capitolo3 - Docenti.unina

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CICLO DI IMPIEGO, CREAZIONE, DIFFUSIONE,
TRATTENIMENTO (E REIMPIEGO) DI RISORSE
STAKEHOLDER
RISORSE
ATTIVITA’
D’IMPRESA
RISORSE
VALORE
IMPRESA
Approcci manageriali e gestione della qualità
Un’impresa può essere definita come un
insieme di attività articolate in processi, che
mediante l’impiego di risorse crea valore
per tutti i suoi stakeholder, in termini
superiori rispetto alla concorrenza.
Fattor
i
Finali
tà
Destinata
ri
Il processo come insieme di attività e di risorse
Materiali
Istruzioni
Specifiche cliente
Informazioni
INPUT
Trasformazione
OUTPUT
PROCESSO
Attività
Risorse
Bene
Servizio
Informazioni
Risorse
Attività
Risorse
Risorse
Attività
Risorse
Valore
• Un soggetto riceve “valore”, quando
ottiene ciò che costituisce oggetto dei
propri desideri (considerati non soltanto
quelli espliciti, ma anche latenti) in termini
almeno soddisfacenti rispetto al complesso
dei sacrifici sopportati.
Valore
• Un soggetto riceve “un valore superiore”,
quando ottiene ciò che costituisce oggetto
dei propri desideri (non soltanto espliciti,
ma anche latenti) da un‘impresa in termini
più soddisfacenti in confronto a ciò che
ottiene o potrebbe ottenere da un'altra
impresa.
Le dimensioni del valore
PER
VALORE È….
i Clienti
ottenere “esperienze” di acquisto e di consumo di beni e
servizi soddisfacenti
i Dipendenti
ricevere una ricompensa economica e non (affermazione
personale, sociale, prestigio, ecc.) soddisfacente dal lavoro
svolto
gli Shareholder
ricavare una remunerazione soddisfacente dell’investimento
effettuato
l’Impresa
conseguire un incremento soddisfacente delle risorse
(materiali ed immateriali) impegnate nello svolgimento
delle performance
gli altri
Stakeholder
acquisire risorse (monetarie, di conoscenza e di fiducia) dalle
interazioni con l’impresa e i dipendenti, in misura
soddisfacente
la Società
(collettività)
ottenere un miglioramento in termini di sviluppo sostenibile e
di risorse a disposizione della comunità
ALCUNE DEFINIZIONI DEL "VALORE"
Porter:
Rappaport
Guatri
Definizione: Differenza positiva tra ricavi e costi generata dalle attività aziendali
Ottica: dell’impresa
Criterio di gestione: gestire le attività in modo che esse contribuiscano attivamente ad
ottenere un'offerta caratterizzata nel senso della strategia
prescelta
Natura: valore flusso
Definizione: Valore attuale degli incassi netti (entrate-uscite) futuri prevedibili
Ottica: dell’azionista (finanziaria)
Criterio di gestione: massimizzare i flussi di cassa netti attesi
Natura: valore fondo
Definizione: Valore attuale dei flussi di reddito (ricavi-costi) prevedibili
Ottica: dell’azionista (economica)
Criterio di gestione: massimizzare il valore economico del capitale
Natura: valore fondo
"VALORE" GENERATO DALLE ATTIVITÀ D'IMPRESA
"VALORE FONDO"
Risorse generate dalle attività
d’impresa
Risorse monetarie
Impresa:
- Approvvigionam
ento risorse
operative
correnti
- Ampliamento
della “portata”
delle attività
- Avvio di nuove
attività
Stakeholder:
- Remunera
zione del
capitale di
rischio
Risorse di
relazione
Impresa
Stakeholder
Risorse di
conoscenza
Impresa
Stakeholder
IL CRITERIO GUIDA NELLA GESTIONE AZIENDALE
Per la definizione dei
termini del mandato
ai gestori “terzi”
CRITERIO
GUIDA
Per la gestione
delegata
Per
l’imprenditore
Per la gestione
in proprio
IL CRITERIO GUIDA DELLA GESTIONE NELL’OTTICA
DELL’IMPRESA
Le attività d’impresa devono essere in grado di generare
correntemente e, contemporaneamente:
• risorse in qualità e quantità tali da consentire la
soddisfazione
“competitiva” dei bisogni delle diverse
categorie di stakeholder;
• la rigenerazione qualitativa e quantitativa del patrimonio
di risorse aziendali in modo tale da mantenerne almeno
inalterato il valore “economico”.
SPECIFICAZIONI DEL CRITERIO GUIDA
• Minimo valore generato
Le scelte di gestione devono almeno essere in grado di
riscuotere l’interesse delle diverse categorie di
stakeholder e di rigenerare almeno il valore delle
risorse impiegate nell’impresa.
