Storia del popolo di Israele.pps

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La gente di Gesù
Conosciamo la storia
di Israele
Storia, Terra e fede in Israele
Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio ti darà in eredità
[…] prenderai le primizie di tutti i frutti del suolo da te raccolti nel paese
che il Signore tuo Dio ti darà […] Ti presenterai al sacerdote in carica in
quei giorni […] Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà
davanti all’altare del Signore tuo Dio e tu pronuncerai queste parole
davanti al Signore tuo Dio:
Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi
stette come un forestiero con poca gente e vi diventò
una nazione grande, forte e numerosa.
Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero
una dura schiavitù.
Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il
Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione,
la nostra miseria e la nostra oppressione;
il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e
con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e
prodigi, e ci condusse in questo luogo e ci diede questo
paese, dove scorre latte e miele (Deuteronomio 26,1-9) .
Abramo guida il suo clan
tutto inizia da lui
Israele e la sua Terra - 1
• Secondo quello che sappiamo dai “racconti di fondazione” contenuti nei libri del Pentateuco, il popolo di
Israele si sviluppa dal “progenitore” Abramo, proveniente dalla Mesopotamia, e del suo gruppo familiare.
• A causa di una carestia questo gruppo fu costretto a
emigrare in Egitto e vi rimase per vari secoli, finendo
per essere ridotto in schiavitù.
Condotto da Mosè, riuscì a liberarsi (fuggendo o
venendo scacciato) e dopo un lungo viaggio attraverso
la penisola del Sinai giunse nella “terra dei padri”, che
era chiamata Canaan perché abitata da vari popoli
Cananei; sulla zona costiera vennero a risiedere i
potenti Filistei.
• Tutto questo sarebbe avvenuto prima del sec. 13° a.C..
Israele e la sua Terra - 2
• Durante il trasferimento nella “terra
dei padri” i vari gruppi familiari cominciarono a trovare la coesione che, man
mano ne fece un insieme di tribù, che
si facevano ricondurre i 10 dei figli di
Giacobbe e ai due figli di Giuseppe, figlio di Giacobbe.
• L’alleanza con il “Dio dei padri” venne
stipulata proprio durante questo viaggio e costituisce anche il patto fondante l’unità organizzativa e culturale delle tribù israelite.
• A suggello di quest’alleanza sacra, i membri delle tribù
si impegnarono a rispettare le norme della Torah
rivelata a Mosé direttamente dal “Dio dei padri”.
• Uno dei segni dell’impegno di Dio verso il Popolo è il
fatto che esso sarà padrone nella terra che era stata
“dei padri”: Canaan.
Israele e la sua Terra - 3
• Giunti alle soglie della “Terra promessa”, alla
morte di Mosè, gli Ebrei attraversarono il
fiume Giordano sotto la guida di Giosuè e, con
poco conflitto, si stabilirono nelle zone della
Terra che erano state assegnate per sorteggio
a ciascuna delle tribù.
La tribù sacerdotale di Levi non ricevette una
propria terra, ma i suoi membri vennero accolti
a gruppi nei territori delle altre tribù.
• Secondo gli studiosi “l’esodo, il cammino nel
deserto, il Sinai e la conquista della terra non
sono dimostrabili come storicamente attendibili. Ma non si può nemmeno provare che siano
stati ‘inventati’ “.
Schemi cronologici - 1
Israele e la sua Terra
Opinione storica / 1
• Le origini di Israele restano avvolte nell’oscurità.
Quello che si può affermare con certezza è
che le tradizioni bibliche sulle origini d’Israele
sono anzitutto una teologia e quindi richiedono
un’esegesi teologica più che un’indagine storica.
• Israele sarebbe nato dalla ristrutturazione
generale del territorio siro-palestinese, resa
possibile da vari fattori concomitanti:
–
–
–
–
l’allentarsi del controllo delle grandi potenze,
la parziale deurbanizzazione del territorio,
lo sfruttamento agro-pastorale e
infine un’esperienza religiosa che si configura e si
determina in modo sempre più preciso, dando origine alla differenziazione religiosa dell’ambiente.
Israele e la sua Terra
Opinione storica / 2
• Israele antico rappresentò le proprie
origini come un fenomeno di emigrazione
dalla Mesopotamia e dall’Egitto forse
perché il derivare da un popolo e da una
cultura ritenuti superiori permetteva di
affermarsi, a propria volta, come
superiore a quel popolo e a quella cultura.
