2010 Le fasi dello sviluppo 1945-2010 Corso di politica economica

Le fasi dello sviluppo 1945-2010
Corso di politica economica
LE FASI DELLO SVILUPPO 1945 - 2010
Le fasi dello sviluppo 1945-2010 
Ricostruzione (1945-1950)
 Gli anni del rapido sviluppo economico (1951-1973)
Rapida crescita economica e degli investimenti (1950-1963)
Ristrutturazione, conflitto sociale, decentramento produttivo e
rallentamento nella crescita (1964-1973
 Crisi energetica, instabilità, internazionalizzazione,
rallentamento dello sviluppo (1974-2010)
 1974-1992
 1992- 2010
Approfondimenti:
Graziani A. Lo sviluppo dell’economia italiana: dalla ricostruzione alla moneta
europea. Bollati-Boringhieri, 1998
PERIODO DELLA RICOSTRUZIONE (1945-1949)

Nel 1949 si raggiungono i livelli produttivi del 1938-39

Importanti aiuti stranieri

Amministrazione alleata (1945-47)
circa 1.900 milioni $

Piano Marshall (1947-1951)
circa 1.300 milioni $

Approvazione della costituzione (1947):
 Economia

mista (mercato e intervento pubblico)
Apertura economica e liberalizzazione scambi
Iniziative USA (FMI, GATT, OECD)
 Il grado di apertura dal 13% (1950) al 26% (1992)

PERIODO DELLA RICOSTRUZIONE (1945-1949)

Eventi politici
Rottura governi di unità nazionale (De Gasperi 1947)
 Scissione socialista e scissione sindacale (48-49)
 Predominio politico DC (fino al 1962-63)


Bibliografia



Daneo Camillo, “La politica economica della ricostruzione”, Einaudi, 1975
Saraceno Pasquale, “Ricostruzione e pianificazione 1943-1948”, Laterza, 1969
Barucci Piero, “Ricostruzione, pianificazione, Mezzogiorno. La politica
economica in Italia dal 1945 al 1955”, il Mulino, 1978
UNA VERSIONE STILIZZATA DEL PROCESSO DI
SVILUPPO
(EINAUDI)
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Sui motivi più importanti che inducono al risparmio cfr. Einaudi
(1941) e (1949), pp 264-80
UNA VERSIONE STILIZZATA DELLO SVILUPPO (VALLETTA)
Combinazione di Sviluppo delle esportazioni e Politiche
keynesiane
L’ITALIA DELLA RIFORMA AGRARIA
(1950 - 1960)
LOTTE AGRARIE 1919 -1920
PERIODO DEL RAPIDO SVILUPPO ECONOMICO (1950-1963)

Sviluppo economico rapido e stabile
Favorito da :






Forza lavoro disoccupata
Bassi salari di partenza
Importare e/o imitare tecnologia
Rimesse emigranti e turismo
Prezzi declinanti delle materie prime
Crescita del mercato interno
Beni di consumo durevoli (auto, elettrodomestici)
 Crescita delle esportazioni (versol’Unione europea)


Crescita degli investimenti
a carattere estensivo
aumento capacità produttiva
Il rallentamento tendenziale della crescita
economica (1950-2004)
PIL in PPA
PIL pro-capite
Investim. Lordi
1950-73
1973-2004
1950-63
5,6
2,1
6,4
4,9
1,9
5,8
6,6
1,4
9,3
1963-73
4,4
3,8
3,4
1973-90
2,8
2,4
1,5
1990-2004
1,4
1,3
1,4
Andamento del PIL agricoltura e industria manifatturiera
dal 1862-2008 (Saggi di sviluppo % medi annui)
9
8
agricoltura
7
industria manif.
6
5
%
4
3
2
1
0
1862 - 1897
1897 - 1913
1920 - 1938
1949 - 1973
1973- 1992
1992-2008
ANDAMENTO DEL PIL, AGRICOLTURA, INDUSTRIA
(1862-2008)
Saggi annuali medi di variazione (%)
Periodi
Prodotto
lordo
Agricoltura
Industria
manifatturiera
1862 - 1897
0,7
0,4
1,1
1897 - 1913
2,8
2,0
4,1
1920 - 1938
2,2
0,8
2,2
1949 - 1973
5,9
2,2
8,4
1973- 1992
2,8
1,9
3,2
1992- 2008
1,3
0,6
0,8
Fonte: Sylos Labini, Le classi sociali negli anni ‘80, Laterza Ed. 1986
UNA VERSIONE STILIZZATA DEL MODELLO DI LEWISKINDLEBERGER
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B
Settori tradizionali: agricoltura e terziario
non capitalistica
Settori moderni: industria e terziario
moderno
Ipotesi restrittive:
•Salari unitari fissi (Lewis) o con bassa dinamica rispetto alla
produttività (Kindleberger)
•I profitti vengono reinvestiti
•Le tecniche non mutano e comunque non sono labor saving
•Non vi sono strozzature allo sviluppo
IL MODELLO DI LEWIS (1954) ADATTATO PER L’ITALIA
DA KINDLEBERGER (1967)
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Occupazione
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dd =domanda di lavoro al tempo 0
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SS =offerta di lavoro (esempio a)
wh =offerta di lavoro (esempio b)
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b - Offerta di lavoro
illimitatamente elastica
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Occupazione
IL MODELLO DI LEWIS (1954) ADATTATO PER L’ITALIA
DA KINDLEBERGER (1967)

