Comunicazione e significato
L’essere umano vive di significati, così come vive di
relazioni
o, per meglio dire,
Le relazioni producono i significati e i significati
qualificano le relazioni
1
Comunicazione e significato
Il significato di significato
2
Comunicazione e significato
Il significato di significato
Il significato come referenza oggettiva
1. La semantica vero-condizionale e le condizioni di verità
Semantica vero-condizionale (o logico-filosofica, o modellistica): il
significato di una parola o di una frase è dato dal rapporto che esiste
fra linguaggio e realtà
3
Comunicazione e significato
Le condizioni di verità
Ogni enunciato è dotato di un determinato valore di verità
Il significato di un enunciato consiste nell’affermare qualcosa su un
determinato stato di cose che può essere vero o falso
Le condizioni di verità
• sono intrinsecamente diverse dalla reale verità o falsità di un
enunciato
• sono di natura linguistica
• Sono le caratteristiche che un certo stato di cose all’interno di un
determinato mondo (reale o possibile) deve possedere affinché un
determinato enunciato possa essere considerato vero in quel mondo
4
Comunicazione e significato
Relazione diretta fra segno e referente
Riferimento diretto dei nomi propri (dei dimostrativi e dei deittici) ai loro
referenti attraverso un atto di nominazione
Tre passaggi successivi per definire il significato (Putnam):
a) Indicazione del genere di cose cui la parola fa riferimento
b) Estensione delle cose determinata direttamente dal mondo reale
c) Lo stereotipo, cioè l’insieme delle conoscenze associate alla parola
e individuate in modo valido da competenti esperti
5
Comunicazione e significato
Relazione mediata fra segno e referente
Frege, distinzione fra senso (Sinn) e riferimento (Bedeutung): è
possibile fare riferimento alla medesima realtà con espressioni
linguistiche diverse che quindi hanno un senso diverso
Senso:
• Parte del significato che determina i suoi valori di verità
• Non coincide con l’idea soggettiva e con la rappresentazione
mentale individuale di un dato referente
• Non coincide con il referente e con il mondo esterno
• È “un terzo ambito”, qualcosa di mezzo, una proprietà della parola,
non cambia da contesto a contesto (= garanzia dell’intersoggettività)
6
Comunicazione e significato
Segno e referente (continua)
È attraverso il senso di un enunciato che arriviamo a
capirne il riferimento
Limite: Frege sottrae ogni valore psicologico al concetto di
senso, in quanto non è una proprietà della mente individuale,
ma un aspetto “oggettivo” del linguaggio condiviso dai parlanti
7
Comunicazione e significato
Intensione, estensione e mondi possibili (Carnap)
Carnap affronta la situazione dei contesti opachi, cioè non verocondizionali, generati dai verbi di atteggiamento proposizionale, del
tipo “credo che p”. Il valore di verità dell’enunciato “che p” non
dipende dal riferimento a uno stato di cose dall’atteggiamento del
parlante. Per superare questa difficoltà:
Mondo possibile = il significato di un enunciato non è dato da ciò che
designa nel mondo reale, bensì consiste in un’intensione, ossia
una funzione a un mondo possibile nel quale la frase sarebbe dotata
di un’estensione
Estensione = ciò a cui l’enunciato si riferisce; fornisce le condizioni di
verità in base alla quale esso possa risultare vero.
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Comunicazione e significato
Intensione, estensione e mondi possibili (Carnap)
Intensione = funzione a un mondo possibile nel quale la frase
sarebbe dotata di un’estensione
Estensione = ciò a cui l’enunciato si riferisce; fornisce le
condizioni di verità in base alla quale esso possa risultare
vero.
