Organi ed apparati più comune sede di tumori professionali Tipo istologico Principali fonti di esposizione professionale Caratteristiche generali Organi bersaglio • Insorgono nelle sedi di contatto con il cancerogeno attivo • Per i cancerogeni diretti gli organi bersaglio sono rappresentati dalle vie di ingresso: cute, polmone. • Per i cancerogeni indiretti le sedi possono essere rappresentate da : vie di ingresso sedi del metabolismo sedi di accumulo o di eliminazione Caratteristiche generali Periodo di latenza Periodo che intercorre tra l’inizio dell’esposizione al cancerogeno e la manifestazione clinica del tumore. Per i tumori professionali il periodo di latenza è generalmente nell’ordine di anni o di decenni. Per alcuni cancerogeni è stata dimostrata relazione inversa tra tempo di latenza e potenza del cancerogeno, tra tempo di latenza e dose del cancerogeno. I tumori professionali con lungo periodo di latenza possono manifestarsi in soggetti che hanno lasciato l’attività lavorativa. Caratteristiche generali Tipo istologico I tumori professionali non sono distinguibili dal punto di vista istologico dalle neoplasie spontanee delle stesse sedi. Ricordiamo che alcuni cancerogeni occupazionali inducono preferenzialmente alcuni tipi di tumore; ad esempio il benzene induce leucemie acute non linfocitiche, il cloruro di vinile induce a livello epatico un tumore molto raro: l’angiosarcoma, il bisclorometiletere induce carcinomi polmonari indifferenziatoi a piccole cellule. Caratteristiche generali Relazione dose risposta Nella cancerogenesi professionale gli studi epidemiologici per alcuni tipi di tumore, dimostrano un aumento del rischio con aumentare della dose, non è chiaro se esistano dosi soglia al di sotto delle quali non si verifiche un aumento dei tumori. Pertanto per gli agenti cancerogeni il livello di esposizione dovrebbe tendere allo zero. Una soglia sembra esistere per le sostanze promotrici che agiscono con meccanismo ipigenetico CUTE Maggiori responsabili dei tumori professionali cutanei • Il benzopirene, insieme agli altri IPA si forma tutte le volte che la materia organica brucia in maniera incompleta. E’ quindi riscontrabile nel catrame e nella pece di carbon fossile, nella fuliggine, gli epiteliomi dello scroto degli spazzacamini inglesi sono attribuibili alla fuliggine, in particolare al benzopirene,nel catrame di carbone, nei gas di scappamento delle auto, negli oli bituminosi e minerali, (l’uso degli oli purificati ha abolito il rischio), negli alimenti affumicati (carne e pesci), nel fumo di tabacco. Può derivare da alcune attività lavorative come nell’industria dell’alluminio e nella fusione del ferro e dell’acciaio. Nota: sulla base delle osservazioni sperimentali negli animali,non vi sono dati epidemiologici, la IARC ritiene il benzopirene probabilmente cancerogeno per l’uomo:gruppo 2A. Agente causale Industria Esposizione prof. o processo produttivo Osservazioni (tipo istologico prevalente) Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) Sono i maggiori responsabili dei tumori professional i cutanei Industria chimica, petrolchimica Settore dei servizi Epiteliomi dello scroto (spazzacamini) dovuti a benzopirene. Epiteliomi spinocellulari della cute, della testa, del collo e delle braccia, che si impiantano spesso su precedenti lesioni della cute (eritemi, ustioni, ipercheratosi) Gasificazione del carbone, produzione del carbon coke, distillazione del catrame per la produzione di oli medi, pesanti e antraceni, di peci. Recupero e produzione di oli medi, pesanti e antraceni, di peci. Recupero e produzione di sottopprodotti (catrame e carbon fossile). Utilizzo di oli pesanti. Pulizia dei camini Radiazioni ultraviolette La radiazione ultravioletta è un cancerogeno completo, Possono attivare cancerogeni precursori con una azione simile a quella degli enzimi