acquisizioni e proposte per la nuova programmazione

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U.O. MONITORAGGIO E ANALISI
Gli esiti occupazionali delle attività formative finanziate dal
Fondo Sociale Europeo
La valutazione degli esiti occupazionali in Liguria: acquisizioni
e proposte per la nuova programmazione 2007-2013
A cura di Elisabetta Garbarino
Firenze – 22 aprile 2008
U.O. MONITORAGGIO E ANALISI
L’evoluzione
Le esigenze di monitoraggio e valutazione delle politiche
attive del lavoro sono profondamente mutate, negli
ultimi anni, in virtù di almeno due fenomeni
significativi.
– ampliamento della gamma degli interventi di politica
attiva del lavoro in generale e in particolare di quelli
cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo
– progressiva integrazione tra sistemi di istruzione e
formazione
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ampliamento della gamma degli interventi di
politica attiva del lavoro
•
1994-99 formazione come parte principale se non esclusiva
•
2000-2006 peso crescente degli interventi di politica attiva del lavoro “altri”
rispetto alla formazione
– informazione,
– orientamento,
– servizi d’incontro tra domanda e offerta di lavoro,
– work experience, ecc.
– formazione continua
• Fondi Interprofessionali
• lifelong learning e widelife learning, che rendono ancor più riduttivo
limitare la rilevazione ai soli esiti occupazionali dei corsi per inoccupati
•
norme nazionali entrate in vigore nel periodo 2000-2006
– politiche dirette del lavoro: legge 30/2003,
– politiche aventi finalità primarie diverse (ad es. in materia di immigrazione)
politiche di tipo trasversale,
– pari opportunità
– politiche di inclusione
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progressiva integrazione tra sistemi
di istruzione e formazione
• modifiche al Titolo V della Costituzione,
• consolidamento degli IFTS
• Istituzione ITS (e modifica del ruolo degli
IFTS)
• percorsi sperimentali triennali di istruzione e
formazione
• percorsi integrati
• innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni,
fermo restando il limite per il diritto dovere
all’istruzione e formazione a 18 anni
U.O. MONITORAGGIO E ANALISI
Quali esigenze conoscitive
necessità di un piano di rilevazione degli esiti
delle politiche attive del lavoro
molto più ampio di quello fin qui attuato,
essenzialmente ma non esclusivamente,
attraverso la “tradizionale” indagine sugli esiti
occupazionali della formazione (per
disoccupati)
Quali esigenze operative
• La rete (perché aumentano i soggetti
implicati)
• La regia regionale (la Regione non può
fare tutto direttamente o tramite Enti
strumentali)
• La necessità di produrre indicatori
(omogenei nazionali e specifici per la
Regione)
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La rete
• numerosità dei soggetti istituzionali interessati
• titolari di competenze concorrenti e non,
subordinate o delegate dalla Regione,
• necessità di creare una rete tra i quanti sono
interessati alle rilevazioni e al loro uso
– Province,
– Università
– Ufficio Scolastico Regionale.
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La regia
• Regione regista di una complessa operazione
di rilevazione degli esiti, in una logica di
governance multilivello, al cui interno la
Regione deve,
– rilevare (direttamente o indirettamente) gli esiti delle
attività di istruzione e formazione cui partecipa direttamente
con finanziamenti propri e,
– Coordinare le rilevazioni gestite da altri soggetti,
anche confinanziandole nei casi in cui non siano ancora state
avviate, ovvero vadano potenziate per garantire livelli
minimi di comparabilità e di copertura dell’universo.
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Il quadro nazionale
Avvio di un processo di omogeneizzazione degli indicatori
di monitoraggio regionali.
