George Smith Patton

Generale americano (San Gabriel, California,
1885 - Heidelberg 1945). Dotato di grande
spirito d'iniziativa, profondo conoscitore delle
tattiche dei mezzi corazzati, partecipò alla
campagna di Sicilia al comando della 7ª armata
(luglio-agosto 1943) e fu poi richiamato in Gran
Bretagna per partecipare alla fase preparatoria
per l'apertura del secondo fronte in Europa.
Comandante della 3ª armata, durante la
battaglia di Normandia si distinse particolarmente nelle operazioni di sfondamento ad
Avranches (agosto 1944) e guidò l'avanzata che
portò alla conquista di Metz (20 novembre). Nel
corso
delle
operazioni
nelle
Ardenne
contrattaccò con estrema decisione le divisioni
corazzate di von Rundstedt, contribuendo in
modo determinante a salvare le forze alleate
rimaste accerchiate in quel settore. Nel marzo
1945 raggiunse il Reno a sud di Magonza,
penetrò in Turingia e superò il confine
cecoslovacco arrestandosi il 18 aprile a Plzen,
per ordini superiori. Molto popolare fra le truppe
per il suo dinamismo e la sua audacia e
fermezza, fu uno dei migliori generali alleati
della seconda guerra mondiale. Morì in un
incidente automobilistico.
Bernard Law Montgomery

Feldmaresciallo britannico (Kennington, Londra, 1887 Isington 1976). Di origine irlandese, colonnello nel 1934, tre
anni dopo fu promosso generale di brigata e nel 1938
comandò una divisione in Palestina e Transgiordania. All'inizio
della seconda guerra mondiale guidò in Francia la 3ª divisione,
che riuscì a far evacuare dalle spiagge di Dunkerque (giugno
1940). In Gran Bretagna ebbe il comando del v corpo e alla
fine del 1941 quello della regione sudorientale. Dotato di forte
personalità e di profonda preparazione nel settore
dell'addestramento, il 23-24 ottobre 1942 iniziò il grande
attacco contro le forze italo-tedesche che travolse dopo aspri
combattimenti, avanzando con una fulminea campagna in
Libia e poi in Tunisia e costringendo il nemico alla resa
(maggio 1943). Per queste vittorie fu promosso al massimo
grado di generale e insignito dell'ordine del Bagno. Sempre al
comando dell'8ª armata sbarcò in Sicilia, poi nell'Italia
meridionale dove avanzò fino al fiume Sangro. Ritornato in
Gran Bretagna (gennaio 1944) ebbe, nel quadro delle
operazioni per l'apertura di un secondo fronte in Europa, il
comando di tutte le truppe di terra alleate destinate alle
operazioni di sbarco in Normandia (giugno 1944); passato
nell'agosto al comando del XXI gruppo di armate (britanniche
e canadesi), fu nominato feldmaresciallo. Liberò il Nord della
Francia e il Belgio e durante la controffensiva tedesca nelle
Ardenne (dicembre 1944 - gennaio 1945) ebbe
temporaneamente il comando di tutte le forze angloamericane impegnate in quel settore. Riprese poi l'offensiva
verso il Reno (febbraio) spingendosi in Vestfalia, e occupò
l'Hannover, Amburgo e Lubecca. Il 4 maggio 1945 a
Luneburgo ricevette la resa delle forze tedesche del settore
nordoccidentale. Se il suo spirito vivacemente polemico e
l'eccessivo nazionalismo lo misero spesso in contrasto con gli
alleati americani e con i suoi stessi colleghi britannici, falsando
in parte molti suoi giudizi sui protagonisti del conflitto, egli
rimane uno dei migliori condottieri dell'esercito britannico.
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Generale americano (San Gabriel, California,
1885 - Heidelberg 1945). Dotato di grande
spirito d'iniziativa, profondo conoscitore delle
tattiche dei mezzi corazzati, partecipò alla
campagna di Sicilia al comando della 7ª armata
(luglio-agosto 1943) e fu poi richiamato in Gran
Bretagna per partecipare alla fase preparatoria
per l'apertura del secondo fronte in Europa.
Comandante della 3ª armata, durante la
battaglia di Normandia si distinse particolarmente nelle operazioni di sfondamento ad
Avranches (agosto 1944) e guidò l'avanzata che
portò alla conquista di Metz (20 novembre). Nel
corso
delle
operazioni
nelle
Ardenne
contrattaccò con estrema decisione le divisioni
corazzate di von Rundstedt, contribuendo in
modo determinante a salvare le forze alleate
rimaste accerchiate in quel settore. Nel marzo
1945 raggiunse il Reno a sud di Magonza,
penetrò in Turingia e superò il confine
cecoslovacco arrestandosi il 18 aprile a Plzen,
per ordini superiori. Molto popolare fra le truppe
per il suo dinamismo e la sua audacia e
fermezza, fu uno dei migliori generali alleati
della seconda guerra mondiale. Morì in un
incidente automobilistico.
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