Diapositiva 1 - Università del Salento

Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012
Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
VALORI E NORME
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Bagnasco,
Barbagli,NON
Cavalli,SI
Corso
di sociologia,
Il Mulino,
2012 PRECISIONE
IL CONCETTO
DI VALORE
LASCIA
DEFINIRE
CON
Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
…È POLISEMICO E IL SUO SIGNIFICATO VARIA A SECONDA
DELL’USO, DA UNA DISCIPLINA A UN’ALTRA E ALL’INTERNO DI OGNI
SINGOLA DISCIPLINA.
NEL LINGUAGGIO COMUNE SI PARLA DI VALORE PER INDICARE:
1) QUALCOSA CHE NON APPARTIENE AL MONDO DELLE COSE
REALI, MA ALLA SFERA DEGLI IDEALI E DEI DESIDERI
(ORIENTA L’AZIONE IN VISTA DELLA SUA REALIZZAZIONE)
1) QUALCOSA DI REALE DI CUI SI TEME LA PERDITA
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(ORIENTA L’AZIONE IN VISTA DELLA SUA DIFESA)
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Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
IN SOCIOLOGIA….
VALORI SONO DEFINITI COME
INSIEME DI IDEE E OPINIONI CONDIVISE DA
UNA COLLETTIVITÀ RIGUARDO A CIÒ CHE È
GIUSTO, BUONO, APPREZZABILE
IL VALORE INDICA UN
CRITERIO DI VALUTAZIONE
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Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
IN TAL SENSO I VALORI SONO:
• ORIENTAMENTI DAI QUALI DISCENDONO I FINI DELLE AZIONI
UMANE  VALORI E FINI SONO LEGATI TRA LORO COME IN UNA
CATENA
RISPETTO ALL’ESISTENTE L’ORIZZONTE IN CUI SI
COLLOCANO PUÒ ESSERE SIA TERRENO SIA ULTRATERRENO
INDICANO UN DOVER ESSERE CHE VA AL DI LÀ DELL’ESSERE, UNA
TENSIONE VERSO UNO STATO DI COSE RITENUTO IDEALE E
DESIDERABILE MA CHE NON È, O NON È ANCORA, REALIZZATO
• TRASCENDENTI
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Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
• FATTI SOCIALI IN QUANTO, E SOLO IN QUANTO, VENGONO
FATTI PROPRI DA INDIVIDUI O GRUPPI SOCIALI, I QUALI
ORIENTANO IN BASE A ESSI IL LORO AGIRE  I VALORI SONO
FORZE OPERANTI, PERCHÉ FORNISCONO LE MOTIVAZIONI DEI
COMPORTAMENTI
• I VALORI VENGONO FATTI PROPRI DA INDIVIDUI E GRUPPI
MEDIANTE PROCESSI, PIÙ O MENO CONSAPEVOLI, DI SCELTA
 I VALORI SONO SEMPRE SIA OGGETTIVI, SIA SOGGETTIVI
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Bagnasco, Barbagli,
Cavalli,SOCIETÀ
Corso di sociologia,
Mulino, 2012
“I VALORI DOMINANTI
IN UNA
SONOIl QUELLI
DELLA CLASSE
Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
DOMINANTE” (MARX)
questa affermazione è importante perché….
• STABILISCE UN COLLEGAMENTO TRA DOMINIO TOUT COURT
(ECONOMICO-SOCIALE-POLITICO) E DOMINIO CULTURALE
• CONSIDERA I VALORI IN TERMINI DI IDEOLOGIA…SE I VALORI
SONO QUELLI DELLA CLASSE DOMINANTE….VENGONO
ASSIMILATI E FATTI PROPRI ANCHE DALLE CLASSI DOMINATE
LIMITE……ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI VALORI UNIVERSALMENTE
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CONDIVISI CHE NON SIANO CIOÈ SEMPLICEMENTE RICONDUCIBILI
AI RAPPORTI DI DOMINIO TRA LE CLASSI
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Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
I VALORI UNIVERSALI
• SONO I VALORI DI “TUTTI”, OVVERO SONO QUEI VALORI
NEI QUALI UNA CIVILTÀ SI RICONOSCE E CHI NON LI
ACCETTA SI METTE IPSO FACTO AL DI FUORI DI ESSA
• SONO I VALORI CHE DEFINISCONO I CONFINI DEL VIVERE
CIVILE, LA NATURA DEL “PATTO SOCIALE”
• SONO IL RISULTATO DI PROCESSI DI LUNGO PERIODO,
INTESSUTI DI LOTTE CONDOTTE STORICAMENTE, E CON
ALTERNE VICENDE, DA GRUPPI UMANI CONCRETI.
