I “ferri del mestiere”: metodi di ricerca in Psicologia dello Sviluppo Psicologia ingenua e informazioni fuorvianti • Riferimento all’esperienza personale adulta bicchiere pieno/vuoto (13-15mesi) • Ricordi personali scarsi, disorganizzati, selettivi • Resoconti verbali dei bambini abilità linguistica (-/+: 4anni), aspettative (corrispondenza quantitativa di due serie: 6anni), contesto. • Osservazioni spontanee evidenza macrofenomeni e generalizzazioni indebite (contare a 5 anni, concetto di numero più tardi) La ricerca scientifica • Paziente lavoro di analisi e verifica che richiede: – Interrogativi chiaramente formulati – Disegni di ricerca e strumenti di analisi rigorosi – Verificabilità – Replicabilità La validità della ricerca • Interna: i risultati ottenuti nella ricerca sono imputabili alle variabili che il ricercatore ha manipolato intenzionalmente • Esterna: i risultati ottenuti nella ricerca possono essere riscontrati anche da altri ricercatori in contesti differenti • Ecologica: le conclusioni a cui si è giunti nella ricerca possono essere applicate al bambino reale nel mondo reale. Imitazione in neonati di 36 ore (Meltzoff e Moore, 1977) Metodo sperimentale • Scopo: spiegare la relazione causaeffetto tra due fenomeni. • Modalità: introdurre alcune variazioni intenzionali e controllarne sistematicamente gli effetti manipolazione della variabile indipendente ESPERIMENTO Esempio • Domanda: – I bambini esposti ad un clima di tensione e scontri verbali fra adulti manifestano comportamenti aggressivi verso i coetanei? • In che modo posso rispondere? ESPERIMENTO Gr. Controllo - Gr. sperimentale Manipolazione della VARIABILE INDIPENDENTE X per verificare se causa la DISEGNO TRA SOGGETTI VARIABILI INTERVENIENTI VARIABILE DIPENDENTE Y Controllo delle variabili intervenienti attraverso: 1. APPAIAMENTO: misura caratteristiche base dei soggetti e individuazione di sogg. omologhi nei due gruppi. 2. CASUALIZZAZIONE: monitoraggio solo delle variabili più evidenti 3. DISEGNO ENTRO I SOGGETTI: stesso gruppo sottoposto a condizioni sperimentali e di controllo Controllare la validità dell’esperimento • VALIDITA’ INTERNA: minimizzare l’effetto dei fattori intervenienti controllare l’ambiente, il momento, il materiale, la formulazione dei compiti e le condizioni delle prove. • VALIDITA’ ESTERNA: i risultati sono generalizzabili e legati alla realtà controllare rappresentatività del campione, artificiosità di luogo, stimoli e procedure, familiarità degli stimoli e dei compiti Isolamento delle scimmie Rhesus e sviluppo relazioni sociali (Harlow, 1959) Metodo quasi sperimentale • Scopo: spiegare la relazione causaeffetto tra due fenomeni. • Modalità: utilizzare le condizioni così come si presentano in natura per valutarne gli effetti sullo sviluppo. Il quasi esperimento non raggiunge la stessa validità interna degli esperimenti veri e propri Esempio • Domanda: – esiste una relazione fra essere vittima di abuso e capacità di apprendimento? • Quali sono le variabili che non posso manipolare? • Come procedo? Metodo correlazionale • Scopo: spiegare se e in che misura le variabili sono associate fra loro. • Modalità: indagare se al variare di una variabile si associa il variare di un’altra ed in che modo positiva Correlazione nulla negativa Non consente di provare relazioni causali tra i fenomeni La vita reale… L’osservazione Grado di struttura imposto dall’osservatore • Scopo: descrivere la complessità dello sviluppo in situazioni reali o il più possibile vicine alla realtà Grado di struttura dell’ambiente • Modalità: Ambiente naturale Ambiente artificiale Non strutturato (naturalistico) Studio sul campo non strutturato Studio in laboratorio non strutturato Strutturato (condizioni controllate) Studio sul campo strutturato Studio in laboratorio Strutturato Validità dell’osservazione • VALIDITA’ INTERNA: non è richiesta la spiegazione dei legami causali. Variabili libere di agire cercare di stabilire quali fattori rendono più probabile un dato comportamento • VALIDITA’ ESTERNA: alto grado di generalizzabilità dei risultati al mondo reale. Minacce a carico di: soggetti: reattività, desiderabilità sociale osservatore: aspettative, selezione informazioni ricercatore: categorie di codifica, attendibilità Il metodo clinico/critico di Piaget • Colloquio clinico: – Partire dalle domande del bambino per ricavare i temi del colloquio – Guidare il discorso verso gli argomenti critici che si vogliono indagare – Diversi tipi di risposte del bambino: • • • • • Purchessia Fabulata Suggerita Provocata Spontanea Il metodo clinico/critico di Piaget • Uso di critiche: materiale concreto e situazioni – Le domande vertono su compiti e prove più standardizzati – Utilizzo di materiali manipolabili dal ricercatore e dallo stesso bambino • Interesse per le argomentazioni e le spiegazioni del bambino che mettono in luce il funzionamento mentale sottostante alla risoluzione del compito. • Scambio verbale diretto verso i “punti critici” L’interesse principale della psicologia dello sviluppo… • …è il cambiamento! • Come cambiano gli individui? • Per rispondere a questa domanda, le strategie generali di ricerca viste finora si abbinano a particolari disegni di ricerca Lo studio del cambiamento DISEGNO LONGITUDINALE gli stessi soggetti vengono seguiti nel corso del tempo DISEGNO TRASVERSALE confronto in un unico momento temporale, di individui di diverse età DISEGNO LONGITUDINALE-SEQUENZIALE gruppi di soggetti di età diversa seguiti longitudinalmente finché l’età di ciascun gruppo non si sovrappone parzialmente all’età che i gruppi d’età successivi avevano all’inizio della ricerca Esercizio 1 • Individua, in questa ricerca, i seguenti elementi: – Disegno di ricerca – Metodologia utilizzata – Obiettivi – Ipotesi – Variabili implicate