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Comunicazione e significato
Limiti della semantica vero-condizionale
•
concezione referenzialista e antipsicologica: il significato è
indipendente dalla mente dei singoli individui ed è un’entità
oggettiva e assoluta (presupposto dell’indipendenza)
•
la semantica modellistica esclude il lessico dal proprio studio,
svuotando la semantica medesima di contenuti specifici sotto il
profilo linguistico
•
non tiene conto delle sostituzioni lessicali, che cambiano il
significato di una frase in modo considerevole
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Comunicazione e significato
Limiti della semantica vero-condizionale (continua)
La classificazione di generi naturali e di specie animali dipende dalla
tassonomia impiegata:
•
cladistica (basata sul criterio dei caratteri derivati e
condivisi)
•
fenetica (fondata sul criterio della somiglianza globale nella
forma, nella funzione e nel ruolo biologico)
•
tradizionale (impiega entrambi i criteri sopra menzionati)
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Comunicazione e significato
Limiti della semantica vero-condizionale (continua)
•
Non esistono criteri oggettivi assoluti per stabilire quali proprietà
della realtà sono (o non sono) da prendere in considerazione.
•
La realtà è sempre «filtrata» e mediata da un processo di
categorizzazione e di conoscenza da parte degli esseri umani.
Per esempio:
•
la zebra e il celacanto sono classificati in modo divergente e
contrastante a seconda della tassonomia impiegata (il celacanto
è un pesce per la tassonomia fenetica, ma è un mammifero per
la tassonomia cladistica)
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Comunicazione e significato
Il significato come valore linguistico
de Saussure, semantica strutturale: definizione esclusivamente
linguistica del significato
Lingua naturale: sistema di segni, totalità in sé organizzata (da
studiare secondo il principio di immanenza)
Rivendicazione dell’autonomia della semantica, emancipata da ogni
forma di collegamento con l’ontologia e la psicologia
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Comunicazione e significato
Il significato come valore linguistico (continua)
La semantica strutturale è:
•
antireferenzialista: il significato è sganciato da qualsiasi
realtà esterna e il segno linguistico è inteso come sintesi fra
significante e significato
•
antipsicologica: mette in discussione la connessione con la
mente dei singoli parlanti; l’analisi dei significati va intesa in
modo autonomo, poiché essi vanno svincolati dai rispettivi
concetti e diventano realtà squisitamente linguistiche
Significato come valore: possibilità per ogni parola di essere
confrontata e opposta a qualsiasi altra parola della medesima
lingua
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Comunicazione e significato
Il significato come valore linguistico (continua)
Concezione differenziale e posizionale del significato: “la caratteristica
più esatta [dei valori di una parola] è di essere ciò che gli altri non
sono” [de Saussure]
significato
Relazione sintagmatica
Relazione paradigmatica
gli elementi linguistici di un
enunciato sono collegati per
contiguità
gli elementi linguistici di un
enunciato sono collegati per
equivalenza (o somiglianza)
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Comunicazione e significato
Il significato come valore linguistico (continua)
Campi semantici: insieme delle parole connesse a livello sintagmatico
e paradigmatico in un dato sistema linguistico
• Limiti della semantica strutturale
Vizio di circolarità: se i termini linguistici sono definiti in funzione dei
loro rapporti e i rapporti linguistici sono definiti in base ai termini, si
cade in un circolo vizioso
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Comunicazione e significato
Il significato come comprensione dell’esperienza
La semantica cognitiva e la semantica dinamica pongono
l’accento sia sugli aspetti psicologici che sui vincoli referenziali
Semantica come “teoria della comprensione”
Significato: modo in cui gli individui
comprendono ciò che comunicano
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Comunicazione e significato
Il significato come comprensione dell’esperienza (continua)
Alla semantica della verità (T-semantics) subentra la semantica della
comprensione (U-semantics)
studio dei processi di
produzione e di interpretazione dei significati [Fillmore]
Vincolo della plausibilità psicologica come parametro per accettare o
meno un determinato modello esplicativo
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Comunicazione e significato
Il significato come comprensione dell’esperienza (continua)
• L’insieme delle conoscenze implicate nell’uso dei significati
concerne la totalità delle conoscenze enciclopediche prodotte
dalla propria esperienza personale e dall’appartenenza a una
determinata cultura
• la conoscenza dei generi naturali e degli artefatti avviene attraverso
i processi percettivi per ostensione
• le conoscenze enciclopediche implicano un frequente e rilevante
impiego dei processi di inferenza per cogliere e interpretare gli
indizi presenti nei diversi fenomeni ed eventi della realtà
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Comunicazione e significato
Il significato come comprensione dell’esperienza (continua)
• Stretta connessione fra i significati e i rispettivi concetti
• Concezione realista del significato: risultato dell’elaborazione
cognitiva e della rappresentazione mentale di un determinato
oggetto o evento da parte dell’individuo
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Comunicazione e significato
Verso una teoria unificata del
significato
21
Comunicazione e significato
Verso una teoria unificata del significato
Costruzione di una semantica unificata, in grado di cogliere e
spiegare il processo di significazione nella sua globalità e
interezza
1.