metabolizzanti , come il P 450 del sistema microsomiale. Gli UV possono far diventare cancerogene sostanze presenti nell’ambiente attraverso una attivazione fisica qualora si trovino a contatto con il substrato durante la irradiazione: attivazione degli idrocarburi policiclici, di nitrosocomposti, di idrocarburi alogenati. E’ stato dimostrato che le radiazioni U.V. hanno un effetto importante sulla immunità cutanea, la irradiazione ripetuta di topi con U.V. induce non solo sarcomi ma anche un cambiamento immunologico che inibisce nel topo irradiato la capacità di rigettare i tumori trapiantati. Radiazioni ultraviolette • U.V.A. 400nm-320nm detta anche luce nera induce fluorescenza in diverse sostanze. L’assunzione di 8metossisporalene utilizzato nella terapia della vitiligine, della psoriasi, della micosi fungoide in associazione con UVA è classificata nel gruppo 2A • U.V.B. 320 e 280 provoca eritema, sono considerate le più efficaci per la cancerogenesi cutanea • - U.V.C <280 regione germicida La IARC considera le radiazioni solari dotate di sufficiente evidenza di cancerogenicità: 1A Le radiazioni ultraviolette e uso di U.V. e di lettini per esposizione a U.V. sono considerate probabilmente cancerogene : 2A L’illuminazione fluorescente è considerata non Radiazioni ultraviolette Sorgenti più comuni • Sorgenti naturali: sole • Sorgenti artificiali -Lampade alogene, usate nell’illuminazione, nelle arti grafiche, nelle sintesi industriali -Lampade a mercurio a bassa pressione, usate a scopo germicida - Arco voltaico: si sviluppano radiazioni ultraviolette nelle lavorazioni in cui si utilizza arco voltaico -Altre fonti Agente causale Industria o processo produttivo Radiazioni Agricoltura, ultraviolette pesca, altri lavori all'aria aperta. Settore sanitario Settore farmaceutico Principali fonti di esposizione professionale Osservazioni (tipo istologico, prevalente , altro Lavori all'aria Epitelioma aperta (marinai, pescatori, contadini, edili). Impiego di sorgenti di raggi ultravioletti (personale ospedaliero, dei laboratori analisi, della industria farmaceutica). Radiazioni ionizzanti Agiscono alterando il DNA: rotture di catena singola. Di catena doppia, distruzione delle basi Agente causale Industria Principali fonti di o processo esposizione produttivo professionale Radiazioni Settore ionizzanti atomico Settore sanitario Industria estrattiva, lavorazione dei minerali. Raffinazione dell’uranio e trattamento dei minerali radioattivi. Operazioni in laboratorio con materiali radioattivi. Operazioni ai reattori nucleari. Impianti di produzione e trattamento di radioelementi. Utilizzo di raggi X, radioelemnti ed acceleratori di particelle in medicina (diagnosi e terapia). Impiego di pitture luminescenti. Impiego di radiografia industriale, cristallografia, gammagrafia. Osservazioni(tipo istologico prevalente, altro) Epiteliomi spinocellulari o anche basocellulari che si impiantano abitualmente su un'area di radiodermite. Arsenico Agente causale Industria o processo produttivo Arsenico e Industria suoi estrattiva composti Trattamento inorganici dei minerali Industria chimica Industria farmaceutica Industria della gomma Industria vetro ceramica Principali fonti di esposizione professionale Osservazioni(tipo istologico prevalente, altro) Miniere di arsenico (minatori addetti al trattamento dei minerali). Produzione di arseniti ed arseniati inorganici Produzione di coloranti e smalti Vulcanizzazione della gomma Produzione di vetro, cristalli, ceramiche, pietre artificiali Impiego di pesticidi a base di composti arsenicali Epiteliomi che si accompagnano spesso a ipercheratosi e melanodermia. Colpiscono soprattuto l’epidermide palmoplantare. Sono frequentemente associati a neoplasie di altre sedi, specialmente carcinomi bronchiali. APPARATO RESPIRATORIO L’apparato respiratorio, in particolare i polmoni, è