• Allo stesso modo, in campo religioso,
Israele ha sviluppato lo jahvismo a
partire da un tipo di religione che si può
definire cananaica, che si è evoluta fino
al Giudaismo.
Israele e la sua Terra – cronologia - 1
• 1220 ca. - Stele egizia del faraone
Merenptah: prima menzione extrabiblica di Israele.
• 1190 ca.- Invasione dei "popoli del mare" indoeuropei: stanziamento dei Filistei lungo la piana costiera (fino al sec.
VII a.C.)
• 1020 ca. – Istituzione della monar
chia. Saul é il primo re d'Israele.
• 1000-961 ca. - Regno di David.
Gerusalemme diventa capitale del
Regno, che raggiunge la sua
massima estensione territoriale.
• 961-922 ca. - Regno di Salomone. David giovinetto con la testa
Viene costruito il Primo Tempio,
del filisteo Golia
centro spirituale e nazionale del
popolo ebraico, sulla sommità del
monte Moria, a Gerusalemme.
Schemi cronologici - 2
gli ultimi Giudici
Giudice e profeta
primo Re
conquistatore – iniziatore della dinastia
Scisma del
Nord e nascita
dei due Regni
Israele e la sua Terra – cronologia - 2
• 922 ca. - Divisione in
due regni: Giuda a sud e
Israele a nord.
• 842 - Rivolta di Ieu. L’
assiro Salmanassar III
invade Siria e Terra d‘Israele.
• Prima metà del sec.VIII –
Rinascita dei regni di
Israele, sotto Geroboamo
II, e di Giuda, con Ozia.
• 722-720 - Il regno d‘Israele invaso e distrutto dagli
Assiri: dieci tribù si perdono in esilio.
• 701 - L'imperatore assiro Sennacherib assedia
Gerusalemme.
Israele e la sua Terra – 3
• Nel 587 a.C. il re babilonese Nabucodonosor pose definitivamente fine all’ autonomia del regno ebraico: espugnò
Gerusalemme, mise a ferro e fuoco la città, distrusse il
Tempio e trasse in esilio buona parte della popolazione.
• Dopo la dominazione babilonese fu la volta di quella persiana, a partire dal 539. Fu Ciro a sconfiggere i babilonesi, a permettere il rientro degli ebrei in Palestina e a
inglobare la loro terra nell‘impero persiano (538 a. C.) .
L’esilio di Giuda - 1
• Nel VII sec. a.C. la potenza assira che aveva
spazzato via il Regno del Nord è in declino: comincia
un periodo di decadenza e si indebolisce. Babilonia
si costituisce invece in regno indipendente. Nel 612
Ninive stessa cade. C'è quindi la rapida emergenza
dei Babilonesi e dei Medi.
• Nel piccolo territorio di Giuda è re Giosia: giudicato
dalla Scrittura, a differenza degli altri, un re
giusto. Egli dà l'avvio alla riforma religiosa, è un
momento di grande rinascita religiosa che si
accompagna a una rinascita di tipo nazionale,
politico, proprio per il momento difficile che le
altre grandi potenze stanno attraversando. Giosia
approfitta della situazione confusa che si è creata
per allargare i confini, li espande verso Nord.
L’esilio di Giuda – 2
• Benché sembrino esserci tutte le premesse per giungere
a un nuovo splendore per il Regno di Giuda, c'è il gioco
delle grandi potenze e Giuda viene preso in giro. La
speranza fallisce, stritolata dai giochi delle grandi
potenze: gli Egiziani vanno in aiuto dell'Assiria, cercando
di mettere la mano sul territorio della Palestina; c'è lo
scontro a Meghiddo, nel 609. L’esercito di Giuda viene
sconfitto e Giosia stesso muore.
• Sembra quindi che gli egiziani abbiano preso la Palestina.
Ma devono scontrarsi con Babilonia, e sono sconfitti da
Nabucodonosor, che mette le mani sulla Palestina.
• Ulteriori problemi fra egiziani e babilonesi fanno sì che
Giuda tenti di rialzarsi, ma così il re babilonese pone
l'assedio a Giuda, siamo nel 598.
Il re di Giuda si arrende e viene deportato con la
famiglia e la corte, gran parte dell'aristocrazia e degli
artigiani. Giuda è reso inoffensivo, sotto i Babilonesi, pur
continuando ad avere un re, totalmente sottomesso ai
Babilonesi.
