Relazione di Lorenza Pozzi e Laura Puricelli 5 F 25/10/2009

GIOVE
La stella mancata
Informazioni generali
Distanza dal Sole
7,78 x 108 km (5,20
U.A.)
Circonferenza
equatoriale
4,49 x 105 km
Volume
1,42 x 1015 km3
Massa
1.90 x 1027 kg
Densità
1.33 g/cm3
Forza di gravità
all’equatore
20,87 m/s2
Periodo di rotazione
9,93 ore
Periodo di rivoluzione
11,86 anni
Composizione
atmosferica
H2, He
Temperatura media
superficiale
-153° C
Atmosfera
• E’ costituita all'88% di idrogeno, per l'11% di elio e per il resto di metano, ammoniaca, acqua ed
altre sostanze;
• E’ composta da vari strati: troposfera, stratosfera, termosfera ed esosfera;
• Ogni strato è caratterizzato da un gradiente di temperatura specifico;
• E’ caratterizzata dalla presenza di nubi variamente colorate e disposte secondo "bande"
parallele all'equatore;
• Elevate temperature interne  potenti correnti convettive  rimescolamento continuo delle
nubi + elevata velocità di rotazione  "zone“ chiare costituite da gas caldi ascendenti alternate a
“fasce” più scure e rossastre di gas freddi e discendenti;
• I residui, come lo zolfo, si combinano con gli atomi di idrogeno, tingono le nubi di colori che
variano dal rosso all'arancione, al marrone, al giallo, al verde ed al blu con tutte le loro
sfumature. In seguito subiscono altre trasformazioni chimiche cangiando verso il bianco o verso
differenti colori ad altre altezze e latitudini.
La grande macchia rossa
• La Grande Macchia Rossa è una vasta tempesta anticiclonica, che dura da almeno 300
anni;
• Ha un colore che varia dal rosso mattone al rosa verdastro ed ha un diametro paragonabile
a quello della Terra;
• Si muove verso ovest e verso est alla velocità di circa 1 m/sec ma non si sposta mai verso
nord o sud;
• Ruota su se stessa in senso antiorario, con un periodo di 12 giorni terrestri;
• Se non disperdesse parte della sua energia nell'ambiente, la sua durata potrebbe essere
indefinita.
Struttura interna
Magnetosfera
= regione attorno alla quale il campo magnetico cattura le
particelle trasportate dal vento solare.
Io orbita tra le linee del campo magnetico gioviano → corrente elettrica (fino a 5 000
000 A → forte segnale a frequenza radio → aurore.
Satelliti
• Giove possiede almeno 28 satelliti;
• Gli ultimi sono stati individuati da riprese di telescopi terrestri nel corso
del 2000;
• I primi ad essere scoperti, da Galileo nel 1610, sono stati i satelliti
galileiani, dedicati alla famiglia dei Medici. Furono poi battezzati con i
nomi di Io, Europa, Ganimede e Callisto.
Io
• E’ il quinto ed il più interno dei satelliti di Giove e fu
scoperto da Galileo nel 1610;
• E’ caratterizzato dalla presenza di vulcani attivi che
eruttano zolfo, anidride solforosa e altri composti dello
zolfo, che ricoprono la superficie di colori quali arancione,
rosso, giallo, oro;
• Ha perso ogni sostanza volatile mentre i
materiali più densi sono continuamente riciclati;
• L’energia per l’attività vulcanica è fornita dal
calore liberato in seguito alla continua
deformazione della crosta dovuta alla forza di
attrazione di Giove;
• Possibile è la presenza di un nucleo metallico,
responsabile del forte campo magnetico.
Europa
• E’ il sesto dei satelliti di Giove ed il quarto per
grandezza. Scoperto da Galileo nel 1610, è il
secondo dei satelliti medicei;
• Ha un nucleo metallico avvolto da un mantello
roccioso, ricoperto da un oceano d’acqua profondo
100-200 km, sopra il quale c’è una crosta ghiacciata
spessa 2 km;
• Sulla superficie si notano striature fiancheggiate da
increspature dovute al congelamento di acqua e
fanghiglia;
• E’ presente una sottile atmosfera di ossigeno;
• La presenza di acqua e strutture idrotermali sul fondo
dell’oceano a contatto con il mantello che libera calore
fanno sì che Europa potrebbe ospitare qualche forma
di vita.
Ganimede
• È il più grande dei satelliti gioviani ed il terzo
dei pianeti medicei scoperto da Galileo nel 1610
e la più grande luna del Sistema Solare;
• Ha una composizione che comprende il 40%
d’acqua;
• La sua crosta ha uno spessore di circa 100
km sotto la quale si trova uno strato convettivo
di acqua o ghiaccio semiliquido tra i 400 e gli
800 km; ed infine un nucleo di roccia di raggio
compreso tra 1800 e 2000 km;
• Sulla superficie sono visibili zone di colore più
scuro dovute all’accumulo di polveri, circondate
da crateri di impatto e zone più chiare con un
numero inferiore di crateri da impatto;
• E’ stata rilevata superficialmente la presenza
di un sottile strato di ozono.
Callisto
• Callisto è l'ottavo dei satelliti di Giove ed il secondo
in grandezza. Anch'esso è stato scoperto da Galileo
nel 1610. È la più lontana e la meno attiva delle lune
galileiane;
• E’ il meno denso dei satelliti galileiani, il
meno riflettente e con una quantità di crateri
di impatto superiore a quella di qualsiasi altro
corpo del Sistema Solare. Può quindi essere
considerato come uno degli oggetti più antichi
di questo;
• Si pensa che sia costituito da una crosta di
ghiaccio sporco di circa 300 km di spessore,
sotto la quale si trova un mantello di acqua e
ghiaccio alto un migliaio di km ed un nucleo
roccioso di 1200 km di raggio.
Missioni
1972: Missioni Pioneer (10 e 11)
1977: Missioni Voyager (1 e 2)
1989: Missione Galileo
1990: Missione Ulysses
1997: Missione Cassini
2006: Missione New Horizons
2011: Missione Juno
2020 (stimato): Missione Europa Jupiter System
Sitografia:
http://www.bo.astro.it/universo/venere/Sole-Pianeti/planets/gioint.htm
http://www.pd.astro.it/pianetav/L15_04S.html
 http://solarsystem.nasa.gov/planets/profile.cfm?Object=Jupiter
 http://www.solstation.com/stars/jupiter.htm
 http://en.wikipedia.org/wiki/Jupiter
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Bibliografia:
E. Lupia Palmieri M. Parotto – La Terra nello spazio e nel tempo
I. Neviani C. Pignocchino Feyles – Geografia generale