Obiettivo ambizioso, perché diversi fattori differenziano gli
“stili” di monitoraggio regionali; in particolare:
– la pluralità dei soggetti coinvolti nei processi di formazione
con diverse collocazioni (es. enti erogatori / soggetti
fruitori);
– la pluralità degli enti che si occupano di diversi aspetti e/o
di diversi oggetti dei monitoraggi (ISFOL, ISTAT, MIUR,
MLPS);
– la parziale “opacità” di alcune procedure di rilevazione
condotte a livello regionale;
– la difficoltà di relazione interna tra Centri per l’Impiego
Provinciali e Regioni.
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Completezza e qualità delle informazioni
statistiche sulla Formazione professionale
Fonte: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, COMMISSIONE PER LA GARANZIA
DELL’INFORMAZIONE STATISTICA, “Completezza e qualità delle informazioni statistiche sulla Formazione
professionale”
Il lavoro svolto
• Ricognizione stato dell’arte:
- target oggetto della rilevazione
- censuaria o campionaria
- intervista telefonica o altro
- curata da chi
• Il caso ligure
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Una prima ricognizione a livello nazionale
Quali sistemi di monitoraggio regionali?
• Invio schede conoscitive ad alcuni referenti regionali
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Emilia Romagna
Friuli Venezia Giulia
Lazio
Piemonte
Provincia Autonoma Bolzano
Provincia Autonoma di Trento
Toscana
Valle d’Aosta
Veneto
•
•
•
•
universo di riferimento e relativo campione di indagato,
strumento di indagine
modalità di rilevazione,
soggetti titolari dell’indagine.
prima base informativa in merito alle dimensioni fondamentali delle
rilevazioni condotte:
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Universo di riferimento
I dati attualmente disponibili mostrano una discreta
omogeneità dei bacini di indagine considerati nei diversi
territori:
•i corsi per disoccupati vengono monitorati in tutte le
regioni e, ad eccezione di una, l’indagine è estesa
anche ad alcune tipologie di corsi per occupati (es.
buoni formativi);
•2 Regioni includono come oggetto di analisi anche i
corsi svolti nell’ambito dell’assolvimento degli obblighi
formativi.
Fonte: Elaborazioni su dati indagine diretta Agenzia Liguria Lavoro – UO Monitoraggio
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Campione
•In prevalenza le indagini sono censuarie;
•In alcuni casi la rilevazione viene effettuata con modalità di
campionamento differenti:
•Censuaria per i corsi per disoccupati,
•campione stratificato sulla base di alcune
caratteristiche degli altri corsi
Nel caso delle indagini campionarie, i criteri di estrazione
rimandano
•alla misura FSE,
•al genere
•Al target
Fonte: Elaborazioni su dati indagine diretta Agenzia Liguria Lavoro – UO Monitoraggio
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Strumento
In prevalenza viene condiviso il questionario ISFOL
adattato alle specificità locali
Fonte: Elaborazioni su dati indagine diretta Agenzia Liguria Lavoro – UO Monitoraggio
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Modalità di rilevazione
In prevalenza i questionari
sono somministrati
telefonicamente
Fonte: Elaborazioni su dati indagine diretta Agenzia Liguria Lavoro – UO Monitoraggio
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Chi si occupa della rilevazione
Agenzie
formative
titolari dei
corsi
3
Ente
strumentale
regionale
1
Università
1
Enti esterni
privati
3
Regione
1
Fonte: Elaborazioni su dati indagine diretta Agenzia Liguria Lavoro – UO Monitoraggio
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Il quadro regionale
Dal 1996 la Regione Liguria ha sviluppato una propria metodologia di rilevazione
diretta (interviste agli allievi della FP) e dal 2000 ha adottato la scheda di rilevazione
ISFOL (Gruppo Placement).
strumento di rilevazione: questionario somministrato telefonicamente (metodo
CATI, come da metodologia adottata dalle altre Regioni).
universo di indagine:gli interventi formativi rivolti a disoccupati
Le fasi dell’indagine:
1.costruzione banca dati allievi, a partire dalla banca dati corsi (FP2000)
2.somministrazione censuaria del questionario telefonico[1].
tempi di rilevazione – nel modello previsto da ISFOL – a 12 mesi dalla chiusura
dell’intervento. In questi anni l’Agenzia è riuscita ad ‘allinearsi’, ma questo elemento
rappresenta ancora un elemento di criticità.