La dimensione referenziale
necessità di porre un rapporto fra il significato e la realtà
riferimento = rinvio e ancoraggio al reale
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Comunicazione e significato
Verso una teoria unificata del significato (continua)
Il riferimento rimanda al contenuto dell’esperienza del parlante e,
attraverso tale esperienza, al mondo
L’esperienza personale, in quanto attività influenzata e governata in
modo costante e intrinseco dalla cultura di appartenenza, è una
lente che ingrandisce o rimpicciolisce, modificando i dati di realtà
in funzione dei propri schemi mentali, valori e pratiche
conoscitive
I significati si configurano come l’esito di un’attività culturale messa
in atto da ciascun soggetto che esperisce una serie di
accadimenti e di fenomeni del mondo e che condivide tali
significati con altri
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Comunicazione e significato
La dimensione inferenziale
Organizzazione cognitiva dei significati:
a)
I significati hanno dei corrispettivi nei concetti
Concetti = costrutti mentali in grado di “mappare”, rappresentare,
categorizzare e definire gli oggetti e gli eventi della realtà
Concetti e significati costituiscono due livelli distinti, anche se
interdipendenti
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Comunicazione e significato
La dimensione inferenziale (continua)
•
Scarto lessicale: a una certa categoria concettuale non
corrisponde un preciso termine lessicale e, di conseguenza,
occorre fare ricorso a un giro di parole
•
Ignoranza concettuale: il parlante conosce un determinato
termine ma non ha chiaro il concetto corrispondente
•
Polisemia: a un termine unico corrispondono concetti diversi
e realtà diverse
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Comunicazione e significato
La dimensione inferenziale (continua)
B) Sul piano cognitivo, i significati richiedono un’importante attività
mentale di inferenza per essere compresi
• I significati di una parola, di una frase o di un gesto vanno intesi
e interpretati in funzione degli elementi del contesto d’uso e della
rete relazionale esistente
• Gli interlocutori si basano su una serie di indizi per cogliere ed
interpretare in maniera attendibile il significato di qualsiasi atto
comunicativo
• Le parole vanno considerate, quindi, degli indizi linguistici su cui
realizzare le opportune ipotesi interpretative e implicature
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Comunicazione e significato
La dimensione differenziale
Il sistema comunicativo della lingua, al pari di qualsiasi altro
sistema di comunicazione, contribuisce a costruire il
significato di una parola
La lingua è un sistema complesso di differenze che consente un
insieme indefinito di operazioni di confronto
possibilità di
generare variazioni linguistiche di significato in grado di
influenzare la formazione dei concetti secondo una certa
direzione piuttosto che un’altra (ipotesi debole del relativismo
linguistico)
27
Comunicazione e significato
Verso una teoria unificata del significato (continua)
In sintesi
Il sistema dei significati non è in sé concluso, ma è in continuo
divenire in funzione delle esperienze generate nell’interazione e
nello scambio fra i comunicatori
Il significato si configura come un percorso interpretativo per
spiegare e dare senso agli accadimenti che rappresentano il
contenuto delle proprie esperienze personali e sociali, oggetto
della comunicazione
28
Comunicazione e significato
Componenzialità e
prototipicità del significato
29
Comunicazione e significato
Componenzialità e prototipicità del significato
La semantica a tratti
