Il positivismo: caratteri generali

E’ la filosofia che ha caratterizzato l’epoca
che
va
dal
consolidamento
della
rivoluzione industriale (1840 circa) fino alle
soglie della prima guerra mondiale. Si
tratta di un periodo di generale entusiasmo
per gli spettacolari progressi tecnicoscientifici che alimentano la speranza in
un processo inarrestabile di miglioramento
delle condizioni culturali, economiche,
sociali, civili dell’umanità (le sue cosiddette
“magnifiche sorti e progressive”).
I rappresentanti principali
-
In Francia: Comte (può essere considerato il
fondatore della scuola positivista);
In Inghilterra: John Stuart Mill ed Herbert
Spencer;
In Germania: Jakob Moleschott ed Ernst
Haekel;
In Italia: Roberto Ardigò.
Temi comuni alle scuole positivistiche 1
(primato della scienza)
La rivendicazione del primato della
scienza sperimentale e naturale che
delimita il campo
- di tutto ciò che possiamo conoscere e
- dell’unico metodo valido di conoscenza.
1)
Temi comuni 2 (applicazione sociale del sapere
scientifico)
2) Il metodo sperimentale proprio delle scienze naturali,
che
scopre
leggi
causali
rigorosamente
controllate sui fatti, vale anche per lo studio della
società. Questo dà vita ad una vera e propria
disciplina, la sociologia intesa come scienza di quei
fatti naturali che sono i rapporti umani e sociali. Tale
sapere, secondo i positivisti, permetterà di risolvere
efficacemente tutti i problemi sociali che fino ad ora
hanno afflitto l’umanità. Insomma, grazie a questa
nuova scienza, i positivisti nutrono grande ottimismo
sul progresso del genere umano.
Temi comuni 3 (messianismo)
3) Tale forma di ottimismo quasi religioso, unita alla
“divinizzazione del fatto come radice di ogni sapere
che voglia dirsi tale”, fa assumere al positivismo una
dimensione messianica: alla scienza viene attribuito
un potere liberatorio simile a quello attribuito dalle
religioni a Dio e al suo messia (Kolakowski).
Alcuni di questi tratti erano presenti anche nel precedente
movimento illuministico
(fede nella razionalità scientifica come risolutrice dei
problemi dell’umanità, concezione del sapere – che
rimane puramente umano – come strumento di
controllo sui fatti empirici),
di cui il positivismo sembra parimenti essere una
filiazione.
Il positivismo, in base ai precedenti assunti,
squalifica come superstiziosa e dogmatica
tutta la tradizione metafisica, idealistica e
spiritualistica, non accorgendosi che,
nell’assolutizzare il fatto e la scienza, cade
in una forma di dogmatismo simile a
quella che sostiene di combattere.
Auguste Comte (1788-1857)
E’ stato discepolo e segretario di Saint
Simon e allievo dell’École Polytechnique,
dove si è appropriato delle scienze
matematiche e ingegneristiche. Attraverso
queste discipline intende soddisfare
un’esigenza di rinnovamento universale
del vivere sociale e civile che sente fin
dalla
giovane
età
(probabilmente
influenzato dal “mito” della rivoluzione
francese).
La legge dei tre stadi
Sin dal 1822 egli elabora l’idea di uno sviluppo dell’umanità secondo tre stadi
fondamentali, legge cui darà una formulazione chiara nel suo “Corso di
filosofia positiva” del 1830-42:
Al pari dell’animo umano le società civili si sviluppano culturalmente e
ideologicamente secondo tre tappe fondamentali:
1)Lo stato teologico o fittizio in cui i fenomeni vengono visti come “prodotti
dell’azione diretta e continua di agenti soprannaturali più o meno numerosi”.
Questo è il punto di partenza dell’intelligenza umana.
2)Lo stato metafisico o astratto in cui i fenomeni vengono spiegati come il prodotto
di essenze, idee o forze astratte. E’ lo stato di transizione.