Critiche
 I salari reali sono aumentati
(più della produttività solo nel 1960-62 e 1970-75)

II profitti non sempre vengono reinvestiti
(nelle economie aperte spesso aumentano le importazioni)

L’introduzione di nuove tecnologie può non
fare aumentare l’occupazione


(si rompe l’equazione >investimenti >occupazione)
Parziale verità
 Il forte afflusso di manodopera dai settori
tradizionali rallenta la dinamica dei salari
reali
Rottura del circolo virtuoso dello sviluppo nel 1962-63

Fine eccedenze di manodopera

Aumento dei salari, maggiori costi, minori
profitti

Fuga dei capitali (caduta delle Borse)
UNA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO DI VERA LUTZ
Elasticità
dell’offerta
agricola
rispetto al reddito inferiore alla
elasticità della domanda di prodotti
agricoli
e
bassa
propensione
a
consumare prodotti dell’industria
I
prezzi
dei
beni
agricoli
salgono rispetto ai prezzi dei
prodotti industriali
Ostacoli (maggiori costi
di
trasporto)
allo
sviluppo
dell’industria
del Mezzogiorno
Compressione
dei
profitti
dell’industria italiana rispetto
ai profitti dell’agricoltura
Ostacoli al processo di investimento, di industrializzazione e di sviluppo
dell’economia italiana e in particolare del Mezzogiorno
Persistenza del dualismo produttivo e nel mercato del lavoro fra:
Grandi imprese sindacalizzate
(soprattutto nell’industria del Nord)
Forti aumenti salariali
sotto la spinta dei
sindacati
Piccole imprese non sindacalizzate
(soprattutto nell’agricoltura e nel Sud)
Aumento dell’intensità capitalistica
delle tecniche e minor risparmio e
investimento nell’industria
Minor crescita del prodotto e dell’occupazione
UNA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO DI VERA LUTZ
RIMEDI POSSIBILI (PER VERA LUTZ)
Rafforzare
l’agricoltura
nel
Mezzogiorno prima di tentarvi un
processo forzato di industrializzazione
Ridurre
la
crescita dei salari
industriali
Promuovere l’emigrazione per
ridurre
la
crescita
della
domanda dei prodotti agricoli
Favorire
la
esportazioni
manufatti
crescita
delle
dei
prodotti
RIMEDI INVECE TENTATI DAL GOVERNO ITALIANO DEL PERIODO
Industrializzazione
del
Mezzogiorno soprattutto con
incentivi in conto capitale (con
risultati
occupazionali
e
produttivi inadeguati)
Incentivi alle esportazioni (ma
soprattutto per le imprese del
Nord). Rifiuto a parole (non
nei
fatti)
dell’emigrazione
esterna
UNA RAPPRESENTAZIONE STILIZZATA DELLO SCHEMA EXPORT - LED
(GRAZIANI)
Economie di scala
Invest. + moltipl.
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IPOTESI:
- La maggior domanda non genera inflazione
CRITICA:
- Si sottovaluta la crescita della domanda interna
- Azione dello Stato
Per Nardozzi il modello di Graziani pone troppo
l’accento sulle esportazioni.
Lo schema interpretativo proposto da Nardozzi
riguarda l’intero periodo 1951-2003
Pone l’accento sulla pressione esercitata dalla
concorrenza sulle capacità imprenditoriali del Paese
UNA RAPPRESENTAZIONE SEMPLIFICATA DELLO
SCHEMA INTERPRETATIVO DI NAPOLEONI
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UNA RAPPRESENTAZIONE SEMPLIFICATA DELLO SCHEMA
INTERPRETATIVO DI NAPOLEONI
• CRISI DEL 1963 - 4:
Poco risparmio nel periodo precedente
Rendita fondiaria e speculazione edilizia
Investimenti male utilizzati:
• molta edilizia, opere pubbliche poco redditizie,
agricoltura (riforma agraria)
• SOLUZIONI:
•Lotta alle rendite
•Programmazione per la riforma dei servizi collettivi
•Blocco dei produttori contro:
•(1) rendita fondiaria ed edilizia;
•(2) lavoro improduttivo (terziario pubblico,…)
POSSIBILI SPIEGAZIONI DELLO SVILUPPO NEL
PERIODO 1950-63