L’esilio di Giuda - 3
• La situazione è difficile, con problemi interni. Il partito
anti babilo-nese riesce ad avere il sopravvento: il re
Sedecia tenta la ribellione e il re babilonese di nuovo
giunge e mette a ferro e fuoco il paese.
• Tutti i paesi circostanti cominciano a cedere, alla fine
anche Gerusalemme viene definitivamente espugnata.
Sedecia tenta la fuga, lo prendono, gli uccidono i figli, lui è
accecato, il Tempio viene distrutto: Giuda finisce con l’
essere una semplice provincia babilonese.
• Siamo nell'estate del 587.
L'impossibile è avvenuto:
– Gerusalemme, la città santa, la città in cui Dio
abita, è stata presa dai pagani,
– gli incirconcisi sono entrati nel Tempio e lo hanno
profanato, distrutto,
– il popolo è deportato,
– solo alcuni riusciranno a farsi una posizione con i nuovi
padroni, spaccando ulteriormente il Popolo.
L’esilio di Giuda – 4.1: la crisi
• Tutte le promesse di Dio appaiono radicalmente smentite: Dio sembra aver perso la
sua battaglia, o forse, chissà, Dio ha
ingannato il suo popolo.
• Così incomincia la crisi: non solo di essere senza
patria o deportati, o senza terra, la terribile
crisi di chi si interroga su ciò che è avvenuto,
che cerca un senso su ciò che è avvenuto e che
non lo riesce a trovare. La coscienza d'Israele
era di essere popolo di Giacobbe, figlio di
Abramo, che portano il sego di una elezione
particolare di Dio, di un rapporto unico tra
Israele e il Signore, a tal punto da pensare a un
rapporto paterno o di tipo sponsale fra il popolo
e il Signore. Israele è il figlio del miracolo
assoluto di Dio.
• Tutto questo è finito.
L’esilio di Giuda - 4.2: la crisi
• I segni dell'alleanza non ci sono più; la relazione di totale
abbandono di Israele in Dio è sparita, perché ormai il popolo
ha solo la morte.
• L'elezione non c'è più: Israele è diventato un popolo come
gli altri, perché è stato anche lui deportato.
– Il dono della terra, promessa fatta ad Abramo, segno del
rapporto privilegiato con Dio, terra che vuol dire per
sempre vivere secondo la santità di Dio in obbedienza alla
sua legge, non c'è più;
a Babilonia le tracce della presenza di Dio sono perse.
– Dio aveva fatto una solenne promessa a Davide: che
avrebbe dovuto regnare per sempre, manifestazione
della benevolenza di Dio. Anche questo è finito: oramai la
dinastia davidica non si vede più.
– Infine c'era il Tempio, culmine di tutte le promesse: Dio
aveva reso visibile l’essere col suo popolo accettando di
abitare nel Tempio, nella sua immanenza pur essendo assolutamente trascendente: ora neppure esso non c'è più.
L’esilio di Giuda - 4.3: la crisi
• Il Tempio che racchiudeva il mistero di una trascendenza
che si fa presenza, il grande miracolo vissuto
quotidianamente dello presenza di Dio, non c'è più: Dio se
n'è andato, se n'è andato in esilio pure lui.
Tutto quello che Dio aveva promesso è bruciato insieme a
Gerusalemme.
• Israele è costretto a chiedersi che cosa sta succedendo:
– Era abituato alle vittorie sui popoli perché Dio combatte al suo
fianco, ma ora è stato vinto dai suoi nemici;
– chi vince la guerra è nel giusto: allora sono i Babilonesi a essere
nel giusto, sono loro ad avere il Dio più forte. Il Signore, il più
grande, l'unico Dio che c'è viene ridicolizzato dal dio pagano;
– o forse, ancora peggio, il Signore ha deciso questa volta di non
combattere per il suo popolo, anzi, di combattere contro…
– ma allora dove è finita l'alleanza, le sue promesse. Come ci si
può ancora fidare di lui?
– C'è la sensazione che tutto sia stato solo uno spaventoso
inganno. Geremia sintetizza: “[...] ahi, Signore Iddio, davvero tu
hai completamente ingannato questo popolo” (cfr Ger 4) .
L’esilio di Giuda - 5
• Non abbiamo notizie storiche riguardo il periodo
dell'esilio.
