Farmaci Biotecnologici Mariapia Vairetti Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare Cosa sono? 1953: La scoperta del DNA 1973 - Università della California: nasce la tecnologia del DNA ricombinante! Tecnica del DNA ricombinante Tecnica del DNA ricombinante: inserire un segmento di DNA all'interno di un organismo ospite, permettendo la combinazione di geni provenienti da specie molto distanti tra loro: Inserimento di un gene d’interesse (es. gene umano che codifica per la proteina da produrre come farmaco), in un organismo ospite, fatto poi crescere in un fermentatore industriale per produrre la proteina Cos’è un“farmaco biotecnologico”? Farmaco progettato mediante la tecnologia del DNA ricombinante. Farmaco di sintesi per cui sono usate pratiche biotech nella fase di progettazione o di valutazione Farmaci biotecnologici • Il primo farmaco ottenuto ingegnerizzando un sistema vivente (batterico) è stato l'insulina, approvato dalla FDA nel 1982. • Anche l'ormone della crescita umano, precedentemente estratto dai cadaveri, fu rapidamente ingegnerizzato. • Nel 1986 la FDA approvò il primo vaccino umano, contro l'epatite B. La struttura dell'Insulina rosso:carbonio, verde:ossigeno; blu:azoto; rosa:zolfo La produzione industriale di farmaci utilizzando i sistemi viventi come bioreattori si è da allora largamente diffusa, diventando attualmente la via preferita di sintesi di numerosi farmaci, in particolare per il costo di produzione relativamente basso. I medicinali biotecnologici sono più grandi e complessi di quelli chimici Chimici Biotecnologici Aspirina: Peso molecolare 180 Interferone beta: peso molecolare 19.000 Produzione • Costi di produzione Costo di uno stabilimento di produzione per biofarmaceutici è maggiore di uno stabilimento tradizionale (da 200 a 400 milioni $) Pochi siti produttivi vs i molti dei prodotti tradizionali • Metodi di produzione Eventuale interferenza con la conformazione finale della molecola. • Diverso profilo di sicurezza: anche piccole variazioni nei processi produttivi possono influenzare la sicurezza e l’efficacia del farmaco Farmaco-tossicologia Biotech Problemi negli studi di assorbimento, distribuzione, metabolismo, eliminazione Specie animali con sensitività simile agli umani Reazioni Immunologiche negli animali Clinica – Prodotti classici • Fase I - Studi iniziali effettuati su volontari sani per determinare il metabolismo e le azioni farmacologiche del farmaco sull'uomo, la sicurezza e gli effetti collaterali a diversi dosaggi. Questi studi possono essere compiuti anche su pazienti per ottenere informazioni molto preliminari sulla possibile efficacia della terapia (Fase I-II). Il numero di soggetti studiati non supera gli 80. • Fase II - Studi su pazienti per esplorare l'efficacia del farmaco spesso attraverso il confronto fra un gruppo di pazienti che riceve il trattamento ed un gruppo di controllo che riceve placebo. Anche in questi studi si valutano la sicurezza e gli effetti collaterali. Il numero di soggetti studiati non supera i 300. • Fase III - Studi su pazienti per una valutazione definitiva del rapporto rischi/benefici ai fini della registrazione del composto come farmaco. Il numero di soggetti studiati non supera i 3000. Clinica- Biotecnologici Esperimenti sugli animali meno predittivi Dose-risposta specifica: non lineare, a campana, Studi di dose escalation più approfonditi Reazioni immunologiche es: TNG 1412 Biotech: il mercato globale 63 Miliardi $ (2005) Vendite raddoppiate dal 2000 al 2004 Al momento più di 190 farmaci biotecnologici sono sul mercato (20% del totale) e sono stati assunti da 325 milioni di pazienti Circa il 