Spostamenti nella popolazione

Emigrazione e rimesse degli emigrati
Spostamenti al Nord con passaggio da sottoccupazione a
occupazione in settori trainanti ad alta produttività
(agricoltura  industria)
 Esodo dalle campagne verso le città (aumento della
domanda interna e del settore delle costruzioni)


Contribuito delle migrazioni interne


sviluppo dei settori più dinamici e rivolti verso l’estero
(alta produttività, profitti e salari)
sviluppo dei settori delle costruzioni e abitazioni a
forte impatto locale e interno
PERIODO
DELLA
RISTRUTTURAZIONE,
CONFLITTO
SOCIALE , DECENTRAMENTO PRODUTTIVO (1964-1973)
 Ristrutturazione
industriale
Calo del tasso di crescita degli investimenti
 Investimenti intensivi

 Conflitto

sociale
“Autunno caldo” del 1969
 Decentramento
produttivo
PERIODO DELLA CRISI ENERGETICA, INSTABILITÀ,
INTERNAZIONALIZZAZIONE RALLENTAMENTO DELLO
SVILUPPO ECONOMICO (1974-95)
 Internazionalizzazione delle economie
 Riduzione del controllo nazionale sulla politica
economica
 Riduzione di capacità di previsione, controllo e
stabilizzazione

Crisi energetiche (1973-1979)

Instabilità dei cambi (1971-73)

