L’ipotesi di de Broglie e il dualismo onda-particella Nel 1923 Louis de Broglie ipotizzò che così come le onde possono comportarsi come particelle, anche le particelle possono comportarsi come onde De Broglie propose di applicare alle particelle dotate di massa la stessa relazione tra lunghezza d’onda e quantità di moto utilizzata per i fotoni: 1 L’ipotesi di de Broglie e il dualismo onda-particella La validità dell’ipotesi di de Broglie è stata verificata in molti modi diversi. Uno di questi consiste nell’osservare i fenomeni di diffrazione. Sappiamo già che i raggi X possono essere diffratti dai piani di un cristallo 2 L’ipotesi di de Broglie e il dualismo onda-particella Possiamo anche realizzare l’esperimento della doppia fenditura di Young utilizzando particelle con la lunghezza d’onda opportuna, e ritrovare la stessa figura di interferenza che si ottiene con la luce 3 L’ipotesi di de Broglie e il dualismo onda-particella Queste immagini mostrano la formazione graduale di una figura di interferenza con un fascio di elettroni 4 Dalle onde di de Broglie alla meccanica quantistica De Broglie propose che le uniche orbite permesse fossero quelle che contenevano un numero intero di lunghezze d’onda dell’elettrone, una sorta di onda stazionaria 5 5 Dalle onde di de Broglie alla meccanica quantistica Perché l’onda si richiuda la lunghezza dell’orbita (2rn→circonferenza) deve essere un multiplo intero della lunghezza d’onda dell’elettrone 2rn=n Dato che =h/p → 2rnpn=nh (come imposto dalla condizione di quantizzazione di Bohr per l’atomo di idrogeno) 6 • Vi è una analogia tra il comportamento della radiazione elettromagnetica e quello dei corpuscoli che costituiscono la materia • Si parla di dualismo onda-particella • Coferma sperimentale: 1927 Davisson e Germer inviarono un fascio di elettroni contro un bersaglio metallico. 7 8 Il principio di indeterminazione di Heisenberg Nell’esperimento della doppia fenditura con un fascio di elettroni, l’impossibilità di prevedere l’ìmpatto del singolo elettrone sullo schermo è intrinseca alla fisica quantistica ed è legata alle proprietà ondulatorie della materia 9 Il principio di indeterminazione di Heisenberg La diffrazione da parte della fenditura conferisce agli elettroni una componente della quantità di moto lungo l’asse y che non avevano prima xp h 34 10 Js 2 10 Il principio di indeterminazione di Heisenberg In termini matematici: p y y h 2 11 Il principio di indeterminazione di Heisenberg Il principio di indeterminazione può essere formulato anche in termini di energia e tempo: Et Il valore molto piccolo della costante di Planck, h, fa sì che in generale gli effetti del principio di indeterminazione non siano misurabili su scala macroscopica 12 Dalle onde di de Broglie alla meccanica quantistica Erwin Schrödinger propone un’equazione per descrivere il comportamento delle onde di materia Le soluzioni dell’equazione sono le funzioni d’onda che soddisfano l’equazione di Schrödinger 13 Dalle onde di de Broglie alla meccanica quantistica 14 15 16 La teoria quantistica dell’atomo di idrogeno Nell’interpretazione di Schrödinger della meccanica quantistica l’elettrone è descritto attraverso una funzione d’onda che dà la probabilità di trovarlo in una posizione data La figura rappresenta lo stato fondamentale dell’idrogeno 17 L’effetto tunnel quantistico Le particelle hanno proprietà ondulatorie e quindi non c’è da sorprendersi se anche loro possono attraversare la materia. Un’applicazione pratica del fenomeno è il microscopio a scansione a effetto tunnel, sfrutta l’effetto tunnel degli elettroni per ricostruire l’immagine di atomi singoli 18