Fisica 2 10° lezione Programma della lezione • • • • • Magneti Campo magnetico Azione della corrente elettrica su un magnete Azione di un magnete sulla corrente elettrica Forza su un filo percorso da corrente (seconda formula di Laplace) • Forza su una carica in moto (forza di Lorentz) • Moto di una carica in un campo B uniforme Magneti • Ogni magnete ha due regioni (poli) in cui la forza che esercita è più intensa • La Terra è un magnete naturale con i poli magnetici vicini ai poli geografici • Il polo di un magnete che punta verso il nord terrestre prende il nome di polo nord • Similmente il polo che punta verso il sud terrestre prende il nome di polo sud • Nell’interazione tra due magneti, poli omonimi si respingono e poli eteronimi si attraggono • Quindi il polo nord magnetico terrestre è in realtà un polo sud magnetico e viceversa il polo sud magnetico terrestre è in realtà un polo nord magnetico Campo magnetico • L’azione delle forze magnetiche si pensa sia mediata, similmente al caso elettrico, da un campo • L’esistenza di un campo magnetico viene dimostrata sperimentalmente mediante l’azione su di un ago magnetico “esploratore” • Campo magnetico terrestre Campo magnetico • L’intensità del campo varia con la distanza dal magnete • Un’indagine quantitativa ha stabilito che la forza varia come l’inverso del quadrato della distanza • Il campo ha carattere vettoriale • La direzione orientata del campo è quella secondo cui si dispone un ago magnetico esploratore • Il verso del campo è da sud a nord dell’ago N S Magnetostatica • Parrebbe che si potesse introdurre il concetto di carica magnetica • I poli sarebbero la sede di queste cariche: due tipi di poli e due tipi di cariche • In magnetostatica varrebbero allora le stesse leggi dell’elettrostatica ( E ) 4keQ (campomagnetico) 4keQ C(E) 0 C (campomagnetico) 0 int e int m Poli e cariche magnetiche • La differenza tra ‘cariche’ magnetiche e cariche elettriche è che le prime non si presentano mai singolarmente, ma sempre in coppie di tipo opposto • Se si spezza un magnete, ai due lati della rottura si crea una coppia di poli, in modo che ciascuno dei due pezzi sia un nuovo magnete con due poli opposti • Non è mai stata osservata una carica magnetica isolata (monopolo) (campomagnetico) 4keQmint 0 C (campomagnetico) 0 • In certi ambiti ristretti si possono comunque identificare formalmente poli magnetici con cariche magnetiche Azione della corrente elettrica su un magnete • Le forze magnetiche non agiscono solo fra magneti • 1800: Volta inventa la pila • 1819: Oersted osservò che una corrente elettrica agisce sulla direzione di un ago magnetico • Ciò viene interpretato dicendo che un circuito percorso da corrente genera un campo magnetico nello spazio circostante • È l’inizio del processo che porterà all’unificazione di elettricità e magnetismo, ovvero all’elettromagnetismo Forze di tipo nuovo • La forza tra magnete e corrente è il primo esempio di forza non newtoniana • 1876: l’esperienza di Rowland sottolinea questa peculiarità, mostrando la dipendenza della forza dalla velocità Azione di un magnete sulla corrente elettrica • Viceversa anche un magnete agisce su una corrente • Sperimentalmente si trova che la forza con cui un campo uniforme agisce su una corrente in un filo rettilineo – È proporzionale all’intensità della corrente i – È proporzionale alla lunghezza l del filo immerso nel campo – È perpendicolare sia al campo che alla direzione della corrente – È proporzionale al seno dell’angolo tra la direzione del campo e della corrente • Chiamiamo B la costante di proporzionalità F il sin F Bil sin Campo magnetico • Quindi la forza si può scrivere così (regola della mano destra) F il B • Il vettore B definisce completamente il campo magnetico o di induzione magnetica • Grazie a questa azione, si può usare anche un circuito “esploratore” percorso da corrente per rivelare un campo magnetico Seconda legge di Laplace • Possiamo pensare il filo come un insieme di tratti infinitesimi • Su ciascuno agirà una forza infinitesima dF idl B • Possiamo ora generalizzare la legge di forza ad un filo di forma arbitraria e ad un campo magnetico qualsiasi F i dl B Dimensioni e unità di misura di B • L’equazione precedente definisce implicitamente B • Le dimensioni di B sono • L’unità di misura è il tesla (T) • Si usa anche il gauss (G), ereditato dal sistema cgs em F il B F F T B i L QL Ns T Cm 1G 10 4 T Principio di sovrapposizione • Consideriamo diversi magneti o circuiti percorsi da corrente, ciascuno dei quali genera un campo magnetico • Il campo magnetico risultante è dato dalla somma vettoriale dei singoli campi n Btot B j j 1 • Questa proprietà è una verità sperimentale Azione di B su una carica in moto • La forza agente su di un filo si può pensare come risultante delle forze elementari agenti su ognuna delle cariche in moto che costituiscono la corrente • La corrente i può scriversi • Siccome in un filo rettilineo l e vd hanno la stessa direzione possiamo riscrivere la forza così • E dato che nAl rappresenta il numero di portatori nel volume di sezione A e lunghezza l • Siamo indotti a concludere che su una singola carica agisce la forza (di Lorentz) • Mentre B agisce su una corrente elettrica o su una singola carica in moto, non c’è interazione tra un magnete e una carica ferma i qnAvd F qnAlvd B f qv B Forza di Lorentz • La forza è sempre perpendicolare alla velocità della particella • La forza magnetica fa quindi variare la direzione della velocità, ma non il suo modulo • Quindi non compie lavoro e non fa variare l’energia cinetica Moto di una carica in un campo uniforme • Velocità iniziale ortogonale al campo • La forza di Lorentz fornisce la forza centripeta • r è il raggio di curvatura locale • Dato che il modulo della velocità è costante, anche r è costante • La traiettoria è quindi un cerchio nel piano perpendicolare a B • Se v ha una componente vp parallela al campo c’è anche un moto rettilineo uniforme con velocità vp lungo la direzione del campo • La traiettoria risultante è un’elica mv2 evB r mv r eB Differenza tra linee del campo elettrico e magnetico • La forza elettrica ha la direzione delle linee di campo • La forza magnetica ha direzione perpendicolare alle linee di campo • Le linee di campo elettrico (statico) originano da cariche positive e terminano su cariche negative • Le linee di campo magnetico non originano da né terminano su punti dello spazio, perché non esistono cariche magnetiche isolate • Le linee di campo magnetico sono perciò linee chiuse ( B) 0 • Legge di Gauss per il campo B, ovvero assenza di cariche magnetiche • E’ la seconda equazione dell’e.m.