di gran lunga il più colpito da tumori di origine esogena. Diverse esposizioni professionali di natura chimica o fisica, si sommano o potenziano l’effetto di esposizioni ambientali o legate allo stile di vita (fumo di sigaretta) nell’induzione dei tumori polmonari Diagnosi precoce delle patologie neoplastiche del polmone La diagnosi precoce delle patologie neoplastiche del polmone può essere effettuata mediante metodiche di screening. In linea generale lo screening oncologico deve essere inteso come una metodica applicabile sistematicamente allo scopo di pervenire ad un anticipo diagnostico nei pazienti asintomatici a rischio tumore. In tal modi si viene a realizzare la fase di prevenzione secondaria. Lo screening diagnostico ha però un senso qualora l’anticipo diagnostico che produce sia vantaggioso per il paziente in termini di prolungamento reale della sopravvivenza e di riduzione della mortalità. Una indagine effettuata presso il J.Hopkins Hospital, Mayo Clinic e Memorial Sloan Kattering Cancer Center, ha portato alla conclusione che l’esame diagnostico più precoce è ancora l’esame radiologico del torace rispetto al citologico dell’espettorato. Lo screening anche portando ad un anticipo diagnostico viene a determinare in molti casi un fittizio e non significatico prolungamento della sopravvivenza (lead time bias). Diagnosi precoce delle patologie neoplastiche del polmone L’American Cancer Society nelle raccomandazioni per la diagnosi precoce del cancro in persone asintomatiche, pur avendo esteso le indicazioni diagnostiche a numerosi siti (colon-retto, collo utero, tessuto endometriale, mammella femminile, tiroide, testicoli, prostata, ovaie, linfonodi, regione orale e cute) non comprende nei controlli preventivi le neoplasie polmonari. Diversa però è la condizione di circoscritti gruppi a rischio individuati attraverso apposite normative di legge che sanciscono obblighi di sorveglianza medica ben precisi, come ad esempio gli esposti a rischio radiogeno. Agente Industria Esposizione prof. causale o processo produttivo Radiazioni ionizzanti Industria estrattiva Lavorazione dei minerali Settore atomico Settore sanitario Settore industriale Miniere di: uranio (lavorazione in sottosuolo e in superficie, ematite e altre miniere metallifere (esposizione a radon). Raffinazione dell’uranio e trattamento dei minerali radioattivi. Operazioni in laboratorio con minerali radioattivi Operazioni ai reattori nucleari. Impianti di produzione etrattamento dei radioelemnti. Utilizzo raggi x, di radioelementi ed acceleratori di particelle in campo diagnostico e terapeutico. Impiego di pitture luminescenti,impiego di radiografia industriale, cristallografia, gammagrafia Osservazioni (tipo istologico prevalente) Carcinomi dei bronchi ( e vie aeree superiori), carcinomi a cellule squamose, carcinomi indifferenziati a piccole cellule (minatori delle miniere di uranio) Concomitano spesso fattori extraprofessionali (fumo di sigaretta) Agente causale Industria o processo produttivo Arsenico e Industria suoi estrattiva composti Lavorazione inorganici di minerali Industria chimica Agricoltura Esposizio ne prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Miniere di arsenico Fonderie di rame Produzione confeziona mento di pesticidi a base di composti arsenicali. Impiego di pesticidi arsenicali (agricoltori, vignaioli) Carcinomi dei bronchi e delle vie aeree superiori con maggiore incidenza nei forti fumatori Agente causale Industria o processo produttivo Cromo e Lavorazion composti di e di cromo minerali esavalente Industria chimica Settore conciario Settore tessile Industria vetraria Esposizione prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Cromatura galvanica Saldatura di acciaio inossidabile Produzione di ferrocromo Produzione di pigmenti al cromo, (cromati di zinco, piombo o stronzio) Concia