• Di fatto esso termina con Ciro II , che emana un
editto mediante il quale tutte le popolazioni
deportate in Babilonia possono tornare a casa: è il
538 (cfr Is 44, 28; 45, 1-8) .
I Persiani ebbero rispetto per le usanze locali e
restituirono la libertà religiosa.
• incoraggiarono anche la ricostruzione del Tempio
(terminato nel 515 a.C.) sotto l'egida del
sacerdote Esdra e del funzionario reale persiano
Nehemia.
– La Torah divenne legge di stato,
– venne ripristinato il sacerdozio
– e nacquero le sinagòghe.
Schemi cronologici - 3
Israele e la sua Terra – 4
• 520-515 - Ricostruzione del Tempio di Gerusalemme
(Secondo Tempio) da parte di Nehemia. La speranza
e l’entusiasmo sono grandi, ma l’impatto con la realtà
obbliga gli esuli rientrati a un duro lavoro: Gerusalemme è ancora una città semi-distrutta e non è
pronta ad accogliere 50.000 profughi che rientrano!
Si apre un periodo difficile di lotte sociali fra chi era
restato nella Terra e chi aveva
dovuto abbandonare proprietà
e beni. La ricostruzione del
Tempio e della città va a
rilento.
• 410 ca - "Scisma" samaritano.
• 400 ca - Esdra introduce la
Legge come carta costituzionale d‘ Israele.
Israele e la sua Terra – 4
• 332 - Conquista di Alessandro magno:
inizia la dominazione ellenistica.
Quando Alessandro il Macedone
sconfisse i persiani nel 333 a.C. la
dominazione su Israele diventò ellenistica, con alterne vicende sotto
la dinastia dei Tolomei e poi dei
Seleucidi.
Viene introdotta, così, una nuova
cultura e una nuova religione nella
Terra d’Israele, con nuovi “attraenti”
usi e costumi: la cultura ellenistica,
di origine greca.
• 323-301 - Guerre tra i successori
di Alessandro Magno.
• 167 a.C. – Antioco IV Epifane tenta di costringere con la
forza gli Ebrei ad abbracciare la religione ellenica, in
particolare il culto a Zeus Olimpo.
Schemi cronologici - 4
Israele e la sua Terra – cronologia - 5
• 168-160 - Profanazione del Tempio, trasformato in tempio a Zeus Olimpo per ordine del re.
Scoppia la rivolta dei Maccabei contro i divieti
alla pratica dell'ebraismo.
Nascono in questo periodo i movimenti di riforma
religiosa degli Esseni e dei Farisei.
• 142-129 - Autonomia ebraica sotto la dinastia
degli Asmonei.
• 129-63 - Indipendenza ebraica sotto la
monarchia Asmonea.
• 63 - Gerusalemme è conquistata dal generale
romano Pompeo. Anche lui profana il Tempio,
entrando nel Santo dei Santi.
La conquista romana - conseguenze
• Giuseppe Flavio [storico giudeo nato nel 37 d.C.] dice che
Pompeo "fece Gerusalemme tributaria dei Romani, tolse ai
suoi abitanti le città di Cele-Siria che avevano conquistato, e pose sotto il suo governatore; e l'intera nazione
che prima si era alzata così in alto, la restrinse nei suoi
confini".
• “Di questa sfortuna che colpì Gerusalemme furono responsabili Ircano e Aristobulo, a motivo della loro discordia. Noi, infatti, abbiamo perso la nostra libertà e siamo
divenuti soggetti ai Romani, […] e in più, in breve tempo,
i Romani riscossero da noi oltre diecimila talenti, e il
regno che prima era concesso a coloro che erano della
stirpe dei sommi sacerdoti, diventò un privilegio di uomini
del popolo“ (Antichità giudaiche, 14) .
• Per capire quanto sia costata la sottomissione ai nuovi
conquistatori va precisato che un talento - misura o d'oro
o d'argento - pesava circa 34.272 kg.
Israele e la sua Terra – 6
• I romani, dopo il 63 a.C., scelsero inizialmente un re
intermediario nella persona di Erode, detto il Grande. Non si trattava di un ebreo, ma di un idumeo, il
quale però fece il possibile per legittimare la sua
posizione di fronte agli Ebrei e accattivarsene la
simpatia. Sposò Mariamne apposta per questo,
poiché ella era asmonea, ovverosia di nobile sangue
ebreo, e, sempre per lo stesso motivo, decise di
erigere un tempio ebraico in Gerusalemme.