Svalutazione - inflazione – svalutazione

Il debito pubblico
ANDAMENTO DEL PIL, AGRICOLTURA, INDUSTRIA (1862-2008)
Saggi annuali medi di variazione (%)
Periodi
Prodotto lordo
Agricoltura
Industria
manifatturiera
1862 - 1897
0,7
0,4
1,1
1897 - 1913
2,8
2,0
4,1
1920 - 1938
2,2
0,8
2,2
1949 - 1973
5,9
2,8
1,3
2,2
1,9
0,6
8,4
3,2
0,8
1973- 1992
1992- 2008
Fonte: Sylos Labini, Le classi sociali negli anni ‘80, Laterza Ed. 1986,
ISTAT, Contabilità nazionale, (1973-2008)
Alcune trasformazioni
dell’economia e società italiana
ITALIA: Popolazione residente attiva per
settore di attività economica (%) (1951-1991)
Agricoltura
Industria
Altre attività
Totale
1951
42,2
31,3
26,5
100,0
Agricoltura
Industria
Altre attività
Totale
1951
42,5
32,4
25,1
100,0
Agricoltura
Industria
Altre attività
Totale
1951
41,4
27,9
30,7
100,0
Totale
1981
1971
1961
11,1
17,2
29,1
39,5
42,0
39,5
4,4
40,8
31,4
100,0
100,0
100,0
Maschi
1981
1971
1961
10,5
16,7
28,5
44,8
45,6
42,3
44,7
37,7
29,2
100,0
100,0
100,0
Femmine
1981
1971
1961
12,1
18,6
30,8
28,9
32,5
31,1
59,0
48,9
38,1
100,0
100,0
100,0
1991
8,5
32,0
59,5
100,0
1991
8,3
37,3
54,4
100,0
1991
8,8
22,1
69,1
100,0
DIFFERENZE PER SETTORE E PER AREA
GEOGRAFICA
% FORZA LAVORO
Agricoltura
Industria
Altre attività
Agricoltura
Industria
Altre attività
Nord - ovest1
1971
1981
1991
8,7
6,5
4,4
57,2
47,7
40,6
34,1
45,8
55,0
3
Centro
1971
1981
1991
20,8
12,8
7,7
43,3
40,6
34,6
35,8
46,6
57,7
Nord - est2
1971
1981
1991
16,2
10,9
7,4
46,8
40,2
36,9
36,9
48,9
55,6
4
Sud e Isole
1971
1981
1991
27,7
19,5
12,2
32,4
26,5
22,8
39,9
54,0
65,0
1 Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria
2 Trentino - Alto Adige, Friuli - Venezia - Giulia, Veneto
3 Emilia - Romagna, Toscana, Umbria, Marche
4 Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
VITA MEDIA DAL 1931 AL 1991 IN ITALIA
1961 -1970
1951 - 1960
1941 - 1950
1931 - 1940
400
1921 - 1930
1911 - 1920
1901 - 1910
1891 - 1900
1881 - 1890
1871 - 1880
1861 - 1870
NUMERO MEDIO ANNUO DI ESPATRI: 1861-1970
700
600
500
(MIGLIAIA)
300
200
100
0
Dalle valige di cartone……
ai venditori di accendini
espatri (migliaia-anno) permessi (migliaia-totale)
Dinamica della popolazione residente 1951- 1991
RAPPORTO % TRA DEBITO PUBBLICO E PIL
ITALIA- 1864 - 2013
RAPPORTO % TRA DEBITO PUBBLICO E PIL
ITALIA- 1970- 2012
RAPPORTO % TRA DEBITO PUBBLICO E PIL ITALIA- 1970- 2012
Capi di governo
DISTRETTI INDUSTRIALI - 2001
PER TIPOLOGIA DI INDUSTRIA
DISTRETTI INDUSTRIALI - 2001 PER
TIPOLOGIA DI INDUSTRIA
PIL pro-capite in Standard di Potere d’Acquisto 1998-2009–
(EU27 = 100)
1998
2000
2001
2002
2004
2005
2007
2009
EU 27
100
100
100
100
100
100
100
100
EU 15
115
115
115
114
113
113
112
111
Euro area
113
112
112
111
109
110
109
108
Germania
122
118
117
115
116
117
116
116
Francia
115
115
116
116
110
111
108
107
Italia
120
117
118
112
107
105
103
102
Regno Unito
118
119
120
121
124
122
117
116
Svizzera
149p
145 p
140 p
140 p
135 p
133 p
141p
144p
Stati Uniti
161
161
156
154
157
159
152
148
Giappone
121
117
114
112
113
113
109
:
Fonte: Eurostat 2010
PIL pro-capite in PPS Italia e Area Euro-16 (1998-2009) –
(EU-27 = 100):
Fonte: Eurostat 2010
MUTAMENTO DEL QUADRO
ECONOMICO MONDIALE (1870 – 2008)
MUTAMENTO DEL QUADRO ECONOMICO MONDIAL
(1870 – 2008)
Prodotto interno lordo di alcuni paesi (USA=100)*
1870
1913
1950
1973
1992
2008
USA =100
100
100
100
100
100
100
France
73,3
27,9
15,1
19,3
17,7
15,0
Germany
73,3
45,9
18,2
26,7
22,7
18,1
Italy
42,5
18,5
11,3
16,5
15,8
12,2
Netherland
10,1
4,8
4,2
5,0
4,5
4,3
UK
101,8
43,4
23,9
19,1
15,6
15,3
Spain
19,9
8,1
4,2
7,5
8,2
8,4
EU 14
472,4
271,6
191,4
210,9
199,6
187,8
Fonte: Maddison 2008 http://sites.google.com/site/econgeodata/maddison-data-on-population-gdp
MUTAMENTO DEL QUADRO ECONOMICO
MONDIALE (1870 – 2008)
Prodotto interno lordo di alcuni paesi (USA=100)*
1870
1913
1950
1973
100
100
100
100
Russia
-
-
-
24,7
15,6
13,5
Brazil
Mexico
7,1
3,7
6,1
11,4
12,5
13,3
6,3
5,0
4,6
7,9
9,3
9,2
Latin America
27,8
23,3
28,5
39,3
40,1
42,7
China
192,9
46,7
16,8
20,9
41,5
93,9
India
Japan
137,1
39,5
15,3
14,0
19,5
36,0
25,8
13,8
11,1
35,1
40,5
30,6
Total Asia
Total Africa
432,7
131,6
68,1
109,0
159,5
235,0
46,0
15,4
13,9
15,5
15,2
18,3
World
1128,0
528,3
366,5
452,8
469,1
537,4
USA = 100
1992
100
2008
100
Fonte: Maddison 2008 http://sites.google.com/site/econgeodata/maddison-data-on-population-gdp
Crescita del PIL e PIL pro capite 1973-2008
PIL
France
Germany
Italy
UK
Spain
EU 14
USA
World
PIL Pro Capite
1973-1992
1992-2008
2,7
2,2
3,1
1,9
4,2
2,6
3,5
3,8
2,0
1,5
1,3
3,2
3,7
2,3
3,4
4,8
1973-1992
2,0
2,1
2,8
1,7
3,1
2,2
2,0
1,3
1992-2008
1,4
1,4
1,2
2,8
3,5
2,5
2,0
2,8
Fonte: Maddison 2008 http://sites.google.com/site/econgeodata/maddison-dataon-population-gdp
Crescita del PIL e PIL pro capite 1973-2008
PIL
PIL Pro Capite
1973-1992
1992-2008
Russia
0,4
2,2
-0,2
2,6
Brazil
4,3
5,0
4,0
3,4
1,2
1,5
2,0
1,5
3,6
11,8
4,0
15,2
0,8
7,7
2,0
12,7
6,8
4,7
11,3
1,2
2,9
3,5
7,1
1,0
Total Africa
7,4
3,3
7,9
5,3
3,7
-0,1
5,2
1,8
World Total
3,8
4,8
1,3
2,8
Mexico
Latin America
China
India
Japan
Total Asia
1973-1992
1992-2008
Fonte: Maddison 2008 http://sites.google.com/site/econgeodata/maddison-data-on-population-gdp
A special report on:
the world economy:
How to grow
The Economist, 7 October 2010
Special report: The world economy
the Economist 13 oct 2012
For richer, for poorer
Growing inequality is one of the
biggest social, economic and political
challenges of our time. But it is not
inevitable,
says Zanny Minton Beddoes
Testo di riferimento da studiare
 Valli
V. (2005), Politica Economica, Carocci Ed., cap .5 (dal par. 5.1 a 5.4 compreso)
 Valli V., Guena A., Burlando R. La politica economica e macroeconomia: Una nuova
prospettiva, Carocci ed.(2010), ( capp. 15-18)8)
 Le Garzantine: Economia, Garzanti ed., Milano 2011 (Appendici)
-
L’economia italiana dal 1950 agli shock petroliferi (pp. 1510-1530 g.m.r.);
Il lento ”aggiustamento dell’economia italiana e l’ingresso dell’euro (pp.1531-1539
c.d., b.s.)
Per chi è interessato all’argomento