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Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
PLURALISMO DEI VALORI
LE SOCIETÀ MODERNE, DATA LA LORO COMPLESSITÀ E
DIFFERENZIAZIONE, SONO CARATTERIZZATE DAL PLURALISMO DEI
VALORI
NELLE SOCIETÀ MODERNE SI PONE SEMPRE PIÙ IL PROBLEMA
DELL’INTEGRAZIONE DEI VALORI.
QUANDO SISTEMI DI VALORI O SINGOLI VALORI SONO IN
CONFLITTO TRA LORO, I GRUPPI CHE NE SONO PORTATORI
ENTRANO ESSI STESSI IN CONFLITTO.
LO STESSO INDIVIDUO PUÒ FAR PROPRI VALORI, TRA LORO IN
LINEA DI PRINCIPIO INCOMPATIBILI, E TROVARSI QUINDI DI FRONTE
A SITUAZIONI DI DILEMMA ETICO.
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Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
NELLE SOCIETÀ MODERNE E AVANZATE:
• SI STA ALLARGANDO IL GRAPPOLO DEI VALORI UNIVERSALI
CIOÈ DEI VALORI CONDIVISI DALLA MAGGIORANZA DELLA
POPOLAZIONE
• I SISTEMI DI VALORI SI FRAMMENTANO (COMPLESSITÀ,
DIFFERENZIAZIONE, SECOLARIZZAZIONE, FINE GRANDI NARRAZIONI)
• SI ASSISTE A UN PROCESSO DI “PRESENTIFICAZIONE” (UNO DEI
CARATTERI DEI VALORI È IL “DIFFERIMENTO”) DELL’ORIZZONTE DI
REALIZZAZIONE DEI VALORI, IN CUI OGNI INDIVIDUO CERCA DI
REALIZZARE IL PROPRIO IDEALE DI “VITA BUONA” NEL QUI E ORA O,
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ALMENO, NELL’ARCO DELLA PROPRIA STESSA ESISTENZA
VALORI
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Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
GUIDE CAPACI DI ORIENTARE I COMPORTAMENTI NELL’AMBITO
CONSENTITO DALLE NORME
NORME
CI DICONO COSA FARE O NON FARE PER REALIZZARE UN
DETERMINATO VALORE….SONO I MEZZI CHE PRESCRIVONO O
VIETANO DEI COMPORTAMENTI IN VISTA DI QUALCHE FINE/VALORE
POSSIAMO INTENDERE LE NORME COME DELLE OBBLIGAZIONI
LE NORME SOCIALI SONO UNO STRUMENTO CHE RENDE
PREVEDIBILE IL COMPORTAMENTO ALTRUI ENTRO UN NUMERO
LIMITATO DI ALTERNATIVE.
LE NORME SOCIALI SONO TALI IN QUANTO I COMPORTAMENTI
CHE DA ESSE SI SCOSTANO INCONTRANO INVARIABILMENTE
QUALCHE FORMA DI SANZIONE
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 IN OGNI SOCIETÀ LA CONFORMITÀ ALLE NORME VIENE
MANTENUTA ATTRAVERSO L’USO O LA MINACCIA DI SANZIONI.
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Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
LE SANZIONI SI DISTINGUONO IN:
- POSITIVE  RICOMPENSANO CHI RISPETTA LA NORMA
- NEGATIVE  PUNISCONO CHI NON RISPETTA LA NORMA
- FORMALI  SE APPLICATE DA SPECIFICHE AUTORITÀ A CIÒ
PREPOSTE
- INFORMALI  REAZIONI PIÙ SPONTANEE E MENO
ORGANIZZATE
-INTERNE  QUANDO LE NORME SOCIALI SONO STATE
INTERIORIZZATE E QUINDI TRASFORMATE IN NORME MORALI11
TIPI DI NORME
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Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
- REGOLE COSTITUTIVE  PONGONO IN ESSERE DELLE ATTIVITÀ CHE
NON ESISTEREBBERO ALL’INFUORI DELLE REGOLE STESSE, NON
AMMETTONO ECCEZIONI E LA LORO APPLICAZIONE NON RICHIEDE IN
GENERE UN APPARATO PREPOSTO ALLA LORO INTERPRETAZIONE (REGOLE DEL
GIOCO…COME AD ESEMPIO GLI SCACCHI)
- REGOLE REGOLATIVE  INDICANO CIÒ CHE È PRESCRITTO O CIÒ CHE
È VIETATO NELL’AMBITO DI UN’ATTIVITÀ GIÀ COSTITUITA, AMMETTONO
ECCEZIONI E CONSENTONO IN GENERE AMPIO SPAZIO
ALL’INTERPRETAZIONE (AVVOCATI..GIUDICI..ARBITRI..TRIBUNALI..)
