Le conseguenze sono sempre più visibili.
L’anidride carbonica, gli ossidi di azoto, l’anidride
solforosa , emessi dalle centrali termoelettriche, dalle
raffinerie, fabbriche e autoveicoli espongono oltre un
miliardo e mezzo di abitanti del pianeta terra a rischi di
affezioni dell’apparato respiratorio, e acidificando le piogge
danneggiano risorse naturali e monumenti.
I problemi dell’inquinamento atmosferico
L’atmosfera è l’involucro gassoso che
circonda la terra ed è costituita da un
miscuglio dia gas che noi chiamiamo aria.
Senza l’atmosfera non esisterebbe la vita sulla
Terra così come l’atmosfera non sarebbe così com’è
se non ci fossero gli esseri viventi.
L’aria che respiriamo contiene:
ossigeno (20, 99%) che viene respirato dagli esseri viventi
e viene prodotto dai vegetali nella fotosintesi clorofilliana
anidride carbonica (che viene prodotta dalla respirazione.
azoto (78’03) che viene prodotto nel processo di
decomposizione delle sostanze organiche azotate.
altri gas (0’98) come l’idrogeno, l’elio, l’argon, e il neon,
che provengono da fenomeni naturali e si sono accumulati
nel corso dell’evoluzione dell’atmosfera e il vapore acqueo
che dà origine all’umidità dell’aria.
Questa composizione dell’aria è salubre, adatta cioè a
sostenere la vita degli organismi presenti sulla Terra,
compreso l’uomo
L’involucro dell’atmosfera non ha una struttura regolare e
omogenea: varia la composizione chimica, la densità, la
temperatura variano in base alla latitudine e all’altitudine.
Si può immaginare l’atmosfera come una serie strati
sovrapposti e di vario spessore: ogni strato prende il nome di
sfera
Ogni sfera è separata dall’altra da passaggi dette pause.
Il 99% dei gas che formano l’involucro gassoso si trovano
entro i primi 30km. di altitudine: salendo l’aria diventa più
rarefatta.
L’effetto serra
L’atmosfera mantiene la vita sulla terra attraverso un
fenomeno naturale che è conosciuto come effetto serra.
Il calore immagazzinato dalla terra grazie al sole, nella
quantità adatta a consentire la vita, e impedirne un eccessivo
raffreddamento, non riesce a superare la barriera formata
dall’atmosfera stessa e viene perciò respinto di nuovo verso la
terra.
La Terra si comporta come un termostato . Se
l’effetto serra non esistesse, la temperatura del
pianeta sarebbe di circa –35 gradi.
Così per milioni di anni il nostro pianeta ha goduto di del
delicato equilibrio termico creatosi fra l’energia proveniente
dal sole e quella dispersa nello spazio.
Fattori di alterazione
L’aria è dunque una risorsa naturale del territorio dalla cui
qualità dipende l’ecosistema ambientale e il suo stato di
salute.
La sua qualità è di conseguenza strettamente legata alla
densità residenziale e produttiva, alla domanda di energia,
al traffico.
Le emissioni di gas serra e di particelle solide, aerosol,
vapori, gas o miscele di tutto ciò , come rifiuti delle attività
umane, sono cresciute in quantità e velocità tali da diventare
ormai incompatibili con la capacità della atmosfera di
accoglierli.
I gas naturali sono il vapore acqueo, il biossido di
carbonio, l’ozono e il metano responsabili del fenomeno. A
questi si aggiungono quelli immessi dall’uomo, come gli
ossidi di azoto, e i clorofluorocarburi.
Le attività umane non creano quindi il fenomeno
dell’effetto serra, ma contribuiscono ad alimentarlo
attraverso una sempre più concentrazione di gas.
La concentrazione di biossido di carbonio sembra essere il
maggior responsabile dell’aumento della temperatura
dell’atmosfera.
La maggiore responsabilità è da attribuire a tre attività
umane:
1) La deforestazione che modifica la destinazione
ecologica di vasti territori.
2) L’impiego di combustibili fossili.
3) Il cambiamento nell’uso dei suoli.
Gli scienziati prevedono che se le emissioni di CO2 e
degli altri gas-serra proseguiranno ai ritmi attuali, la
loro concentrazione nell’atmosfera raggiungerà nel 2100
un livello equivalente al doppio dell’anidride carbonica del
periodo preindustriale.
Di conseguenza la temperatura aumenterà di circa
3°C. rispetto al 1990.
Le conseguenze del riscaldamento globale
Ripercussioni sull’ambiente e sul clima:
1)Cambiamento della temperatura media del pianeta(+0,4-+0,8)
Gli aumenti più rilevanti sono avvenuti principalmente in 2
periodi:
a) Nel periodo compreso fra il 1910 e il 1945;
b) Nel periodo che va dal 1976 ai giorni nostri.
2) Scioglimento dei ghiacci.
I ghiacciai antartici sono rimasti stabili mentre quelli
artici hanno subito una riduzione. I dati confermano una
tendenza alla riduzione nei ghiacci alpini e nelle catene
montuose delle medie latitudini dell’emisfero nord.
3) Precipitazioni e siccità
Le precipitazioni annue sono in aumento, soprattutto
nell’emisfero nord. Nell’emisfero sud, invece, non ci sono
significative variazioni in atto.: Nelle regioni subtropicali,
vi è invece una tendenza alla diminuzione.
4) Circolazione atmosferica ed oceanica.
Due fenomeni periodici e ricorrenti hanno subito, negli
ultimi decenni, modifiche significative: il fenomeno
conosciuto come “El Niño” (El Niño Southern OscillationENSO) ha aumentato la frequenza e l’intensità.
Il fenomeno della NAO (Nort Atlantic Oscillation),
accoppiata con la circolazione delle correnti oceaniche del
nord Atlantico ha rafforzato la formazione di cicloni,
correnti aeree e burrasche.
5) Eventi metereologici estremi
Le precipitazioni estreme (piogge, alluvioni) sono in
aumento nelle regioni del pianeta dove anche le
precipitazioni totali annue sono in aumento, si
manifestano con durata minore e intensità maggiore.
Le temperature estreme evidenziano la frequenza
delle temperature minime (estremi di freddo).
Eventi estremi: (cicloni, tornado, ecc.), di questi non si
rileva un aumento di frequenza nelle zone tropicali o
extratropicali, ma bensì la loro intensità e violenza.
Scheda riassuntiva
Finito!!! 
• Creato da Mattia Attore 3C