• Massimo valore trattenuto
In presenza di più alternative, differenti tra loro per
valore diffuso agli stakeholder e/o per valore trattenuto
dall'impresa, la scelta deve ricadere sull'attività che
consente (sempre in ipotesi) di accrescere in maggiore
misura il valore delle risorse "trattenute" dall'impresa.
SPECIFICAZIONI DEL CRITERIO GUIDA
• Minimo rischio sul valore (delle risorse) dell'impresa
In presenza di più alternative, differenti tra loro per il
rischio (percepito) che dalla scelta assunta possa derivare
una diminuzione, invece che un accrescimento, del valore
economico del patrimonio di risorse dell'impresa, la scelta
deve ricadere sull'alternativa che consente (sempre in
ipotesi) di minimizzare il rischio di impatto negativo sul
valore del patrimonio di risorse dell'impresa
• Negoziazione
In qualunque "negoziazione" con le diverse categorie di
stakeholder va salvaguardato il più possibile il valore
"trattenuto" dall'impresa e, quindi, la quantità/qualità di
risorse cui viene attribuito, in ipotesi, il maggiore valore.
ATTIVITÀ D'IMPRESA E CICLO DI GENERAZIONE DI VALORE
VALORE
=
VALORE
DELLE
RISORSE
(generate,
disponibili, ecc)
=
CAPACITA’ DI
GENERARE
ULTERIORI
RISORSE
(“significative
per il
beneficiario”)
Valore "Flusso"
(corrente)
(alla Porter)
Valore "Fondo"
(stock)
(alla Rappaport/Guatri)
=
Valore delle risorse
prodotte in un
determinato arco di
tempo
=
Valore delle risorse
disponibili in un dato
momento
VALORE DIFFUSO
(agli Stakeholder)
VALORE GENERATO
DALLE ATTIVITÀ
AZIENDALI
=
VALORE TRATTENUTO
(Nell'impresa)
"VALORE" PER I CLIENTI
Vu = f (Fo x po, Fp x pp, Fs x ps, Sp x Sv)
Vu = valore d’uso attribuito dal cliente-utente al bene/servizio
Fo = funzioni operative svolte dal prodotto/servizio (conosciute/percepite dal
cliente)
po = performance del prodotto/servizio nello sviluppo delle funzioni operative
conosciute/percepite dal cliente
Fp = funzioni psicologiche del prodotto/servizio conosciute/percepite dal
cliente
pp = performance del prodotto/servizio nello sviluppo delle funzioni
psicologiche
Fs = funzioni sociologiche svolte dal prodotto/servizio (conosciute/percepite
dal cliente)
ps = performance del prodotto/servizio nello sviluppo delle funzioni
sociologiche
Sp = sistema dei prezzi vigenti nell’area e percepito dal cliente potenziale
all’atto della valutazione
Sv = sistema di valori del cliente potenziale all’atto della valutazione
"VALORE" PER I CLIENTI
Valore d'uso
= Vu
Valore lordo comunemente associato
all'insieme dei benefici che il cliente può
derivare
dall'utilizzo
del
prodotto/servizio;
=
B
Valore di acquisizione
= Va
Valore netto che considera anche i
"sacrifici" (ivi compreso il prezzo da
pagare) che l'acquirente sostiene per
entrare in possesso e per utilizzare uno
specifico bene/servizio
=
B-S;
oppure
B/S
oppure
(B-S)/S
Valore di transazione
= Vt
inteso come confronto fra differenti
valori di acquisizione ed è alla base
insieme ad altri fattori della scelta di una
specifica offerta fra tutte quelle
individuate come "concorrenti"
=
Vai  Vak per i

prodotti i-esimo e
k-esimo
"VALORE" PER I CLIENTI: DEFINIZIONE
Il valore generato dalle attività aziendali per i clienti (privati,
imprese o istituzioni) si collega al valore d’uso, ovvero al valore
lordo dei benefici – operativi, psicologici e sociali - che questi
potranno ricavare dall’inserimento del prodotto/servizio nelle loro
specifiche “catene del valore”. Tale valore d’uso è solo
genericamente quantificabile soprattutto quando si tratta di beni o
servizi di consumo e, in termini molto generali, corrisponde al
prezzo massimo che uno specifico acquirente potenziale è disposto
a
pagare
per
prodotto/servizio.