3)Lo stato positivo in cui lo spirito umano rinuncia alle conoscenze assolute, alle
domande sull’origine e il destino dell’universo e alla ricerca sulle cause ultime
e definitive della realtà, per concentrarsi sulle leggi effettive che regolano
l’interazione dei fenomeni ottenute in base a rigorose osservazioni e a
ragionamenti solidamente controllati sui fatti (enfasi sul “come” dei
fenomeni, piuttosto che sul loro “perché”). Questo è il punto di arrivo definitivo
dello sviluppo del singolo e dell’umanità.
La scienza
Ora l’umanità si trova nel suo stadio positivo e la scienza
naturale e sperimentale occupa via via il posto che le
spetta nella gerarchia dei saperi. La scienza è disciplina
che tratta della ricerca delle leggi che governano i
fenomeni. Esse ci premettono di prevederli e, quindi, di
agire efficacemente sulla realtà ottenendo il dominio
sulla natura.
Legiferazione,
previsione.,
azione
sono tre momenti in cui si dispiega l’attività dell’uomo
positivo.
La natura teorica della scienza
Malgrado il legame stretto che Comte istituisce tra momento della
scoperta delle leggi e momento dell’azione efficace, non viene mai
meno in lui
la consapevolezza della natura esclusivamente teorica del
sapere,
cioè della sua vocazione alla costruzione di modelli di interpretazione
dei fenomeni, che hanno nell’aderenza ai fatti il loro statuto di verità
ma che non rappresentano un mera erudizione o collezione di
nozioni e osservazioni, bensì la loro elaborazione teorica e
sistematica in definizioni legali chiare e distinte.
La finalità sociologica della scienza
scienza, così intesa, va applicata nell’epoca
contemporanea all’ambito della società, l’unico contesto
in cui essa non ha potuto dispiegare ancora le sue
potenzialità.
Bisogna dunque sottoporre la società ad una rigorosa
indagine scientifica – fisica sociale o sociologia - per
riorganizzarla su basi più solide e prevedere lo sviluppo
futuro della convivenza.
La
La SOCIOLOGIA
La sociologia si articola
in
STATICA SOCIALE
e
DINAMICA SOCIALE
La statica sociale
– studia le condizioni di esistenza comuni alle società di tutti i
tempi come per es. la socievolezza fondamentale
dell’uomo, il nucleo familiare, la divisione del lavoro. Sono
tutti elementi che assieme vanno a costituire, nel loro
rapporto reciproco, un dato ORDINE sociale sincronico in
cui vige la legge dell’interconnessione reciproca dei suoi
elementi. La costituzione politica, per es., dipende da fattori
economici e culturali cioè dalla situazione della cultura e
delle tradizioni di un dato popolo e dalle sue maggiori o
minori condizioni di prosperità. Ciò significa che nel tutto
sociale idee, costumi, istituzioni economico-finanziarie e
politiche
sono
fenomeni
che
si
influenzano
vicendevolmente.
La dinamica sociale
– studia la società dal punto di vista diacronico, cioè della sua
evoluzione temporale che comporta il venir meno di alcune forme
o ordini e il nascere di altre forme. Ciò accade secondo una legge
progressiva (PROGRESSO) che ricalca quella dei tre stadi:
1)
Stadio teologico: supremazia di un potere teocratico-militare,
guerra, lavoro degli schiavi;
2)
Stadio metafisico: è il momento critico e distruttivo: si afferma
l’individualismo, l’egoismo, l’utilitarismo che travagliano una
società non più fondata sull’autorità del sovrano, ma su quella dei
“giuristi” ossia su un astratto patto sociale che attribuisce la
sovranità al popolo, ma di fatto lo rende oggetto di una continua
contesa fra le forze politiche, economiche e i partiti;
3)
Stadio positivo: la società industriale nuovamente organica e ben
ordinata in cui verrà meno ogni contrasto politico perché a tutti
verrà concesso il diritto al lavoro e al benessere nonché un
indefinito perfezionamento spirituale.
Lo studio della società
La conoscenza sociologica si raggiunge attraverso
- L’osservazione dei fatti sociali diretta e inquadrata
nella teoria.
- L’esperimento che, per le difficoltà di isolamento e
riproduzione dei fatti sociali, si limita a osservare i
casi patologici che, alterando il corso normale
degli eventi, ne provano ex contrario la loro
connessione.