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Le criticità dell’attuale sistema di
rilevazione
creazione della banca dati allievi:
• difficoltà di reperimento del materiale cartaceo nelle diverse Province e
presso gli Uffici Regionali ( impossibile ricostruire l’universo di riferimento,
ossia rintracciare tutti i verbali oggetto di indagine);
• modulistica adottata, non sempre omogenea (ha reso impossibile per
rintracciare il telefono di tutti gli allievi.
i tempi della rilevazione:
• senza una banca dati aggiornata in tempo reale, il momento del contatto
con la persona è ritardato e comunque con un intervallo non omogeneo
rispetto alla conclusione del corso (i 12 mesi appunto), elemento invece
essenziale per la comparabilità interna ed interregionale dei dati stessi.
Gli elementi di criticità riferiti alla costruzione della banca dati stanno via
via diminuendo in relazione al sempre maggior uso in linea di FP2000,
alimentato dagli Enti.
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Prospettive di lavoro nel medio periodo
• ridisegnare l’architettura generale dell’indagine sugli esiti
a. messa a regime del sistema in tempo utile per l’avvio della nuova
programmazione
b. ridefinizione dei compiti dei diversi soggetti implicati, anche nella
prospettiva di valorizzare e razionalizzare le attività avviate nel tempo dalla
Province
•
estendere la rilevazione alle politiche attive del lavoro
regionali e provinciali
a. individuazione delle politiche e degli interventi
b. Individuazione dei titolari delle rilevazioni e dei loro contenuti
c. Avvio sperimentale delle rilevazioni e messa a regime in tempi
brevi
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PROCESSO
Presupposto è la condivisione con
il partenariato istituzionale e sociale
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TIPI DI RILEVAZIONE
1. QUANTITATIVA
2. QUALI/QUANTITAVA
3. QUALITATIVA
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1. QUANTITATIVA: CONNESSIONI DA APPROVARE E VERIFICARE
o integrazione tra database esiti e Rubens (compatibilità con FP 2000)
o Confronto/integrazione dati su
 Occupati
 Tipici e atipici
 Disoccupati
 No lavoro autonomo e soggetti IVA, individuabili con INPS (ma ad oggi non
sembra possibile integrazione banche dati)
o Verifica tempistica estrazioni datawarehouse e rilevazioni provinciali: allineare tempi
scarico dati DWH con bd allievi corsi
o ipotesi integrazione banca dati tirocini e workexperiences
o integrazione con procedure di Accreditamento (coinvolgimento Enti, collegato a processo
di accreditamento: esiti come dati richiesti per accreditamento)
o integrazione con le Province
o Integrazione con altre Regioni
o Confluenza progetto esiti e laboratorio delle professioni di domani, in particolare rispetto
al Datawarehouse in fase di costruzione, che prevede l’integrazione di fonti per la lettura
del contesto e delle tendenze, attualmente in fase di progettazione e sperimentazione
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1. QUANTITATIVA: AZIONI
Soggetto attuatore:
realizzazione delle interviste all’intero universo, attraverso il ricorso alle
strutture formative con queste specifiche:
• definizione del set minimo di dati che dovranno essere inseriti nel sistema
ed effettuazione delle conseguenti modifiche su FP2000, utilizzando una
scheda di rilevazione derivata dall’attuale questionario ISFOL fortemente
semplificato
• avvio contestuale delle procedure di addestramento rilevatori degli Enti e
delle ISA alla rilevazione dati e all’utilizzo delle procedure informatiche
• affiancamento degli Enti nell’avvio della rilevazione
• effettuazione di interviste di controllo su di un campione casuale, in
concomitanza con l’avvio di rilevazioni in profondità da parte dell’Agenzia,
che annualmente potrebbe utilizzare questionari più approfonditi su ambiti
professionali o territoriali di interesse
U.O. MONITORAGGIO E ANALISI
1. QUANTITATIVA: PUNTI DI ATTENZIONE
La rilevazione attraverso gli Enti costituisce l’aspetto che più di altri modifica la progettazione:
o il ritorno al sistema di rilevazione attraverso gli Enti:
maggiore tempestività del dato e copertura pressoché totale dell’universo (perché gli
allievi mantengono il contatto con le sedi formative e si attendono dagli Enti un
supporto anche dopo la conclusione del percorso formativo).
