Suturatrici meccaniche B. Benevento La prima suturatrice meccanica si deve ad Humer Hultl, un chirurgo ungherese che, nel 1908, costruì uno strumento capace di realizzare una chiusura rapida dello stomaco con doppia fila di punti metallici durante interventi di gastroresezione. A partire dal 1940 si svilupparono in Russia ricerche finalizzate alla realizzazione di suturatrici meccaniche utilizzabili in chirurgia gastrointestinale e polmonare. Nel 1967 le suturatrici meccaniche furono introdotte negli Stati Uniti su licenza russa e da allora esse sono state sempre più perfezionate in termini di efficienza, sicurezza, leggerezza, manovrabilità e applicazione. Caratteristiche tecniche Le suturatrici ad uso interno realizzano l´avvicinamento dei tessuti mediante graffette metalliche aperte ad U che vengono chiuse a forma di B. Quando lo strumento viene chiuso, le gambe delle graffette vengono guidate attraverso i tessuti e quindi serrate avvicinandole e ripiegandole per mezzo di una incudine presente sul lato opposto dello strumento. La configurazione a B che così si realizza permette il passaggio di piccoli vasi capillari. È da rilevare, quindi, che tale tipo di sutura non è di per sé completamente emostatica. La pressione applicata sui tessuti è pari a 8 g/mm2, tale da promuovere un´emostasi spontanea e insieme prevenire la deiscenza del tessuto suturato. Questo tipo di soluzioni tecniche è stato accuratamente studiato per permettere una corretta vascolarizzazione dei margini di resezione, condizione essenziale per un rapido processo di cicatrizzazione. Eventuali piccoli sanguinamenti residui possono venire facilmente controllati con l´elettrocoagulazione o con legatura. I punti metallici per le suture cutanee assumono, una volta serrati, una configurazione rettangolare che avvicina e contemporaneamente everte i margini cutanei. La forma rettangolare evita la rotazione dei punti e ne permette una facile rimozione. I punti metallici possono variare in lunghezza e spessore, a seconda della consistenza della zona cutanea su cui vengono apposti. La sutura meccanica avviene mediante apposizione di punti metallici in acciaio o titanio. Strumenti per specifiche applicazioni possono presentare varianti per quanto riguarda la lunghezza della linea di sutura, il calibro e/o la snodabilità della testa dello strumento, la lunghezza e lo spessore dei punti metallici, la distanza tra i punti, la possibilità di eseguire suture particolari (borse di tabacco). Per esempio, le suturatrici per interventi sullo stomaco usufruiscono di punti metallici lunghi e di maggiore spessore a causa della maggiore consistenza della parete gastrica. Al contrario, le suturatrici per chirurgia vascolare sono provviste di punti piccoli e leggeri con minore distanza tra i punti stessi. Negli ultimi anni sono state costruite suturatrici in materiale plastico non risterilizzabile, utilizzabili quindi in un solo paziente, e con cartucce intercambiabili qualora debbano essere usate per più di una sutura nello stesso intervento. Le suturatrici meccaniche sono identificate in base alla configurazione della linea di sutura effettuata (suturatrici lineari o circolari), per la presenza di una lama che consente la sezione simultanea di tessuto tra le linee di sutura (suturatrici transecanti) e a seconda che siano designate alla sutura di organi interni o alla sintesi cutanea (suturatrici a uso interno e cutanee) (Fig. 4.4). a b c d e Fig. 4.4. Alcuni tipi di suturatrici meccaniche. (a) Per la legatura e la sezione di vasi; (b) per la sutura lineare; (c) per la sutura e la sezione linerare; (d) per la sutura circolare; (e) per la sutura cutanea. Tipi di suturatrici meccaniche Suturatrici lineari Queste suturatrici confezionano un doppio strato alternato di punti metallici che permette una chiusura rapida e sicura dei tessuti. Sono comunemente