-NORME GIURIDICHE (LE LEGGI)  SONO EMANATE DALL’AUTORITÀ
(POTERE LEGISLATIVO), PRESUPPONGONO UN APPARATO PER LA LORO
APPLICAZIONE (POTERE GIUDIZIARIO) E PER L’AMMINISTRAZIONE DELLE
SANZIONI DA ESSE PREVISTE (ISTITUZIONI PENALI)
- NORME IMPLICITE (GALATEO, BUONE MANIERE)  SONO
QUELL’INSIEME DI NORME E REGOLE DI COMPORTAMENTO CHE
SEGUIAMO QUOTIDIANAMENTE E CHE DIAMO PER SCONTATE
- NORME CHE VALGONO SOLTANTO PER GLI APPARTENENTI A
DETERMINATI GRUPPI SOCIALI E REGOLANO I RAPPORTI SIA ALL’INTERNO
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DEL GRUPPO, SIA CON SOGGETTI ESTERNI  CODICI DEONTOLOGICI 
CODICI D’ONORE
Bagnasco,
Barbagli,
Cavalli,
Corso di sociologia,
Il Mulino, 2012
Anche se
in genere
gli
individui
nella maggior
parte delle
Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
situazioni sanno che cosa è vietato e che cosa è permesso fare,
sanno cioè quali sono i vincoli che le norme sociali pongono al
loro agire, non è infrequente che si verifichino situazioni nelle
quali:
- VI È UN ECCESSO DI NORME  RICORSO AGLI ESPERTI
- VI SONO NORME CONTRADDITTORIE: LA STESSA AZIONE È
NELLO STESSO TEMPO PRESCRITTA DA UNA NORMA E VIETATA
DA UN’ALTRA  DILEMMA ETICO
- VI È UNA CARENZA DI NORME E QUINDI L’AZIONE NON TROVA
CHIARI PUNTI DI RIFERIMENTO NORMATIVI  ANOMIA
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Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
ISTITUZIONE
NEL LINGUAGGIO COMUNE PER ISTITUZIONE SI INTENDE:
UN APPARATO PREPOSTO ALLO SVOLGIMENTO DI FUNZIONI E
COMPITI PER L’INTERESSE PUBBLICO
NELLE SCIENZE SOCIALI PER ISTITUZIONE SI INTENDONO MODELLI
DI COMPORTAMENTO CHE IN UNA DETERMINATA SOCIETÀ SONO
DOTATI DI COGENZA NORMATIVA.
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Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
RISPETTO AL LINGUAGGIO COMUNE, IL CONCETTO SOCIOLOGICO
DI ISTITUZIONE ASSUME UN SIGNIFICATO:
- PIÙ AMPIO  RIGUARDA IN GENERALE TUTTI I MODELLI DI
COMPORTAMENTO E NON SOLO QUELLI CHE SI MANIFESTANO IN
APPARATI E ORGANIZZAZIONI
- PIÙ PRECISO  SOTTOLINEA COME, AFFINCHÉ UN MODELLO DI
COMPORTAMENTO POSSA ESSERE CONSIDERATO
UN’ISTITUZIONE, SIA NECESSARIA LA PRESENZA DI UN ELEMENTO
NORMATIVO IN QUALCHE MISURA VINCOLANTE…CONTROLLO
SOCIALE
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LE VARIE ISTITUZIONI
SI POSSONO
LUNGO
UN CONTINUUM,
A SECONDA DEL
Bagnasco,
Barbagli, ORDINARE
Cavalli, Corso
di sociologia,
Il Mulino, 2012
Capitolo V.