entrare
in
possesso
di
quello
specifico
"VALORE" PER I DIPENDENTI, FORNITORI E FINANZIATORI
•comprende per ciascuna categoria (e corrisponde al) l’insieme dei
benefici (anche non monetari) che questi potranno derivare dalle relazioni
instaurate con l’impresa;
•deriva dalle attività aziendali, che hanno contribuito a produrre le risorse
monetarie, di relazione (fiducia, immagine, ecc.) e/o di conoscenza, di cui
il fornitore potrà beneficiare;
•deve necessariamente tenere conto, insieme ad altri aspetti, di quanto
valore queste stesse categorie di stakeholder possono ricevere da altre
imprese e/o istituzioni, che essi stessi percepiscono come “concorrenti”
rispetto a quella in esame;
"VALORE" PER I DIPENDENTI, FORNITORI E FINANZIATORI
•è parte di una quantità di valore, normalmente maggiore, di cui l’impresa
ritiene di poter beneficiare (in termini di risorse monetarie, di conoscenza e
di relazione) inserendo i relativi apporti nella propria “catena del valore”;
•rappresenta, perciò, anch’esso valore “diffuso” ai fornitori, dipendenti, ecc.,
in contrapposizione al valore “trattenuto” dall’azienda, indipendentemente
da quali siano la dimensione complessiva, la destinazione successiva e/o i
diritti esistenti da parte di altre categorie di stakeholder su quest’ultima
quantità;
•utilizza il prezzo pagato dall’impresa come principale elemento di
distinzione fra valore netto trattenuto dall’impresa (V-P) e valore ceduto ai
fornitori, che comprende, però, non solo le risorse monetarie ricevute, ma
anche le risorse di conoscenza e di relazione che quelle stesse attività hanno
consentito di generare e trattenere per gli stessi offerenti.
"VALORE" PER I DIPENDENTI, FORNITORI E FINANZIATORI
• comprende l’insieme dei benefici che questi potranno derivare dal possesso e dall’uso del
prodotto/servizio in questione;
• deriva dalle attività aziendali che hanno contribuito a produrre non solo il prodotto/servizio
oggetto di transazione, ma anche le risorse di relazione (fiducia, immagine, ecc.) e/o di
conoscenza (incorporate nel prodotto/servizio), di cui l’utente potrà godere con il possesso ed
uso di esso;
• deve essere ceduto ai clienti in una quota che deve necessariamente tenere conto, insieme ad
altri aspetti, di quanto valore “netto” i clienti possono ricevere da offerte alternative che essi
stessi percepiscono come concorrenti;
• si distingue in due quote complementari all’unità rispettivamente, destinate al cliente stesso
ed all’impresa, che potremmo denominare, rispettivamente, valore “diffuso” ai clienti e valore
“trattenuto” dall’azienda, indipendentemente da quali ne siano la dimensione complessiva e la
destinazione successiva anche in funzione dei diritti che altre categorie di stakeholder su
quest’ultima quantità;
• utilizza il prezzo pagato dal cliente come principale elemento di distinzione fra valore (netto)
ceduto ai clienti (V-P) e valore trattenuto dall’impresa, che comprende, però, nella sua
dimensione complessiva, non solo la differenza fra prezzo e costo delle risorse impiegate nelle
attività svolte per mettere a punto il prodotto/servizio venduto, ma anche le risorse di
conoscenza e di fiducia che quelle stesse attività hanno consentito di generare e trattenere per
la stessa impresa offerente.
CLASSIFICAZIONE DEI SOGGETTI DETENTORI DI
TITOLI DI PROPRIETÀ DELL’IMPRESA
• SOCI FINANZIATORI
• SOCI “DI CONTROLLO”
• SOCI “DI COMANDO”
Il valore per gli azionisti
Il valore diffuso per le diverse
categorie di stakeholder
Tipologie di
soci
Tipologie di soci
Benefici
Monetari
• Socifinanziatori
• Soci
di
"controllo"
• Soci
di
"comando" o
di "governo"
Coloro che hanno apportato all'impresa
capitale di rischio sottoscrivendo azioni o titoli
di proprietà ed attendendo da tale investimento
remunerazioni adeguate alla tipologia di
attività finanziarie sottoscritte, senza alcuna
intenzione di ingerirsi nella gestione o anche
solo nel "controllo"
Coloro che partecipano all'insieme dei soci che
esprime la maggioranza nelle assemblee sociali
e che si assume, perciò, la responsabilità di
approvare i bilanci e di esprimere gli organi di
governo della società
Coloro che si assumono la responsabilità di
indicare nominativamente i componenti degli
organi di governo o la maggioranza di essi
indicandoli al loro stesso interno o tra persone
di loro fiducia
Possibili conflitti
di interesse con
l'impresa come
insieme di attività
Non Monetari
•Appartenenza
•Relazioni
•…………..
• Dividendi
•+
Remunerazione
Amministratori
•+
Remunerazione
A. D.
• Dividendi/crescita
aziendale
•Appartenenza
•Relazioni
•…………..
•Appartenenza
•Relazioni
•…………..
• Interessi in altre
imprese
• Famiglia/imprese
Il "valore" generato =
= Valore attribuito alle risorse generate
= Capacità delle risorse (di cui si è entrati in possesso) di
generare ulteriore valore
= Capacità delle risorse (di cui si è entrati in possesso) di
generare ulteriori risorse cui si attribuisce "valore"
VALORE GENERATO DALLE ATTIVITA’ AZIENDALI
Diffuso
Flusso
Fondo
Trattenuto
Scarica