o presuppone una progettazione condivisa con le Province e l’individuazione di incentivi,
motivazioni e forme di controllo a campione della rilevazione.
punti di forza
o tempi più rapidi di effettuazione,
o copertura maggiore dell’universo, con minor numero di rifiuti o mancate interviste;
punti di debolezza:
o minore certezza sull’affidabilità dei dati
o rischio che non tutte le strutture dispongano di persone capaci di effettuare la rilevazione,
o resistenza delle strutture ad accollarsi un compito aggiuntivo
U.O. MONITORAGGIO E ANALISI
1. QUANTITATIVA: UNIVERSO DI RIFERIMENTO E STRUMENTI DI RILEVAZIONE
o Universo di riferimento
o estensione delle rilevazioni alle politiche attive del lavoro regionali e
provinciali, con priorità a quelle ritenute più rilevanti da Regione e Province
o individuazioni di quali politiche
o Strumento di rilevazione:
o predisposizione di strumenti di rilevazione informatizzati che prevedano l’invio del
tracciato record all’Agenzia, che dopo una verifica di congruenza e pulizia dei dati invia a
FP2000
o riflessione critica e operativa sul questionario ISFOL attualmente in uso
o comparabilità con le altre Regioni
o per le politiche “altre” da FP, predisposizione degli strumenti e delle procedure di
rilevazione, anche perché in questo caso potranno essere individuate delle buone
pratiche provinciali da diffondere
U.O. MONITORAGGIO E ANALISI
1.QUANTITATIVA: RESTITUZIONE DEI RISULTATI
o elaborazione dei dati con produzione di report articolati per Provincia, ed
eventuale filiera formativa, tipo di formazione (prima formazione, alta formazione,
ecc.)
o messa a disposizione delle Province dei dati di sintesi, attraverso FP 2000; matrice
dei dati resa anonima e solo per motivi di studio.
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2. QUALI/QUANTITATIVA: VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DEGLI
OUTPUT FORMATIVI
o Rilevazione qualità degli output con i beneficiari intermedi e le imprese (schede stage,
schede di gradimento)
o individuazione del possibile concorso dei beneficiari intermedi (imprese e istituzioni) alla
valutazione della qualità degli output formativi;
o eventuale rilevazione sulla qualità percepita e sull’utilità della formazione presso i soggetti
che danno occupazione ai formati dagli interventi cofinanziati.
o predisposizione, nel medio periodo, di rilevazione quantitativa campionaria sulla
soddisfazione dei “datori di lavoro”
oCreazione di sedi di discussione (laboratorio professioni e poli formativi) per una riflessione
critica sulle attività formative rivolta alla loro migliore programmazione.
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3. QUALITATIVA: ESITI DELLA FORMAZIONE CONTINUA
avvio di una prima riflessione sulle modalità di rilevazione degli esiti della
formazione continua (e permanente), in relazione con gli Enti Bilaterali, le
Associazioni di categoria e le imprese
o esplorazione presso le altre regioni “virtuose” per analizzare estensione e modalità
di eventuali rilevazioni, per la formazione continua e permanente
o successive riunioni tecniche con le Parti sociali e alcuni Enti bilaterali per valutare
le possibilità di sviluppo della rilevazione
o una prima fase sperimentale e pilota
o approfondimento su alcuni strumenti, considerati buone prassi, sperimentati nella
passata programmazione e riproposti in quella attuale, quali i voucher individuali
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