Due condizioni: a) il significato è scomponibile in tratti semantici
considerati come condizioni necessarie e sufficienti
(CNS) per la sua formazione
b) il numero dei tratti semantici costituisce un
inventario limitato
30
Comunicazione e significato
Metodo componenziale di analisi
(Trubeczoij): all’interno delle differenze fonetiche (prodotte da
variazioni di suono e percepibili a livello acustico) , le differenze
fonemiche (fonemi) sono quelle che hanno un valore linguistico,
in quanto svolgono una funzione distintiva (o diacritica)
Hjelmslev: analisi della composizione semantica di numerosi
termini. Il significato di una parola è l’insieme finito di proprietà
che fissano e determinano la sua estensione
31
Comunicazione e significato
Il modello CNS
I principi del modello CNS:
a)
b)
c)
d)
nessun tratto può essere cancellato in quanto ognuno di
essi è una condizione necessaria
nessun tratto può essere aggiunto, poiché i tratti semantici
sono condizioni sufficienti
tutti i tratti hanno la medesima rilevanza e sono sul
medesimo piano, senza nessuna organizzazione
gerarchica
il significato di qualsiasi termine presenta confini netti e
precisi secondo la logica booleana di natura binaria
(presenza o assenza); di conseguenza, il significato o
esiste nella sua interezza o non c’è
32
Comunicazione e significato
Il modello CNS (continua)
•
Il modello CNS è un sistema binario: la presenza di un tratto
implica l’assenza del tratto opposto
•
distinzione e separazione fra le conoscenze dizionariali
(costitutive del significato) e le conoscenze enciclopediche
(secondarie e accessorie, di natura fattuale e caratterizzate
da un numero illimitato di aspetti)
33
Comunicazione e significato
Il modello CNS (continua)
•
le componenti basilari del significato costituiscono proprietà
analitiche (non cancellabili); distinzione fra
•
proprietà necessarie (intrinseche; definiscono
l’identità del significato)
•
proprietà accidentali (secondarie, contingenti e
fattuali)
il significato di una parola è univoco, assoluto e determinato
in modo preciso dalle sue componenti costitutive
34
Comunicazione e significato
Limiti della semantica a tratti
• non ammette eccezioni: la modifica di un solo tratto renderebbe
inapplicabile il modello
• i significati sono considerati come entità discrete, senza sfumature e
senza posizioni intermedie o marginali
• l’ipotesi che il significato sia determinato in modo univoco e
definitivo da un numero limitato e chiuso di proprietà costitutive
appare fragile e insostenibile: l’estensione non è determinata
dall’intensione, ma dal mondo reale (Putnam)
35
Comunicazione e significato
Limiti della semantica a tratti (continua)
• la distinzione netta fra proprietà necessarie e accidentali non risulta
percorribile: nel significato di qualsiasi parola esiste una gradualità
delle proprietà semantiche
• La distinzione fra conoscenza dizionariale ed enciclopedica appare
inconsistente: sono entrambe formazioni culturali; i dizionari sono
enciclopedie parziali e limitate
• la definizione di confini netti fra un significato e l’altro non è
sostenibile: per molti oggetti ed eventi esiste una zona di vaghezza
semantica
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Comunicazione e significato
La semantica del prototipo
1. Il processo di categorizzazione
Processo di segmentazione del flusso continuo della realtà e
dell’esperienza in categorie, analizzate secondo due dimensioni
(Rosch):
a) dimensione verticale = consente di collegare fra loro diverse
categorie attraverso il processo di inclusione. Quanto più una
categoria è inclusiva, tanto maggiore è il suo livello di astrazione.