- La comparazione che studia le analogie e le
differenze tra diverse società nei loro rispettivi
stadi di sviluppo. Ciò coincide con il metodo
storico, “la sola base fondamentale sulla quale
possa realmente fondarsi il sistema della logica
politica”.
La classificazione delle scienze
Astronomia e fisica sono più antiche e generali
e riguardano il mondo inorganico; chimica
biologia e sociologia sono più recenti e
riguardano il mondo organico
La sociologia è il vertice delle scienze:
il suo oggetto è particolare e
massimamente complicato. Nella scala
che va dalla fisica alla sociologia la
scienza
al
gradino
superiore
presuppone quella al gradino inferiore,
mentre la matematica è alla loro base
e le attraversa tutte, nel senso che
senza cognizioni matematiche non è
possibile razionalizzare i rapporti tra gli
oggetti della scienza. Cionondimeno
ogni scienza mantiene una sua
autonomia data dalla peculiarità del suo
oggetto e dalla connessione peculiare
degli eventi che essa studia.
Max
Sociol
compli ogia
caz.
Scienza più recente:
non ha ancora
raggiunto lo stadio
positivo
biologi
a
chimic
a
fisica
Max
particol
arità
Ordine logico delle
scienze
Max
Astron Max
sempli omia
genera
cità
lità
Scienza più antica: ha
raggiunto prima lo
stadio positivo
Corollari alla classificazione delle
scienze
La teologia e la metafisica non sono considerate scienze, ma fasi storiche dello
sviluppo di ciascuna scienza: prima di passare allo stadio propriamente
scientifico e positivo, ogni scienza indaga il suo oggetto sotto il profilo teologico
e metafisico (ordine storico delle scienze). Mentre tutte le scienze nella loro
scala logica hanno raggiunto progressivamente lo stadio positivo, la sociologia
non lo ha ancora conseguito (questo è il compito della contemporaneità). Le
scienze vanno insegnate seguendo il loro ordine logico, perché la più
complessa presuppone la più semplice, ma anche la loro genesi storica nel
senso che la scienza più semplice è anche quella che prima ha raggiunto lo
stadio positivo (ordine pedagogico delle scienze).
La psicologia è ridotta parte alla biologia, parte alla sociologia, mentre la logica, di
là da alcuni principi generalissimi e incontestabili, non può essere
studiata separatamente dalle discipline di cui è logica, perché non
esistono principi e regole logiche separati dai fenomeni che tali principi
dovrebbero connettere. Mutando i metodi di studio delle singole scienze,
mutano cioè anche le regole formali su cui si basano (es. in fisica
l’osservazione; in biologia la comparazione e la classificazione; tale differenza
implica una differente formalizzazione dei rispettivi linguaggi scientifici).
LA FILOSOFIA
Determina lo spirito di ciascuna scienza; le
relazione e le connessioni tra di esse e il loro
principi comuni (che si aggiungono a quelli
propri di ognuna). Insomma essa è una
METODOLOGIA DELLE SCIENZE che in
generale mette in evidenza le leggi logiche
dello spirito umano.
La religione dell’umanità

Nel “Sistema di politica positiva” (1851-54), Comte
attribuisce ai suoi progetti di rinnovamento sociale un
carattere religioso. Si tratta di una religione dell’immanenza
in cui a Dio si sostituisce l’Umanità come oggetto di culto.
L’umanità è costituita dai soggetti viventi, da quelli morti e da
quelli non ancora nati. Essa è veramente quell’elemento
sempiterno, quel tutto in cui i singoli trovano il loro senso e la
loro “eternità”. Dunque va venerata come Dio. Ma la sua
venerazione NON consacra verità superstiziose (“teologiche”
o “metafisiche”) bensì la solida verità della scienza. I dogmi
della nuova fede sono infatti la filosofia positiva e le
leggi scientifiche. Riti, calendario e sacramenti ripetono la
struttura di quelli cattolici, con la differenza che vengono
secolarizzati, cioè viene loro attribuita la funzione di ricordare
le verità scientifiche la cui celebrazione avverrà in quei
templi che si identificano con gli istituti scientifici. La Chiesa
positiva sarà infine governata da un papa positivo che
sovrintenderà allo sviluppo delle industrie e all’utilizzazione
pratica delle scoperte.