• Nel 70 d. C., Tito, figlio dell‘allora imperatore Vespasiano, distrusse completamente la città di Gerusalemme con il suo nuovo Tempio, azzerò totalmente
qualsiasi forma di governo ebraico autonomo e condannò gli Ebrei alla dispersione (diaspora) fuori
della loro terra.
Schemi cronologici - 5
Gerusalemme: il Cardo maximo
L'ambiente romano:
la politica e il diritto
"Il cristianesimo è nato e si è sviluppato in un
mondo profondamente segnato dallo spirito greco e
dalla organizzazione romana“ (Giblet) .
Se il mondo ellenistico esprime il fascino della
cultura, quello romano esprime la forza della
politica e del diritto. Entrambi questi mondi
intersecano l'ambiente giudaico e in vario modo
contribuiscono a formare quel terreno in cui fu
seminata la parola del Vangelo.
La storia romana del I sec. incrocia gli avvenimenti
principali della vita di Gesù e della chiesa primitiva:
– Gesù nasce sotto Cesare Augusto, cioè Ottaviano
(31 a. C. - 14 d. C.)
– vive praticamente sotto l'impero di Tiberio (dal 14
al 37 d. C.) .
Il Procuratore di Cesare
• Per tenere sotto controllo il suo immenso territorio,
Roma si serviva di governatori chiamati anche
procuratori e di prefetti (un titolo di carattere
militare).
• L'esercizio della giustizia nei territori ebraici
direttamente sottoposti a Roma era in gran parte
regolato dalla legge ebraica e quindi demandato al
sinedrio, sia per gli Ebrei della Palestina che per quelli
della diaspora.
• In caso di sentenza di morte, però, lo jus gladii era
riservato al procuratore.
• Il governatore romano della Siria era il comandante
delle truppe militari romane di tutta la regione (che
comprendeva anche la “giudea”) ed era, perciò,
interlocutore privilegiato del re di Giudea.
Quella che chiamiamo Palestina o Israele, quindi, al
tempo di Gesù era sotto il
dominio romano da più di ½
secolo ed era suddivisa in
varie zone, rette da diverse amministrazioni, più o
meno direttamente dipendenti dall’Imperatore.
Episodi evangelici che richiamano la dipendenza di
Israele dall’Impero straniero:
la nascita di Gesù in occasione del censimento voluto dall’
Imperatore, gli accenni e i fatti circa i pubblicani, la
guarigione del servo del centurione romano, la disputa sulla
tassa a Cesare, la condanna a morte da parte del governatore Pilato e la crocifissione operata da un picchetto di
soldati imperiali
Plastico del centro di
Gerusalemme in epoca romana
Il problema
della data di nascita di Gesù!
Quando il monaco Dionigi il Piccolo nel 525 introdusse il nuovo computo del tempo equiparando l'anno 754 dalla fondazione di Roma con l'anno I d.C., commise un errore di almeno
quattro anni. La ragione di questo errore non è sicura.
Sembra fondata su Lc 3,1.23 dove si afferma che Gesù aveva
circa trent'anni nell'anno XV dell'imperatore Tiberio.
Dionigi dedusse che Gesù era vissuto 15 anni sotto Augusto e
collocò la sua nascita nell'anno XXVIII di Augusto, cioè nel
754 dalla fondazione di Roma, e in tal caso quattro anni dopo
la morte di Erode.
Secondo Mt 2,1 Gesù nacque verso la fine del regno di Erode
(6 a. C.?) . Lo stesso evangelista precisa che si tratta di
Erode il Grande, poiché colloca il ritorno dall'Egitto dopo la
sua morte (4 a. C.) , quando regna suo figlio Archelao.
La narrazione di Luca sembra confermare questo fatto: fissa
la nascita di Giovanni Battista durante il regno di Erode (Lc
1,5) e quella di Gesù sei mesi dopo (Lc 1,26) .
Personaggi: Ponzio Pilato
• Ponzio Pilato, procuratore romano, governò la Giudea per
dieci anni, dal 26 al 36 d. C., mentre a Roma era imperatore
Tiberio (14-37 d.C.).