usate per chiudere organi cavi prima della sezione e successiva anastomosi in interventi su stomaco, ileo e colon (Fig. 4.5). In chirurgia polmonare sono applicate nelle resezioni parenchimali atipiche (specie quelle periferiche) e per la sutura dei bronchi e dei grossi vasi. Recentemente sono state utilizzate anche nelle resezioni pancreatiche e spleniche. Suturatrici transecanti Consentono una doppia sutura in doppio strato di punti metallici con simultanea sezione sulla linea mediana per mezzo di una lama scorrevole interna, che taglia i tessuti tra le due suture. Vengono usate per la sutura e sezione rapida negli organi cavi e per confezionare anastomosi latero-laterali. Sono applicate anche nelle resezioni polmonari e pancreatiche con le stesse indicazioni delle suturatrici lineari. Suturatrici circolari Realizzano una doppia fila di punti metallici in configurazione circolare. Quando lo strumento viene serrato, una lama circolare seziona contemporaneamente i tessuti all´interno della linea di sutura. La testa dello strumento viene inserita nel lume dell´organo da anastomizzare attraverso una breve sezione della sua parete o, nel caso di resezioni anteriori basse di retto, attraverso l´ano. Le anastomosi sono realizzate con teste di calibri differenti per adattarsi al lume di visceri con diametri diversi. Vengono utilizzate per anastomosi termino-terminali o termino-laterali in tutto il tratto gastrointestinale, dall´esofago al retto (Fig. 4.5). Sono particolarmente utili quando il campo operatorio sia angusto o profondo per ragioni anatomiche, come nelle anastomosi esofagodigiunali dopo gastrectomia totale o nelle anastomosi colorettali dopo resezione anteriore del retto distale. Fig. 4.5. Rappresentazione schematica di alcune delle molte applicazioni delle suturatrici meccaniche nella chirurgia dell´apparato digerente. (a) Gastroresezione; (b) esofago-gastrostomia; (c) resezione colica; (d) colon-rettostomia. Suturatrici cutanee Possono essere utilizzate nella sutura di qualsiasi breccia cutanea; applicano punti metallici staccati, facili da rimuovere, ed ottengono un ottimo risultato estetico. Le suturatrici meccaniche sono oggi largamente utilizzate nella chirurgia degli organi cavi e parenchimatosi a livello addominale, nella chirurgia polmonare e bronchiale e in chirurgia vascolare. Suture e anastomosi vengono realizzate in tempi ridotti rispetto alle suture manuali con conseguente riduzione dei tempi di anestesia generale. La minore manipolazione dei tessuti riduce il trauma tissutale. Esse permettono una buona emostasi dei margini di sezione pur consentendo una corretta vascolarizzazione degli stessi, condizione essenziale per un rapido processo di cicatrizzazione, favorito anche da una migliore inerzia biologica dei punti metallici rispetto alle suture usuali. La contaminazione endogena nel tempo resettivo di tratti del tubo gastroenterico è ridotta al minimo dalla chiusura ermetica dei monconi garantita dallo strumento. Studi sperimentali e risultati clinici hanno rilevato che la resistenza alla tensione e agli aumenti di pressione sulla linea di sutura sono superiori nelle anastomosi meccaniche rispetto alle manuali. Queste considerazioni hanno portato allo sviluppo di tecniche chirurgiche più difficilmente realizzabili con la tecnica classica e a una riduzione delle complicanze postoperatorie dovute a deiscenza dell´anastomosi. Si deve però ricordare che l´uso di questi strumenti meccanici non garantisce di per sé il successo dell´intervento chirurgico. Le accortezze e le precauzioni che il chirurgo adotta nel realizzare le suture manuali (dissezioni "pulite" e atraumatiche, emostasi accurata, attenzione alle condizioni dei tessuti e all´apporto vascolare, anastomosi non in tensione) devono comunque essere attentamente valutate anche quando si eseguono suture e anastomosi meccaniche.