Tre livelli di inclusione: - sovraordinato
- di base
- subordinato
37
Comunicazione e significato
Il processo di categorizzazione
Le categorie di base sono quelle più importanti
Validità dell’indizio (cue validity): probabilità che un oggetto
appartenga a una certa categoria se possiede una data
proprietà
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Comunicazione e significato
Il processo di categorizzazione (continua)
Le categorie di base hanno la maggiore differenziazione
categoriale: massimizzano le somiglianze intracategoriali
e le differenze intercategoriali
Categorie sovraordinate
più astratte e inclusive
Categorie subordinate
più specifiche e particolari,
meno informative
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Comunicazione e significato
Il processo di categorizzazione (continua)
b) dimensione orizzontale: concerne in che modo ogni categoria
è organizzata al proprio interno e che relazioni sono istituite fra i
suoi diversi membri in termini di appartenenza e di rappresentatività
Concetto di prototipo. Due accezioni
1. La teoria standard del prototipo
Il prototipo è il migliore esemplare di una data categoria, quello
che la rappresenta meglio e che è dotato di maggiore
salienza
40
Comunicazione e significato
La teoria standard del prototipo
Il prototipo è il migliore esemplare di una data categoria, quello
che la rappresenta meglio e che è dotato di maggiore
salienza
Cinque criteri per elaborare le categorie:
• le categorie non possono essere definite sulla base di un
elenco di proprietà comuni intese come CNS; la
categorizzazione non procede in modo analitico ma globale
• i prototipi costituiscono gli elementi centrali attorno ai quali si
organizza tutta la categoria
41
Comunicazione e significato
La teoria standard del prototipo (continua)
•
l’appartenenza a una categoria non è di natura dicotomica,
ma graduale (avviene sulla base del grado di somiglianza
con il prototipo)
•
le categorie non hanno confini netti e precisi, ma sfumati e
continui
•
gli esemplari di una categoria non presentano delle
proprietà comuni a tutti i membri, ma è una “somiglianza di
famiglia” che li raggruppa insieme
42
Comunicazione e significato
La teoria standard del prototipo (continua)
Principio di somiglianza e di analogia: si confrontano e
valutano i vari elementi di una categoria con il prototipo
secondo giudizi di maggiore o minore somiglianza,
procedendo in maniera graduale, fondandosi su attività
logiche di natura inferenziale
43
Comunicazione e significato
Limiti della teoria standard del prototipo
•
si confondono i concetti di rappresentatività (il possesso del
maggior numero delle proprietà tipiche di una categoria) e di
appartenenza (ha bisogno di criteri più forti di quelli di
“somiglianza di famiglia” e di confronto con il prototipo)
•
occorre separare i concetti di prototipo e di struttura della
categoria
•
il concetto di validità dell’indizio non spiega le ragioni per cui
certe proprietà sono tipiche e distintive e altre non lo sono
44
Comunicazione e significato
La teoria estesa del prototipo
Passaggio dal concetto di prototipo come istanza reale e come
occorrenza concreta al concetto di prototipo come entità
astratta e come costrutto mentale
Il prototipo diventa un insieme di proprietà astratte
Configurazione degli effetti prototipici: insieme delle proprietà
salienti che distinguono una categoria dall’altra
45
Comunicazione e significato
La teoria estesa del prototipo (continua)
Si ottengono diversi effetti
– una categoria puo’ rimandare a una gamma di referenti
diversi senza essere percepita come ambigua (polisemia
analitica)
– le proprietà di una categoria possono essere differenti, di
importanza diversa, fra loro sovrapponentisi
46
Comunicazione e significato