Valori, norme e istituzioni
GRADO DI ISTITUZIONALIZZAZIONE
RAGGIUNTO
IL GRADO DI ISTITUZIONALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI REGOLE
DIPENDE DA DIVERSI FATTORI :
-FORME FLESSIBILI O RIGIDE DEL CONTROLLO SOCIALE CHE NE
GARANTISCONO L’OSSERVANZA
-GRADO DI INFORMAZIONE IN MERITO ALLA LORO ESISTENZA CHE NE
HANNO GLI ATTORI COINVOLTI
-GRADO DI ACCETTAZIONE DI TALI REGOLE DA PARTE DELLA SOCIETÀ
NEL SUO COMPLESSO
-TIPO E INTENSITÀ DI SANZIONI CHE PREMIANO LA CONFORMITÀ O
PUNISCONO LA TRASGRESSIONE
-DAL GRADO DI INTERIORIZZAZIONE NEI CODICI MORALI INDIVIDUALI
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- DAL GRADO IN CUI LE NORME VENGONO DI FATTO OSSERVATE
OPPURE NO
OGNI SISTEMA
SOCIALE
ESISTERE
DEVE SODDISFARE
Bagnasco,
Barbagli, PER
Cavalli,
Corso di sociologia,
Il Mulino, 2012 QUATTRO
Capitolo V. Valori,
norme e istituzioni
REQUISITI
FONDAMENTALI:
• FORMULARE DEI FINI  FUNZIONE ECONOMICA (ASSICURARE
L’APPROVIGGIONAMENTO DEI BENI E SERVIZI, LA LORO
PRODUZIONE..)
• ADATTARE I MEZZI AI FINI FUNZIONE POLITICA (GARANTIRE LA
SICUREZZA INTERNA)
• REGOLARE LE TRANSAZIONI TRA LE SUE PARTI  FUNZIONE
NORMATIVA
• MANTENERE NEL TEMPO I PROPRI ORIENTAMENTI DI FONDO 
FUNZIONE DELLA RIPRODUZIONE BIOLOGICA E CULTURALE
(MANTENIMENTO DELL’IDENTITÀ, DEI VALORI..)
ALLE VARIE FUNZIONI CORRISPONDONO ISTITUZIONI DIVERSE, ANCHE
SE MOLTE ISTITUZIONI SVOLGONO UNA PLURALITÀ DI FUNZIONI.17
LE ISTITUZIONI,
COME
OGNICavalli,
PRODOTTO
DELL’ATTIVITÀ
HANNO
Bagnasco,
Barbagli,
Corso di sociologia,
Il Mulino, UMANA,
2012
Capitolo
V. Valori, norme
e istituzioni
UNA
DURATA
TEMPORALE.
NELLA DINAMICA DELLE ISTITUZIONI SI POSSONO DISTINGUERE DUE TIPI
FONDAMENTALI DI PROCESSO:
-DA UN LATO LE ISTITUZIONI NASCONO, SI SVILUPPANO E MUOIONO
PER EFFETTO DI PROCESSI SPONTANEI, VALE A DIRE NON
INTENZIONALMENTE VOLUTI E PRODOTTI DALLE AZIONI DI INDIVIDUI E
GRUPPI IDENTIFICABILI
- DALL’ALTRO LATO, INVECE, TALI EVENTI E PROCESSI SONO IMPUTABILI
ALLA VOLONTÀ SPECIFICA DI QUALCHE ATTORE
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Barbagli, Cavalli,
Corso
di sociologia,DIPENDE
Il Mulino, 2012
LA VITA EBagnasco,
IL MUTAMENTO
DELLE
ISTITUZIONI
DALLA LORO
Capitolo V. Valori, norme e istituzioni
CAPACITÀ DI RISPONDERE EFFICACEMENTE ALLE SFIDE CHE
PROVENGONO:
-DALL’AMBIENTE ESTERNO  FATTORI DI MUTAMENTO ESOGENI
- DALL’AMBIENTE INTERNO  FATTORI DI MUTAMENTO ENDOGENI
IN LINEA DI PRINCIPIO, DUE POSSONO ESSERE I TIPI DI RISPOSTA
STRATEGICA ALLE SFIDE AMBIENTALI:
• UNA RISPOSTA “RIGIDA”, TENDENTE A CONSERVARE L’IDENTITÀ E
L’INTEGRITÀ DELL’ISTITUZIONE DI FRONTE ALLA TURBOLENZA INTERNA
O ESTERNA
• UNA RISPOSTA “FLESSIBILE” IN GRADO DI MODIFICARE LA PROPRIA
STRUTTURA INTERNA, DI RIDEFINIRE I CONFINI CON L’AMBIENTE E19
QUINDI L’IDENTITÀ STESSA DELL’ISTITUZIONE