delle pelli al cromo Operazione di mordenzatura delle pelli e dei tessuti Impiego dei coloranti al cromo Carcinomi bronchiali, colpiti anche i seni nasali e paranasali e vie aeree superiori Agente Industria o causale processo produttivo Principali fonti di esposizione professionale Osservazioni (tipo istologico, altro) Nichel Raffinazione del nichel Tumori dei seni nasali, paranasali e polmonari Lavorazione dei minerali Amianto Vari silicati di magnesio e ferro, a struttura fibrosa che possiedono una notevole resistenza al calore e all’azione degli acidi. Le diverse forme di minerali di asbesto sono: Serpentino: silicato di magnesio Crisotilo(asbesto bianco) Gruppo 1 IARC Mg3Si2O5(OH)4 dal greco fibra d’oro, è la varietà fibrosa di minerali antigorite e lizardite. Il suo uso è vietato dal 1992. Può essere presente come contaminante nell’atmosfera in cui le rocce locali siano rappresentate da serpentinoscisti: gli agenti atmosferici o le attività umane contribuiscono all’usura di questi tipi di roccia, specie se poco compatti, le polveri che si liberano contengono anche fibre di crisotilo e/o tremolite. Anfiboli: silicato di calcio e magnesio:actonolite, antofillite, amosite, crocidolite che è varietà fibrosa del minerale di riebecktite, quest’ultima è la più pericolosa in quanto dotata di maggiore capacità penetrativa nelle vie respiratorie: fibre del diametro <1micron e lunghezza superiore a 8, sono rigide rettilinee aghiformi; tremolite le cui fibre commiste ad elevate proporzioni di particelle non fibrose, non superano la lunghezza di un mm. Ricordiamo che alcuni talchi commerciali contengono discrete proporziopni di anfiboli del tipo tremolite actinolite. Amianto La inalazione prolungata di fibre di asbesto è in primo luogo responsabile della comparsa di una flogosi granulomatosa polmonare detta sbestosi, malattia professionale in lavoratori esposti di solito per almeno 5 anni. E’ritenuta sicuramente nociva una concentrazione s>185 particelle per ml di aria. I tumori polmonari da amianto nella maggior parte dei casi rappresentano una evoluzione dell’asbestosi, in genere compaiono dopo 10-15 anni dopo la comparsa dell’asbestosi. Talora sono comparsi tumori polmonari in soggetti senza evidente sbestosi. Esiste una notevole variabilità nella sensibilità individuale e ciò dipende principalmente dall’effetto sinergico del fumo. I mesoteliomi pleurici sono tumori meno frequenti di quelli polmonari, quindi la loro relativa elevata frequenza in lavoratori dell’amianto è altamente significativa. E’ universalmente acclarato che l’asbesto è responsabile del mesotelioma pleurico, pericardico e peritoneale e del carcinoma Asbesto principali fonti di rischio Esposizione estraprofessionale: -dilavamento meteorico ed inquinamento delle falde -erosione eolica -inquinamento atmosferico urbano -attività ricreativa o hobbystica -discariche abusive familiari di lavoratori professionalmente esposti Esposizione professionalmente non rilevante dal punto di vista assicurativo -casalinghe -lavoro in nero Asbesto principali fonti di rischio Esposizione professionale rilevante dal punto di vista assicurativo: a)provata esposizione a fibre di asbesto -costruzione pannelli a fibre di asbesto -industria del cemento amianto -costruzione di impianti di riscaldamento -costruzioni di stufe -costruzione di ferodi -cantieri navali - fabbricazione di prodotti composti da asbesto -saldatura dei tubi -costruzione di soffitti o tetti -centrali elettriche -costruzione di batterie elettriche -ricerca di isolanti termici -industria automobilistica (freni e frizioni) -macchine a vapore -fonderie -industria tessile -scoibentazione -discariche -estrazione dell’amianto dalle miniere Asbesto principali fonti di rischio Esposizione professionale rilevante dal punto di vista assicurativo: b) sospetta o probabile esposizione