40% delle molecole in sperimentazione clinica sono derivanti dalle biotecnologie Rischi e benefici dei farmaci biotecnologici • Le tecniche di ingegneria genetica non sono prive di rischi e pertanto devono essere utilizzate con cautela. • Per evitare che dai risultati di queste manipolazioni si producano effetti indesiderati o imprevisti, gli esperimenti sul DNA ricombinante sono sottoposti a regole e a controlli molto severi. • L’importanza assunta dai farmaci biotecnologici è comunque ormai dimostrata dal fatto che a livello mondiale questi prodotti rappresentano circa il 20% di tutti i nuovi farmaci convenzionali approvati ogni anno. Rischi e benefici dei farmaci biotecnologici. •Considerando che nel 2001 più di 200 proteine ricombinanti risultavano in fase di sperimentazione clinica nell’uomo è prevedibile che nei prossimi anni i nuovi farmaci biotecnologici continueranno a rappresentare una percentuale significativa di tutti i nuovi farmaci che saranno immessi nel mercato. •Pertanto la portata di questa metodica è enorme. •La possibilità di copiare con la massima precisione sostanze prodotte fisiologicamente allarga enormemente la possibilità di intervento del medico. Se da una parte l'impiego del Dna ricombinante consente di creare nuovi farmaci, dall'altra può ottimizzare i farmaci già noti, ad esempio rendendo più facile la loro assunzione. Svantaggi delle biotecnologie Sul Journal of Natural Products dove è stato pubblicato questo studio si legge: "l'avvento di nuove tecniche di chimica combinatoria negli anni '90 ha spinto molte industrie farmaceutiche a cambiare metodo di ricerca". Quindi i chimici hanno cercato la loro ispirazione per produrre nuovi farmaci nei loro computer. Il risultato di ciò, spiega Newman, è che ci sono sempre meno farmaci innovativi. Nel 2004 hanno concluso tutti i test e sono giunti in commercio solo 25 nuovi farmaci. David Newman, direttore del dipartimento Prodotti naturali del National Cancer Institute americano. Dal 1981 ad oggi il 73% di tutti i nuovi farmaci messi in commercio nascono direttamente o indirettamente (tramite ottimizzazioni in laboratorio) da vegetali, animali e invertebrati marini. E questo nonostante i sempre maggiori investimenti in campi come le biotecnologie. Ricerche in Biotecnologia La maggior parte delle ricerche sono volte alla produzione di proteine o peptidi per scopi terapeutici: Ormoni polipetidici Prodotti del sangue (coagulanti e trombolitici) Farmaci antinfettivi e antitumorali Immunomodulatori e vaccini Prodotti Terapeutici La maggior parte di farmaci proteici era disponibile in quantità limitate Prodotti ottenuti per estrazione dal sangue o tessuti e organi dell’uomo o di animali con rischio di trasmissione di malattie infettive Insulina umana il primo prodotto “ricombinante” autorizzato per uso terapeutico INSULINA L’insulina è prodotta dalle cellule delle isole pancreatiche sotto forma di un precursore di 110 aminoacidi detto preproinsulina La conversione della proinsulina in insulina avviene nel complesso di Golgi ad opera di endopeptidasi. Effetti immediati e ritardati dell’insulina 1. Favorisce l’entrata di glucosio nelle cellule 2. Nel fegato: - favorisce la sintesi di glicogeno (utilizzo del glucosio) - inibisce la glicogenolisi (deg. glicogeno) - inibisce la gluconeogenesi 3. Nei muscoli: - promuove la sintesi proteica e inibisce il catabolismo proteico - promuove la sintesi di glicogeno 4. Nel tessuto adiposo: - aumenta la sintesi di acidi grassi e trigliceridi, riduce la lipolisi inattivando le lipasi Meccanismo d’azione dell’Insulina In seguito al legame con l’insulina il recettore viene subito internelizzato, in