Cap. VI La diffrazione 1. Il Principio di Huygens 2. Teoria di Frauhofer 3. Potere risolutivo angolare Introduciamo ora: 1. Il principio di Huygens “Ogni punto del fronte d’onda diviene sorgente di un’onda sferica secondaria in fase con la primaria” fronte d’onda onda piana Evidenze sperimentali fronte d’onda diaframma la fenditura (foro) onde sferiche sorgenti puntiformi previsioni dell’ ottica geometrica onda piana onde sferiche la luce non si propaga sempre in linea retta! diffrazione il disco fronte d’onda disco opaco onda piana ombra luce al centro geometrica del disco d’ombra! diffrazione più in generale: diffrazione ai bordi luce “oltre” i bordi ombra d’ombra! geometrica ostacolo diffrazione 2. teoria qualitativa della diffrazione diaframma Si consideri la prima metà della fenditura D sin 2 D 2 P Le sue estremità daranno: prima frangia scura D λ sin 2 2 altre frange scure λ sin m D schermo diffrazione teoria della diffrazione di Frauhofer: L >> D in P: diaframma dE0 adx L per il raggio AP: dE dE0sin t adx sin t per il raggio da dx: dE adx sin t con: x sin 2 λ D 2 D 2 dx x A P quindi in P: E dE D 2 x sin a sin t 2 dx D λ 2 schermo diffrazione di Frauhofer diaframma L quindi in P: E dE D 2 x sin a sin t 2 dx D λ D 2 2 D 2 è un integrale del tipo: dx x A P a sin( b cx)dx la cui soluzione è (Mencuccini-Silvestrini): sin sin D λ sin t E (t ) aD sin D λ schermo sin sin D λ con ampiezza: E0 aD sin D λ diffrazione di Frauhofer diaframma L se l'ampiezza è: sin sin D λ E0 aD sin D λ D 2 l’intensità sarà: I A D 2 a D sin 2Z 2 dx x 2 P 2 schermo con: sin D λ 1.0 I sin min m 0.8 0.6 m I min λ D 0.4 0.2 tg I max ( ) risoluzione grafica 0.0 2λ D λ D 0 λ D 2λ D 3λ D sin diffrazione diffrazione la diffrazione di Frauhofer fenomenologia schermo diaframma onda piana I otticaondulatoria geometrica ottica D sin L diffrazione di Frauhofer diaframma a 2 D 2 sin sin con: I D λ 2Z 2 sin min λ m D λ 2sin θ 0 2 D ( D 2 dx x A D 2 P ) “larghezza” del massimo centrale schermo 1.0 si noti il comportamento per: λ 0 D I λ 0 D 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0 3λ 2λ λ D D D λ D 2λ D 3λ D sin diffrazione diffrazione la diffrazione di Frauhofer le dimensione della fenditura diaframma onda piana diffrazione diffrazione a D sin I 2Z 2 2 la diffrazione di Frauhofer esempio numerico schermo 2 Intensità diaframma sin D λ y λ sin 0 D assumendo: 1 2 2λ D λ D D 0 P D 0.1 mm λ 0.5 m D 200 sin 0 0.005 λ Per i massimi, si trova che: sin θ * θ * 1.5 θ 0 0.0075 L 4.7 I ' I max 22 λ D 2λ D diffrazione disco opaco diffrazione ai bordi fenditura diffrazione diffrazione a 2 D 2 sin I 2Z 3. potere risolutivo angolare 2 schermo diaframma I S2 D S1 2λ D potere risolutivo angolare se: R λ D le sorgenti sono indistinguibili diffrazione diffrazione λ R D potere risolutivo angolare di uno strumento ottico per due stelle lontane è determinante la separazione angolare: S2 S2 2 1 D S1 λ se: R D le stelle sono indistinguibili diffrazione diffrazione limite diffrattivo per la collimazione di un fascio è impossibile ottenere un fascio perfettamente collimato come questo: 2 D S1 2 è comunque: λ R D Esercizio numerico 5.1 Una luce violetta di lunghezza d’onda = 415 nm incidendo su una fenditura origina un picco centrale di diffrazione largo 9.2 cm su uno schermo posto a distanza L = 2.25 m. Qual è l’apertura della fenditura? Esercizio numerico 5.2 In un esperimento di diffrazione alla Fraunhofer mediante fenditura rettangolare di apertura D = 30 m, vengono utilizzate due onde monocromatiche di lunghezza d’onda 1 = 6000 Å e 2 = 5000 Å. Determinare il valore minimo di per cui si ha sovrapposizione di due frange scure. 1 2 D Esercizio numerico 5.3 Si calcoli la minima dimensione che deve avere un cratere sulla luna perché possa essere visibile (“risolto”) con un telescopio il cui obiettivo ha un diametro D = 60 cm, assumendo per la distanza Terra-Luna il valore l = 380.000 km e che la risoluzione sia solo limitata dalla diffrazione. l D