all’asbesto -saldatori elettricisti -operai di fonderaia -addetti alla manutenzione di parti meccaniche - addetti alla costruzione di cucine -ingegneri navali -ferrovieri -meccanici di autorimesse - scaricatori di porto - chimici -decoratori -addetti alla intonacatura di pareti -lavoratori del ferro Agente causale Industria o processo produttivo Esposizione prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Asbesto. Massimo potere cancerogeno è della crocidolite, minimo del crisotilo. Industria estrattiva Lavorazione dei minerali Industria di trasformazione Industria edile Industria dei trasporti Miniere di asbesto e talco contenenti fibre asbestiformi Macinazione e tessitura delle fibre di asbesto. Produzione di materiali isolanti in amianto ( tubature, rivestimenti, tessuti ecc.). Lavori di coibentazione in edilizia. Costruzione e riparazione di navi e carrozze ferroviarie Carcinomi bronchiali (prevalenti adenocercinomi). Mesoteliomi della pleura e del peritoneo Agente causale Industria o processo produttivo Erionite è Estrazione una zeolite Lavorazione Costruzione di case negli USA Fertilizzante Esposizione prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Contaminazione in Mesotelioma alcuni villaggi della della pleura Turchia e a Biancavilla Silice La silice cristallina inalabile sotto forma di quarzo e di cristobalite = gruppo 1 IARC, la silice amorfa =gruppo 3 IARC. SiO2 allo stato libero provoca la silicosi. La distinzione tra silice libera cioè costituita da ioni Si e O e combinata cioè quella di combinazione con cationi = silicati, è importante dal momento che la silice libera è la sostanza dotata di capacità fibrogenica per il polmone, più diffusa in natura, mentre la combinata ha una distribuzione più limitata. La silice può presentarsi in tre forme cristalline diverse non interconvertibili con configurazione da tectosilicato cioè concatenamenti di tetraedri di Si O4 tridimensionali: -quarzo che si trova sotto forma di cristalli, la selce (psudocalcedonio) è un aggregato di microcristalli di quarzo cementati da silice amorfa, il calcedonio è formato da finissimi cristalli silicei in parte ricoperti da silice amorfa cementante, nella varietà pura cristallo di rocca, cristobalite, tridimite (struttura ortorombica). -cristallina polimorfica -criptocristallina (cristalli minuti) - amorfa (non cristallina) più o meno idratata: calcedonio, opale, farina fossile: Agente causale Industria o processo produttivo Esposizione prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Cloruro di vinile monomero CVM) Gruppo I IARC Industria petrolchimica: produzione di bottiglie e tubi di plastica, giocattoli suppellettili rivestimento di cavi elettrici. Produzione di cloruro di polivinile (PVC). Produzione del cloruro di vinile. Ripulitura dei recipienti di polimerizzazione Adenocarcinoma Allo stato attuale risulta ben documentata solo l’associazione tra esposizione di cloruro di vinile monomero e emangiosarcoma epatico. Non appaiono confermate le ipotesi di interessamento di altri organi. Agente causale Industria o processo produttivo Esposizione prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Carcinoma Idrocarburi aromatici policiclici (IPA) Lavorazione dei minerali Industria chimica Industria petrolchimica Fusione del ferro Fusione dell’acciaio Produzione dell’alluminio (reparto anodi e sala elettrolisi nel processo Sodeberg) Produzione del carbon coke. Distillazione del catrame per la produzione di oli medi, pesanti e antracenici e di peci. Utilizzo di oli pesanti (creosoto, oli di catrame, oli antracenici) Agente causale Cadmio e composti Gruppo 1 IARC Industria o processo produttivo Manifattura di leghe Ricopertura di metalli Esposizione prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Carcinoma Prostata Polmnone Bisclorometiletere e clorometilmetiletere Gruppo I