Presentazione di PowerPoint - Dipartimento di psicologia

La scienza cognitiva
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Insieme di discipline che hanno:
Come oggetto lo studio dei processi cognitivi
Come metodologia il metodo Simulativo
Ottagono cognitivo:
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Filosofia
Linguistica
Intelligenza artificiale Antropologia
Neuroscienze
Psicologia
Psicopatologia
Educazione
Paradigma comune
• Il sistema cognitivo è visto come un
calcolatore (elabora le informazioni)
• È visto come somigliante ad una macchina
di Von Neumann
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Unità centrale di elaborazione
Un magazzino di memoria
Elaborazione delle informazioni di tipo seriale
Costituita da programmi autonomi organizzati
secondo Scopi-Sottoscopi-Autocontrollo
Uomo/macchina
Uomo e macchina come: elaboratori d’informazione
attraverso manipolazione di simboli
Epistemologia operazionista:
Costruire un programma capace di esibire un
comportamento oggetto d’interesse
Ricostruzione simbolica:
Identità di risultato
Equivalenza di procedura
Limiti
• Conoscenza del sistema mal definita a priori,
descrizione del fenomeno non con sufficiente
dettaglio: micromondi del mondo reale
• Sistema cognitivo come disincarnato e
immateriale (caratteristiche mentali fortemente
legate alle caratteristiche somatiche).
• Elaborazione sintattica dei simboli vs elaborazione
semantica (Searle: esperimento della stanza
cinese)
• Rappresentazioni simboliche fisicamente
manipolabili: non corrispondenza con
elaborazione del nostro cervello
Anello di congiunzione
• Per definire dei programmi al calcolatore
abbiamo bisogno di avere una teoria sulla
Rappresentazione della Conoscenza
L’uomo non percepisce il mondo in modo passivo
Possiede degli SCHEMI che gli permettono di
cogliere aspetti del mondo
La comunicazione
• Principale attività sociale umana
• Linguaggio come principale canale espressivo
• ma non si esaurisce nel linguaggio
Per comunicare usiamo
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Parole
Disegni
Scritture
Azioni
Emozioni
• Che cosa hanno in comune questi mezzi di
comunicazione?
• Wiener: messaggio comunicativo contrasta
con l’entropia crescente del sistema mondo.
• Implica reciprocità (temporale/spaziale o
entrambe)
• Si distingue da Estrazione di informazioni
• La comunicazione umana è intrinsecamente
qualitativa (non quantità d’informazioni ma
significato che inf. Hanno per il ricevente)
• Deve essere intenzionale
• Deve essere cosciente
Teoria matematica della comunicazione (Shannon e Weaver,
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• Perché ci sia informazione deve esserci anche la più
minima variazione di segnale. Unità elementare bit (0-1).
• Il contenuto d’informazione di un messaggio è legato alla
probabilità che venga emesso, tanto più informativo
quanto più improbabile
• La probabilità non è sufficiente a stabilire l’importanza di
un messaggio
• La quantità d’informazione non è contesto indipendente,
dipende dagli interlocutori
• Solo nell’interazione possiamo parlare di comunicazione
• La comunicazione è  dall’estrazione
d’informazione
• La comunicazione è intenzionale
• Inferire informazioni da altri, né consapevoli né
desiderosi è estrazione d’informazione
• Comunicazione animale:
Estrazione d’informazioni (non intenzionale/non
simbolica)
Indicatore: livrea, corna altezza
Segno: nido, tracce
impronte digitali
Comunicazione (intenzionale/non & simbolica)
Segnale: colore durante il corteggiamento
Simbolo: messaggio linguistico/extralinguistico
Comunicazione verbale &
non verbale
• Linguistica: enunciati, e linguaggio dei
segni
• Extralinguistica: musica, gesti, risposte
emotive (diverso da paralinguistico)
Entrambi i canali intenzionali e simbolici
Sono più efficaci con contenuti diversi
Interagiscono sempre a vicenda
L’evoluzione della
comunicazione
Minimo di comunicazione presente in tutti animali
sessuati, dipende dalla complessità sociale
• Sistemi rigidi: tutti i segnali geneticamente
costituiti (1 segnale = 1 significato)
mammiferi inferiori
• Sistemi semirigidi: mammiferi sociali, significati
composti
• Sistemi aperti: infiniti significati elementari infiniti
modi di comporli
Che relazione intercorre tra linguaggio e
comunicazione nell’evoluzione?
• Continuità linguistica (Piaget, Bruner)
il linguaggio si sviluppa da capacità comunicative non
verbali (fasi premotorie), entrambe richiedono stessi
passaggi cognitivi (allora perché scimpanzè non
comunicano?)
• Discontinuità linguistica (Chomsky)
Il linguaggio è di origine modulare e dovuto a complessa
mutazione genetica non focalizzata, (non graduale). Non
si è sviluppato per fini comunicativi ma poi stato
utilizzato per questi (Pinker: esistono forme intermedie:
Pidgin)
• Continuità extra-linguistica (Burling): simiglianze nelle
capacità comunicative non verbali umane:
• Espressioni innate, non graduate, scarso bisogno di
apprendimento (es. sorriso)
• L’uomo si differenzia per canale linguistico
• Discontinuità cognitiva
1% del genoma che ci differenzia dai primati ha
determinato cambiamenti cerebrali importanti.
Lente modificazioni hanno portato a
protolinguaggio (importante per comunicazione e
per pensiero e memoria)
la comunicazione migliora con protolinguaggio e
si crea circuito virtuoso
• Fanno parte di una stessa competenze
cognitiva?
• Necessario osservare lo sviluppo nella storia
onto/filogenetico