• Furono anni di continue provocazioni e incidenti, riferite da
alcuni storici giudei. Ad esempio:
– Mise stendardi con l'immagine dell'imperatore a Gerusalemme;
– usò i denari del tempio per costruire un acquedotto - ciò causò
manifestazioni di migliaia di Giudei contro di lui a Gerusalemme;
per suo ordine l'esercito ne uccise molti (possibilmente Lc 13,1-2);
– l'ultimo suo errore fu la strage ordinata contro Samaritani seguaci
di un ingannatore.
• Abitualmente Pilato risiedeva a Cesarea Marittima. Però
durante le maggiori feste ebraiche si trasferiva a
Gerusalemme per controllare l'ordine pubblico, come
avvenne nei giorni della pasqua ebraica quando Gesù fu
arrestato e condannato a morte.
• Fu sostituito e rimandato a Roma nel 37 d. C. a causa delle
proteste suscitate dalle sue violenze, poi non c'è niente di
certo della sua vita.
Plastico della Fortezza Antonia
residenza dei Procuratori romani a Gerusalemme
Personaggi: Erode il grande - 1
Nato all'incirca nel 73 a.C. era Idumeo.
Fu fatto re dei Giudei dal 40 al 4 a.C.
(cfr Lc 1,5) , succedendo a suo padre,
Antipatro, che era stato creato governatore della Giudea da Giulio Cesare.
Erode fu nominato re della Giudea dal
senato romano.
La sua autonomia era limitata alla politica
interna, ma Erode aveva privilegi speciali:
il territorio era esente dai tributi diretti
a Roma, il re aveva un esercito proprio e
poteva amministrare la giustizia. Le
questioni di successione e i rapporti con
gli altri stati erano soggetti all’arbitrato
e al consenso di Roma.
Fu sempre amico e alleato di Roma e diede ai suoi sudditi un periodo di stabilità e
di pace. Pacificò i territori al nord-est,
che Augusto aggiunse al suo regno.
Personaggi: Erode il grande - 2
•
•
•
•
Ricostruì Samaria (Sebaste) e Cesarea, il porto di Cesarea
marittima, le fortezze di Macheronte e Masada (nel deserto
di Giuda) . A Gerusalemme costruì la fortezza Antonia, un
palazzo per se stesso (At 23,35) ed il terzo Tempio (Gv 2,20) .
Non fu mai accettato totalmente dai Giudei:
a causa della sua discendenza dagli Edomiti (era “straniero”),
perché, benché fosse giudeo di religione e avesse costruito il
tempio, costruì templi anche ad altri dèi altrove;
decimò i popolari sommi sacerdoti che regnavano prima di lui;
perseguitò i farisei.
Fu crudele contro qualsiasi minaccia al suo regno, anche se
fantastica (per un probabile complesso di persecuzione) ,
come vediamo nel racconto dei magi (Mt 2,1-18) e nel fatto
che fece morire tre dei suoi figli e la moglie Mariamne.
Alla fine il suo regno fu diviso fra tre dei suoi figli: Archelao
(Giudea e Samaria), Erode il tetrarca (Galilea e Perea) e
Filippo (Iturea e Traconitide).
La Terra d’Israele
sotto Erode il Grande
• In giallo: i territori
governati da Erode
e poi suddiviso fra i
suoi eredi
• In rosa: territorio
autonomo delle 10
città
• In verde: Ascalon e
il suo territorio –
zona a statuto
speciale
Gerusalemme: resti di una ricca
casa ebraica dell’epoca di Erode
Israele aspettava
la liberazione dal
dominio straniero
Attesa del
(= unto), cioè colui che era ufficialmente investito dal ruolo di liberatore secondo volontà di Dio.
Discendente del re Davide
e scelto da Dio stesso.
Verrà sulla terra a instaurare un
tempo senza ingiustizie, un tempo di
pace definitiva tra gli uomini.
Gerusalemme: strada nella città vecchia
Gerusalemme dalla chiesa
Dominus flevit:
Se avessi compreso anche tu, in questo
giorno, la via della pace (Lc 19,42)
Testi: D. Donnini,
I. Mandro, MN
de Simone, dizionario exe dei
nomi biblici, F.
Serafini - R.
Traversa Per
capire il mondo di
Gesù ed. San
Paolo; F. Serafini-G. Perego
ABC delle mappe
bibliche ed. San
Paolo; sito web
israele.net; sito
web paoline.it;
sito web ebible.
it; sito web
homolaicus.com
Immagini: dal web
Elaborazione e
ricerca: MNerina
de Simone, 15
novembre 2006 –
tutti i Defunti del
Carmelo
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