La teoria estesa del prototipo (continua)
– esistenza di esemplari con un maggior numero di effetti
prototipici
– presenza eventuale (ma non necessaria) di confini
sfumati della categoria
47
Comunicazione e significato
La teoria estesa del prototipo (continua)
Prototipicità della categoria (maggiore o minore possesso
degli effetti prototipici)

Tipicità del significato (rimanda al concetto di valore medio,
di regolarità delle situazioni)
48
Comunicazione e significato
La teoria estesa del prototipo (continua)
Proprietà essenziali (proprietà comuni a tutti i membri di una
categoria; definiscono l’appartenenza categoriale soltanto in
negativo per escludere chi non le possiede)

Proprietà tipiche (proprietà specifiche aggiunte, soggette a eccezioni
e cancellabili, senza per questo inficiare il processo stesso di
appartenenza)
Tra le proprietà essenziali e quelle tipiche esiste una gerarchia di
rilevanza: le prime sono più importanti delle seconde
49
Comunicazione e significato
Il caso della polisemia e la somiglianza di famiglia
La semantica del prototipo si trova in difficoltà con il fenomeno della
polisemia semantica, in quanto quest’ultima prevede un senso di
base che assume diversi percorsi di senso nei significati derivati
Teoria della somiglianza di famiglia (Wittgenstein): per il concetto di
gioco, per esempio, non esiste il prototipo né un insieme di proprietà
comuni, ma soltanto somiglianze parziali e locali, condivise da
almeno due membri della categoria
Categorie radiali: presenza di un caso centrale e variazioni
convenzionalizzate che non possonio essere previste da regole
generali (Lakoff, analisi del sistema di classificazione dei Dyirbal)
50
Comunicazione e significato
Stabilità e instabilità del
significato
51
Comunicazione e significato
La variabilità e la flessibilità del significato
Fenomeno della cancellabilità dei tratti semantici
•
si fonda sulla natura convenzionale del significato (in quanto
realtà storicamente e culturalmente definita)
•
in quanto convenzionale, il significato può essere oggetto di
negoziazione, di modificazione e di trasformazione culturale
•
implica il superamento di una concezione naturale del
significato
52
Comunicazione e significato
Presenza di confini sfumati e continui
• un enunciato è sfumato se è caratterizzato dalla proprietà di opacità
referenziale (es. i quantificatori e i qualificatori)
Fenomeno della vaghezza semantica
• il significato consiste in un fuzzy set, ovvero una classe di unità
comunicative con una gradazione semantica continua
• man mano che ci si allontana dai casi standard, si entra in un’area di
vaghezza semantica (es. tazze)
53
Comunicazione e significato
• I fenomeni semantici della somiglianza di famiglia e delle categorie
radiali non sono isolati né eccezionali ma sfociano nel più vasto
ambito della polisemia semantica (es. “fresco”)
• questi fenomeni conducono alla graduabilità semantica, (es.
“morto”)
– la graduabilità semantica implica il superamento della
distinzione fra significato letterale e significato figurato
54
Comunicazione e significato
La variabilità e la flessibilità dei significati dipendono dal
contesto d’uso
• il significato è legato ad un contesto (context-bound): un dato
contesto pone in evidenza certe proprietà del significato e ne
“narcotizza” altre
55
Comunicazione e significato
• il contesto svolge una funzione di selezione semantica: le
interpretazioni delle proprie e altrui espressioni possono
cambiare se cambia il contesto di riferimento
• risemantizzazione contestuale: un parlante può attribuire
determinati tratti semantici a qualcosa che di per sé non li
possiede ma che li viene ad acquisire grazie a una specifica
situazione contingente
56
Comunicazione e significato
PERCHE’ E’ IMPORTANTE LA FLESSIBILITA’ DEI SIGNIFICATI?