IARC Il clorometiletere è un liquido incolore , in acqua si decompone in ac. cloridrico e formaldeide, è altamente reattivo viene utilizzato come intermediario di sintesi organiche, nel trattamento di fibre tessili, nella preparazione di polimeri in particolare di resine a scambio ionico Agente causale Industria o processo produttivo Alo eteri Industria Bisclorometil chimica etere (BCME) ( agente alchilante) Clorometilmetil etere (CMME). Gruppo I IARC. Esposizione Osservazioni prof. (tipo istologico prevalente) Impiego e uso di resine a scambio ionico con BCME e CMME Carcinomi tracheali e bronchiali, la forma più frequente è quella a piccole cellule: microcitomi polmonari. Carcinomi della prostata Agente causale Industria o processo produttivo Esposizione prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Iprite Industria (gas mostarda), chimica gas usato come arma chimica. Secondo la IARC sufficiente evidenza di cancerogenicità nell'uomo. Si tratta di un agente alchilante Produzione di iprite Carcinomi vie aeree superiori Bronchi e polmoni Agente causale Industria o processo produttivo Esposizione prof. Polvere di legno Attività di Esposizione a Agente causale decorticamento polvere di non identificato Segatura legno Gruppo I IARC anastro, a I legni possono telaio, a essere nostrani crivella, catene, o esotici. levigatura, L’attività di piallatura, taglio degli sagomatura, alberi è tornitura, classificata Costruzione di gruppo 3 mobili e infissi in legno. Attività di insegnamento artistiche su legno Osservazioni (tipo istologico prevalente) Cercinomi e adenocarcinomi delle cavità nasali e dei seni paranasali, nasofaringe, faringe, laringe e polmone Agente causale Manifattura e riparazione di pelli e scarpe Industria o processo produttivo Esposizion Osservazioni e prof. (tipo istologico prevalente) Agente causale non identificato nella polvere delle pelli, soprattutto polvere di cuoio. Sufficiente evidenza di cancerogenicità per la IARC Gruppo I. Nella concia delle pelli e del cuoio si adopera il cromo esavalente che causa tumori polmonari, delle cavità nasali, e dei seni paranasali. Fabbricazione riparazione di calzature, soprattutto rifinitura e riparazione che sono le operazioni più polverose Esposizione a polvere delle pelli per calzature Adenocarcinomi dei seni nasali e paranasali. Non è ritenuta accettabile la correlazione con tumori della vescica, rene, mesotelioma. Leucemie per l’uso del benzolo Agente causale Industria o Esposizione prof. Osservazioni processo (tipo istologico produttivo prevalente) Vapori di ac. Industria Solforico ed altri chimica e ac. inorganici forti metallurgica Decapaggio acido Adenocarcinomi dei seni paranasali ed nell’industria anche laringei metallurgica produzione di fertilizzanti fabbricazione di saponi e detergenti fabbricazione di batterie per auto produzione industriale di acidi forti ed etanolo. Agente causale Industria o Esposizione prof. Osservazioni processo (tipo istologico produttivo prevalente) Fusione del ferro e Fonderie di dell’acciaio. ferro e L’agente chimico acciaio non è stato ancora individuato. Gruppo 1 IARC Operai addetti alla fusione del ferro e dell’accaio, saldatori di ferro e accaio. Aumento del rischio di tumore polmonare Agente causale Industria o Esposizione prof. Osservazioni processo (tipo istologico produttivo prevalente) Verniciatore 1 IARC. Le sostanze responsabili sono: coloranti azoici,, componenti dell’arsenico, composti del cadmio, e del cromo,, silice cristallina. La manifattira delle vernici = gruppo 3 IARC Attività di verniciatore di interni ed esterni di stabili, di oggetti di legno o metallo, di automobili e altri veicoli, di navi e natanti. Verniciatori Tumori del polmone e della vescica VIE URINARIE Agente causale Industria o Esposizione prof. processo produttivo Osservazioni (tipo istologico prevalente) Amine