Graziani A. Lo sviluppo dell’economia italiana: dalla ricostruzione alla moneta europea. BollatiBoringhieri, 1998
Sylos Labini, Le classi sociali negli anni ’80, Laterza 1986
Graziani, L’economia italiana dal 1945 ad oggi, il Mulino, 1972 (nuova edizione 1996)
Barca F. Storia del capitalismo italiano, dal dopoguerra ad oggi, Donzelli ed, 1997
Ciocca P., Ricchi per sempre? Una storia economica d'Italia (1796-2005) Bollati-Boringhieri, 2007
Maddison A. The World economy, a millennial perspective, OECD; Paris 2001

Vecchi Giovanni, In ricchezza e povertà, il benessere degli italiani dall’Unità a oggi, il
Mulino ed. 2011
•
Fanfani R., F. Pagliacci (2010), Un Paese fra Declino e Ineguaglianze (1998-2009), in «ERE, Emilia
Romagna Europa», n. 6, dicembre 2010, Rivista IRES-CGIL Emilia-Romagna, Bologna
ISTAT, Rapporto annuale 2012, La situazione del paese, Roma, maggio 2012. (Capitolo 2, par
2.2mutamenti del sistema economico; par 2.3 L’evoluzione del mercato del lavoro; par 2.4 le
condizioni socioeconomiche delle famiglie; par 2.5 Criminalità e sicurezza. pp. 80- 154). -sul sito-
•