seguito ad internelizzazione il recettore può essere degradato o riciclato per tornare sulla superficie della cellula. Il legame dell’insulina al recettore porta ad una rapida autofosforilazione dei residui di tirosina, questo catalizza la fosforilazione di altri substrati enzimatici. L’insulina può anche controllare la sintesi di secondi messaggeri, tramite l’attivazione della fosfolipasi C che possono mediare l’azione di enzimi cellulari. Profilo fisiologico dell’insulina Produzione: 0,6 U/kg/24h - produzione basale continua, indipendente dai pasti - secrezione episodica e rapida, in corrispondenza dei pasti Glucosio plasmatico mmol/l 20 Soggetto diabetico 15 10 Soggetto normale 5 Pasti 0 0900 1200 1500 1800 2100 2400 0300 0600 Ore della giornata Deficit di insulina: Diabete Mellito Si tratta della principale patologia che interessa il pancreas endocrino. Causa alterazioni del metabolismo ed iperglicemia entrata di glucosio nelle cellule di glucosio in circolo: gluconeogenesi epatica glucosio eccesso extracellulare deficit intracellulare fame in mezzo all’abbondanza Diabete Mellito DIABETE DI TIPO I o INSULINO-DIPENDENTE DIABETE DI TIPO II o INSULINO-INDIPENDENTE • Compare soprattutto nei • Compare soprattutto negli giovani • Insulina virtualmente assente • Causa chetosi • Sembra avere cause autoimmuni • Si tratta con insulina esogena adulti obesi • Carenza recettori insulina • Non causa chetosi • Sembra avere cause ereditarie • Può essere tenuto sotto controllo con una dieta adeguata ed esercizio fisico • Si tratta con antidiabetici orali (sulfaniluree) Analoghi dell’insulina Sono prodotti in cui la sequenza aminoacidica propria dell’insulina umana viene modificata ad arte con delle sostituzioni di uno o più aminoacidi. Insulina Lispro Azione rapida (< 30 minuti) Durata breve (3 ore) 1996 Analoghi dell’insulina Concentrazione di insulina libera nel sangue (µg/L) Insulina Lispro 2.5 Insulina Umana Normale Insulina Lispro 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0 0 • • • 240 Tempo (minuti) 480 Somministrazione al momento del pasto (IR: 30 minuti prima) Somministrazione dopo il pasto nei bambini molto piccoli Minor accumulo sottocutaneo: minor rotazione delle sedi d’iniezione Poiché l’azione termina dopo circa 4 ore è necessario associarla ad un’insulina a lunga durata, per il mantenimento dei livelli basali Analoghi dell’insulina Insulina Aspart Carica - Azione rapida ( 60 minuti) Durata breve (3 ore) Analoghi dell’insulina Insulina Aspart Concentrazione di insulina libera nel sangue (µg/L) 4.0 Insulina Umana Normale Insulina Aspart 3.0 2.0 1.0 0.0 0 240 Tempo (minuti) 480 • Concentrazione plasmatica doppia in metà tempo rispetto a IR • Necessario associare un’insulina ad azione ritardata per il controllo della glicemia notturna Analoghi dell’insulina Insulina Glargina Asp Cariche + Tempo di inizio ( 1.5 ore) Lunga durata d’azione ( 24 ore) Analoghi dell’insulina Insulina Glargina Utilizzazione del Glucosio (mg/kg · min) 4 Insulina Insulina Glargina 2 Termine dell’osservazione 0 0 • • • 10 20 24 Tempo (ore) dopo l’iniezione sottocute 30 Assenza del picco d’azione Simula il profilo di secrezione continua di insulina dei soggetti non diabetici Somministrazione 1 sola volta al giorno Poiché formulata in soluzioni a pH acido non la si può somministrare insieme ad altra insuline (pH neutro) Altre categorie di farmaci prodotti mediante la tecnologia del DNA ricombinante Ormoni Polipeptidici Peptidi o piccole proteine che svolgono funzioni essenziali nel controllo del metabolismo nei mammiferi. Alcuni sono farmaci salvavita Ormone della crescita: Humatrope® Eritropoietina: regola