I fenomeni comunicativi sottesi all’instabilità e alla variabilità
semantica sono alla base della plasticità dei significati
• consente ai parlanti di impiegare i significati in modo flessibile
in funzione delle loro intenzioni comunicative
57
Comunicazione e significato
• il significato non è uno schema chiuso e rigido, ma rinvia a uno
schema mentale e culturale con un elevato grado di
adattabilità alle situazioni contingenti
• il significato possiede un alto numero di gradi di libertà che
rende possibile una serie di diverse sue attualizzazioni e
interpretazioni
• è possibile la ridefinizione dei significati nello scambio
comunicativo
58
Comunicazione e significato
La regolarità dei significati
Occorre bilanciare la flessibilità e la variabilità dei significati con
la loro stabilità e regolarità
I processi di stabilità semantica rendono possibili e spiegano le
probabilità di ordine e di regolarità nello scambio dei significati
Significato presuntivo = significato che si assume come
condiviso entro una data comunità di comunicatori
59
Comunicazione e significato
Stabilità semantica
convenzione fra gli interlocutori (in
quanto appartenenti alla medesima cultura di riferimento)
Nel processo di convenzionalizzazione, l’accordo su come deve
essere fatto o detto qualcosa è più importante di quello che
viene realmente fatto o detto
60
Comunicazione e significato
Il processo di convenzionalizzazione si conclude
nell’elaborazione di una serie di format comunicativi
Format = sequenza strutturata di scambi interattivi (verbali e non
verbali) che consente di raggiungere congiuntamente uno
scopo, di seguire le stesse procedure, di condividere significati
61
Comunicazione e significato
Format comunicativi
Processi di riproduzione
Processi di produzione
• Processi di riproduzione: ripetizione stereotipata nel tempo;
formazione di routine comunicative entro un contesto standard
Contesto standard: contesto che presenta una elevata
regolarità nella ripetizione delle interazioni, degli eventi e degli
scambi comunicativi
La regolarità dei contesti è la regolarità dei significati: il
significato di un atto comunicativo è dato dalla
rappresentazione della regolarità del contesto standard
62
Comunicazione e significato
La regolarità dei contesti è la regolarità dei significati
Il significato di un atto comunicativo è dato dalla
rappresentazione della regolarità del contesto standard
63
Comunicazione e significato
• Processi di produzione: variazioni e deviazioni dei format in
funzione delle condizioni contingenti e degli aspetti di novità
caratteristici di ogni situazione comunicativa
La regolarità del contesto è un fatto storico e culturale, non una
necessità logica, e il passato non determina il presente: ciò
rende possibili delle variazioni contestuali in funzione della
situazione contingente (hic et nunc)
Nel duplice processo di riproduzione e produzione, regolarità e
variazione sono componenti essenziali del significato che si
presuppongono e si implicano a vicenda
64
Comunicazione e significato
Senza regolarità non vi è consapevolezza della variazione e
viceversa
Nel duplice processo di riproduzione e produzione, regolarità
e variazione sono componenti essenziali del significato che si
presuppongono e si implicano a vicenda
65
Comunicazione e significato
Stabilità e instabilità del significato
In sintesi
•
due poli che oscillano in continuazione e in modo sincrono
•
creano lo spazio comunicativo dei significati, nel quale si
giocano le interazioni e le relazioni fra le persone
Lo spazio comunicativo generato da tali processi consente di
collegare il flusso dei significati al flusso dell’esperienza
66
Comunicazione e significato
Significato, contesto e
indessicalità
67
Comunicazione e significato
Contesto
Contesto: insieme delle condizioni, delle opportunità e dei
vincoli spaziali, temporali, relazionali, istituzionali e culturali
che assieme a un dato testo genera il significato come unità
comunicativa
• il contesto non è un a priori oggettivo, ma il risultato delle
scelte che i comunicatori fanno nei confronti di vincoli e
opportunità dell’ambiente
68
Comunicazione e significato
Rapporto fra testo e contesto
Prospettiva esternalista
Prospettiva internalista
Contesto = matrice del
significato di una data parola
o frase, in quanto, di volta in
volta, filtra, attiva certe sue
proprietà semantiche e ne
inibisce altre
anche il testo contribuisce a
definire il contesto, poiché,
data una parola o una frase,
sono attivati certi contesti
