ATROFIE DELLA PELLE Atrofie della pelle • In diverse condizioni fisiologiche (pubertà, gravidanza, senilità) e in numerose forme patologiche, la pelle può andare incontro ad uno stato più o meno marcato di atrofia. L’atrofia consiste in una riduzione numerica e volumetrica delle strutture cellulariche costituiscono la pelle. Atrofie della pelle • La cute atrofica si presenta sottile, anaelastica, di consistenza diminuita, scarsamente aderente ai piani profondi e facilmente sollevabile in pliche. L’atrofia degli annessi cutanei, follicoli pilosebacei e ghiandole sudoripare, rende la pelle arida e glabra. Strie atrofiche – Le smagliature Sono delle atrofie cutanee lineari, molto comuni, che compaiono con relativa frequenza nel corso della pubertà e, specialmente nel sesso femminile, durante la gravidanza. Le smagliature • Le smagliature possono formarsi anche dopo prolungate cure con il cortisone. Le linee di atrofia si presentano inizialmente con un colore rosso-violaceo, dovuto ad una iniziale trasparenza attraverso i tessuti epidermici soprastanti. Successivamente diventano color bianco porcellanacelo e, col tempo, si rendono sempre meno visibili. In corrispondenza delle strie la cute è depressa e, alla palpazione, può dare una sensazione di vuoto. Le sedi di elezione, per le strie gravidiche, sono: – i glutei – la superficie interna delle cosce – la regione mammaria Le smagliature • Per le strie che si formano durante la pubertà, le sedi elettive sono: – cosce – regioni inguinali • Le cause non sono ancora del tutto note, è nota la responsabilità dell’aumento degli ormoni corticosteroidei, anche fisiologica, come nel caso della gravidanza e della pubertà, o l’assunzione di cortisonici a scopo terapeutico. La terapia è inefficace e si basa sull’applicazione di prodotti contenenti vitamina A, vitamina E, estratti non saponificabili di oli vegetali (contenenti fitosteroli, sostanze antiossidanti ed antiradicali liberi. • Cure locali con ionoforesi possono essere tentate Atrofia presenile degenerativa • La cute delle parti scoperte di individui anche giovani, esposte per lungo tempo agli agenti atmosferici o al calore per motivi di ambiente o di lavoro, va incontro ad una serie di alterazioni che consistono in: – – – – – aumento di consistenza perdita di elasticità comparsa di colorazione bruno-giallastra sviluppo di rughe profonde e definitive somiglianza con la cute senile • Sulla cute di questi soggetti possono apparire anche formazioni cheratosiche pre-cancerose. • Anche l’eccessiva esposizione solare, per ottenere l’abbronzatura, può produrre le alterazioni descritte. Sono indispensabili prodotti protettivi per l’azione dei raggi ultravioletti. Atrofia senile • Con il passare del tempo la cute subisce delle modificazioni in relazione al soggetto, al suo stato di salute, alla predisposizione ereditaria ed all’ambiente. • Generalmente la degenerazione senile della cute inizia dopo i 40 anni, la pelle perde lentamente elasticità e morbidezza finché si instaura l’atrofia senile, sempre più precoce e spiccata nelle zone scoperte, per l’azione delle radiazioni solari e di altri agenti atmosferici. La pelle diventa di tonalità avorio, secca, sottile, facilmente placabile e flaccida a causa della perdita di elasticità e della scomparsa del pannicolo adiposo. Le pliche cutanee diventano rughe che appaiono più evidenti al volto, al collo e al dorso delle mani. Atrofia presenile • Con il tempo le ghiandole sudoripare e sebacee vanno incontro ad atrofia, le mucose visibili (cavo orale e genitali) diventano pallide e sottili. Le unghie perdono lucentezza, diventano secche e fragili, la superficie presenta dei solchi canaliformi e la crescita avviene lentamente. La cute atrofica senile costituisce infine un terreno favorevole alla comparsa di lesioni patologiche che possono considerarsi precancerose.