Il calendario positivista
(cfr.
http://www.liberalsocialisti.org/articol.php?id_articol=2139)

Il 'calendario positivista' proposto da Comte nel 1849 era comunque un calendario solare e prevedeva 13 mesi di 28 giorni
ciascuno (con quattro settimane e con l’inizio del mese sempre il lunedì) con un giorno aggiuntivo per la celebrazione dei
morti, in modo da raggiungere i 365 giorni.
I mesi erano nominati, in ordine cronologico storico, per grandi figure nella storia dell'Europa occidentale nel campo della
scienza, della religione, della filosofia, dell'industria, della letteratura, della politica.
Erano così nominati: Mosé/ Omero /Aristotele /Archimede /Cesare /San Paolo /Carlo Magno/ Dante /Gutemberg
/Shakespeare /Cartesio /Frederic /Bichat e per ogni giorno c’era una personalità da onorare (sostituendo così i santi del
calendario cristiano).
Ad es. il mese di ‘Omero’ comprendeva nella prima settimana, sempre partendo dal lunedì, Esiodo-Tirteo-AnacreontePindaro-Sofocle-Teocrito e la domenica Eschilo; la seconda settimana gli scultori, pittori e architetti greci Scopa-ZeusiIctino-Prassitele-Lisippo-Apelle e la domenica Fidia; la terza settimana Esopo-Plauto-Terenzio-Fedro-Giovenale-Luciano e
la domenica Aristofane; la quarta settimana Ennio-Lucrezio-Orazio-Tibullo-Ovidio-Lucano e la domenica Virgilio.
Il mese di ‘Aristotele’ comprendeva nella prima settimana Anassimandro-Anassimene-Eraclito-Anassagora-DemocritoErodoto e la domenica Talete; nella seconda Solone-Senofane-Empedocle-Tucidite-Archita-Apollonio di Tiana e la
domenica Pitagora; nella terza settimana Aristippo-Antistene-Zenone-Cicerone-Epitteto-Tacito e la domenica Socrate:
nella quarta settimana Senocrate-Filone di Alessandria-S.Giovanni Evangelista-San Giustino-S.Clemente di AlessandriaOrigene e la domenica Platone.
Il calendario di Comte partiva dall’anno primo della Rivoluzione Francese, 1789, anno della ‘Grande Crisi’, alla quale
doveva seguire l’era della Ricostruzione, con i fondamentali valori di ‘amore’, ‘ordine’, ‘progresso’.
Pertanto, secondo il calendario positivista, nel 2011 si sta nel 223 dopo l’inizio della Rivoluzione Francese e il 30 giugno è
il 13 del mese di ‘Carlo Magno’.
Pur considerate parti eccentriche del suo sistema filosofico, le proposte di una ‘Religione dell’Umanità’ e di un nuovo
‘Calendario positivista’, che sostituissero nel mondo contemporaneo le superate religioni storiche, restano suggestive e,
riviste, integrate, arricchite, cariche di futuro.
Alcune prospettive critiche
Elementi che furono valorizzati dalla filosofia successiva:
 1)l’importanza della scienza per il progresso dell’umanità
 2)la critica del pensiero metafisico
 3)l’idea dell’autonomia della sociologia
 4) l’idea di uno sviluppo storico della scienza
 5)L’idea di una unicità del metodo scientifico (quello positivo) che,
tra l’altro, conserva alla scienza un valore conoscitivo e non solo
pratico
Dal punto di vista critico invece bisogna dire che la legge dei tre stadi è
una metafisica della storia che contravviene al metodo positivo
 Inoltre la classificazione delle scienze è presto apparsa desueta e
priva di corrispondenze con i suoi successivi sviluppi.
 La visione dello sviluppo della scienza non è sempre storicamente
precisa.
 Alcune prescrizioni comtiane circa la concreta prassi della ricerca
scientifica sono state smentite dall’evolversi della ricerca e
dell’epistemologia novecentesca.
 Solo Raymond Aron ha poi avuto apprezzamento per le bizzarrie
della religione dell’umanità.