aromatiche Benzidina Gruppo I IARC. Magenta è un colorante Gruppo 3 IARC Produzione di magenta gruppo I IARC 2-naftilamina: gruppo I IARCè usata nell’industria dei coloranti azoici, nell’industria della gomma 4-aminobifenile Industria petrolchimica Industria chimica Industria farmaceutica Settore sanitario Tumori prevalentemente a carico della vescica e del trigono vescicale. Colpiti anche i calici, il bacinetto renale e gli ureteri. Tumori a cellule di transizione di , a partire dal grado 0 papilloma. Si tratta per lo più di forme vegetanti di tipo papillifero, più raramente carcinomi intraepiteliali Produzione ed uso di coloranti (auramina, benzidina, magenta, safranina, 2naftilamina, 4-amino bifenile.Produzione di lattice sintetico e di cavi, recupero materiali, mescola, fresatura. Gasificazione del carbone . Produzione di antiossidanti utilizzati nell’industria della gomma Produzione di N-acetil-paraaminofenolo. Impiego di benzidina nei laboratori di analisi di chimica clinica. PROSTATA Agente causale Industria o processo produttivo Alo eteri Industria chimica Clometilmetil etere (CMME) Bisclorome tiletere BCME Esposizione prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Produzione e uso Carcinoma e di resine a microcitomi scambio ionico con clometilmetiletere e bisclorometiletre TESSUTI EMOLINFOPOIETICI Agente causale Industria o processo produttivo Esposizione prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Radiazioni ionizzanti Vedi cute e vie respiratorie Vedi cute e vie respiratorie Leucemia mieloide cronica Leucemia mieloide acuta Agente causale Industria o processo produttivo Esposizione prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Idrocarburi Industria aromatici petrolchimica Il capostipite è il benzene il principale agente leucemogeno in campo occupazionale. E’ stato abolito come solvente, ma è una sostanza ubiquitaria, è contenuto nel fumo di sigaretta, è un normale costituente delle benzine. Raffinazione del petrolio Leucemia acuta e cronica Agente Industria o causale processo produttivo Esposizione prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Ossido di etilene Gruppo I IARC Costruzione e vulcanizzazione dei pneumatici e calandratura. Fabbricazione e riparazione di calzature. Produzione, uso come sterilizzante in ambiente ospedaliero, e fumigante nell’industria alimentare, musei biblioteche. Preparazione di resine poliuretaniche Leucemia linfatica Linfoma non Hodgkin Manifattura della gomma. Fabbricazione e riparazione di calzature. Industria chimica, alimentare, manifatturiera, servizi. Fegato Agente Industria o causale processo produttivo Esposizione prof. Arsenico Vedi cute e vie respiratorie Vedi cute e vie respiratorie Osservazioni (tipo istologico prevalente) Agente Industria o causale processo produttivo Esposizione prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Cloruro di vinile (CVM) Produzione di polivinilcloruro PVC, e di cloruro di vinile monomero Angiosarcoma epatico e delle vie biliari Industria petrolchimica Apparato digerente Agente Industria o causale processo produttivo Esposizione prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Asbesto Vedi vie respiratorie Vedi vie respiratorie Mesotelioma peritoneale Ossa TESSUTO NERVOSO Agente causale Industria o processo produttivo Esposizione prof. Osservazioni (tipo istologico prevalente) Nitroso composti: N-metil-N nitrosourea. 2A IARC Sostanze utilizzate nei laboratori di genetica , di biologia cellulare, di ricerca e mutagenesi in oncologia Produzione di queste sostanze e utilizzo nei laboratori Lavoratori addetti alla produzione di queste sostanze e ricercatorirca Gliomi Agente causale Industria o processo produttivo Esposizione prof. Radiazioni ionizzanti Vedi cute, vie respiratorie Vedi cute , vie respiratorie Osservazioni (tipo istologico prevalente)