standard piuttosto che altri
69
Comunicazione e significato
Per la psicologia della comunicazione
Prospettiva interazionista
testo e contesto si integrano in modo intrinseco fra loro; si
rimandano a vicenda in continuazione; non si possono discernere gli
aspetti semantici pertinenti al testo e quelli pertinenti al contesto
Il significato è la fusione di un testo e di un contesto in maniera
congiunta, dinamica e contingente
70
Comunicazione e significato
Superamento della concezione additiva del contesto (= il significato
è il prodotto della giustapposizione meccanicistica di testo e
contesto, considerate come dimensioni indipendenti e separate)
Il significato dipende dall’uso (Wittgenstein), ovvero dal modo con
cui si impiega una certa parola, frase o gesto in una certa situazione
in maniera contingente
71
Comunicazione e significato
Gestione locale del significato: non è prodotto da principi generali
e astratti ma è attivato in maniera contingente nel flusso delle
interazioni fra gli interlocutori
Fuoco comunicativo: modo in cui gli interlocutori orientano la loro
attenzione e interesse sugli aspetti prominenti di un certo atto
comunicativo
72
Comunicazione e significato
Importanza del fenomeno comunicativo della deissi = insieme delle
espressioni linguistiche che fanno riferimento diretto alla situazione
comunicativa nel tempo e nello spazio
Indessicalità: ancoraggio del significato e dell’interpretazione di una
frase al suo contesto d’uso
73
Comunicazione e significato
Significato letterale e
significato figurato
74
Comunicazione e significato
Significato denotativo e significato connotativo
Significato denotativo
Significato connotativo
Denotazione = attribuzione di un
significato ovvio (o primario),
convenzionale e neutro a una
certa parola o espressione
Significato associato (o
secondario) di una parola in
aggiunta al significato primario
Questa distinzione è stata oggi messa in discussione
75
Comunicazione e significato
Oltre il significato letterale
Significato letterale
Significato figurato
significato linguistico;
combinazione dei significati delle
singole parole; risultato di
operazioni esclusivamente
linguistiche (significato primario)
Ricorso a modi espressivi che,
facendo riferimento al significato
letterale, lo impiegano in modo
simbolico e traslato (significato
secondario)
76
Comunicazione e significato
Logica del significato letterale secondo il modello
tradizionale
Modello a tre stadi:
a)
comprendi il significato letterale di una frase
b)
verifica il significato letterale ottenuto con il contesto della
frase
c)
se il significato letterale ha senso, accettalo come il
significato della frase (ciò che il parlante intende
comunicare). Se non ha senso, cerca un significato non
letterale (figurato) che ottenga un senso in quel contesto
77
Comunicazione e significato
Tre implicazioni
a)
il significato letterale è chiaro ed evidente (non
problematico), indipendente dal contesto
b)
il significato letterale ha una priorità incondizionata e va
ricercato sempre per primo; soltanto quando esso è
“carente” si può andare alla ricerca di un significato figurato
c)
il significato naturale è derivato in maniera automatica,
generato dagli stimoli linguistici; per contro, il significato
figurato è derivato in modo opzionale ed esige un maggior
impegno cognitivo
78
Comunicazione e significato
È stato verificato che nessuno di questi tre assunti è empiricamente
fondato
•
il significato letterale non è unicamente il risultato di una
decodifica linguistica, ma esige pure un’interpretazione
semantica
•
il fatto che molte parole abbiano un significato graduato e
graduabile richiede il ricorso al contesto per interpretare il
valore semantico anche sul piano letterale
•
la comprensione del significato figurato è rapida come quella
del significato letterale; non è necessario prevedere prima la
comprensione del significato letterale e poi quella del
significato figurato
79
Comunicazione e significato
•
l’interpretazione dei significato figurati e letterali procede in
parallelo, in quanto presentano la medesima curva di
elaborazione cognitiva e attivano in modo automatico i
medesimi processi inferenziali
•
l’individuazione di un significato letterale è già il risultato di
un’opzione e di un’operazione selettiva di interpretazione;
esso dipende dagli assunti di base, che appartengono
all’enciclopedia delle nostre conoscenze e sono derivati dalla
nostra esperienza all’interno della cultura di appartenenza
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