la produzione di globuli rossi da parte del midollo osseo Epocim® Altre categorie di farmaci prodotti mediante la tecnologia del DNA ricombinante Proteine del sangue Proteine o fattori coinvolti nei processi della coagulazione del sangue (fattori VII, VIII, IX) sia nei processi che degradano i coaguli (TPA) Si sono eliminati i rischi associati alla potenziale contaminazione da parte di agenti virali (HIV, HBV, HCV) TPA: Activase® Fattore VIII: Recombinate® Altre categorie di farmaci prodotti mediante la tecnologia del DNA ricombinante Immunomodulatori e Antitumorali I più noti sono gli interferoni che a seconda del tipo possono esplicare attività antivirale ( e ), immunomodulatrice () o antitumorale (). Interferone : usato nel trattamento di cancro al rene, melanoma, alcune forme di linfoma e leucemie. IntronA®, Infergen®, Alfaferone®, Roferon-A® Interferone : usato per ridurre l’incidenza di infezioni in pazienti con ridotte difese immunitarie. Imukin® Interferone : usato nel trattamento della SM, agisce sui linfociti T inibendone la migrazione e riduce la produzione di citochine. Avonex®, Betaferon®, Rebif® Altre categorie di farmaci prodotti mediante la tecnologia del DNA ricombinante Immunomodulatori e Antitumorali Altre molecole che trovano applicazione nella terapia antitumorale sono le interleuchine (IL-2), antagonisti del TNF IL-2: usata nel trattamento di alcune forme tumorali come il cancro al rene e alcuni melanomi. Proleukin® Antagonisti del TNF: usati nel trattamento dell’artrite reumatoide e psoriasica. Enbrel®, Remicade®, I risultati dei farmaci biotecnologici: anticorpi nella antitumorale Circa il 30% delle pazienti con tumore mammario, produce un'elevata quantità di una proteina, chiamata HER2, fondamentale per la crescita del tumore. Contro l'HER2 è stato messo a punto un farmaco, il trastuzumab, anticorpo monoclonale impiegato con successo negli anni passati per trattare il tumore mammario metastatico. Scarsi gli effetti collaterali con l'eccezione di un certo grado di cardiotossicità in meno del 4-5% delle pazienti trattate. L'anticorpo monoclonale è stato utilizzato associato alla chemioterapia, nei tumori del seno in fase iniziale, subito dopo il trattamento chirurgico. Il trastuzumab ha ridotto il rischio di ricaduta del 50%. La sopravvivenza libera da malattia a 4 anni nelle pazienti trattate con sola chemioterapia è stata del 67%, mentre in quelle trattate con chemioterapia più trastuzumab è stata dell' 85%. Vaccini I vaccini “classici”: - microrganismi uccisi (trattamento fisico o chimico) - microrganismi vivi attenuati - tossoide - coniugati secondo i principi di Jenner e Pasteur 1995: sequenziato il genoma del primo patogeno (H. influenzae) Vaccini Ricombinanti Mediante la tecnica del DNA ricombinante sono stati prodotti diversi vaccini la maggior parte dei quali è stata allestita clonando in una cellula procariota o eucariota il gene del microrganismo che codifica per la principale proteina immunogena, cioè quella proteina che nell’ospite porta alla produzione di anticorpi in grande quantità. Vaccini a sub-unità Vaccini virali: una proteina Vaccini batterici: proteine di del capside o della membrana esterna (envelope) adesione (antigeni delle fimbrie) o specifiche tossine modificate (anatossine) Vaccino contro l’Epatite B: 1° Vaccino Ricombinante Autorizzato • Epatite B rappresenta un grosso problema sanitario: il virus responsabile (HBV), oltre che a causare la cirrosi epatica è anche un agente cancerogeno (cancro al fegato). • Ad oggi il numero dei portatori cronici è stimati sui 300 milioni e possono trasmettere il virus a coloro che vengano in contatto con