono i nutrienti di base dell’alimentazione. Le funzioni da essi svolte sono: Energetica: i glucidi rappresentano la fonte principale di energia a rapida utilizzazione e a basso costo: 1 g fornisce circa 4 kcal; essi rappresentano inoltre la quota più rilevante dei principi nutritivi. Ricordiamo che alcune cellule e tessuti (globuli rossi, SNC) utilizzano come nutriente, in condizioni normali, solo il glucosio; Plastica: sono tra i costituenti degli acidi nucleici, dei coenzimi nucleotidici, dei glicolipidi, delle glicoproteine e delle strutture di sostegno e protezione degli organismi vegetali ed animali; Regolatrice del metabolismo, in quanto determinano un risparmio nell’uso delle proteine ai fini energetici; RUOLI DEI CARBOIDRATI Forniscono calorie…..ma non solo…… Effetto sulla sazietà Controllo della glicemia e e del metabolismo del glucosio Polisaccaridi non fermentabili e aumento della massa fecale Fermentazione (fibre) con formazione di acidi a corta catena (acido propionico, acido butirrico,acido acetico) Regolazione della glicosilazione di proteine cellulari e plasmatiche (albumina, emoglobina, lipoproteine) FUNZIONI nell’organismo umano ENERGETICA 1 g = 4 kcal Energia immediata (glucosio) Energia di riserva (glicogeno) STRUTTURALE REGOLATRICE Glicolipidi e glicoproteine delle membrane cellulari Acidi nucleici Gli oligosaccaridi sulla superficie della cellula servono da segnali ALTRE FUNZIONI PARTICOLARI Acido jaluronico – condroitine - eparina I CARBOIDRATI: CLASSIFICAZIONE Recentemente si preferisce parlare - carboidrati a rapido assorbimento - carboidrati a lento assorbimento Un afflusso di glucosio troppo rapido di glucosio si ripercuote negativamente sul livello di glicemia nel sangue 39 minuti 343 minuti 5 gelatine di frutta tracce proteine tracce grassi 92g carboidrati 362 minuti 100 g di riso 7g proteine 0.4g grassi 80g carboidrati 10g di zucchero 10g carboidrati 542 minuti 100 g di cioccolato fondente 6.6g proteine 34g grassi 50g carboidrati I CARBOIDRATI PLASTICA FUNZIONI Soprattutto nei vegetali ma anche nell’uomo entrano nella costituzione delle cellule, della sostanza extracellulare. ENERGETICA Nell’uomo sotto forma di glicogeno, costituiscono una riserva di energia a pronta utilizzazione e sotto forma di glucosio sono fonte di nutrimento per tutte le cellule Possono essere definiti una sorta di “benzina verde” infatti dalla loro demolizione si ottiene energia con liberazione di acqua e CO2 senza formazione di scorie e residui tossici Proprietà nutrizionali I glucidi sono i nutrienti di base dell’alimentazione. Le funzioni da essi svolte sono: Energetica: i glucidi rappresentano la fonte principale di energia a rapida utilizzazione e a basso costo: 1 g fornisce circa 4 kcal; essi rappresentano inoltre la quota più rilevante dei principi nutritivi. Ricordiamo che alcune cellule e tessuti (globuli rossi, SNC) utilizzano come nutriente, in condizioni normali, solo il glucosio; Plastica: sono tra i costituenti degli acidi nucleici, dei coenzimi nucleotidici, dei glicolipidi, delle glicoproteine e delle strutture di sostegno e protezione degli organismi vegetali ed animali; Regolatrice del metabolismo, in quanto determinano un risparmio nell’uso delle proteine ai fini energetici; Antichetogenetica, poiché sono indispensabili per l’utilizzazione dei lipidi e delle proteine. In caso di carenza glucidica si ha la formazione di corpi chetonici e acidosi; Riserva: il glicogeno rappresenta una forma di riserva energetica, seppure limitata, di rapida utilizzazione in caso di carente apporto alimentare. Inoltre i glucidi esplicano un effetto tranquillante e antidepressivo favorendo, indirettamente, la sintesi di serotonina. Allo stesso tempo il tasso encefalico di questo neuromediatore regola l’assunzione alimentare di carboidrati (basse percentuali di serotonina = maggiore richiesta di zucchero e cibi amidacei). I CARBOIDRATI NELLA DIETA Una dieta equilibrata deve prevedere una quota di carboidrati pari al 50-60% Per una alimentazione equilibrata metà delle calorie deve provenire dai carboidrati. Esempio: su una dieta di 2000 calorie, 275 g è la dose appropriata 9g di carboidrati 300g di spinaci 54g di carboidrati 80gpane 44g di carboidrati 400g di mele 25g di carboidrati 4-5 fette biscottate 80g di carboidrati 100g riso 20g di carboidrati 40g di fagioli secchi 45g di carboidrati 250g di patate 10g di carboidrati 10g di zucchero mele I CARBOIDRATI IN ALCUNI PRINCIPALI ALIMENTI AMIDO AMIDO Zuccheri semplici Qualche curiosità Lo zucchero fa ingrassare? 1g di zucchero fornisce 4Kcal, cioè meno della metà delle 9Kcal fornite da 1g di grasso Lo zucchero provoca diabete? E’ dimostrato che è l’eccesso alimentare continuativo che sfocia nell’obesità a favorire la comparsa del diabete A metà mattina ai ragazzi fa bene lo zucchero? Bisogna prevenire l’ipoglicemia di metà mattina. Sono da preferire gli zuccheri a lento assorbimento Qualche curiosità E’ utile sostituire lo zucchero con un dolcificante? E’ del tutto ingiustificato in una persona sana, sarà invece utile e necessaria per i diabetici Lo zucchero greggio è da preferire a quello raffinato? Entrambe sono una miscela identica di glucosio e fruttosio. La diversa colorazione e dovuta ad un residuo di melassa. Lo zucchero aiuta nello sport? Una reintegrazione metodica può consentire il protrarsi dello sforzo muscolare e può migliorare la performance in molti sport di resistenza