Lezione 4/1
• Tucidide come fonte per la questione della
mutilazione delle Erme
Lezione 4/2
• Tucidide
• La composizione dell’opera storica
Lezione 4/3
• Tucidide VI 27, 1
Ma mentre ciò avveniva, la maggior parte
delle erme di marmo che si trovavano nella
città di Atene (e sono numerose, secondo
l’usanza del paese, e del tipo di quadrato,
sia nei vestiboli privati sia nei luoghi sacri)
nel corso di una sola notte furono mutilate
nella faccia
Lezione 4/4
• Cf. tuttavia Aristofane, Lisistrata 1093s., in
cui arrivano gli ambasciatori di Sparta,
battuta del corifeo:
«Non fate i cretini, se vi vede uno degli
ermocopidi…!». Riferimento al fatto che
avevano anche evirato le statue di Ermete,
o per creare disorientamento ai fini di un
colpo di stato, oligarchico o per scongiurare
la spedizione in Sicilia
Lezione 4/5
• Tucidide VI 27, 2
Nessuno sapeva chi l’avesse fatto, ma i colpevoli
erano ricercati pubblicamente con la promessa di
grandi ricompense, e inoltre i cittadini decretarono
che chiunque sapesse di qualche altro atto
sacrilego che fosse stato commesso, se voleva
poteva denunciarlo con garanzia di immunità, sia
che fosse cittadino, sia straniero sia schiavo
Lezione 4/6
• Tucidide VI 27, 3
E davano molta importanza al fatto: si
pensava che fosse un cattivo auspicio per la
spedizione e che fosse stato compiuto per
promuovere una congiura che provocasse
una rivoluzione e anche il rovesciamento
della democrazia
Lezione 4/7
• Cf. Andocide, Sui misteri
http://it.wikipedia.org/wiki/Spedizione_atenie
se_in_Sicilia
Lezione 4/8
• Tucidide VII 1, 1
Gilippo e Pitene … informati ora con più
esattezza che Siracusa non era ancora
bloccata del tutto da un muro, ma che era
tuttora possibile arrivare con un esercito ed
entrare nella città passando per le Epipole
Lezione 4/9
• Tucidide VII 2, 4
Avvenne che egli arrivò proprio nel momento in cui era già
stato completato dagli Ateniesi, per una distanza di sette o
otto stadi, un doppio muro che arrivava fino al porto
grande, eccettuato un breve tratto vicino al mare (questo lo
stavano ancora costruendo); per il resto del muro, che
sarebbe dovuto estendersi verso il Trogilo fino all’altro
mare, erano state gettate le pietre già lungo gran parte del
tracciato, e alcune parti erano state lasciate compiute a
metà, mentre altre erano già finite.
Lezione 4/10
• Tucidide VII 4, 1
Dopo questi fatti i Siracusani e i loro alleati
cominciarono a costruire un muro singolo
attraverso le Epipole, partendo dalla città, e
conducendolo in alto, in modo che fosse
perpendicolare a quello degli Ateniesi, affinché
questi, se non fossero riusciti a impedirne la
costruzione, non fossero più in grado di
circondarli con un muro d’assedio
Lezione 4/11
• Tucidide VII 4, 4
A Nicia parve poi opportuno fortificare il
cosiddetto Plemmirio: è un promontorio di
fronte alla città, il quale estendendosi fa sì
che l’apertura del porto sia grande e stretta.
Lezione 4/12
• Tucidide VII 5, 1
Gilippo continuava la costruzione del muro
attraverso le Epipole, servendosi delle pietre
che gli Ateniesi avevano gettato là prima
per il proprio uso
Lezione 4/13
• Tucidide VII 6, 1
Nicia e gli Ateniesi pensavano che … fosse
necessario per loro non permettere che si
costruisse il muro in modo che tagliasse il
proprio (infatti la costruzione del nemico
per poco non aveva oltrepassato l’estremità
del muro ateniese)
Lezione 4/14
• Tucidide VII 7, 1
Dopo di ciò … i loro uomini si associarono
ai Siracusani nel costruire il resto del muro
trasversale
Lezione 4/15
• Paulys Realencyclopädie der classischen
Altertumswissenschaft, Stuttgart 1903• Guide bibliografiche: letterature greca antica, bizantiona
e neoellenica, a cura di M. Fantuzzi, Milano 1989
• Lo spazio letterario della Grecia antica, dirr. G.
Cambiano, L. Canfora, D. Lanza, Roma 1992-1996, 3 voll.
(5 tomi)
• Der neue Pauly : Enzyklopädie der Antike, StuttgartWeimar 1996- (mit 5 Supplemente, 2004-2008)
Mappa di Siracusa
• http://it.wikipedia.org/wiki/File:Siege_of_S
yracuse_map.png