sangue infetto, liquido seminale, secrezioni vaginali, saliva, sudore o lacrime perpetuando così il mantenimento dell’infezione. Vaccino contro l’Epatite B: 1° Vaccino Ricombinante Autorizzato • Virus a DNA con envelope • Il virione contiene due antigeni associati al guscio proteico interno (core): Hbc e Hbe e un antigene di superficie (sull’envelope) HBsAg (Hepatitis B surface Antigen) HBsAg rappresenta quindi la molecola di scelta per allestire il vaccino. Vaccino contro l’Epatite B: 1° Vaccino Ricombinante Autorizzato • Il gene virale che codifica per HBsAg è stato clonato in un vettore e quindi trasferito ed espresso in un lievito S. Cerevisiae • L’antigene prodotto dal lievito presenta tutte le caratteristiche della proteina HBsAg nativa (glicosilazione e altre modifiche posttraduzionali) • Antigene viene purificato per ultracentrifugazione, cromatografia e precipitazioni frazionate (purezza > 98%) viene adsorbito su Al(OH)3 che funziona da adiuvante Engerix-B® Vaccino contro la Meningite Batterica • Il maggior responsabile di questa patologia è il batterio Haemophilus Influenzae di tipo b (Hib). • Prima della diffusione del vaccino la Meningite Batterica colpiva negli Stati Uniti 1 bambino su 200 • 1/4 dei bambini che sopravvivevano all’infezione presentavano lesioni cerebrali o perdita dell’udito Oggi, grazie al vaccino ricombinante la meningite da Hib è una rarità: l’incidenza di infezione si è ridotta del 90% ed in alcuni paesi è addirittura scomparsa Hiberix® Produzione di tossine batteriche modificate, da parte dello stesso ceppo patogeno, dopo mutazione genetica Vaccino Antipertosse • Mediante la tecnica del DNA ricombinante è stato ottenuto un ceppo di Bordetella Pertussis capace di produrre una tossina della pertosse del tutto identica, antigenicamente, a quella del ceppo patogeno, ma assolutamente priva di tossicità. • La tossina mutata, prodotta in laboratorio su larga scala, viene purificata e impiegata come vaccino Vaccini vivi ricombinanti Batteri o virus modificati geneticamente in modo da poter essere impiegati come vaccini vivi ricombinanti Vaccini vivi ricombinanti Microrganismi eterologhi naturalmente non patogeni o resi tali • Alcuni proxivirus e batteri del genere Salmonella ed Escherichia • Dopo ingegnerizzazione fungono da vettori di geni esogeni, esprimono cioè le proteine immunogene dell’agente patogeno verso cui si vuole proteggere l’individuo • Nuovi vaccini: si sono incorporati i geni di alcuni virus (Epatite B, H. Simplex, Influenza Virus) nel genoma del Vaccinia Virus • Nel coniglio, esperimenti preliminari di vaccinazione hanno dimostrato che si ottiene protezione valida verso questi virus • La scelta di questo virus “vettore” sta nella sua resistenza: un vaccino così allestito non deve essere refrigerato e può venire liofilizzato e somministrato mediante scarificazione cutanea Vaccini vivi ricombinanti Ceppi di microrganismi patogeni omologhi • In questi microrganismi sono stati modificati o deleti i geni che ne condizionano la virulenza • Il microrganismo potrà moltiplicarsi nel soggetto vaccinato, stimolando attivamente la risposta immunitaria specifica senza però causare la malattia • Virus Erpetico allo studio quale vaccino dopo delezione del gene TK che causa la virulenza • Batterio Vibrio Cholerae allo studio quale vaccino dopo averlo privato della capacità di produrre l’enterotossina attiva, ma ancora in grado di indurre immunità Dove è concentrata la ricerca biotech nel mondo 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Onco Infett neuro CVS Source: PLG Italy – Convegno Novara 12-12-06 – Intervento G. Corsico - modificata respi Aids Immuno